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Jean Alesi


Nameless Hero

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Di Jean Alesi ricordo con particolare piacere la stagione in Sauber nel 1998 ,dai più sottovalutata...

Al contrario,per chi quell'anno seguì Jean  con attenzione si trattò invece  di un anno in cui il pilota Francese diede prova di grandissimo talento ,guidando con eleganza e disinvoltura ,una vettura da metà  classifica, raccogliendo,come al solito,molto meno di quanto meritasse in realtà .

I punti totali a fine anno furono solo 9 ,ma mi ricordo certe gare incredibili come in Inghilterra,Austria e Monaco,dove fu costretto al ritiro  quando si trovava in ottime posizioni...

La Sauber infatti era una vettura molto fragile anche se aveva spunti velocistici interessanti, comunque  nonostate i continui ritiri ,Alesi conquistò un grande podio a Spa (l'ultimo della sua carriera),portando la Sauber ,alla fine di quell'anno, in sesta posizione finale. (All'epoca la migliore mai raggiunta dal team elvetico).

 

 

Jean Alesi su Sauber Petronas C17 (1998) al Gp di Francia

 

jean_alesi__france_1998__by_f1_history-d

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Ce l'avevo pronto gia da ieri pomeriggio, poi con quello che è successo mi son scordato di metterlo... faccio sto copia-incolla che sennò poi mi resta lì.

 

Jean-Alesi-Monaco-1994-Qualifying-Ferrar

Per il 1994 la Ferrari progetta e costriusce una monoposto che svolta rispetto al 1993, la 412T1.

La vettura prosegue i progressi messi in mostra nel finale del 1993, dimostrandosi la terza forza del campionato, anche se ben lontana da Williams Renault e Benetton Ford, e permettendo ai piloti di lottare per posizioni migliori rispetto all'annata precedente.

Le novità  principali della vettura sono il cambio trasversale e un potente motore V12 finalmente appieno sfruttato, a differenza delle precedenti annate dove i limiti aereodinamici della Ferrari facevano sì che anche il motore venisse "castrato".

Alla guida, la Ferrari conferma Berger come compagno di Alesi.

L'avvio di stagione, nel Gran Premio del Brasile, è tutto sommato positivo per il francese. Alla terza posizione in qualifica, dietro solo ad Ayrton Senna e Michael Schumacher, su un altro pianeta, fa seguito la terza posizione anche in gara, dopo aver compiuto una buona partenza passando il tedesco della Benetton, per poi però perdere due posizioni da Schumacher e Hill, tornando terzo grazie al testacoda di Senna.

La stagione di Jean subisce però un brusco stop nei test del Mugello: alla seconda Arrabbiata la 412 T1 del francese sbanda e finisce la sua corsa contro le barriere, in un incidente molto grosso a circa 260 km/h.

Jean inizialmente resta incosciente all'interno dell'auto, per poi riprendersi durante i soccorsi. Gli esami fatti nei giorni successivi evidenziano lo schiacciamento della quinta, della sesta e della settima vertebra cervicali. Ciò comporta uno stop forzato e riposo totale.

Il suo incidente, insieme ad altri gia avvenuti, non è altro che un campanello d'allarme sempre più insistente che la F1 si ostina ad ignorare, in nome di una presunta "invincibilità " che la serie si è convinta di avere, in virtù dell'assenza di decessi dal lontano 1986 e della sopravvivenza di piloti usciti indenni da incidenti terribili negli ultimi anni. Le conseguenze di ciò, sono note a tutti.

Jean si trova così costretto a saltare il Gran Premio del Pacifico e il tragico Gran Premio di San Marino.

In entrambe le gare viene sostituito dal collaudatore Nicola Larini, che si ritira per incidente alla prima curva ad Aida e coglie un secondo posto a Imola, grazie anche ai numeriosi ritiri.

Alesi torna alla guida della sua Ferrari nel circuito cittadino del Principato di Monaco. In qualifica si guadagna la quinda piazza, dietro al compagno Berger terzo.

L'avvio di gara è positivo, in quanto Hill e Hakkinen si autoeliminano alla prima curva, dando modo alle Ferrari di portarsi in seconda e terza piazza.

Jean mantenne a lungo la terza piazza, ma non mostrò una competitività  tale da conservarla fino alla piazza, scivolando prima quarto e poi quindo, dopo una sosta aggiuntiva ai box per sostituire l'alettone anteriore, in seguito ad un contatto con Brabham. Inutile il pressing finale su De Cesaris per recperare la quarta piazza.

Il Gran Premio di Spagna, a Barcellona, lo vede partire in sesta posizione, appena davanti a Berger.

La gara è priva di emozioni e lo vede concludere al quarto posto.

La Ferrari sembra subire un po' il ritorno di altre contendenti, McLaren in primis, e così a Maranello si lavora al solito pacchetto evolutivo di metà  stagione, che debutterà  in Francia.

Prima, però, c'è il Gran Premio del Canada a Montreal.

Gran Premio del Canada che vede le Ferrari in forma, con Jean che si piazza in prima fila ad appena un decimo da Schumacher, per poi concludere la gara in erza posizione, a un minuto dal tedesco della Benetton e dietro a Damon Hill su Williams.

Nel Gran Premio di Francia, come anticipato, debutta la 412T1B, che porta delle modifiche al telaio e un potenziamento al motore.

La prima qualifica, a Magny-Cours, vede le due Ferrari in quarta e quinta posizione, con Jean davati a Berger di appena cinque millesimi.

La gara procede bene in quarta posizione fino al 40° giro, quando Jean commette un errore all'ultima chicane, andando in testacoda. Rimettendosi in posizione, non si avvede dell'arrivo di Barrichello, con il risultato che entrambi terminano la loro gara in quel giro.

A Silverstone, per il Gran Premio di Gran Bretagna, tocca a Berger partire in terza posizione davanti al francese della Ferrari, mentre la gara vede Jean prevalere sull'austriaco, che invece non vede la bandiera a scacchi.

Alesi ottiene un terzo posto in pista, cogliendo il terzo podio in stagione, che diventa un secondo posto in virtù della squalifica di Schumacher dopo i noti fatti del giro di formazione.

La Ferrari si appresta ad affrontare il Gran Premio di Germania con sentimenti contrastanti.

Da una parte la consapevolezza di avere un motore nuovo e potente, adatto al veloce circuito di Hockenheim; dall'altra il timore che proprio il nuovo motore si riveli troppo fragile e impedisca alle due Ferrari di vedere il traguardo.

Incredibile è l'incidente che lo vede coinvolto nelle prove del Gran Premio di Germania, con la carrozzeria che esplode in piena velocità . Le qualifiche vedono le Ferrari dominare, con Berger in pole position e Alesi a completare la prima fila.

 

1994-Hockenheim-Alesi-Ferrari-fotoshowIm

La gara, però, per Jean non è altrettanto positiva: infatti la sua Ferrari regge appena fino alla prima curva, poi ammutolisce e il francese è costretto a parcheggiare nell'erba.

Ma la domenica non finisce così.

Jean torna al muretto e insieme al team assiste con tensione e paura alla gara di Berger, che per metà  gara è costretto a spremere la sua fragile Ferrari per respingere gli attacchi di Michael Schumacher.

Al ritiro del tedesco, la gara diventa un interminabile conto alla rovescia fino al ritorno alla vittoria della Ferrari, che mancava addirittura dal 1990. La gioia al box Ferrari è palpabile, ed Ezio Zermiani, a caldo, commenta così con un festante Jean: "àˆ come se avessi vinto anche tu".

La trasferta in Ungheria per Alesi è decisamente negativa, con una qualifica difficile conclusa con un tredicesimo posto e una gara chiusa anzitempo per la rottura del cambio, mentre occupava la quinta posizione.

Il Gran Premio del Belgio non riserva soddisfazioni al pilota francese, ancora perseguitato dalla sfortuna in questo 1994. In qualifica va in onda un nuovo capitolo delle ostacolazioni di Brundle, che addirittura costa a Jean la pole, con tanto di strascichi nei box nel post-qualifiche. La gara invece termina appena al secondo giro per rottura del motore, mentre occupa la seconda posizione dietro a Schumacher, poi squalificato.

Si arriva così al Gran Premio d'Italia a Monza, pista dove Jean ha sempre fatto bene, culmine della sfortuna stagionale.

Le Ferrari tornano al vertice, come in Germania, ma questa volta la Pole se l'aggiudica proprio Alesi, sopravanzando Berger e Hill.

In gara sembra tutto andare bene… ma anche no. Al primo pit stop la Ferrari si pianta, il cambio si rompe e il sogno svanisce.

 

Smaltita la delusione, è il momneto del Gran Premio del Portogallo all'Estoril. La qualifica lo vede in quinta posizione, a un secondo dal compagno Berger in pole, mentre la gara finisce con un incidente dovuto alla resistenza al doppiaggio di Brabham.

Anonima è la prova a Jerez, in difficoltà  sia in qualifica che in gara, dove chiude solo decimo.

A Suzuka, per il Gran Premio del Giappone, Jean ottiene una settima piazza in qualifica. In gara, mette in scena un grande duello con Nigel Mansell su Williams, sotto al diluvio.

Il duello verrà  vinto dal francese, che conquisterà  il podio finale, con tanto di complimenti a vicenda tra lui e l'inglese della Williams.

 

Mansell-Alesi_1994_Japan_01_PHC.jpg

La stagione termina in Australia, ad Adelaide, con un ottavo posto in qualifica e sesto in gara.

Il 1994 è stato per Jean Alesi sicuramente un anno molto complicato, forse condizionato più di quanto si pensi dall'incidente primaverile.

Berger è riuscito a sopravanzarlo in classifica con 41 punti, contro i 23 di Jean, che ha collezionato due terze piazze e un secondo posto. Arriva inoltre la prima Pole Position in carriera, a Monza.

Resta il grande rimpianto proprio per la gara Monzese, e la speranza che nel 1995 possa continuare il trend iniziato a metà  1993.

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