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Catone

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Contenuti inviati da Catone

  1. Guarda, Dio me ne scansi dal contestare troppo la letteratura vigente nel nostro liberissimo regime: ma a me sembra che i deliri di onnipotenza (leggasi: basi militari in ogni angolo del mondo ed interventi armati nei Paesi più remoti) li abbiano proprio i nemici di tutti i "personaggi tristemente storici" cui ti riferisci tu. Che, guarda caso, sono quelli che ci occupano militarmente. Che strano, eh? I buoni sono proprio quelli che ci hanno invaso e ci dominano da 70 anni.
  2. Catone

    Niki Lauda

    Forse c'è stato un fraintendimento: dalle mie parti "mano al portafogli" significa proprio "aprilo e spendi senza farti problemi". O sei disponibile a fregartene o meglio se te ne stai a casa. io propendo per la prima.
  3. Ai tempi di Jacques alla Williams, quando Cavicchi doveva citare Gilles scriveva sempre "Viileneuve, quello vero"
  4. I russi sanno benissimo che la Turchia aiuta l'ISIS e tutte le fazioni anti-Assad. I caccia russi volano costantemente vicino al confine turco per pattugliarlo, per disturbare i rifornimenti che da lì partono per approvvigionare i "ribelli". E' uno dei tanti segnali mandati a Putin: sloggia dalla Siria o ti scateniamo la terza guerra mondiale; a te la scelta. Questo è più o meno il senso di queste continue provocazioni. Inoltre, con la scusa degli attentati, USA, Francia e Inghilterra stanno creando un pericoloso ingorgo bellico in Siria, sempre allo scopo di disturbare i russi, provocarli e spingerli ad abbandonare la preda.
  5. Catone

    Niki Lauda

    Nel 2012 la Honda ha prodotto 3.800.000 automobili. Questo forse ti dà la proporzione e ti fa capire di cosa si parla.
  6. Catone

    Niki Lauda

    Io non guardo la televisione se non paio di gran premi e 5-6 partite di calcio l'anno. Però mi sono appassionato a "Il più grande pasticcere" () che guardo ogni martedì sera. Il maestro Massari, decano della pasticceria italiana, è quello che li porta in giro per delle sfide assurde. Ecco il suo sito: se vuoi andarci mano al portafogli, mi raccomando! Saluti
  7. Sono canadesi Scherzi a parte: secondo te Damon Hill era un campione? Eppure secondo me era largamente più forte di Jacques. Villeneuve padre un campione lo era eccome: sopravvalutato ma lo era. E poi, anche a costo di ripetermi, Gilles era un fenomeno che forse va al di fuori delle corse. Sotto questo profilo batte anche Ayrton: forse il più grande dell'epoca moderna ma dentro gli schemi delle corse automobilistiche.
  8. Ovviamente è un "lento" relativo, riferito comunque alla rosa dei piloti di cui si parla. Bravo ma non un campione.
  9. Interessante la tua brevissima analisi tecnica. Si, Jacques Villeneuve era un pilota lento, decisamente incapace di grandi performance sul giro. Ma gestiva bene la macchina e quando vedeva l'avversario davanti lo superava subito, senza seguirlo per delle ore allo scopo di studiarlo. Alla staccata dell'Ascari, a Monza era però uno spettacolo da vedere. Non so se siete mai andati a vedere i test che facevano a Monza tra fine agosto e inizio settembre: nel pomeriggio c'era sempre qualcuno che tagliava la rete all'ingresso dell'Ascari, ci si infilava come degli incoscienti e si guardavano macchine e piloti a pochi metri di distanza. Uno spettacolo, ho ancora i brividi a pensarci.
  10. Il mio primo ricordo è Zandvoort 1983 e mio padre che gridava: "due Ferrari in testa"! All'epoca la doppietta era un evento rarissimo e si esultava da morire. La prima gara intera che ho visto deve essere stato il Gran Premio del Brasile del 1984.
  11. Voglio entrare anch'io in polemica Allora, Mansell era un campione ma ormai troppo vecchio e sazio per quella Formula 1 molto faticosa sotto il profilo del dispendio di energie. Se sul giro secco Mansell poteva dire ancora la sua, lo stesso non può dirsi sulla tenuta di gara. Quanto agli altri piloti nominati, ovvero Damon Hill, Coulthard e Jacques Villeneuve: nessuno di loro era un campione! Forse il più bravo dei tre era Damon Hill anche se era un disastro nella gestione della gara e andava letteralmente in crisi epilettica quando sentiva la presenza di Schumacher. Jacques Villeneuve era un pilota lento ma capace di gestire bene una gara, soprattutto se aveva tra le mani l'onnipotente Williams FW19. Dal padre aveva preso una certa spettacolarità, tra cui la facilità con cui si gettava nel sorpasso, senza pensarci due volte, e la freddezza di tenere giù il piede in ingresso curva (e questo lo rendeva molto gradevole da guardare in pista dal vivo). E poi sicuramente Frank Williams fece la scelta giusta a puntare su di lui nel 1997, visto che il mondiale a casa l'ha portato.
  12. Catone

    Niki Lauda

    La storia che riporti tu è una storia di uomini e di idee geniali. Quella della Honda, con tutto il rispetto, è stata soprattutto una storia di soldi e della prima mega-struttura ad essere destinata alla Formula 1. Per quanto possa farti sorridere la Porsche è, aziendalmente parlando, una piccola factory: come la Ferrari, la Maserati, la Lamborghini, l'Aston Martin. Tutte aziende che producono vetture artigianali (ovvero senza una catena di montaggio). Ricordo che Montezemolo disse che la Ferrari produce 1,5 vetture al giorno. Per darti un'idea: è come paragonare la Pasticceria di Massari alla Ferrero.
  13. Catone

    Niki Lauda

    La McLaren Mp4/2 era davvero una macchina eccezionale, la prima moderna monoposto a dominare in modo inesorabile una stagione. Purtroppo sarebbe stata l'inizio di una serie di lunghi domini che ancora oggi caratterizzano la F1, intervallati da alcune stagioni combattute. La McLaren MP4/2 però era ancora molto artigianale, nulla a che vedere con la svolta "industriale" che verrà con la Honda. Anche il suo motore, il Porsche finanziato e marchiato TAG, nacque in fin dei conti in una piccola factory: la Prosche non era di certo un gigante come la Honda.
  14. I terroristi sono stati tutti uccisi o morti da kamikaze. Però ci sono 7 arresti ma non possono dirci di chi si tratta. Ci prendono per il c... non ce n'è
  15. Infatti, prendetevela con i PRODUTTORI Chi vuol capire capisca, gli altri si affidino al Corriere della Sera
  16. Scappare da questo PARADISO???? Giammai! Che sia il "migliore dei mondi possibili" lo attestano anche le statistiche di suicidi e malattie mentali, mai così alte nella storia. Evidentemente da qui si può scappare solo dandosi la morte o rifugiandosi nella pazzia.
  17. Le auto del periodo 1989-1994 per me sono le più belle della storia della F1 (eccetto la Benetton e il suo muso alto e tutti quelli che la imitarono in quegli anni). Avevano delle linee molto semplici che, una ricerca areodinamica spinta all'estremo, aveva reso anche molto piccole e strette, decisamente invivibili per i piloti. Subito dopo la morte di Senna sono arrivate delle pesanti modifiche regolamentari che ebbero come conseguenza l'apparizione di alette e alettoncini per recuperare il carico perso nel corpo vettura. Già queste prime modifiche alterarono la bellezza estetica di vetture come la Williams FW16 o la Ligier JS39. Dal 1995 passarono tutti ai musi alti, eccetto la Ferrari. E cominciarono una marcia verso l'orrore che ha toccato i suoi massimi livelli con i candelabri.
  18. Me ne guardo bene dal continuare, ho letto Orwell... Viviamo in un mondo FANTASTICO, il migliore dei mondi possibili: gran CULO nascere in occidente in questa epoca. W la libertè, W la France
  19. cancello... voglio parlare di corse...
  20. Catone

    McLaren

    Da ragazzo odiavo la McLaren: pensate che mi sono beccato, nei miei anni d'oro da tifoso, prima il dominio McLaren TAG-Porsche e poi il dominio McLaren-Honda. Oggi, a distanza di 23 dalla fine della partnership con l'azienda nipponica, fa veramente male vedere il rinnovato connubio McLAren-Honda conciato in questo modo. E dire che hanno anche assunto forse il miglior pilota in circolazione (almeno fino alla scossa elettrica nei test di Barcellona). Sinceramente gli auguro di riprendersi: insieme alla Williams e, ovviamente, alla Ferrari sono il marchio storico della F1.
  21. La perdita dei test sono stati una iattura sotto molti profili. Ricordo quanto erano importanti i test di Monza prima della parte finale del campionato. Senna, nel 1991, tenne in piedi la McLaren ormai superata dalla Williams con un grande lavoro sui test. Lì la McLaren ci buttò veramente tante risorse per portare a casa il campionato mentre la Williams fece meno test e modifiche, investendo molto di più sulle sospensioni attive. Nel 2003 Schumacher riprese la leadership del mondiale dopo un enorme lavoro di sviluppo portato nei test di Monza a settembre (caso gomme XXL della Michelin a parte). E poi test erano anche un'occasione per gli appassionati meno facoltosi per vedere macchine e piloti in pista. Li hanno diminuiti per ragioni di costi: quello che risparmiano da un parte comunque lo buttano in altre i conti sono sempre in rosso lo stesso. Da quello che ho capito in varie interviste, l'anno prossimo rischiamo un altro mondiale così. Poi cambieranno di nuovo i motori e a quel punto la Mercedes potrebbe ritirarsi.
  22. Catone

    Ayrton Senna

    Questa non la sapevo: spiegherebbe benissimo il suo nervosismo in quel periodo.
  23. Catone

    Ayrton Senna

    Ho visto questo filmato varie volte: è davvero choccante la sensazione che dà di rivedere Ayrton dal vivo, soprattutto al volante della splendida Williams FW16: dovevo andare a Imola nel 1994; alla fine decisi che non ne avevo voglia. Da un lato sono stato contento di non essere andato lì quel giorno, magare tifare da una tribuna senza sapere cos'era successo. In quei tempi funzionava così, io venivo dal sud e solo quando arrivavo a casa il giorno dopo, accendendo televideo, riuscivo ad avere delle notizie decenti. Però mi sarebbe piaciuto anche poter dire di averlo visto dal vivo per l'ultima volta: sarebbe stata una magra consolazione ma sempre una consolazione. Parlando però di sport mi ha molto colpito vedere le immagini della partenza da quell'angolazione: da lì si capisce quanto sono matti i piloti. Si buttano tutti alla prima staccata senza preoccuparsi della propria incolumità e di quella degli altri. Vi arrivano ovviamente a velocità differenti e creano un imbuto mostruoso. Le immagine televisive, seguendo le auto, non riescono a dare la netta sensazione di quello che succede. Queste riprese amatoriali dal vivo si. E ai nostri giorni non è che le cose siano molto cambiate, basta vedere questa ripresa amatoriale della partenza del Gran Premio di Monza del 2011 (andate al minuto 3.20, un grande Alonso).
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