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Superbike World Championship 2013


R18

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Mah, già  l'anno scorso ha vinto in affanno. Per me semplicemente non aveva più birra mentale per competere coi giovani con 15/20 anni di meno.

 

si ma Laverty lo aveva cucinato per benino e Melandri aveva forse una moto migliore della sua ed è finito piegato al confronto...

 

Sykes vorrei vederlo in MotoGP, per me non sarebbe inferiore ai Cruthclow, Dovizioso ecc...

 

Laverty l'anno scorso ha vinto appena una corsa, quest'anno SETTE...

Modificato da Muresan80
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si ma Laverty lo aveva cucinato per benino e Melandri aveva forse una moto migliore della sua ed è finito piegato al confronto...

 

Sykes vorrei vederlo in MotoGP, per me non sarebbe inferiore ai Cruthclow, Dovizioso ecc...

 

Laverty l'anno scorso ha vinto appena una corsa, quest'anno SETTE...

 

I valori in campo cambiano da una stagione all'altra, sia tecnici che sportivi. Biaggi lo scorso anno ha vinto per mezzo punto, aiutato anche dal gioco di squadra e dal fatto che gli avversari fossero tremendamente incostanti. Con una Aprilia che non si rompeva.

Il bottino di Laverty nel 2013 sarebbe ancora più ricco, senza rotture e con ovviamente un anno di esperienza con la stessa moto "sotto la cintura".

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Michele Pirro emozionato per il suo esordio in SBK

Il pilota italiano ha confermato che sarà  lui a sostituire Carlos Checa sulla Ducati in Francia

 

Il Motomondiale ad Aragon e la Superbike a Laguna Seca sono le gare che hanno animato il weekend motoristico di fine settembre. Se sul fronte MotoGp la situazione Ducati è apparsa stabile e i 40 secondi di ritardo dal primo di Dovizioso non sono una novità , sul fronte Superbike, sembra che le cose stianomigliorando e la prestazione sul circuito di Laguna Seca della Ducati Panigale, affidata a Niccolò Canepa in sostituzione di Carlos Checa, è da considerare positiva, nonostante le due cadute.

 

Con Canepa impegnato nel campionato Superstock, sarà  Michele Pirro a prendere il manubrio della 1199 Panigale ufficiale nel prossimo round della Superbike a Magny-Cours, il programma il 6 ottobre. Un’ottima opportunità  per il pilota pugliese che oltre ad aver lavorato sulla GP13 è salito sulla Panigale la settimana scorsa al Mugello, trovandosi subito a proprio agio sia con la moto che con gli pneumatici Pirelli.

 

"Sono molto contento ed emozionato perché debutterò in Superbike sulla Ducati Panigale di Checa, al quale auguro di guarire presto. Un debutto in cui tutto sarà  nuovo: squadra, moto, freni e gomme, per questo sarà  necessario interpretare con la dovuta cautela tutte le fasi del weekend di gara. E’ un’opportunità  importante che arriva dopo una parte di stagione in cui ho cercato di svolgere al meglio il mio lavoro di Performace Rider e allo stesso tempo essere concreto nelle gare di MotoGp alle quali ho partecipato. Per questo ringrazio Ducati e tutte le persone che vi lavorano!" ha commentato il pilota pugliese.

 

La pista di Magny-Cours non è tra le favorite di Pirro. Il lungo rettilineo potrebbe far soffrire un po’ la Ducati Panigale, poi la doppia manche sarà  un elemento di difficoltà  in più.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/31228/michele-pirro-emozionato-per-il-suo-esordio-in-superbike-con-la-ducati

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Magny-Cours, Q1: Guintoli prova a suonare la carica!

Il francese rifila quasi quattro decimi al rivale Sykes, mentre Laverty per ora è solo quinto

 

Con 24 punti da recuperare su Tom Sykes, Sylvain Guintoli può avere uno ed un solo obiettivo per il weekend di Magny-Cours del Mondiale Superbike: la vittoria. Il francese dell'Aprilia è sempre stato molto veloce sulla pista di casa ed anche oggi non ha tradito le aspettative in una Q1 disputata in condizioni di scarsa aderenza.

 

"Guinters" ha fermato il cronometro su un tempo di 1'38"709, distanziando di 386 millesimi proprio il rivale della Kawasaki, che ha fatto dei passi avanti importanti rispetto alla sessione di stamani. La prima fila provvisoria poi si completa con la BMW di un Chaz Davies che si conferma in costante escalation in questo finale di campionato.

 

L'aria di casa sembra aver fatto piuttosto bene anche Jules Cluzel, autore del quarto tempo con la Suzuki, anche se distanziato di quasi sette decimi. Il quadro delle prime cinque posizioni si completa poi con l'altra RSV4 di Eugene Laverty, reduce da tre vittorie nelle ultime quattro gare ed ora secondo nel Mondiale a 23 punti dalla vetta.

 

Anche Davide Giugliano è riuscito a dare seguito all'ottima gara 2 di Laguna Seca, piazzando la sua Aprilia del Team Althea al sesto posto, giusto davanti ad un sorprendente Vincent Philippe, sostituto dell'infortunato Leon Camier, che è stato subito settimo con la Suzuki alla sua prima uscita con le gomme Pirelli.

 

Segue poi un terzetto di piloti italiani capitanato dalla BMW di Marco Melandri e del quale fanno parte anche la Honda di Michel Fabrizio, che con più grip sull'asfalto non è riuscito a ripetere la performance di stamani, e Michele Pirro, nella top ten al debutto sulla Ducati 1199 Panigale.

 

Il collaudatore della Rossa è subito riuscito a fare meglio del titolare Ayrton Badovini, autore della 13esima prestazione alle spalle di David Salom e Leon Haslam e davanti all'altra 1199 del rientrante Lorenzo Lanzi.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/31340/world-superbike-magny-cours-q1-sylvain-guintoli-prova-a-suonare-la-carica

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Magny-Cours, Q2: Sotto la pioggia svetta Melandri

Sessione completamente bagnata, contano i tempi di ieri con Guintoli davanti a tutti

 

Saranno i tempi di venerdì a definire i piloti che prenderanno parte alla Superpole di oggi pomeriggio a Magny-Cours, visto che la seconda sessione di qualifica dell'appuntamento francese del Mondiale Superbike si è svolta su pista bagnata.

 

Alla fine della sessione il più veloce è stato Marco Melandri, con la BMW S1000RR che ha battuto le Aprilia di Davide Giugliano di 470 millesimi e quella ufficiale di Sylvain Guintoli di quasi un secondo.

 

Alle spalle del terzetto di testa figurano le due 1199 Panigale R del Team Ducati Alstare condotte da Ayrton Badovini e Michele Pirro, che battono le Honda Ten Kate di Leon Haslam e Michel Fabrizio.

 

Soltanto noto Tom Sykes a precedere il rientrante Lorenzo Lanzi con la Ducati 1198 RS del Mesaroli Racing.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/31366/World-SBK-2013-Magny-Cours-Qualifiche--sotto-la-pioggia-svetta-Marco-Melandri-BMW-S1000RR

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Magny-Cours, SP: Tom Sykes sempre mostruoso

Ottava superpole 2013 per il britannico della Kawasaki, che rifila addirittura otto decimi a Giugliano

 

Ormai si è già  detto tutto e di tutto per lodare la straordinaria capacità  sul giro secco di Tom Sykes, ed oggi a Magny-Cours il britannico della Kawasaki ne ha dato un altro mirabile esempio.

 

Dichiarata Superpole bagnata i piloti sono andati in pista nella seconda fase con gomme da gara e vari si sono alternati al comando. Quando poi a metà  dei 20' a disposizione sono iniziate a comparire le gomme da tempo, Sykes ha deciso che era ora di smettere di giocare al gatto col topo e ha messo assieme un giro dove ha guadagnato una media di mezzo secondo ad intertempo ed ha letteralmente sverniciato il tempo di Eugene Laverty che in quel momento era il più veloce, volando in testa con 2"1 di vantaggio!

 

In seguito si è anche migliorato, addirittura compiendo ben tre sorpassi in appena due curve con la propria Kawasaki Ninja ZX-10R, arrivando fino ad uno spaventoso 1’38″592 che gli ha assicurato l’ottava pole stagionale.

 

Alla fine della sessione la seconda posizione è andata ad un positivo Sylvain guintoli, che gioca in casa ed ha disperato bisogno di fare doppietta domani per tenere ancora aperta la lotta per il titolo. Il francese dell'Aprilia ha ridotto il suo svantaggio fino a "soli" otto decimi, e questo fa capire quanto la Kawasaki e soprattutto il suo pilota siano stati mostruosi in Francia.

 

a completare la prima fila c'è un'altra Aprilia, quella Althea di Davide Giugliano, che è stato addirittura punto da un'ape al collo all'inizio della SP2. Veramente impensabile che con un tempo del genere non preferisse starsene nel suo alveare piuttosto che in mezzo un autodromo...

 

In seconda fila trovano posto Laverty, Michel Fabrizio e la Ducati di Ayrton Badovini, che in quinta e sesta posizione sono stati bravi a sfruttare al volo l’opportunità  di scalare la classifica oggi a Magny-Cours.

 

Non è andato oltre la settima piazza invece Marco Melandri, in terza fila affiancato dal proprio compagno di squadra Chaz Davies e dall’otto volte iridato Endurance e 7 volte vincitore del Bol d’Or di Magny Cours all’attivo Vincent Philippe, che è riuscito a superare la tagliola ma poi non è riuscito a girare nella fase finale per un problema al freno anteriore sulla propria Suzuki GSX-R 1000.

 

Nel “pazzo” finale della “Wet Superpole 1″ ha perso l’opportunità  di passare la prima “tagliola” Michele Pirro, all’esordio in Superbike in qualità  di sostituto dell’infortunato Carlos Checa con la seconda 1199 Panigale R del Team Ducati Alstare, incappato nella seconda caduta della giornata in piena percorrenza della variante Imola proprio quando stava migliorando i propri riferimenti cronometrici.

 

Scatterà  quindi decimo davanti a Toni Elias ed all'altra Suzuki di Jules Cluzel.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/31374/World-SBK-2013-Magny-Cours-Superpole-Tom-Sykes-Kawasaki-sempre-mostruoso

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Bellissima prestazione di Sykes, quasi-campione ormai dato il vantaggio in classifica.

Bel duello in gara2 tra Guintoli e Laverty, con finale drammatico alla Adelaide nell'ultimo giro, ormai bagnata.

 

Stupenda la standing ovation del pubblico francese, che applaude energicamente un britannico su moto giapponese che ha appena battuto il loro beniamino di casa. Certi fischiatori della f1 farebbero bene a nascondersi.

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Magny-Cours, Gara 1: Sykes batte le Aprilia

La bandiera rossa interrompe la gara a tre giri dalla fine, ma il pilota della Kawasaki era già  lanciatissimo

 

La bandiera rossa è arrivata ad interrompere gara 1 del Mondiale Superbike a Magny-Cours, ma sarebbe ingiusto dire che si è trattato di un bel regalo per Tom Sykes, che era saldamente al comando delle operazione e quindi si è meritato un successo molto importante in ottica campionato, che gli consente di estendere a 29 lunghezze il suo vantaggio in classifica.

 

Il pilota della Kawasaki ha preso il comando delle operazioni fin dalla partenza, con l'Aprilia di Sylvain Guintoli che ha saputo reggere il suo ritmo solamente per quattro o cinque tornate, prima di vedere la ZX-10R iniziare a prendere il largo a suon di pochi decimi al giro. Quando la Kawasaki di Mark Aitchison è finita in fiamme al 20esimo giro in seguito ad una caduta, costringendo la direzione gara ad interrompere le ostilità , il leader del Mondiale aveva infatti un vantaggio di poco più di 2".

 

Al pilota di casa resta comunque la consolazione di essersi ripreso il secondo posto nella classifica iridata ai danni del compagno di squadra Eugene Laverty, che ha conquistato il gradino più basso del podio con la RSV4 gemella. Dopo le grandi prove di Istanbul e Laguna Seca (ha vinto tre volte in quattro gare), il nordirlandese questa volta ha faticato decisamente di più, chiudendo ad oltre 10" dal vincitore, ma spuntandola in un bel duello con Davide Giugliano, che si è arreso ai piedi del podio.

 

Piuttosto deludente anche la gara di Marco Melandri: il pilota della BMW si era anche affacciato nelle posizioni di vertice nelle prime tornate, ma poi piano piano è scivolato sempre più indietro, piazzandosi quinto a ben 23". Tutto sommato positivo invece l'esordio in SBK di Michele Pirro, che ha condotto al sesto posto la sua Ducati 1199 Panigale, precedendo le due Honda di Michel Fabrizio e Leon Haslam e la bicilindrica gemella affidata ad Ayrton Badovini.

 

Buono anche il rientro di Lorenzo Lanzi, che ha completato la top ten con la Ducati 1098 del Mesaroli Racing, approfittando anche di diverse cadute. Tra queste si segnalano quelle di Chaz Davies, Jules Cluzel e Toni Elias, che ha polemizzato parecchio per il comportamento dell'esordiente Vincent Philippe, secondo lui troppo aggressivo nelle sue manovre difensive.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/31409/world-superbike-magny-cours-gara-1-tom-sykes-batte-le-aprilia

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Magny-Cours, Gara 2: Sykes domina e vede il titolo

Le due Aprilia cadono all'ultimo giro, ma sono graziate della bandiera rossa. Tom comunque è a +37

 

 

A Magny-Cours era Sylvain Guintoli a giocare in casa, ma è stato Tom Sykes il mattatore del penultimo round del Mondiale Superbike. Dopo aver trionfato in gara 1 questa mattina, il pilota della Kawasaki ha concesso il bis nella seconda manche.

 

Se stamattina almeno per qualche giro aveva dato ai suoi avversari l'illusione di poter reggere il suo ritmo, nella gara pomeridiana "The Grinner" ha salutato la concorrenza fin dal primo giro ed ha costantemente aumentato il suo vantaggio, fino a vederlo arrivare a circa 10".

 

Questo è un successo che lo avvicina decisamente alla conquista di quel titolo Mondiale che un anno fa gli è sfuggito per appena mezzo punto. Tra due settimane, infatti, si presenterà  a Jerez de la Frontera si presenterà  con un vantaggio di 37 punti su Eugene Laverty e 38 su Sylvain Guintoli, senza contare che i due piloti dell'Aprilia sono stati graziati dalla bandiera rossa.

 

Dopo aver regalato una grande battaglia per quasi tutta la durata della gara, con una serie lunghissima di sorpassi e controsorpassi, i due sono caduti all'ultimo giro quando qualche goccia di pioggia ha iniziato a cadere sul tracciato francese. La pronta interruzione della direzione gara però gli ha permesso di riportare le loro moto ai box e di vedersi assegnare il secondo ed il terzo posto, con nell'ordine Laverty davanti a Guintoli, limitando i danni e tenendo i giochi ancora aperti fino all'ultimo round.

 

Si è fermato nuovamente ai piedi del podio Davide Giugliano, che con la sua Aprilia ha mostrato segnali di evidente crescita nella parte finale del campionato. Dietro di lui c'è la BMW di Chaz Davies, che ha fatto meglio del compagno di box Marco Melandri, settimo alle spalle anche del rookie Vincent Philippe. Il ravennate ha pagato a caro prezzo un "drittone" fatto nelle prime fasi della corsa: un vero peccato perchè nel finale era decisamente il più veloce in pista. Per lui, che ora è a -72, la corsa al titolo finisce qui.

 

La top ten poi si completa con Toni Elias, Lorenzo Lanzi ed Ayrton Badovini e fa un certo effetto vedere che la vecchia Ducati 1098R è stata quindi capace di piazzarsi davanti alla decisamente più nuova 1199 Panigale. Ritirati purtroppo invece Michel Fabrizio e Michele Pirro, il primo per un problema tecnico ed il secondo per una scivolata.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/31422/world-superbike-magny-cours-gara-2-tom-sykes-domina-e-vede-il-titolo

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incidente simile a quello di Kato a Suzuka :shock: :shock:

 

Stock1000: terribile incidente per Bergman, finito contro il muro Lo svedese perde il controllo della sua Kawasaki nel curvone da oltre 200 km/h, andando a sbattere violentemente

Poteva essere una tragedia, ma il grave incidente, avvenuto durante la gara di Stock1000 a Magny-Cours, si è risolto solo con la frattura di un polso e qualche contusione per Christoffer Bergman. Lo svedese in sella alla Kawasaki è caduto nel curvone da oltre 200 km/h del tracciato francese, andando a sbattere contro il muro e vendendo schiacciato dalla moto. Immediati i soccorsi e il trasporto in ospedale che hanno scongiurato conseguenze gravi.

Modificato da Giuseppe92
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