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IndyCar 2017 - Round 06 Indianapolis 500 [Ovale]


Andrea Gardenal

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19 ore fa, The Rabbit ha scritto:

BUDDY!!!

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Ogni anno che passa serve a farlo diventare una sorta di 'bestia mitologica' ^_^

Ogni volta la sua paventata e presunta presenza in occasione dell'evento assume i connotati di una sorta di leggenda, questa alimentata da dicerie, voci di corridoio, smentite che si gonfiano fino al punto in cui esse sono puntualmente messe in disparte da qualche oggettivo indizio che rassereni gli animi. Addirittura, allorquando viene ufficialmente data la notizia della sua partecipazione, si deve penare non poco prima di poter avere un'immagine, un frammento di filmato della vettura in azione. Delle volte penso a quel programma televisivo di quella famiglia statunitense di Las Vegas che possiede un banco dei pegni e commercia in antiquariato e mi viene in mente questa scenetta (scusate la lunga dressione off-topic):

Anno 2100 (scambio di battute immaginario)

Venditore: « Ho portato una fotografia di Buddy Lazier autografata da lui stesso per ben tre volte in occasione di tre differenti edizioni della 500 Miglia nel periodo anni '10 di questo secolo. Ho con me anche l'alettone posteriore della Penske vincitrice dell'edizione della '500 miglia di Indianapolis' nel 2015 con alla guida Montoya. Non è uno dei pezzi di ricambio non utilizzati in gara, poiché è proprio quello con cui ha tagliato il traguardo»

Rick: «Uao, forte. Chum che ne dici tu? Sai almeno chi fosse Montoya?»

Chum Lee: «Sei troppo vecchio Rick, questa è preistoria. Io al limite mi interesso di storia della Nascar. Di Montoya so qualcosa ma non tanto, in Nascar andò così così, ma doveva essere un bel piede in altre categorie. L'altro boh...»

Rick: «Uff ... voi giovani dovete sempre dimostrare di disprezzare la storia. Credevo che almeno di corse ne sapessi un pò». Da dietro al banco vetrato muove la mano in segno di disprezzo agitandola e sventagliandola dall'alto verso il basso, sogghignando. Rivolto ora al venditore: «È un bel pezzo di storia davvero, complimenti sinceri. Mi puoi dire come ne sei venuto in possesso? Sai mi incuriosisce molto, devo dirti la verità e mi stuzzica l'idea di farti una concreta offerta»

Il venditore raccontava, quindi, la storia dei cimeli, rendendo edotti i potenziali acquirenti che la fotografia, già appartenuta al nonno ed ereditata dal padre, era poi passata nelle sue mani, aggiungendo che se ne stava distaccando con dolore, dal momento che avrebbe voluto passarla al figlio. Dell'alettone era risultato aggiudicatario all'incanto in una procedura di esecuzione forzata. Inoltre essendo stato inventariato, il bene era munito di almeno una certificazione di autenticità.

Rick: «E questo è un bene, ma sai ... tu vendi, mentre io faccio affari e devo avere un margine di guadagno. Devo, perciò, essere sicuro di cosa sto per comperare. Avere qualche prova obiettiva di autenticità è sicuramente un bene, ma ... sai come si dice ... in questi casi è meglio abbondare» (segue risata trattenuta scenica tipica)  «Comunque questi cosi (riferendosi all'alettone indicato con il dito) erano proprio brutti»

Chum Lee girando gli occhi verso Rick e vagolando con il solito sguardo bonariamente bovino: «Brutti? Sono proprio osceni, capo. Rick, ma davvero correvano con questa roba dietro?»

Rick: «Vedi Chum, il fatto è che all'epoca correvano con delle vetture il cui sviluppo era congelato per un certo periodo di anni, poi alla scadenza prefissata cambiavano forme e le riprogettavano daccapo. Insomma non erano sempre state così. Ho fatto delle letture su quel lasso temporale e mi pare di aver capito che mutarono in corso d'opera la Dallara svezzata nelle primissime prove, apportando alcuni aggiornamenti proprio là dietro per aumentare la sicurezza in pista. Poi alcuni anni dopo, a metà decennio, introdussero un kit o roba del genere ed ecco qua il risultato. Certo, sarebbe interessante averne uno della Honda per metterli a confronto»

Chum: «Honda? E che è?» Segue sguardo imbruttito e torvo di Rick.

Rick, rivolto al venditore: «Senti, mi sento di farti un'offerta. Sarò breve, la Penske non mi interessa più di tanto, anche se è un cimelio mica da ridere. Un pezzo raro e prezioso ma è difficile sapere con certezza se questo sia un pezzo autentico o una replica. Sai, un solo documento non basta, e poi bisogna sapere quale sia il grado di autorevolezza in materia posseduto da chi si è preso la briga di attestare, contando che è passato quasi un secolo e noi sappiamo troppo poco in questo frangente per poter risalire alla verità indubbia. E nel caso in cui non sia una replica, mi domando se sia stato davvero usato quando ha visto la bandiera a scacchi e, magari, posso insinuare il dubbio che il suo uso non fosse avvenuto proprio in quella gara. Non possiamo avanzare che sia stato messo in opera. L'avrà avuta in dotazione per un eventuale sostituzione e, forse, non l'avrà neanche adoperato... magari, al limite, durante le prove ... nah ... ci sono troppi dubbi e poi il pezzo, pur essendo intonso e in ottimo stato, considerato per giunta l'arco temporale, non reca su di sé un qualche autografo ... ciò sarebbe valso ad aumentarne il valore di mercato. La foto è il pezzo forte della tua proposta d'acquisto. Ci terrei parecchio perché è estremamente rara. Ti spiego: devi pensare che il mercato dei cimeli della storia degli sport motoristici è oggi limitato ed un compratore qualunque, appassionato di motori, saprebbe, magari, rispondere affermativamente qualora gli si domandasse di conoscere Montoya. Insomma, voglio dire che è un nome inflazionato, indi il pezzo propostomi non vale granché. Quanto a sapere dell'altro ... è più arduo, ecco,  ma rende tremendamente di più e se si becca chi sia disposto ad avere il pezzo, per il solo amore verso la tendenza alla collezione, costui sarebbe disposto a versare una bella sommetta. Bisogna vedere quanto però ... eh eh ... tu a quanto avevi pensato?»

Venditore: «Novantamila dollari, ne conosco il potenziale valore e me ne separo con remore. Uno di Dallas mi ha offerto centoventimila, ma io rifiutai ingenuamente. Sicuro che non vuoi l'alettone? Io non so dove metterlo ed in casa mia moglie non lo vuole. Mi ha detto di disfarmene»

Rick: «Ah ah, no, no. È troppo rischioso per me, faccio affari non posso fare il romantico e comprare ciò che mi piace. Il tuo potenziale compratore di Dallas avrà avuto le sue ragioni, d'altronde i motivi che animano i contraenti sono variegati. Io devo attenermi alle mie possibilità economiche ed ho parametri, diciamo, fissi entro cui operare tassativamente»

Chum: «Delle volte le cose che ti piacciono te le compri, però»

Rick: «Si, Chum, ma i soldi ce li metto io e non faccio andare l'impresa di famiglia in perdita. Le cose che compro per me, le compro per me e non le rivendo.... Almeno fino a quando non mi stufo di esse .... Ah ah. Facciamo così, ti va se chiamo l'esperto? Voglio saperne di più sulla foto e sugli autografi, dopodiché, in caso di esito positivo, avrò avuto gli elementi necessari per farti un'offerta»

Venditore: «Va bene, se serve a te sono d'accordo. Anche io ne potrei ricavarne benefici, quello di convincerti e magari ottenere una valutazione superiore a quella da me proposta»

Rick: «Vado a fare un colpo di telefono a due miei amici, saranno qui a momenti, tu intanto fatti un giro per il negozio e vedi se ti piace qualcosa. Uno è esperto di storia delle corse di quel periodo, l'altro è un esperto di grafologia»

Gli esami hanno esito positivo per il proprietario della foto. La valutazione lievita fino a raggiungere ala forbice di  novantacinquemila-centomila dollari.

Rick: «Bene, sono contento per te. Me la lasceresti per sessantamila dollari?»

Venditore (serafico ed altero): «Ci hanno detto che vale di più. Io resto a novantamila, al massimo posso scendere ad ottantacinquemila»

Rick: «È lacerata agli angoli e poi lo ritrae festante nel 1996. Sarebbe diverso se la foto risalisse, per esempio ad una edizione successiva alla riappacificazione tra IRL e Champ Car del 2008, ancor meglio ad una edizione in cui non riuscì a qualificarsi. Com'era quella storia Chum? La fusione o creazione ex novo di una serie o la scomparsa definitiva della serie più recente e la prosecuzione di quella più antica. Sai quella roba lì ... »

Chum: «Che ne so, l'esperto sei tu mica io. Al massimo io mi sbrago sul divano e mi guardo qualche gara vecchia. Non mi chiedere troppo»

Rick: «Ecco, almeno hai la decenza di non fossilizzarti soltanto sul nuovo e sul presente. Conosci il passato»

Chum: «Ah come dice quello in tv ... la pubblicità Rick di quei libri ...  in edicola»

Rick: «No, prima di tutto il 'quello' della pubblicità dei libri di storia della filosofia ha un nome, e non è uno qualunque visto che risponde al nome di Socrate, e poi non dice 'conosci il passato' ma 'conosci te stesso'»

Rick: «Quanto al discorso della foto, tornando agli affari, la devo pur far incorniciare per poterla esporla e vendere. E ho i costi sopraggiunti per farmi autenticare le firme. Posso arrivare a sessantacinquemila. Mi vieni incontro?»

Venditore: «Ottantamila e sono sceso troppo»

Rick: «Pensandoci bene ... Settantamila ed andiamo a preparare le scartoffie»

Venditore: «Uff ... ». Segue momento di contrito silenzio e raccoglimento «ho fatto un lungo viaggio per venire fin qua, non vorrei averlo fatto a vuoto. Credo di poter accettare. Affare fatto?»

Ci si stringe la mano a suggellare l'accordo raggiunto.

 

Scena finale

Giunge Corey, defilato e trionfante per aver ottenuto uno sconto per la riparazione di una motocicletta: «Che avete comprato di bello?»

Rick: «Guarda qui figliolo cosa è riuscito a combinare tuo padre, impara il mestiere». Contemporaneamente mostra trionfante la fotografia che ritrae Lazier.

Corey: «Se lo dici tu ... Comunque il tizio di sicuro non varrà come la Harley verde che ho preso due settimane fa. Quanto l'hai pagato questo pezzo di carta?»

Chum: «Se glielo dici, Rick, Corey si metterà a ridere e ridire»

Rick con aria tronfia condita da un risolino ironico: «Settanta!»

Corey : «E te ne vanti? Pure per settanta bigliettoni devi farmi una ramanzina sul modo di fare affari? Io l'avrei presa per cinquanta dollari, non un cent di più, vero vecchio?»

'Il Vecchio': «Zitto Corey!! Su Rick, sputa il rospo!»

Rick: «Il tizio voleva novantamila dollari, la foto vale quei soldi. Le firme sono vere, la foto in sé è in buono stato di conservazione, chi vi è raffigurato è titolato e la foto risale ad un periodo non di oblio della su carrier. Considerato il tutto mi sembra un buon affare, visto che abbiamo un margine di circa trentamila. So fare ancora i calcoli matematici e la cifra che guadagnerò mi pare un pelino superiore ai quattromila che potresti, al massimo, incassare tu, Corey. Aggiungiamo anche che la foto si conserva meglio rispetto a parti meccaniche che deperiscono, quindi se anche non riuscirò a venderla a breve termine, potrò contare sul fatto che il suo valore di mercato, genericamente tende ad aumentare ... con il tempo ... la ferraglia, invece, con il passare del tempo si deprezza» (segue riso beffardo)

'Il Vecchio': «Bravo Rick. Corey, devi riconoscere che tuo padre ha ragione ... per una volta avete fatto due buoni acquisti, bravi.»

Corey: «Se lo dici tu ... hai avuto solo fortuna ad essere lì al momento giusto. La colpa non è mia per non essermi trovato pronto per questa faccenda della foto, io ero fuori per affari»

Rick: «Ma se tu non sai nemmeno chi è questo signore sorridente con il latte! Come avresti fatto a concludere?» (porge la foto)

Corey: «Avrei sentito il racconto e chiamato gli esperti. Questo tizio della foto non so chi sia e poi non poteva fare niente di meglio? Bere il latte bah ... »

Rick: «Figliolo, esperto o non esperto certe cose si imparano solo con l'esperienza ... e leggendo. Così si evita di essere presi in contropiede e si ha un vantaggio psicologico su chi vende. E poi non essere blasfemo, non conosci neanche le tradizioni»

Chum: « Rick aveva tra le mani anche un pezzo di vettura di Montoya, ma c'ha rinunciato»

Corey: «Chi?? Chi è? Un altro fossile di cui siete a conoscenza solo tu e 'il Vecchio'?

Rick: «Che razza di ignorante! Ti sei fatto superare anche da Chum stavolta, vergognati!»

'Il Vecchio': «Rick, se hai già fatto testamento, fanne uno nuovo e disereda tuo figlio! Che scempiaggini mi tocca sentire .... »

Chum: «Io posso avere un aumento, invece?»

Rick e 'il Vecchio ' all'unisono: «No!»

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3 ore fa, Michelone70 ha scritto:

In linea di principio potrei essere d'accordo con te e con tutti quelli che dicono che sono due categorie diverse non paragonabili. Ma siamo così sicuri che siano così diverse? Diverso è per me F1 e WRC, Prototipi e MotoGP....estremizzando il ragionamento niente e nessuno è paragonabile se non con se stesso e possibilmente con lo stesso periodo storico(la F1 di oggi non la puoi paragonare a quella di 3 anni fa per es.) Comunque il tutto era partito da questa specifica gara cioè da un ovale, cercavo di capire che interesse può suscitare una gara su ovale rispetto a un GP a Spa per dirne una o al Rally di Montecarlo. Lo sport, la competizione si fonda sui confronti/paragoni che poi ci mettiamo e ci gustiamo ugualmente anche la 500miglia con le sue velocità medie sul giro stratosferiche, i muretti sfiorati a 360km/h, le scie infinite, i cambi gomme anni '70 è un'altro discorso. Non può piacermi e fare anche paragoni cercando di capire? Non è che nascono tutti "esperti" e "imparati" come voi

Scusa se ti sei ritenuto offeso. Guarda io mi sono permesso di parlare di 'esperienza totalizzante', perché non mi riferivo tanto al caso di specie, bensì ho preso spunto dalla questione sorta per generalizzare. Era anche, paradossalmente, una critica contro me stesso perché molte volte ci casco anche io ed i termini di paragone da mettere a raffronto sono ben diversi dalla presunta antinomia 'Indycar VS F1'. Io sono perfettamente d'accordo con te quando scrivi 'niente e nessuno è paragonabile se non con se stesso' ed addirittura io estremizzerei ancora di più il concetto: neanche con se stesso un ente potrebbe essere paragonato. Perché l'idea di 'paragone' reca in sé la conseguenza che vi siano termini di numero due o maggiore di due. Nel caso in cui vi sia un paragone dovremmo essere in presenza di due entità  da confrontare, di cui si dovrebbe presupporre la necessaria diversità. Se fossero uguali il paragone avrebbe certamente lo scopo di dimostrare la perfetta interscambiabilità, ma il ragionamento sarebbe viziato fin dall'origine dall'inutilità di far scontrare due cose che in realtà sono una sola. Ma qui si sta discutendo dello stesso ente, che può qui essere paragonato con sé stesso soltanto se preso e considerato in un momento diacronico differente, antecedente o successivo. Ed il trascorrere del tempo arreca all'ente come conseguenza fondamentale del suo presenziare, il carattere del divenire. Quindi abbiamo non più una entità ma due distinte e avremmo i presupposti oggettivi quantitativi minimali che si richiedono per rendere possibile l'attività del comparare, cioè per indagare le differenze.

Per come la vedo io, si arriva all'assurdo di non potere affatto ricercare le differenze perché i presupposti a priori (diversità qualitativa di base) non lo consentano, quindi la fallacia nel credere di poter operare con questo mezzo di indagine. 

Non so se mi faccio intendere, forse non essendo esperto in filosofia, utilizzo un registro linguistico tecnico carente. Faccio un esempio di quello che voglio dire. Recentemente ho letto un romanzo di Remarque 'Tre camerati' (ed. Neri Pozza), un'opera che consiglio di leggere, anche se, secondo me inferiore alla forza espressiva di altri suoi lavori come 'La via del ritorno' o 'L'obelisco nero'. Non a caso cito questo romanzo perché è incentrato sul ruolo chiave che ha il tempo nella nostra vita. La battuta che viene fatta pronunciare ad un personaggio è : 'Si torna sempre indietro ... anche se non proprio al medesimo posto'. Il che significa che durante oro esistenziale della nostra vita non si ritorna mai al punto agognato ove si è sperato di poter approdare al momento iniziale dell'intrapreso viaggio a ritroso. Perché fattualmente in ogni istante temporale siamo un'entità diversa da ciò che eravamo un secondo prima e da ciò che saremo un secondo dopo. 

È notte e le mie facoltà cognitive non sono molto lucide...

Comunque, per farla breve, capisco il tuo discorso perché all'inizio, quando ho deciso di seguire queste categorie sorelle della F1 (esisteva ancora la Cart) tentavo di trovare un punto d'approdo che mi sfuggiva perennemente. È facile constatare che ci siano elementi di congruità perché sono competizioni motoristiche a ruote scoperte, ma ognuna ha la propria sua propria essenza irriducibile all'altra. Questa essenza o natura (non dico sostrato) non va ricercata, per come la vedo io, nel dato tecnico, ma nel movimento di pensiero che le ha originate e che le ha fatte evolvere seguendo ognuna la propria strada. Io cerco di valutare le due categorie per come esse sono, vi sono affezionato in modo eguale ed allo stesso tempo diverso: equità nell'assicurare ad esse lo stesso grado di attenzione, diversità per quel che riguarda le aspettative che spero di veder soddisfatte. Esempio: in Indycar non considero le bandiere gialle e le pace car una scocciatura. Allo stesso tempo, uso un diverso metro di giudizio e sarei,invece, portato a pensarlo, assistendo ad una gara di Formula 1.

:)

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Lascia stare, erano pensieri notturni :P. Quanto alla pioggia:

1: Regole generali

1.2.1.2. INDYCAR may take any action including canceling, postponing, temporarily stopping or delaying an Event, if INDYCAR determines that basic safety requires such action. INDYCAR may order off the Track any Member or Car that INDYCAR determines constitutes a hazard.

La gara, in caso di pioggia, viene neutralizzata con bandiera rossa ed eventualmente ripresa appena la pista si sia asciugata. Potrà, però, subire un diverso destino ed allora fronteggiamo plurime opzioni da ritenersi, a detta della dispozione regolamentare, esaustive: 

- posticipazione a data da definirsi (normalmente il giorno seguente) sia nel caso in cui alcuni giri siano stati percorsi che nel caso opposto;

- conclusione dell'evento (qualora dei giri siano già stati percorsi);

- cancellazione dell'evento (presumibilmente si deve pensare all'ipotesi in cui la gara non abbia avuto affatto inizio, dacché, se così non fosse, si rientrerebbe nell'ipotesi della conclusione.

Il tutto a seconda che si presentino queste condizioni:

Titolo 7:  Procedure comportamentali in pista 

(omissis)

7.2: Significati delle bandiere

(omissis)

7.2.10 Significati della bandiera rossa

7.2.10.1. A meno che non sia diversamente statuito dagli organi competenti, una gara in cui sia stata sventolata la bandiera rossa sarà considerata incompleta, eccezion fatta per il caso in cui il pilota, che si sia trovato in testa al momento della sospensione delle attività, abbia già percorso un numero di giri superiore (non basta la parità) alla metà di quelli originariamente previsti, oppure il limite di tempo prefissato sia stato completato dal succitato. In caso di gara incompleta, gli organi preposti decideranno relativamente alla data ai fini della continuazione della gara, stabilendo alternativamente, secondo giudizio equitativo, che si corra in un diverso giorno o che la competizione sia semplicemente posticipata in termini di ore. In entrambi i casi la gara riprenderà dal medesimo momento in cui subì la forzata interruzione.

7.2.10.2. Se la gara è sospesa dalla bandiera rossa e più del 50% del percorso sia stato coperto o il dichiarato limite temporale raggiunto dal leader, gli organi possono decidere di considerare la gara come 'completata'. In conseguenza di ciò l'ordine di arrivo sarà determinato classificando tutte le vetture secondo la disposizione in cui si saranno trovate ad avere oltrepassato la linea di partenza/arrivo in occasione dell'ultimo giro utile, cioè ufficialmente preso in considerazione, prima della bandiera rossa, tenuto conto del numero totale dei giri percorsi e completati dalle stesse.

7.2.10.3. Si faranno concreti e ragionevoli tentativi per far ripartire la gara interrotta dalle bandiere rosse, qualora le condizioni esistenti diano sufficienti garanzie in tal senso.

7.2.10.4. La decisione ufficiale di riprendere la gara e quella di segno opposto  non potranno essere fatte oggetto né di impugnazione né di revisione.

 

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