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Sebastian Vettel


Ayrton4ever

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4 ore fa, R18 ha scritto:

Come prevedibile, con questa stagione è svanito definitivamente il sogno Ferrari di Sebastian.

Parlo a livello personale, ma sono state sei stagioni complessivamente deludenti. Ferrari doveva lanciare definitivamente Vettel nell'olimpo delle leggende della Formula 1 (e viceversa, oserei pure dire) e invece ha fatto emergere tutti i suoi limiti, che già in Red Bull si erano parzialmente visti ma che sono stati coperti da una situazione alquanto "semplice".

Certamente in Ferrari non ha trovato l'ambiente più sereno del mondo, specie dopo la morte di Marchionne, ma Maranello è una polveriera da almeno un decennio e non ci è passato solo lui in mezzo. E a dirla tutta la situazione di Vettel ha iniziato a scricchiolare ben prima della morte del presidente, che già nel 2017 (in quel momento abbastanza a torto, visto che il 2017 di Sebastian non è stato così negativo) ne evidenziava il carattere troppo "focoso". Non è mai riuscito davvero a mettere una pezza ai limiti delle Ferrari che ha guidato e anzi ha spesso e volentieri peggiorato la situazione con errori assortiti, penso soprattutto al 2016 e al 2019, ma anche su una vettura competitiva come nel 2018 è riuscito a perdere occasioni importanti.

Continuo a pensare che il palmarès di Sebastian sia troppo "gonfio" per quanto ha in realtà dimostrato. Parliamo di un grande pilota, ma avendolo visto correre in questi anni non gli assocerei mai quattro mondiali. Sarò un po' troppo duro, ma tant'è.

Io, ai tempi del biniomo Vettel - Red Bull, non ero d'accordo con chi diceva che quelli erano mondiali di Newey per almeno due ragioni: quella macchina la guidava anche Webber che non mi sembrava esattamente una chicane mobile e la scuderia non ha vinto niente se non con Sebastian.

Non avendo cambiato idea, posso ipotizzare almeno due fattori per spiegare l'involuzione del pilota Tedesco: ambiente (la combinazione vettura-pilota è fondamentale) e rilassamento mentale dovuto sia ai 4 titoli vinti sia a fattori personali (è diventato papà).

In uno sport come l'automobilismo, non solo la F1, dove praticamente devi essere concentrato ad ogni curva non avere il cervello completamente sgombro è un limite notevole. 

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10 ore fa, Carlomm73 ha scritto:

quella macchina la guidava anche Webber che non mi sembrava esattamente una chicane mobile e la scuderia non ha vinto niente se non con Sebastian.

Io ricordo un mondiale 2010 regalato a Vettel dal Team ed anche grazie alla strategia folle Ferrari.

Il resto poi è stato letteralmente relegato a seconda guida.

La redbull agisce così. Scelgono la prima guida per motivi commerciali/sponsor. Basta vedere come hanno trattato Ricciardo.

Detto più volte. Vettel resta il peggior pluricampione della storia della F1 e ci sono piloti senza titolo che secondo me sono nettamente migliori.

Cioè ha 4 volte i titoli di Kimi, 2 volte quelli di Hakkinen ed Alonso, 1 in più di Senna e gli stessi di Prost.

 

Modificato da KingOfSpa
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Nel 2010 c'è stata una combinazione di fattori: in primo luogo il fatto che Webber abbia corso le ultime gare in non perfette condizioni fisiche a causa di un incidente occorsogli fuori pista. E quella è stata la prima sliding doors, e niente affatto trascurabile. Sul fatto che l'Australiano fosse relegato a seconda guida mi ricordo Malesia 2011 dove dai box diedero l'ordine di congelare le posizioni quando  era in testa (multi 21) e fu Seb a fregarsene e tirare dritto.

Certo, se prendiamo il pilota degli ultimi anni con le sue numerose cappellate in Ferrari, ci sarebbe da stupirsi che abbia anche più di un titolo in bacheca. Ma la carriera di un pilota va giudicata nel suo complesso e il Vettel 2 non è neanche cugino del Vettel 1, se vogliamo rifarci ad un'espressione che Montezemolo coniò per Massa. 

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Certo che anche in Ferrari le sue gare memorabili le ha fatte. Gli ultimi anni, e intendo 2018-2019 perchè questo lo escludo a prescindere in quanto con la testa è sempre stato da un'altra parte, sono stati deludenti, è vero, ma da tifoso Ferrari principalmente ricorderò l'amore e la passione che Seb ha sempre dimostrato per la Rossa. Un peccato che lui non fosse più quello di un tempo, che la Ferrari non gli abbia mai dato una macchina davvero vincente per una stagione intera e che, nel frattempo, Mercedes mettesse in campo il team più forte di tutta la storia della F1.
Sarebbe potuto essere il matrimonio più bello, è finito da separati in casa. Spero che in AM possa tornare a correre libero da pensieri e preoccupazioni varie e togliersi parecchie soddisfazioni!

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Io ho sensazioni ambivalenti su Vettel. 
Mi piace istintivamente, come pilota e come persona, anche perché sembra non solo intelligente, ma anche sinceramente interessato e appassionato alla storia delle competizioni automobilistiche, e non soltanto della Ferrari. Fra l'altro solo Lauda e Schumacher hanno vinto più di lui a Maranello, e pur considerando gli attuali calendari più fitti, è comunque un risultato significativo.

Dall'altro lato, ha ragione Donnini, perché, ben prima che lui lo scrivesse, anche io ero convinto di non aver mai visto una sfilza così incredibilmente e assurdamente lunga di errori di guida da parte di un pluri-iridato.

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  • 2 months later...

(Scrivo qui per raggiungere un pubblico più ampio rispetto alla rubrica-thread sui libri).

Ho terminato la lettura di questo libro di Alberto Antonini su Vettel.

Secondo me è molto interessante perché  rivela episodi e retroscena visti dall'interno, e serve per capire un po' meglio la personalità del pilota rispetto a quello che si vede in tv o si legge nei resoconti giornalistici, a partire dal suo modo di vivere il rapporto con le varie scuderie che ha attraversato.

Ovviamente si parla molto anche di Schumacher, Alonso, Raikkonen e Leclerc.

Complessivamente la lunga serie di errori di Sebastian, specialmente dalla metà 2018 in avanti, pur essendo debitamente illustrata, viene un po' ridimensionata rispetto alle narrazioni correnti, e viene dato  spazio anche a talune vicende (errori di comunicazione, lacune tecniche di sviluppo, gestione umana dello staff tecnico...) parimenti importanti.

Costa circa 17 euro, la veste editoriale è molto spartana, poche foto e tutte in bianco e nero, copertina morbida, ma come avverte Antonini questo non è un libro di cifre, dati tecnici, statistiche, interviste o biografia, ma piuttosto episodi e curiosità non conoscibili per altre vie.

 

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6 ore fa, sundance76 ha scritto:

Complessivamente la lunga serie di errori di Sebastian, specialmente dalla metà 2018 in avanti, pur essendo debitamente illustrata, viene un po' ridimensionata rispetto alle narrazioni correnti, e viene dato  spazio anche a talune vicende (errori di comunicazione, lacune tecniche di sviluppo, gestione umana dello staff tecnico...) parimenti importanti.

 

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Cosa che ho cercato negli anni di fare in piccolo, tra l'altro, soprattutto per quanto riguarda la seconda parte.

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Comunque Vettel è davvero una persona "particolare", con aspetti che lo differenziano in maniera abbastanza netta dai colleghi. Un libro da leggere, per capire un po' meglio il mondo dei Gran Premi degli ultimi dieci anni, ma con significative puntate anche più in là nel tempo.

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