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03. Gran Premio d'Australia 2024 - Melbourne


Osrevinu

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Il 22/3/2024 at 09:45 , Captain Blood ha scritto:

La monoposto di Albon, che ha subito l'incidente durante le FP2, non potrà essere riparata poiché mancano i pezzi di ricambio. Si sta valutando di Lasciare appiedato Sargeant per permettere ad Albon di gareggiare.

Notizia confermata.

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Il 22/3/2024 at 15:22 , KingOfSpa ha scritto:

Quanto cavolo conta poco Sargeant se il Compagno di squadra dopo che da solo ha distrutto la macchina non corre per lasciare a lui l'unica vettura superstite? 

Sargeant conta perchè porta soldi lì dentro... per il resto ha un contratto che lo permette, evidentemente... 

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Il 22/3/2024 at 19:08 , Osrevinu ha scritto:

Ma come? La Formula 1 degli americazzi non era sostenibile ecologicamente e soprattutto finanziariamente?

Se c'è una cosa che ormai per me è definitivamente pacifica è che in formula 1 si spende uno sproposito ed è difficile sorpassare, qualunque arzigogolo di regolamento tecnico-sportivo-finanziario si adotti.

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Neanch'io le ho viste ma ho letto le dichiarazioni di Leclerc: avrebbe provato un assetto differente da Sainz che non ha pagato in qualifica ma è fiducioso per il passo gara.

Ovviamente i social stanno già esplodendo per il solo fatto che lo Spagnolo ha fatto il secondo tempo in qualifica e il Monegasco il quinto.

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Erano anni che non vedevo un disinteresse così generalizzato nei confronti della F1, e la cosa preoccupante è che la cosa peggiora di anno in anno e, temo, nemmeno un mondiale ultracombattuto con un vincitore diverso ogni gara cambierebbe molto la situazione.

Io, che per motivi vari, sto in mezzo alla strada dalla mattina alla sera e ho a che fare con la gente più disparata, non sento nessuno o quasi parlare della F1, mentre vedo che, soprattutto tra i ragazzini, stanno aumentando le quotazioni della MotoGP.

Una delle possibili soluzioni per riportare la gente a vedere i GP è smetterla con questa follia, iniziata da Bernie a dire il vero, della vendita dei diritti solo alle TV a pagamento. Ma è solo uno dei problemi. Il punto vero, secondo me, è tornare ad una competizione più genuina e meno cervellotica, regole più semplici, uniformità nei giudizi, consentire a chi è dietro di recuperare (cosa di fatto impedita oggi). Io sarò pessimista ma il futuro lo vedo a tinte molto fosche.

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Il 23/3/2024 at 18:31 , Osrevinu ha scritto:

Erano anni che non vedevo un disinteresse così generalizzato nei confronti della F1, e la cosa preoccupante è che la cosa peggiora di anno in anno e, temo, nemmeno un mondiale ultracombattuto con un vincitore diverso ogni gara cambierebbe molto la situazione.

Io, che per motivi vari, sto in mezzo alla strada dalla mattina alla sera e ho a che fare con la gente più disparata, non sento nessuno o quasi parlare della F1, mentre vedo che, soprattutto tra i ragazzini, stanno aumentando le quotazioni della MotoGP.

Una delle possibili soluzioni per riportare la gente a vedere i GP è smetterla con questa follia, iniziata da Bernie a dire il vero, della vendita dei diritti solo alle TV a pagamento. Ma è solo uno dei problemi. Il punto vero, secondo me, è tornare ad una competizione più genuina e meno cervellotica, regole più semplici, uniformità nei giudizi, consentire a chi è dietro di recuperare (cosa di fatto impedita oggi). Io sarò pessimista ma il futuro lo vedo a tinte molto fosche.

Vabbé, a dirla tutta oggi conveniva svegliarsi presto :asd: anche se a me ha ricordato a tratti Singapore 23 coi bibitari che si son persi come gli capita almeno una volta l'anno

Nel merito invece...  Anche la MGP è tutta in pay tv quindi non è quello il problema.

La MGP in Italia sta avendo solo la fortuna che vince un italiano e quindi la cosa viene pompata fin troppo oltre misura e meriti (vediamo appena MM93 impara a conoscere la Ducati se cambia qualcosa) e se ne parla di più per quel motivo lì.

Secondo me la vera soluzione (ma ne abbiamo parlato varie volte qui e mi pare che concordassimo) è smetterla con mille limitazioni e tornare a una reale possibilità di recupero da parte dei competitor. 

Traduzione: via parc fermé, via budget cap che tanto continuo ad avere la sensazione che sono facilmente aggirabili da chi ha decine di facilities e infrastrutture a cui FIa non può accedere (perché non è una autorità giudiziaria che entra dove le pare), via le parti standardizzate e comuni (all'interno di un set di regole posso progettarmi qualsiasi pezzo come voglio senza che la FIa mi imponga modello e fornitore) e soprattutto si testa privatamente quanto si vuole per poter recuperare e se qualcuno non ce la fa pazienza. Non sta scritto da nessuna parte che si debba stare in una categoria d'elite se non si ha la forza (anche finanziaria) per starci e soprattutto che tutti debbano poter lottare per vincere o per il podio.  

Tanto è empiricamente dimostrato che qualsiasi tentativo artificioso di compattare i valori in campo in realtà sortisce il solo effetto di cristallizzare i rapporti di forza.

Perché questo è un sistema complesso (nel senso proprio tecnico del termine) e dunque non può essere governato con metodi da fuffari del marketing o con forzature eccessive, perché i sistemi sovravincolati tendono a saltare (e infatti…).

A parte eccezioni come oggi, infatti, quello che causa disaffezione è l'idea (ormai consolidata) che il tutto sembri congegnato per congelare i valori in campo.  Chi interpreta meglio un nuovo set di Techical Rules domina per 5 anni.  Senza possibilità di replica a parte eccezioni puntuali dal punto di vista statistico (leggi singole gare).

Diamine nel 1998 il GP d'esordio proprio qui in Australia finiì con la Mp4-13 che fece doppietta e addirittura doppiò il terzo classificato, ma nessuno considerava quel mondiale gia finito sul nascere solo per questo.  Come invece sono stati buona parte dei mondiali Mercedes nella prima fase dell'era ibrida e come lo sono quelli degli ultimi anni con l'introduzione delle auto a effetto suolo.
E non è un caso che questo tipo di situazioni nasca da quando hanno introdotto limitazioni su limitazioni (prima parco chiuso, poi test ecc.).

Le tinte fosche si vedono perché i “padroni del vapore” vivono in una bolla dettata dalla perniciosa tendenza di manager e dirigenti vari venuti fuori dalle solite business school di grido secondo cui non si deve mai ammettere l’errore, mai dare segni di debolezza e perseguire ostinatamente la via intrapresa anche se porta al disastro.

Altrimenti si sarebbero già resi conto che tutte le decisioni prese negli ultimi 15 anni stanno pericolosamente facendo avvitare la situazione e sarebbero già tornati indietro.  Invece nessuno mette in dubbio lo status quo regolamentare, con le conseguenze che tutti vediamo.

Modificato da RC77
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