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leopnd

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Da noi in Istria 12 giorni senza nuovi contagi. Ieri sono andato a fare la spesa dopo un bel po e devo dire che ho visto tantissima disciplina... Lo stesso vale per le passeggiate, vado in bici ogni giorno e vedo, si tanta gente, ma tutti a distanza senza raggruppamenti...

Poi da domenica riaprono le chiese senza alcuna restrizione e questo lo commento solo con un "schifo" perché se dico di più mi becco il ban...

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1 hour ago, leopnd said:

Da noi in Istria 12 giorni senza nuovi contagi. Ieri sono andato a fare la spesa dopo un bel po e devo dire che ho visto tantissima disciplina... Lo stesso vale per le passeggiate, vado in bici ogni giorno e vedo, si tanta gente, ma tutti a distanza senza raggruppamenti...:(

Poi da domenica riaprono le chiese senza alcuna restrizione e questo lo commento solo con un "schifo" perché se dico di più mi becco il ban...

Da noi non è così purtroppo. O, meglio, non è così per tutti.

 

Da me in Piemonte comunque si è verificata la situazione opposta. Anche dopo il 4 di maggio niente asporto e niente possibilità di vedere congiunti. Da una parte è giusto così, dall'altra è chiaro che così facendo metti bar e ristoranti ancora più in ginocchio :nonso: Personalmente andrei verso una riaprtura, con una chiusura programmata tra 2-3 settimane per contrastare la "danza" (un effetto che, in ogni caso, avremmo alla riapertura... che sia oggi o tra 2 settimane). Non è possibile pensare di raggiungere zero contagi e poi riaprire, per il semplice motivo che, in ogni caso, manca l'antivirale e la curva risalirà: quindi imho bisogna ripartire e poi rifermarci quando la situazione è ancora gestibile, poi ripartire e rifermarsi, etc. Perchè adesso si rischia di morire di Covid, ma fra un mese si rischia di morir di fame:(

E poi lascerei molta più libertà ai bar, ad esempio consentirei l'uso di  strade e piazze gratuitamente il sabato e la domenica, in modo da poter "spargere" i tavolini all'aperto:zizi:

Chiaramente cinema, discoteche, scuole, chiese, etc. chiuse, su questo non si discute, ma sono convinto che con un attimo di regolamenteazione e con qualche concessione in più si possa ripartire:nonso: Ma le regole devono essere date adesso, non domani, perchè ai locali (di qualsiasi genere siano, ristoranti, parrucchieri, bar, etc.) hanno bisogno di attrezzarsi... E non è una cosa che fai in mezza giornata!

 

Preciso: non so se sia la "ricetta" giusta per ripartire. Magari ho detto vaccate, sicuramente non tutti condivideranno, ma economicamente parlando non possiamo permetterci questa situazione di stasi ancora a lungo.

Modificato da giovanesaggio
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3 ore fa, giovanesaggio ha scritto:

Da noi non è così purtroppo. O, meglio, non è così per tutti.

 

Da me in Piemonte comunque si è verificata la situazione opposta. Anche dopo il 4 di maggio niente asporto e niente possibilità di vedere congiunti. Da una parte è giusto così, dall'altra è chiaro che così facendo metti bar e ristoranti ancora più in ginocchio :nonso: Personalmente andrei verso una riaprtura, con una chiusura programmata tra 2-3 settimane per contrastare la "danza" (un effetto che, in ogni caso, avremmo alla riapertura... che sia oggi o tra 2 settimane). Non è possibile pensare di raggiungere zero contagi e poi riaprire, per il semplice motivo che, in ogni caso, manca l'antivirale e la curva risalirà: quindi imho bisogna ripartire e poi rifermarci quando la situazione è ancora gestibile, poi ripartire e rifermarsi, etc. Perchè adesso si rischia di morire di Covid, ma fra un mese si rischia di morir di fame:(

E poi lascerei molta più libertà ai bar, ad esempio consentirei l'uso di  strade e piazze gratuitamente il sabato e la domenica, in modo da poter "spargere" i tavolini all'aperto:zizi:

Chiaramente cinema, discoteche, scuole, chiese, etc. chiuse, su questo non si discute, ma sono convinto che con un attimo di regolamenteazione e con qualche concessione in più si possa ripartire:nonso: Ma le regole devono essere date adesso, non domani, perchè ai locali (di qualsiasi genere siano, ristoranti, parrucchieri, bar, etc.) hanno bisogno di attrezzarsi... E non è una cosa che fai in mezza giornata!

 

Preciso: non so se sia la "ricetta" giusta per ripartire. Magari ho detto vaccate, sicuramente non tutti condivideranno, ma economicamente parlando non possiamo permetterci questa situazione di stasi ancora a lungo.

Amico mio, credo che la ricetta giusta non l'abbia nessuno. Per il poco che conto, credo che tu abbia scritto cose  quantomeno condivisibili.

Io credo che l'unico errore commesso sia stato non diversificare tra le regioni le attività economiche: se c'è un problema in Lombardia, non vedo perchè devono chiudere i bar e ristoranti a Cagliari o Palermo.

Io permetterei l'apertura con l'obbligo di mascherina e 1,80 m di distanza nelle regioni meno colpite

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7 ore fa, Paolo93 ha scritto:

Anche in Puglia hanno anticipato l’apertura  di ristoranti e bar per l’asporto e riapertura dei cimiteri ad ieri, ma a questo punto mi chiedo che senso ha il DPCM se poi ogni regione può fare quello che vuole.

 

43 minuti fa, Carlomm73 ha scritto:

In teoria questo non sarebbe possibile, anzi chiunque viole le disposizioni è punibile per legge, a partire dai governatori.

Nel mio comune è rimasto tutto chiuso su contrordine del sindaco. 

 

Io invece lunedì uscirò per la prima volta dall'8 marzo, mi hanno chiamato in ospedale per fare la visita rinviata, cercheremo di prendere tutte le precauzioni possibili. 

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Come tecnico informatico sto correndo da tutte le parti ogni giorno, di nascosto per quanto possibile nei festivi perché se dici che stai lavorando non ti credono... Visto che comunque esco di casa faccio anche la spesa per tutti i parenti stretti e francamente se ci si pensa un attimo è un'esperienza terrificante, perché, per quante precauzioni uno possa prendere, è praticamente impossibile non essere contagiati se il virus è stato portato all'interno. Tra l'altro i piccoli supermercati di paese hanno subito per anni gli ipermercati decentrati nelle periferie dei comuni più grandi e non sono più dimensionati per gestire un'intera comunità, causando affollamenti non necessari e a volte difficoltà nel reperimento di beni essenziali. Dal punto di vista tecnico sarebbe possibile calcolare il raggio "d'azione" delle singole persone incrociando la posizione della residenza con quella dei servizi, dati in mano a tutti gli enti, ma per pigrizia si preferisce utilizzare i confini amministrativi, causando non pochi disagi. Posso (beh potrei... :asd: ) fare jogging a chilometri da casa in una direzione ma verrei multato a mezzo chilometro dall'altra, potrei andare a trovare un parente a 200km ma essere mandato in un gulag se oso andare 800 metri nella direzione "sbagliata"... e non vivo al confine con un'altra nazione. Stiamo subendo passivamente senza lamentarci consci del fatto che ne sappiamo troppo poco su questo essere microscopico per dare giudizi assoluti sull'operato di chi ci governa (Al contrario dei tedeschi che protestano in piazza per rivendicare le libertà personali). E tutto questo con un tasso di infetti (nel mio comune) del 0,06%. La cosa pero' non si risolve prorogando i divieti ma rimodellando la gestione dell'emergenza tenendo contro delle situazioni locali e della necessità assoluta di riaprire le attività produttive, per quanto difficile visti gli inevitabili buchi nelle filiere e le difficoltà dei trasporti internazionali.

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3 ore fa, iVinz ha scritto:

Il quotidiano Spagnolo "El mundo" si chiede se, per casi simili, si tratti di latenza o ricaduta (purtroppo bisogna pagare per leggere l'articolo intero, ma lo posto ugualmente).

https://www.elmundo.es/ciencia-y-salud/salud/2020/04/30/5eab139421efa076088b45cb.html

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On 4/30/2020 at 12:52 PM, Ayrton4ever said:

Amico mio, credo che la ricetta giusta non l'abbia nessuno. Per il poco che conto, credo che tu abbia scritto cose  quantomeno condivisibili.

Il sindaco del mio paese è partito sabato per andare a Roma a riconsegnare i 600euro. Forse lo avrete visto in tv, sta facendo un gesto simbolico proprio per far passare questa idea: per ripartire serve definire chiaramente delle modalità. Nessuno pretende una data precisa, nessuno pretende che a Roma abbiano la sfera di cristallo, ma è chiaro che i piccoli imprenditori non hanno bisogno dell'elemosina* ma di regole chiare.

E, devo dire, l'idea proprio non è passata. Mi spiace dirlo, ma ci meritiamo questo governo... Governo non inteso come destra, sinistra o centro,  Conte, Salvini o Renzi, inteso come organo totalmente incapace di andare oltre i propri interessi.

 

Novara, sindaco- ristoratore va a piedi a Roma per consegnare a Conte bonus da 600 euro

 

* contestualizzo perchè la lettera originale era destinata noi e non credo sia stata pubblicata. Nel suo specifico caso i 600euro bastano per coprire 1/4  dell'affitto (solo affitto) del locale per un mese. La stessa cosa può essere estesa a tanti altri imprenditori di altri settori (parrucchieri ad esempio, bar, etc.). 600euro sono un contentino per poter dire di aver dato un aiuto, ma non è di questo che hanno bisogno. E, lo sappiamo, passata l'"ondata" nessun più si preoccuperà della cosa...

Modificato da giovanesaggio
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A me l'elemosina è arrivata... Fortuna che avevo altre risorse per sopravvivere perché alla fine sono 600 euro in due mesi, e questi continuano a vantarsene ogni giorno. 

Almeno ci ho fatto il pit stop, son passato dalle slick alle scanalate :asd:

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3 hours ago, Scarlett said:

Beato lui che l'ha ricevuta l'elemosina. Io non ho ancora visto un euro :zizi:

Anche su questo punto: i soldi mancano. Infatti sono arrivati a cercare nelle casse delle regioni (che chiaramente si sono un attimino irrigidite) :zizi: Ma, nonostante questo, sono e probabilmente saranno l'unico aiuto che verrà dato.

Poi beh, non so che attività hai ma suppongo che anche tu vorresti poter ricominciare non appena sarà possibile. Questa totale disorganizzazione, in ogni settore, ci farà affossare ancora di più. Insomma, una bella reazione iniziale, ma dopo quella il nulla... Solo tante parole.

 

3 hours ago, Malefix said:

A me l'elemosina è arrivata... Fortuna che avevo altre risorse per sopravvivere perché alla fine sono 600 euro in due mesi, e questi continuano a vantarsene ogni giorno. 

Almeno ci ho fatto il pit stop, son passato dalle slick alle scanalate :asd:

Suppongo, pur non essendo un imprenditore, che regole chiare e magari la prospettiva di uno sgravo fiscale ti avrebbero fatto più comodo di 600 euro una-tantum.

 

3 hours ago, v6dino said:

prima bisogna chiederla l'elemosina... poi si può restituire!

Chiaro, ha atteso appositamente prima di partire.

Nel frattempo però si è dato da fare per la comunità distribuendo mascherine a tutti, cosa che non tutti i comuni hanno fatto e che per un paese di 1400 anime non è affatto scontato, ha ugualmente pagato tutti i suoi dipendenti perchè "con i "pagherò" non ci si compra il pane" e ha riattrezzato la sua attività per fare asporto.

Mi spiace davvero che lo stiano trattando come un fenomeno da baraccone, perchè presto ci si renderà conto dell'entità dei danni economici che questo virus ha lasciato. Oltre ai danni in termini di vite, ma lì lo stato non poteva intervenire (o, meglio, forse qualche taglio in meno alla sanità non avrebbe fatto male ma... Con i se e con i ma...)

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20 ore fa, giovanesaggio ha scritto:

Anche su questo punto: i soldi mancano. Infatti sono arrivati a cercare nelle casse delle regioni (che chiaramente si sono un attimino irrigidite) :zizi: Ma, nonostante questo, sono e probabilmente saranno l'unico aiuto che verrà dato.

Poi beh, non so che attività hai ma suppongo che anche tu vorresti poter ricominciare non appena sarà possibile. Questa totale disorganizzazione, in ogni settore, ci farà affossare ancora di più. Insomma, una bella reazione iniziale, ma dopo quella il nulla... Solo tante parole.

Io sono solo una dipendente e fortunatamente i soldi da parte li ho, ma mi metto nei panni di altri che magari ne hanno bisogno e da 2 mesi non vedono manco un euro. Perché fosse solo per la spesa al supermercato magari una via la si trova, per affitto, bollette e tutti gli imprevisti del caso che fai? Capisco la pandemia, ma costringere la gente a casa senza nulla, è come fargli fare la fine del topo. A questo punto vale la pena farsi arrestare che almeno hai un tetto sulla testa e da mangiare.

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Sono d'accordo, però mi permetto anche di aggiungere una cosa: non è solamente una questione economica. Dopo quasi due mesi che sei chiuso in casa possono sopraggiungere tutta una serie di problemi, sia fisici che psicologici, e, pur capendo la delicatezza del momento (tra l'altro io sono molto prudente) sarà complicata anche la ripresa, forzatamente graduale.

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1 ora fa, Scarlett ha scritto:

Io sono solo una dipendente e fortunatamente i soldi da parte li ho, ma mi metto nei panni di altri che magari ne hanno bisogno e da 2 mesi non vedono manco un euro. Perché fosse solo per la spesa al supermercato magari una via la si trova, per affitto, bollette e tutti gli imprevisti del caso che fai? Capisco la pandemia, ma costringere la gente a casa senza nulla, è come fargli fare la fine del topo. A questo punto vale la pena farsi arrestare che almeno hai un tetto sulla testa e da mangiare.

Io avrei chiuso anche più cose, lasciando aperti solo alimentari e farmacie. Dal punto di vista economico e lavorativo, purtroppo, questa pandemia è stata gestita con i piedi, colpa anche di un'Unione Europea che non riesce ad unirsi davvero neanche in tempi come questi (non sono anti-UE, anzi) e di troppa confusione su quale sia l'effettivo potere dello Stato in confronto a una Confindustria qualsiasi. Sono state chiuse tutte le attività non essenziali, dicono. Peccato che le attività essenziali, a quanto pare, siano più del 50% del totale. A me sembra alquanto strano, ma io sono un signor nessuno, quindi boh.

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Il 30/4/2020 at 18:14 , Malefix ha scritto:

rimodellando la gestione dell'emergenza tenendo contro delle situazioni locali e della necessità assoluta di riaprire le attività produttive, per quanto difficile visti gli inevitabili buchi nelle filiere e le difficoltà dei trasporti internazionali.

Tutta questa necessità non la vedo, a meno che non si veda l'ora di tornare allo schifo che c'era prima. Bisognerebbe prendere spunto da quest'emergenza per rimodellare tutta la struttura economica globale e il mondo del lavoro. Non a caso, alcuni economisti che prima erano integralisti del Capitale (non de Il Capitale, attenzione), ora iniziano a parlare della necessità dell'intervento diretto dello Stato nei confronti delle aziende in alcuni settori. Giusto che si voglia far ripartire il Paese, ma cerchiamo di trarre il meglio da questa situazione orribile.

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Il 30/4/2020 at 15:47 , Pep92 ha scritto:

 

Nel mio comune è rimasto tutto chiuso su contrordine del sindaco. 

 

Io invece lunedì uscirò per la prima volta dall'8 marzo, mi hanno chiamato in ospedale per fare la visita rinviata, cercheremo di prendere tutte le precauzioni possibili. 

Aggiornamento

Poi non se n'è fatto niente perché i miei hanno troppa paura ad andare in ospedale quindi è stata rinviata nuovamente ma ho ripreso la fisioterapia (per ordini dall'alto, visto che loro come azienda devono recuperare i giorni persi, dovrò farla tutti i giorni, domenica inclusa). 

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Ci sono anche molti che, in tutto questo, vogliono fare i furbi. Così come ci sono altri che, come si dice dalle mie parti, piangono il morto e fregano il vivo.

Parere personale, su 10 che hanno realmente bisogno di aiuti concreti, ce ne sono almeno altri 10 che vogliono mangiarci il pollo. Brillanti attori economici, abilissimi a piangere miseria dimenticandosi, in certi casi (tipo l'esempio concreto di una persona che conosco), che in tempi non sospetti (parliamo di novembre/dicembre... quindi prima dell'avvento del virus) si vantavano di aver già programmato le loro solite 3 o 4 vacanze estive in esotiche località esclusive...

Ora... Che costoro oggi vengono a raccontare che non hanno i soldi per mettere insieme il pranzo con la cena e che stanno "morendo di fame", sinceramente faccio un po' fatica a crederci. Anzi, mi trovo a disprezzarli profondamente già solo per essersi messi sullo stesso piano di chi in difficoltà ci sta davvero. A costoro non va la mia minima empatia. E se finiscono veramente col culo per terra, beh... Un po' di meritato schadenfraude... 

Poi ci sono i peggiori in assoluto . Quelli (e di questi ne conosco un bel po') che motivano le loro lamentele sulla preoccupazione derivante dal destino che toccherò ai loro dipendenti. Che ripetono <lo faccio per i miei collaboratori, non per me>... Collaboratori (che bel termine, quando lo usi all'occorrenza) che magari, prima della pandemia, li hai trattati di merda e pagati una miseria. E adesso li usi come scudi umani, facendo il finto patriarca dei miei coglioni.... 

Perdonatemi... Ma da questo punto oltre ad una buona fetta di gente che ha veramente concrete necessità, io vedo anche molti figli di puttana e paraculi. Non posso far finta di niente verso questa categoria di gente (più numerosi di quanto possa sembrare), non posso convincermi di avere l'anello al naso. Purtroppo il numero di personaggi che non vede l'ora di buttarsi su aiuti, finanziamenti o prestiti a fondo perduto, bonus e sgravi fiscali, spolpando ulteriormente il tessuto sociale col solo fine di continuare a ingrassare il proprio culo e che dopo torneranno esattamente a fare schifo come hanno sempre fatto, è altissimo ed è un aspetto che non si può ignorare.

Quantomeno, io non riesco ad ignorarlo e non riesco ad essere empatico a prescindere. Specialmente quando conosco i soggetti in questione...

Modificato da Davide Hill
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8 hours ago, Carlomm73 said:

Sono d'accordo, però mi permetto anche di aggiungere una cosa: non è solamente una questione economica. Dopo quasi due mesi che sei chiuso in casa possono sopraggiungere tutta una serie di problemi, sia fisici che psicologici, e, pur capendo la delicatezza del momento (tra l'altro io sono molto prudente) sarà complicata anche la ripresa, forzatamente graduale.

Certamente, me ne sto rendendo conto personalmente. Mi sono sempre considerato uno "asociale" (non fraintendetemi eh, ho un sacco di amici. Però non sono uno di quelli che "oddio, oggi non ho organizzato nulla devo stare a casa"... Mi piace la compagnia, ma mi piace anche star da solo). Eppure sento che mi mancano le serate con gli amici a parlar del nulla, i compagni di università, la gente in treno e in metropolitana che vedi due secondi e poi non vedrai mai più...

 

Vorrei aggiungere una precisazione, @Davide Hill me l'ha fatto venire in mente: nel caso del mio sindaco il suo locale è sempre andato molto bene ed è sempre stato molto frequentato. I suoi dipendenti gli vogliono sicuramente molto bene e non ho alcun dubbio sul fatto che si rialzerà dopo questa crisi (perchè è davvero uno che ha mille risorse e sa portare avanti le iniziative).  Questo per dire che nel caso specifico non dubito assolutamente del fatto che sia una lotta "simbolica" (e lo dico perchè mi rendo conto che a distanza è difficile giudicare).

Detto questo chiaro, le realtà che hai descritto ci sono. Quando, all'inizio della pandemia, le fabbriche erano aperte e nessuno si è preoccupato di imporre delle regole, lasciando al buonsenso degli imprenditori, gli operai erano lasciati a lavorare senza mascherine e senza guanti.

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56 minuti fa, giovanesaggio ha scritto:

lasciando al buonsenso degli imprenditori

 

E si, lallero.... 

 

La logica del profitto a tutti i costi è una degli untori di questa pandemia. Probabilmente, in certe zone, la causa principale del contagio.

Produrre, ripartire, creare profitto a tutti i costi... Anche a costo di altre vite umane. L'ha detto anche quel coglione di Trump, oggi... 

 

In ogni caso, io mi ero illuso che questa fase storica avrebbe potuto portare ad un cambiamento (almeno parziale) del modus vivendi, pensandi e operandi dell'essere umano. Realisticamente (visto che ho smesso di credere a Babbo Natale e alle favole ormai un bel pezzo) sapevo che saremo tornati subito a far schifo come abbiamo sempre fatto, ma un po' ci credevo... Asociale e misantropo fino al midollo, qualche altro bonus volevo concedercelo. E invece...

 

E, a quanto pare, è stato anche inutile vedere che alla nostra "messa in gabbia" forzata facesse da contraltare la rinascita del mondo.

Queste sono immagini di oggi, fiume Aniena tra Mondragone e Castel Volturno...

spacer.png

 

Siamo tornati le merde che eravamo e siamo sempre stati... 

 

 

Modificato da Davide Hill
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12 ore fa, giovanesaggio ha scritto:

Certamente... lasciando al buonsenso degli imprenditori, gli operai erano lasciati a lavorare senza mascherine e senza guanti.

ecco appunto... <_<:rolleyes:

 

@Davide Hill le osservazioni fatte sono giuste, il problema è che non bisogna cercare la soluzione perfetta ma quella che faccia meno schifo e nei numeri sia la preferibile, imho 

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2 ore fa, Ayrton4ever ha scritto:

ecco appunto... <_<:rolleyes:

 

@Davide Hill le osservazioni fatte sono giuste, il problema è che non bisogna cercare la soluzione perfetta ma quella che faccia meno schifo e nei numeri sia la preferibile, imho 

Anche perchè la perfezione, ovviamente, non esiste. @Davide Hill ha detto cose sacrosante. In questa situazione, il mantra del "lavorare meno, lavorare tutti" sarebbe ottimo per permettere alle aziende di continuare a produrre, mantendo le varie distanze e rispettando le norme di sicurezza. Però, si dovrebbe fare a parità di salario e qualcosa sembra si stia muovendo o, almeno, ci si sta pensando. Il problema è che il nostro sistema economico si basa sull'aumento costante dei profitti e tutte queste soluzioni si scontrano pesantemente con esso. La situazione è sempre la stessa: quando si inizierà a pensare al mondo come una comunità e non come una moltitudine di individui, allora qualcosa potrà davvero migliorare.

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