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IZOD IndyCar Series 2013


R18

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L'IndyCar guarda ad una Winter Series

 

Arrivano le prime conferme sul futuro che Derrick Walker ha in programma per l'IndyCar. Intervistato da Autosport, il Vice President of Competition della categoria ha parlato della volontà  di riportare la categoria maggiormente oltre i confini statunitensi. L'espansione però dovrà  avvenire fuori dai contorni della stagione regolare, in modo da non incidere drammaticamente sul calendario e sulla lotta in pista, né tantomeno sugli orari televisivi.

 

E non si tratta di un piano a lungo termine. Un gruppo europeo chiamato "World Series Operations" avrebbe già  in programma una "Winter Series" da disputare nei mesi invernali, con tanto di accordi già  presi con organizzatori e circuiti. Team e piloti sembrano d'accordo, in particolare per la possibilità  di ammortizzare i materiali in un periodo di inattività  piuttosto lungo. Basterà  però un posizionamento temporale diverso a cancellare le nefaste conseguenze dell'espansione di CART prima e ChampCar poi?

 

http://italiaracing.net/notizia.asp?id=41109&cat=3

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A mio modo di vedere non è un'idea malvagia, ricalca quello che avveniva in Formula 1 a fine anni '60, quando in inverno si disputava la Tasman Series con impegnati piloti e squadre europei in trasferta in Australia; sarebbe un ottimo modo per preservare la natura prettamente americana dell'Indycar nel campionato "ufficiale", ma al tempo stesso avvicinare il pubblico extra-americano alla categoria. Di sicuro è una cosa molto migliore rispetto a quella che sta facendo la Formula 1 negli ultimi anni, che ha sacrificato alcune gare storiche (Imola, Francia, la seconda gara tedesca ecc) a favore di nuovi paesi che hanno ben poco a che vedere con la Formula 1.

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Certo che correre in Europa sarebbe abbastanza difficile, d'inverno. A meno che non si voglia correre a più riprese in Spagna, la gran parte delle gare sarebbero disputate nell'emisfero australe (quindi Australia, Argentina, Brasile perlopiù) o, addirittura, proprio su quei circuiti "tropicali" dove corre la Formula 1 ora (Abu Dhabi, Singapore, Yeongam...).

 

L'idea di portare la IndyCar anche lontano dagli USA comunque non è malvagia, su questo sono d'accordo.

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Certo che correre in Europa sarebbe abbastanza difficile, d'inverno. A meno che non si voglia correre a più riprese in Spagna, la gran parte delle gare sarebbero disputate nell'emisfero australe (quindi Australia, Argentina, Brasile perlopiù) o, addirittura, proprio su quei circuiti "tropicali" dove corre la Formula 1 ora (Abu Dhabi, Singapore, Yeongam...).

Se hanno intenzione di finire il campionato "regolare" ad agosto ci sarebbe tutto il tempo di fare alcune gare in Nord Europa (Gran Bretagna, Germania, Austria) tra fine settembre (considerando un mesetto di pausa) e fine ottobre, mentre tra novembre e febbraio si potrebbe correre nell'Europa Meridionale, oltre che nell'emisfero australe.

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Dipende tutto da come vogliono impostare i calendari.

Una Monza così la vedo improbabile, dovrebbero modificarla apposta e non ritengo il direttore del circuito (Galbiati) abbastanza intelligente per effettuare le modifiche proposte da Alessio senza fare danni :asd:

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Quello che non sopporto io è quest'ossessione che il campionato debba finire presto. Sono davvero convinti che l'NFL faccia abbassare gli ascolti? Il punto è:quali ascolti? Purtroppo in America l'IndyCar non la guarda nessuno, diciamoci la verità . Quando va bene un milione e spiccioli, per la Indy500 saliamo a 5-6. Questo perchè:

1. la gran parte del campionato è trasmesso su NBC sports, un canale di cui molti ignorano l'esistenza perchè disperso in un oceano di canali satellitari. 

2. la stragrande maggioranza dei tifosi della vecchia IndyCar si è rotta le palle di tutte le cazzate fatte dopo la scissione.

E non gliene frega niente se ora, seppur con macchine neanche parenti di quelle dei tempi d'oro, la serie offre uno spettacolo in pista che probabilmente surclassa quello di tutte le altre categorie del panorama motoristico. Quindi chi si vuole guardare l'NFL se ne frega dell'IndyCar; i pochi appassionati, perchè di spettatori occasionali manco a parlarne, continueranno a costituire il seguito fisso della serie. 

Il campionato invernale è un'idea interessante, perchè sarebbe l'unica serie di alto livello corsa in quel periodo dell'anno. Un'occasione per attirare nuovi sponsor e, se la cosa avesse successo, anche nuovi costruttori. Altra cosa importante, le squadre potrebbero mantenere il personale attivo anche d'inverno, evitando i classici esuberi stagionali. Peccato che fossero un po' i presupposti dell'A1GP...e abbiamo visto com'è finita, per quanto i due campionati siano molto diversi. Non so, è un'idea che si può portare avanti ma la priorità  ora deve rimanere quella di migliorare il campionato principale, per esempio evitando cazzate come la corsa sullo stradale di Indy, che toglierebbe solo risorse alla 500 miglia, concentrandosi sull'inserimento di piste serie come Road America, dove si potrebbe correre insieme alla nuova USCR, se dovesse saltare Milwaukee. 

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L'A1GP aveva tutt'altra organizzazione (se così si può chiamare, perché ricordo ancora certe scene da impallidire). Ripeto che per me sarebbe un'ottima idea, basta che non si finisca a correre in circuiti sperduti (come fece appunto l'A1GP) o che non diventi un campionato dei tilkodromi (com'era invece la GP2 Asia, che però purtroppo non aveva molte alternative).

 

Comunque sono sostanzialmente d'accordo anche con Francesco.

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Walker: 'Nessun accordo per gare all'estero'

 

 

Derrick Walker ha smentito le voci circolate nei giorni scorsi riguardo ad una partnership già  attiva per organizzare una Winter Series dell'IndyCar. In altre parole, come spiegato su "Racer", non c'è alcun accordo e nemmeno un rappresentante esterno, tantomeno contatti già  formalizzati. "àˆ qualcosa che Mark Miles sta discutendo - ha spiegato Walker - vorremmo trovare nuove opportunità  di mettere in mostra l'IndyCar". Nulla quindi di serio nei report circolati su un gruppo europeo già  d'accordo con un pacchetto di circuiti per il prossimo anno.

 

Quanto alle possibili destinazioni, "vorremmo andare in posti in cui la Formula 1 non può o non vuole andare, anche perché è inutile far loro concorrenza", mentre sui possibili tempi, le opzioni riguarderebbero la tappa d'apertura ma soprattutto la parte conclusiva del 2014, dato che ci si aspetta una chiusura della stagione ufficiale molto anticipata, nella prima parte del mese di settembre.

 

http://italiaracing.net/notizia.asp?id=41130&cat=3

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Le piazzole box saranno definite più chiaramente

Gli organizzatori della serie vogliono evitare controversie analoghe a quella di Sonoma

 

La controversia legata alla penalità  inflitta a Scott Dixon domenica scorsa a Sonoma, ha portato gli organizzatori della Indycar a cercare di rendere più chiare le regole relative alle procedure da utilizzare all'interno della pit lane.

 

Stando a quanto riporta l'Indianapolis Star, infatti, a partire dai prossimi appuntamenti verranno delineati in maniera migliore i contorni delle piazzole di ogni monoposto per evitare che si possano verificare situazioni analoghe a quella che si è vista sul tracciato californiano.

 

Dixon ha colpito una gomma lasciata vicino alla monoposto di Will Power durante un pit stop, finendo per "stendere" tre meccanici della Penske. Dopo aver osservato più volte le immagini, il direttore di gara Beaux Barfield ha deciso di sanzionare il portacolori della Ganassi Racing, reo secondo lui di aver invaso la piazzola del rivale.

 

Dopo la gara però il neozelanse ha fatto notare come le righe che dividevano una piazzola dall'altra non fossero allineate perfettamente e anche Barfield non ha potuto fare nulla che ammettere questa evidenza. Dunque, per questo è stato deciso che d'ora in avanti sarà  compito dell'organizzatore definire meglio i contorni delle aree relative ai cambi gomme, proprio per evitare che in futuro si possano ripetere situazioni come questa.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/30250/indycar-le-piazzole-box-saranno-definite-piu-chiaramente-dopo-il-caos-di-sonoma

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http://www.omnicorse.it/magazine/30306/Indycar-2013-cambiano-le-regole-penalita-per-squadre-che-ostruiscono

 

Non accenna a diminuire l'eco per la controversia legata alla penalità  inflitta a Scott Dixon domenica scorsa a Sonoma: il neozelandese nell'ultimo pit stop ha urtato una gomma che era stata lasciata a terra dai meccanici della Penske, finendo per coinvolgere anche tre degli addetti al cambio gomme.

Il Direttore di Gara Beaux Barfield ha deciso di penalizzare il pilota di Ganassi per "ripartenza troppo aggressiva" e lo ha fatto precipitare in coda al gruppo dopo che aveva dominato quasi tutta la gara.

Se e' vero che si tratta di una magra consolazione vista la possibile vittoria sfumata, quantomeno quanto successo e' servito a spingere l'Indycar a riguardare ai propri regolamento e migliorarli.

Infatti e' stata introdotta una nuova regola che permette alla Direzione Gara di eventualmente penalizzare una squadra che deliberatamente tenti di danneggiarne un'altra ostruendo il passaggio con la propria vettura, materiale o personale.

Inoltre come si sapeva sono state cambiate le linee che definiscono le piazzole già  dalla gara di questa settimana sul cittadino di Baltimora. Ora le linee sono più visibili ed inoltre sono state aggiunte delle "linee di cortesia" che indicano quanto le vetture possono tagliare delle piazzole box avversarie per entrare o uscire dalla propria.

Ma il Direttore di Operazioni e Competizioni della IndyCar Derrick Walker ci ha tenuto a specificare che si tratta solo di una guida indicativa: "Le linee sono realmente solo dei riferimenti per permettere a tutti di capire dove dovrebbero stare, non succederà  che se per sbaglio tu pesti la riga verrai penalizzato. Certo, se accadrà  qualcosa useremo quelle linee come punti di riferimento per capire dove la gente fosse relativamente all'incidente, ma non e' che la gente dovrà  avere paura di uscire dal proprio box per paura di una penalità , sarebbe una pazzia. Solo se ci sarà  un incidente, allora useremo quelle linee di riferimento: e' tutto molto chiaro, e' solo per la sicurezza."

Infine l'Indycar ha deciso di modificare anche la regola 7.2.5.2 sulla bandiera blu, che ora recita che se a una vettura viene sventolata la bandiera blu dalla postazione sulla linea di partenza, allora deve cedere il passo a chi sopraggiunge entro un giro, altrimenti rischia una penalità .

 

 

 

 

Questo vuol dire usare il buon senso

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