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Catone

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Contenuti inviati da Catone

  1. Mi stavo chiedendo: ma Mansell dov'è? Ho cercato e in effetti si infortunò in prova: se non sbaglio si ruppe un braccio o qualcosa del genere.
  2. Sembrava il 1988: le McLaren che doppiavano tutti, le Ferrari uniche a pieni giri con Berger nettamente più veloce di Alboreto. Io appartengo ai nostalgici della Formula 1 ma la stagione 1988 non è esattamente quella che mancava al mio cuore Il record 2004 resiste ancora: in un circuito misto, con una parte così "guidata", la depor... ahem l'aderenza assicurata dalle gomme di quegli anni mi sembra difficilmente violabile.
  3. Chiedo scusa... si, intendevo aderenza... figuraccia... Comunque erano appiccicate all'asfalto da fare paura, spazi di frenata praticamente annullati, salti sui cordoli mostruosi... Dal 2007, con il monogomma, sono diventate più normali.
  4. Mah, vedremo... certo che la deportanza data dalle gomme nel periodo 2002-2004, quando c'è stata la guerra degli pneumatici tra Bridgestone e Michelin è impressionante.
  5. E' cafonissimo portare gli occhiali scuri in ambiente chiuso, ad una riunione di lavoro poi...
  6. Catone

    Nigel Mansell

    Avevo 16 anni, quanto ho sofferto per questo ritiro. A quell'età si soffre proprio per queste cose. Comunque a 16 anni si è talebani, per me Mansell era più forte di Piquet e basta. Oggi, a distanza di tempo, ho un po' corretto il mio giudizio: Mansell è stato più forte di Piquet da Imola 1987 in poi, dopo il fortissimo impatto di nelson al Tamburello. Prima di quel giorno i due si equivalevano e l'accusa di Piquet al box Williams, di perdere tempo ad arte nel cambio gomme per favorire Mansell, non era del tutto infondata. Sempre all'epoca ero adirato con la Honda per la decisione di passare alla (per me) odiata McLaren: sempre con il senno del poi si deve ammettere che la McLaren garantì un'organizzazione, una serietà e una professionalità senza paragoni con quella della Williams. Il mondiale perso nel 1986 li vede comunque troppo colpevoli e se la Honda si adirò fino a mollarli non posso biasimarla. Però Mansell rimane il mio idolo!
  7. Catone

    Michael Schumacher

    Di aneddoti se ne raccontano tanti. A SPA, nel 1991, primo gran premio di Schumacher: strappò il settimo posto con la Jordan facendo un tempone che sorprese tutti. Dopo ci fu il briefing Jordan e i piloti discutevano cin i tecnici e con Eddie Jordan dei vari problemi. De Cesaris (13° tempo) fece presente delle difficoltà avute in una curva che aveva il fondo sconnesso. Soprattutto gli premeva sottolineare delle difficoltà di correzione che aveva avuto ogni volta, della necessità di dover provare uno spazio di frenata sempre diverso. Alla Eddie rivolse la stessa domanda a Michael che confermò il problema. "E tu come lo hai risolto", chiese Eddie. E lui "dal giro successivo ho un pò allargato la curva per evitare la parte sconnessa". Il genio è così, le sue soluzioni sono l'uovo di Colombo! Passiamo al 1993 e alla testimonianza di Patrese, relativa forse al Gran Premio di Germania o d'Inghilterra, non ricordo. Patrese era convintissimo che Briatore lo boicottasse perché buscava sempre più di un secondo a giro. In quelle qualifiche Schumi ebbe un problema alla macchina e dovettero in fretta e in furia prendere quella di Patrese, che già aveva fatto il suo tempo, per permettere anche a Michael di fare un tempo decente. Patrese disse testualmente che a quel punto, a parità di macchina, voleva vedere che combinava davvero il tedesco. Fatti gli aggiustamenti ai pedali e cambiati i numeri e nomi di gara, Schumi scese in pista e fece un giro di quasi due secondi più veloce di Patrese. Riccardo, molto sportivamente, capì di avere a che fare con un fenomeno.
  8. Catone

    Michael Schumacher

    Io stravedevo per Mansell: ero a Monza quando vinse nel 1991, tutto l'autodromo tifava per lui. Quando sorpassò Senna si levò un boato e ci alzammo tutti in piedi ad applaudirlo. Senna non era molto amato, almeno in Italia. Rispettato si, ma non amato. Quel giorno a Monza Schumacher era al suo secondo gran premio, il primo con la Benetton. Ricordo che stracciò Piquet si in prova sia in gara,
  9. Questo mi fa pensare che abbiamo una percezione del passato come "lontano" anche per le rappresentazioni che abbiamo dello stesso: dai vecchi dipinti e affreschi, fino alle foto in bianco e nero. Rappresentazioni che lo alterano in buona parte, fino a farcelo sembrare posto in una dimensione spazialmente diversa. Con la riproduzione attuale della realtà, in immagini e foto di altissima precisione, c'è da pensare che i nostri posteri non ci vedranno poi così distanti da loro, dovessero passare anche 100 o 200 anni. Questo, ovviamente, presupponendo che le attuali riproduzioni saranno leggibili nel tempo. Scusate la divagazione, ma a volte ci stanno anche queste cose. L'automobilismo è uno sport che fa pensare, per questo lo adoro.
  10. Quando becchi foto o filmati a colori, gli anni '30 non sembrano più un'epoca così lontana...
  11. Ecco, mi era sfuggita questa risposta, grazie!
  12. La foto non è della sua partecipazione al "Circuito da Gavea". Tra l'altro mi correggo: "trampolim do diabo" era il soprannome dell'intero circuito e non solo di quella curva. Sono stato depistato dalla secca didascalia del libro "Piloti che gente". Comunque la bella ballerina corse anche con le Alfa Romeo, come testimoniano le immagine del tragico incidente di San Paolo del 1936 riportate da sundance.
  13. Sul "Circuito da Gàvea" corse anche la ballerina Helle Nice, una delle tante gentlewoman delle corse...
  14. La pista era pericolosetta..
  15. Qui Pintacuda e Stuck alla curva "Trampolim do diabo" (trampolino del diavolo), nome che è tutto un dire La foto è riportata anche sul libro "Piloti che gente" Oggi la curva si trova nella famosa favela della Rocinha. Nel 1999 partecipai ad un favela tour (l'incoscienza della gioventù) e l'organizzatore disse: "su queste curve si correva un tempo un gran premio". Al che io gridai ad alta voce "o trampolim do diabo", riconoscendo la curva dalla foto del libro di Enzo Ferrari. Mi guardarono senza capire...
  16. Renault RE40, con Alain Prost alla guida il 13 maggio 2014 Per me una delle vetture più belle, adoravo il giallo-oro dell'avantreno...
  17. Catone

    Niki Lauda

    Come ho scritto nella presentazione, sono cresciuto nel mito di Villeneuve. E Villeneuve aveva sostituito Lauda alla Ferrari. E poi Gilles era "l'ultimo cavaliere del rischio" mentre Niki era "il ragioniere". Cose che pesano nel cuore degli sportivi, soprattutto di quelli più giovani. Quando si diventa maturi () si vedono tante cose in una prospettiva del tutto diversa: oggi mi sento di dire che Niki Lauda è stato tra i più grandi piloti di ogni epoca ed è stato, soprattutto, un gran personaggio dalle elevate doti culturali e comunicative. Ho letto alcuni post di questo topic: anche a me è rimasto impresso il suo 1984, campione del mondo senza mai partire dalla prima fila. Eppure Lauda è stato il primo vero "poleman" della storia, capace di partire davanti a tutti 9 su 15 nel 1974, in una stagione in cui vinse solo due gran premi: il che significa che nel giro di qualifica ci metteva molto del suo, stile Ayrton Senna. Poi l'incidente... Lì lauda perse lo spunto in qualifica, come ben riportato in questo topic. In più nel 1984 la BMW disponeva di un motore da qualifica (cosa che la Porsche rifiutò sempre di fare, anche negli anni successivi quando divenne la normalità) e lo stesso Prost ebbe delle difficoltà. Però prima della metà gara il duo McLaren aveva già messo dietro tutti.
  18. Catone

    Michael Schumacher

    Purtroppo, mettendo insieme le varie notizie, si arriva alla conclusione che il grande Schumi è ridotto ad uno stato semi-vegetativo. Sicuramente non cammina, muove pochissimo gli arti e non parla. E' invece cosciente: il mistero più assoluto lo abbiamo proprio sulla stato della sua "coscienza", sulla qualità del suo pensiero e sulla trasmissione dello stesso. L'ho visto in pista tante volte, ho avuto anche il privilegio di vederlo vincere: penso a lui spesso.
  19. Catone

    Michael Schumacher

    Grazie, la storia del treno di gomme usato l'avevo dimenticata...
  20. Catone

    Michael Schumacher

    Ogni tanto penso a quella stagione 1997, a quella strana reazione emotiva che ebbe Michael dopo il secondo cambio di gomme a Jerez de la Frontera. In altri momenti sarebbe stato imprendibile per chiunque, quel giorno andò in panico fino al patatrac finale. Un vero peccato, quel mondiale lo avrebbe vinto praticamente da solo. A vetture invertite probabilmente Jacques non avrebbe vinto neppure un gran premio. Nel mio rammarico quella stagione fa il paio con il 2012 di Alonso: mondiale perso per due incidenti al via nei quali non aveva nessuna colpa. E soprattutto due titoli in meno per la Ferrari, di certo non un team fortunatissimo in queste circostanze.
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