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Il mio pilota preferito


alessandrosecchi

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Inutile parlare dei villeneuve, i senna e i mansell che non ho "vissuto" in prima persona. Dico hamilton e montoya. Stessa grinta, stesse palle, stesso genio e sregolatezza. Del primo, mi va benissimo anche la rimonta monstre in turchia, Gp2; dell'altro interlagos 2001 e quello sgarbo irriverente a sua maestà  shumacher che mi fece sobbalzare dalla sedia. Poi hakkinen, per la velocità  e lo stile (e non parlo solo di stile di guida, ma dell'uomo). Le sue gare: belgio 2000 (of course), ma anche le lacrime di monza (soprattutto per il pudore, per il tentativo di schermarsi dietro un cespuglio, ripiegato su se stesso, in se stesso...altri tempi, proprio...ed era "appena" qualche anno fa)

Modificato da nemo981
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Michael per me è stata la sublimazione di Senna, il completamento del correre per la vittoria ad ogni costo, una jihad, correre per essa come se non ci fosse limite.

Molto simili, tutti e due alla ricerca della perfezione.

Modificato da The Magic
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ma schumacher ha corso poche volte con macchine regolari. Questo lo fa diventare unico, forse una scala sopra Vettel, pronto per batterlo anche in questo

 

 

Alonso invece sempre ha corso con macchine regolar/irregolarmente inferiori alla concorrenza, salvo nel 2007, che la macchina era regolarmente inferiore a quella del compagno

 

 

( :asd:)

Modificato da Qongo
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Webber

1) Che avesse del talento puro lo si era capito dai tempi della Minardi. Non dico il fantastico 5° posto nella gara del debutto in casa, ma l'8° posto in Francia e l'8° giro più veloce a Montecarlo nel 2002. Le ottime prestazioni in qualifica con la Jaguar e il primo anno in Red Bull con podio nella sua Nurburgring e la gran gara al Fuji rovinata da Vettel.

Mi ricorda Mansell, che se è in giornata non lo batte nessuno, ma allo stesso tempo incappa in errori di foga.

2) Come persona è rimasta l'ultima di vecchia generazione: onesto e schietto. Senza dimenticare che il suo "Mark Webber Tasmania Challenge" è un evento sportivo per beneficienza. Nel 2008 ha rischiato per questo di chiudere la sua carriera, ma è tornato più forte.

3) Qualifiche del GP del Brasile 2003: alla sua terza apparizione con la modesta Jaguar, Webber ottiene la pole provvisoria il venerdì sul bagnato e nelle qualifiche del sabato perde la pole per soli 44 millesimi. Ricordo benissimo, a distanza di 10 anni, quel giro. Era l'ultimo a fare il tempo per determinare lo schieramento di partenza. Primo settore in vantaggio rispetto all'idolo di casa Barrichello su Ferrari, ed io istintivamente mi alzai dal divano ed iniziai ad urlare" vai! vai!.

Secondo intrermedio in vantaggio con oltre due decimi (ed io Vaaaaiiii!!!!).

Alla fine chiuse il giro 3° a +0"044. (Ed io ..... caxxo!). Non fu la pole, ma fu l'inizio del mio attuale idolo.

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mai sentito questo pilota o progetto da pilota. Semplicemente ho letto oggi sul yahoo sports (olympo del giornalismo sportivo)  che c'era uno della Marussia che si chiama così. Semanticamente non so cosa significa, ma foneticamente è una meraviglia per diventare mito automobilistico. Forse ne ha anche una impronta drammatica   :asd:

Modificato da Qongo
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  • 1 month later...

M.Schumacher.

 

1) Perché è uno dei migliori piloti di sempre: nessun pilota della sua generazione ha retto al suo confronto e i duelli con Hakkinen sono di gran lunga i migliori che abbia mai visto da quando seguo la F1.

 

2) Perché ha ridato lustro e splendore alla Ferrari, portandola dal livello "vorrei ma non posso" a essere stabilmente nelle prime file e a vincere, vincere, vincere.

 

3) Perché ha sempre avuto determinazione e grinta, ha avuto le palle a rimettersi in gioco a quarant'anni suonati senza un motivo apparente se non far vedere che lui c'era ancora. 

 

Gara: Montecarlo 2006. Perché nella F1 del sorpasso impossibile, un 37enne è partito dal ventiduesimo posto ed è arrivato quinto. Anche Suzuka 1998 sarebbe meritevole di menzione, tanto per parlare di rimonte non proprio facili. 

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