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Libri e romanzi


S. Bellof

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2 ore fa, Ayrton4ever ha scritto:

io più che rileggere, lo dovrei proprio leggere

Io cominciai Borges con "Finzioni", e mi imbattei nel primo racconto "Tlon, Uqbar, Orbis Tertius", e fu un trauma.

Non riuscivo a comprendere dove finisse la realtà e dove cominciasse il fantastico.

Poi è diventato uno dei miei racconti preferiti.

"Finzioni" è pieno di racconti eccezionali.

Non ho capito perché nell'edizione Adelphi abbiano modificato la traduzione di una parola nel finale de "Il Giardino dei Sentieri che si Biforcano" rispetto all'edizione Einaudi.

Nell'Einaudi (traduttore Franco Lucentini) era "innumerabile contrizione", invece nell'Adelphi c'è "infinita contrizione".

Credo che "innumerabile" fosse migliore. E non capisco perché venga spesso criticata in generale la traduzione di Lucentini.

Adelphi, pur aggiungendo tre racconti degli anni '50, avrebbe potuto lasciare "L'accostamento ad Almotasim" (che ha invece espunto e inserito solo in un altro volume, "Storia dell'eternità").

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11 ore fa, sundance76 ha scritto:

Peccato che non ci sia il primo "Inquisizioni" del 1925.

 

Nella foto vedo anche un "Tutte le opere": lì non c'è Inquisizioni?

Ricordo tantissimi anni fa di averlo chiesto in Feltrinelli a Milano: quando è arrivato non l'ho più comprato, sinceramente di Borges mi piacciono il racconto, il resto molto meno. "Inquisizioni" è un saggio. Su Amazon e compagnia penso si trovi.

Forse adesso, in età più matura, potrei provare le poesie.

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15 ore fa, sundance76 ha scritto:

E non capisco perché venga spesso criticata in generale la traduzione di Lucentini.

 

Pare perché i linguisti la trovino piena di "spagnolismi". Ma se si eliminano gli spagnolismi si perde tanto della prosa di Borges. Nella polemica  che c'è stata Lucentini ha ragione da vendere.

Io, qualche libro, l'ho letto in lingua originale. In effetti vorrei comprare anche Finzioni e l'Aleph in spagnolo. Per chi conosce lo spagnolo la prosa di Borges non è affatto difficile da comprendere.

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  • 1 year later...

In questi giorni sto leggendo 'Sovietistan. Un viaggio in Asia centrale' della norvegese Erika Fatland (ed. Marsilio, 2017), un reportage di viaggio (otto mesi trascorsi in quelle zone) sulle ex Repubbliche sovietiche dell'Asia Centrale, i paesi del Turkestan per intenderci. In questi ultimi anni mi sto interessando sempre di più alle pubblicazioni di storia remota e recente dei paesi dell'Europa dell'Est e, in generale, dell'ex-URSS, di cui negli anni di istruzione obbligatoria si parlava e si parla tuttora pochissimo, quasi niente e mai con cognizione di causa. Il libro fornisce molti spunti per approfondire svariati argomenti. La lettura è scorrevole, lo stile di scrittura oscilla fra il serio e il faceto, le storie di vita vissutaraccontate e l'aneddotica rappresentano il viatico per introdurre gli excursus storici e le considerazioni di ordine socio-culturale su ognuno di questi Stati. Noi siamo portati a pensare ai vari Turkmenistan, Uzbekistan etc ... come un calderone indistinto ma, in verità, ognuno di questi Stati ha una sua propria precisa identità, dalla geografia fino alle tradizioni autoctone o al modo di essere governate oggigiorno.  Lo ritengo un valido punto di partenza per incominciare (o ricominciare) a interessarsi alle vicende di questa zona del mondo spesso e volentieri negletta.

Modificato da Elio11
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  • 5 months later...
42 minuti fa, Alyoska Costantino ha scritto:

Dovrei regalare un bel libro sul rally a un tifoso Audi e Lancia. Qualche consiglio?

Dipende dal tipo di libro.

Un libro fotografico recente è "Rallies" del fotografo Manrico Martella (da 40 anni nel WRC) con testi di Emanuele Sanfront (noto copilota e giornalista).

Poi c'è "Uomini e Rally" di Guido Rancati, con aneddoti e storie dietro le quinte degli ultimi decenni.

Ma in realtà per un tifoso Audi e Lancia ce ne sono a dozzine...

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  • 7 months later...
  • 2 months later...

Recentemente ho acquistato a caro prezzo questo:

spacer.png

ed è stato qualcosa difficile da descrivere.

la descrizione titolava:

"Macchine surreali, metamorfosi animali e vegetali, una sequenza di invenzioni colorate commentate da una scrittura immaginaria, il Codex Seraphinianus è un libro di culto, un codice miniato visionario e misterioso pubblicato originariamente nel 1981 da Franco Maria Ricci, che continua da anni ad affascinarci per la sua capacità di rivelazione. Apprezzato da storici e critici dell'arte come Federico Zeri e Vittorio Sgarbi, il "Codex" ripercorre in chiave utopica e fantastica tutti i campi dello scibile, dalla zoologia alla botanica, dalla mineralogia all'etnografia, dalla fisica alla tecnologia: uomini tenaglia, amanti-coccodrillo, uova che volano, alberi capovolti."

per saperne di più:

 

A me è piaciuto molto e penso lo conserverò gelosamente fino alla tomba :asd:

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  • 5 months later...
  • 3 months later...
  • 9 months later...

È disponibile la prima traduzione in assoluto in lingua italiana di "Station am Horizont", romanzo motoristico di Remarque, pubblicato a puntate nella rivista Sport im Bild a fine anni Venti: "Traguardo all'orizzonte" ed. Neri Pozza, 2021. Sotto: la copertina della prima edizione cartacea tedesca del 1998 in formato libro e quella italiana surricordata.

StationAmHorizont.jpg

Traguardo%20orizzonte%2001.jpg?r=1884739

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5 ore fa, Elio11 ha scritto:

È disponibile la prima traduzione in assoluto in lingua italiana di "Station am Horizont", romanzo motoristico di Remarque, pubblicato a puntate nella rivista Sport im Bild a fine anni Venti: "Traguardo all'orizzonte" ed. Neri Pozza, 2021. Sotto: la copertina della prima edizione cartacea tedesca del 1998 in formato libro e quella italiana surricordata.

StationAmHorizont.jpg

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Bella notizia, soprattutto inaspettata.

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Ne scrisse anche un altro di romanzo ambientato tra le corse, a quanto pare incentrato su Alfonso de Portago. Non ho mai avuto occasione di leggerlo, si intitola "Il cielo non ha preferenze". Mi pare ne parlammo da qualche parte in relazione al film di Al 'Moco' Pacino "Bobby Deerfield".

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47 minuti fa, Elio11 ha scritto:

Ne scrisse anche un altro di romanzo ambientato tra le corse, a quanto pare incentrato su Alfonso de Portago. Non ho mai avuto occasione di leggerlo, si intitola "Il cielo non ha preferenze". Mi pare ne parlammo da qualche parte in relazione al film di Al 'Moco' Pacino "Bobby Deerfield".

Conosco bene "Il cielo non ha preferenze", ma non credo abbia legami con Portago. E' un libro molto bello, di cui effettivamente già parlammo in qualche discussione, un libro dove la storia umana ha come sfondo anche alcune competizioni automobilistiche, precisamente la Mille Miglia, la Targa Florio e il Gran Premio di Monaco a Montecarlo.

Il film di Pacino si ispira al libro, ma con molte differenze.

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