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Nika Racing si accorda con Honda

 

Citroà«n Racing TeamCitroà«n C-ElyséeYvan MullerSébastien LoebJosé Marà­a Là³pez, Ma Qinghua

Jas MotorsportHonda Civic WTCCGabriele TarquiniTiago Monteiro

Lada SportLada Granta SportRobert HuffJames ThompsonMikhail Kozlovskiy

Zengő MotorsportHonda Civic WTCCNorbert Michelisz

Proteam MotorsportHonda Civic WTCCMehdi Bennani

Mà¼nnich MotorsportChevrolet RML Cruze TC1Gianni MorbidelliRené Mà¼nnich

Nika RacingHonda Civic S2000 TCYukinori Taniguchi

Campos RacingChevrolet RML Cruze TC1/Seat Leà³n WTCCHugo ValenteDuÅ¡an Borković Jordi OriolaJohn Filippi

ROAL MotorsportChevrolet RML Cruze TC1Tom CoronelTom Chilton

Engstler MotorsportBMW 320 TCFranz EngstlerPasquale di Sabatino

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Campos ingaggia il campione europeo Fulà­n

 

Citroà«n Racing TeamCitroà«n C-ElyséeYvan MullerSébastien LoebJosé Marà­a Là³pez, Ma Qinghua

Jas MotorsportHonda Civic WTCCGabriele TarquiniTiago Monteiro

Lada SportLada Granta SportRobert HuffJames ThompsonMikhail Kozlovskiy

Zengő MotorsportHonda Civic WTCCNorbert Michelisz

Proteam MotorsportHonda Civic WTCCMehdi Bennani

Mà¼nnich MotorsportChevrolet RML Cruze TC1Gianni MorbidelliRené Mà¼nnich

Nika RacingHonda Civic S2000 TCYukinori Taniguchi

Campos RacingChevrolet RML Cruze TC1/Seat Leà³n WTCCHugo ValenteDuÅ¡an Borković Jordi OriolaJohn Filippi, PetÅ™ Fulà­n

ROAL MotorsportChevrolet RML Cruze TC1Tom CoronelTom Chilton

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WTCC, anteprima 2014: alla ricerca dello spettacolo perduto

 

L’undicesima edizione del Mondiale Turismo (decima dalla sua riesumazione, nel 2005) inizia all’insegna di quella che può essere definita come la quarta rivoluzione FIA per il massimo campionato a ruote coperte. La prima risale al 2002, allorché la Federazione decretò la morte delle leggendarie vetture Superturismo (o FIA Class 2) che nel corso degli anni ’90 avevano riempito gli autodromi di tutta Europa (e non solo) grazie alla spettacolarità  dei vari campionati nazionali: tali auto, che rappresentavano la massima esaltazione dell’automobile da corsa, vennero ritenute troppo costose e rimpiazzate dalle più scialbe (ma sempre belle esteticamente) Super 2000, con tempi sul giro che si alzarono anche di tre secondi; la seconda ha anche una data ben precisa: il weekend del 29 luglio 2007 si corse il settimo appuntamento del Mondiale Turismo, sul circuito di Anderstorp in Svezia. La Seat portò in pista due Leà³n a motore Diesel, affidate a Jordi Gené e Yvan Muller, dopo l’apertura da parte della FIA anche a quel tipo di alimentazione. La vettura della Casa spagnola avrebbe dominato i successivi due campionati, perdendo quello 2007 per pochi punti; la terza riguarda nuovamente i costi elevati, perché la crisi economica nel frattempo aveva reso difficoltoso anche portare in pista le Super 2000: ecco quindi che la FIA intervenne nuovamente nel 2011, tramite il passaggio ai motori 1600 turbo, che a loro volta misero la parola fine alla decennale storia delle Super 2000, relegate ad un ruolo marginale anche nel Mondiale Rally.

 

I più maliziosi vedono in queste tre rivoluzioni una strana coincidenza con la fine del predominio da parte della Casa al tempo più competitiva in campo: la soppressione del Superturismo portò al declino sportivo dell’Alfa Romeo, che ciononostante si “permise” di conquistare anche i titoli europei del 2002 e del 2003, prima che la BMW prendesse il sopravvento; ma la stessa Casa bavarese fu vittima, come già  detto, della Leà³n TDI che dominò in pratica la scena dalla prima all’ultima gara disputata: Yvan Muller impiegò appena tre gare per portarla alla vittoria, nel biennio 2008-2009 la Seat fece incetta di titoli, e solo il ritiro del team ufficiale portò il campionato 2010 in casa Chevrolet; dal 2011, col passaggio ai 1600 Turbo, la Casa del Cravattino ha poi recitato il ruolo di unica protagonista, vincendo tre Mondiali su tre. Ma sono, ovviamente, solo supposizioni, nel caso ben celate da parte della stessa Federazione.

 

Veniamo dunque a cosa ci aspetta questo 2014: la rivoluzione ha le sue basi proprio sulle specifiche tecniche delle auto protagoniste. Le gare dell’”era 1600 Turbo” sono state caratterizzate dalla scarsità  di sorpassi e dal poco entusiasmo che le auto stesse hanno infuso nei piloti e negli appassionati. Le nuove WTCC, dunque, manterranno la stessa cilindrata introdotta tre anni fa, ma con un notevole aumento di potenza dovuto ad un nuovo restrittore da 36 millimetri; inoltre, le TC1 (così sono state chiamate le nuove automobili che vedremo in gara) saranno spinte da 380 cv rispetto ai 300 precedenti, con un abbassamento dei tempi sul giro stimato attorno al secondo e mezzo.

 

Anche l’estetica ne risentirà : avremo parafanghi più “importanti”, uno splitter anteriore, un ala posteriore più ampia (e preghiamo affinché quell’ala non diventi “mobile”) e il fondo piatto. Anche la dimensione dei cerchi sarà  maggiorata da 17” a 18”, mentre le sospensioni non saranno più derivate dalla produzione di serie ma avranno uno schema più “racing”. Il risultato sarà  il “cuore” di un’auto WTCC post-2011 in un “corpo” simil-Superstars (meno estremizzato del DTM). Bisogna sottolineare che le macchine del periodo 2011-2013 non saranno bandite, ma correranno nella sottocategoria TC2, che quest’anno rimpiazzerà  a tutti gli effetti il Trofeo Indipendenti Yokohama.

 

Ma le modifiche imposte dalla FIA riguardano anche il regolamento sportivo. Innanzitutto, le sessioni di qualifica passeranno da due a tre, con i primi cinque della Q2 che si giocheranno la pole position con un giro secco sul modello della Superpole adottata dal Mondiale Superbike dal 1998 al 2008. Mantenuta la regola dell’inversione dei primi dieci rispetto alla qualifica del sabato, per determinare lo schieramento di gara-2, così come il sistema di punteggio. Le gare avranno la durata fissa di 60 chilometri, e la partenza sarà  da fermo in entrambe le corse, non solo in gara-2 come avvenuto fino all’anno scorso. Verrà  abolito, infine, il warm-up domenicale.

 

E siamo alle grandi novità  riguardanti la lista dei contendenti al titolo 2014. Il nome nuovo che maggiormente spicca è quello della Citroà«n, che debutta nel WTCC con il modello C-Elysée, sconosciuto in Italia e commercializzato perlopiù nell’Est Europa, nel Nord Africa e in Cina. La Casa francese si è immediatamente accaparrata il quattro volte iridato Yvan Muller, affiancandogli il pilota che più ha legato la propria carriera a questo marchio: il nove volte campione del Mondo Rally, Sébastien Loeb. Una bella doppietta di alsaziani dunque, ma non dobbiamo dimenticarci del terzo pilota, l’argentino José Marà­a Là³pez, che al debutto nel WTCC ha conquistato uno storico successo nel Gran Premio di casa alla guida di una BMW del team Wiechers. In cinque occasioni, le C-Elysée in pista saranno addirittura quattro, poiché dalla Caterham F1 è arrivato anche il cinese Ma Qinghua.

 

Dal canto suo, la Honda ripropone il duo ufficializzato già  a metà  2012, quando i giapponesi annunciarono il loro rientro nella serie. Gabriele Tarquini sarà  chiaramente il pilota di punta, e al suo fianco avremo ancora Tiago Monteiro. Da non sottovalutare però sono anche i due piloti “satellite”, ovvero Norbert Michelisz (sempre in forza al team Zengàµ) e Mehdi Bennani (Proteam Motorsport).

 

Il team di Ray Mallock, dopo l’uscita della Chevrolet in forma ufficiale e il titolo vinto con Muller nel 2013, si è dedicato esclusivamente alla costruzione del modello della Cruze in linea con il nuovo regolamento tecnico. Le sei vetture americane verranno spartite tra tre team: l’italiana ROAL Motorsport gestita dal leggendario Roberto Ravaglia schiererà  Tom Chilton e Tom Coronel, la spagnola Campos Racing si affiderà  ai giovani Hugo Valente e DuÅ¡an Borković, mentre la struttura di René Mà¼nnich ha ingaggiato Gianni Morbidelli come pilota di riferimento (con lo stesso team principal alla guida del secondo esemplare).

 

Un grosso colpo lo ha messo a segno anche la Lada: Robert Huff sarà  infatti il pilota maggiormente da tenere d’occhio all’interno della compagine russa, che ha inoltre confermato James Thompson e Mikhail Kozlovskiy. Anche la nuova Granta si propone come protagonista del campionato, vedremo se finalmente diverrà  anch’essa una costante delle posizioni di vertice.

 

Appena sei macchine rientreranno nella categoria TC2: Franz Engstler ha confermato il proprio impegno con due BMW 320 TC (rimpiazzando Charles Ng con il nostro Pasquale di Sabatino), mentre lo stesso Campos schiererà  tre Leà³n: una per il corso John Filippi, una per il campione europeo PetÅ™ Fulà­n e una per il giovane Josep Oriola che dovrebbe correre nelle gare asiatiche. Da ultima, anche la svedese Nika Racing ha annunciato la propria presenza, confermando il giapponese Yukinori Taniguchi (già  visto in azione l’anno scorso a Macao) su una Chevrolet Cruze.

 

Sicuramente la nota più dolente arriva dal calendario: presente sin dal 2005, quest’anno il Mondiale non tornerà  nel tempio della velocità , Monza. Gli appuntamenti più “agibili” per il pubblico italiano saranno dunque quelli del Salzburgring e di Le Castellet, quest’ultimo debuttante nel WTCC. La seconda novità  è rappresentata dal ritorno di Spa-Francorchamps, che andrà  a sostituire il circuito cittadino di Porto. Nota curiosa, i due cittadini rimasti costituiranno l’apertura e la chiusura della stagione: Marrakech ospiterà  la prima gara, Macao, come di consueto, l’ultima.

 

In televisione, il WTCC sarà  visibile su Eurosport, da quest’anno disponibile anche sulla piattaforma Mediaset Premium, con qualifiche e gare in diretta e in esclusiva.

 

http://www.passionea300allora.it/2014/04/07/wtcc-anteprima-2014-alla-ricerca-dello-spettacolo-perduto/

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Oriola con la Campos a Suzuka, Shanghai e Macao

Lo spagnolo avrà  una Seat Leà³n TC2T. Intanto farà  da tutor per Karamyshev e Skuz nell'ETCC.

 

Pepe Oriola tornerà  in azione nel WTCC per gli eventi di Shanghai, Suzuka e Macao. Lo spagnolo, che vinse la sua prima gara del Mondiale a Marrakech 2013, parteciperà  con una SEAT Leà³n TC2T della Campos Racing.

 

Nel frattempo collaborerà  con lo stesso team spagnolo nell'ETCC, facendo da tutor per l'ucraino Igor Skuz ed il russo Nikolay Karamyshev, ruolo già  ricoperto in occasione dei test di Valencia e Spa-Francorchamps, a beneficio di John Filippi.

 

"Sul tavolo avevo diverse opportunità , ma non volevo lasciare il WTCC e la Campos Racing mi dà  la possibilità  di ricoprire un ruolo attivo, mettendo a disposizione la mia esperienza per team e piloti", ha spiegato il ragazzo di Barcellona.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/36513/oriola-con-la-campos-a-suzuka-shanghai-e-macao

 

 

 

 

Quindi Pepe, non il fratello Jordi. Tuttavia non comprendo una cosa: l'anno scorso ha mostrato ottime cose con Seat e Chevrolet, ha pure un buonissimo sponsor come Tuenti sulle spalle, possibile che nessun team lo abbia voluto per quest'anno? Tra l'altro se a 20 anni si mette già  a fare il tutor e a fare il pilota solo part-time casca nel baratro. Le scelte di Campos sono sempre state molto discutibili, sin da quando seguo il motorsport: dopo quello che fece in Superstars (una pagliacciata unica, ma magari ci sono cose di cui non sono a conoscenza) adesso fa pure correre Valente ed un debuttante serbo sconosciuto invece di un giovane talento come Oriola. Boh.

 

Edit: vedo ora che Oriola era stato ingaggiato dalla Onyx per correre con una Ford (notizia mai confermata ufficialmente però), dunque si è ritrovato effettivamente senza posto. Ma continuo a non comprendere perché Campos non gli dia una terza Seat (che comunque sarebbe un enorme spreco, per lui).

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WTCC Marrakech: Citroà«n dilaga nei test

 

Se questi sono i presupposti, Citroà«n incute davvero timore. Nella sessione di test del venerdì che ha aperto il Mondiale Turismo 2014 (prova supplementare che si svolgerà  in ogni appuntamento extra-europeo), le tre C-Elysée ufficiali si sono piazzate in cima alla classifica rifilando distacchi abissali all’intera concorrenza.

 

Il miglior tempo lo ha ottenuto, neanche a dirlo, il campione in carica Yvan Muller. Sembra però che il potenziale di queste auto sia ancora inespresso, perché in luogo del secondo e mezzo di miglioramento annunciato alla vigilia, l’alsaziano ha girato in 1:44.513, contro l’1:44.358 che l’anno scorso valse la pole a Gabriele Tarquini. Seconda posizione conquistata da José Marà­a Là³pez, staccato di sei decimi, terzo è dunque Sébastien Loeb, la leggenda dei rally al debutto nel WTCC, fermatosi a pochi millesimi dall’argentino.

 

Dietro, il vuoto. Hugo Valente, sulla Chevrolet del team Campos, paga 1″9 da Muller, mentre alle sue spalle abbiamo la prima Honda ufficiale, quella di Tiago Monteiro, e la Lada Granta di Robert Huff. Indietro anche gli italiani, con Gabriele Tarquini decimo e Gianni Morbidelli undicesimo.

 

Tra le quattro auto iscritte alla categoria TC2, riservata alle vecchie 1.6 turbo con specifiche 2011-2013, miglior crono per il tedesco Franz Engstler, su BMW. Sei secondi il distacco pagato dal capoclassifica. Engstler ha preceduto pure la terza Lada ufficiale, quella di Kozlovskiy, mentre il secondo piazzato di categoria, il campione europeo in carica PetÅ™ Fulà­n su Seat, ha un ritardo di 1″6.

 

Domani sono previste altre due sessioni di prove libere, mentre le qualifiche scatteranno alle 15 con diretta TV su Eurosport.

 

http://www.passionea300allora.it/2014/04/11/wtcc-marrakech-citroen-dilaga-nei-test/

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Brutto incidente tra Tarquini i Morbidelli nelle prove libere... Tarquini fermo dopo un uscita di pista e Morbidelli che perde il controllo prima della scicane e va a sbatere dritto nella Honda... Per fortuna e' passato tutto senza infortunii...

Cominciano le qualifiche...

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  • leopnd changed the title to WTCR

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