mur354n80 Inviata February 20, 2016 at 17:30 Share Inviata February 20, 2016 at 17:30 47 minuti fa, sundance76 ha scritto: E a Montecarlo 2001? Era quinto quando una foratura lo costrinse al 6° posto... E Montecarlo 1998? Era quarto con una gara stupenda sulla Sauber, ma quel maledetto cambio lo lasciò a piedi. Una carriera fatta di continue sdentate, in serie, incredibili, continue, interminabili... Eppure, resta l'unico che mi faceva (e mi fa) sentire il fuoco della lotta furiosa, l'implacabile volontà di non arrendersi mai. Quando lo vedevo correre, le mie mani, i miei muscoli, si trasferivano in ogni piega della carrozzeria della sua auto, coi pugni tenevo giù idealmente le gomme che strisciavano sull'asfalto, coi palmi delle mani lanciavo la sua vettura davanti a tutti.... MALEDETTO, AMATISSIMO JEAN, per me resti iridato a honorem.... A me viene sempre in mente il 1993 berger si prese spesso delle scoppole mica da ridere e nel 1994 la botta al Mugello per me influì molto più di quel che poi sappiamo .A Montecarlo lo vidi andare fortissimo anche nel 1999, ripeto non doveva lasciare la Sauber. Monza 1994 e 1995 furono delle delusioni pazzesche per me . Nel 1994 avrebbe vinto dando spettacolo con due soste aveva un ritmo inavvicinabile e Berger purtroppo aveva il collo menomato dalla botta nel warm-up. Per quanto il 1994-1995 sono stati nettamente gli anni migliori della Ferrari dal 1990 per me avranno sempre un sapore agrodolce perché si poteva ottenere di più , non è un discorso legato ai piloti il mio, Schumacher a parte e Hakkinen , imho alesi e berger erano il meglio disponibile . 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nameless Hero Inviata February 20, 2016 at 17:50 Autore Share Inviata February 20, 2016 at 17:50 c'è anche Spa 2000 se non ricordo male. 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata February 20, 2016 at 18:22 Share Inviata February 20, 2016 at 18:22 33 minuti fa, Nameless Hero ha scritto: c'è anche Spa 2000 se non ricordo male. Capolavoro sotto l'acqua. Da 17° a 4°con una scelta di gomme azzeccata, poi il ritiro. Che chiodo di macchina... E ricordate il Brasile '99 con la Sauber? Da 21° a 5°, poi la consueta trasmissione (che mal si accoppiava al V10 Ferrari) lo lascia a piedi..... E Silverstone '98 sotto il diluvio? Era ormai sicuro 4° con la Sauber, un piazzamento spettacolare contro i top team di allora, ma l'impianto elettrico va in corto circuito..... 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Andrea Gardenal Inviata February 20, 2016 at 18:31 Questo è un messaggio popolare Share Inviata February 20, 2016 at 18:31 6 minuti fa, sundance76 ha scritto: Capolavoro sotto l'acqua. Da 17° a 4°con una scelta di gomme azzeccata, poi il ritiro. Che chiodo di macchina... 3 punti buttati che coi 3 di Montecarlo fanno 6. Praticamente la Prost poteva finire il campionato costruttori all'ottavo posto anziché all'undicesimo per merito (quasi) esclusivo di Jean. Riconosco che il "quasi" forse è di troppo 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste82 Inviata February 22, 2016 at 16:07 Share Inviata February 22, 2016 at 16:07 Anche a Spa 2000 stava facendo una signora prestazione, 4° dopo essere passato alle gomme da asciutto sulla pista ancora umida. Come al solito, la Prost lo lasciò a piedi... 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata March 14, 2016 at 20:05 Share Inviata March 14, 2016 at 20:05 Con Fangio a Monte Carlo nel 1990... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata April 18, 2016 at 07:15 Questo è un messaggio popolare Share Inviata April 18, 2016 at 07:15 C’era una quiete strana, irreale. Il pubblico aveva riempito il Parco, molti innalzavano stendardi rossi. Se non fosse stato per l’urlo del dodici cilindri, si sarebbe potuto pensare quasi a uno strano silenzio che aleggiava su quelle bandiere e sull’entusiasmo dei centomila presenti. Alesi su Ferrari in testa al Gran Premio: era accaduto già altre volte, ma era quasi sempre finita prima del traguardo. Un grido, una gioia sempre strozzata in gola. Monza 1995: sei anni di carriera alle spalle, altri sei davanti. Una gara alla confluenza tra passato e futuro. Una stagione cominciata bene, la migliore della carriera, ma proprio nel momento culminante, nel giorno del suo compleanno, le voci erano diventate sempre più insistenti: dal brusìo che, come ogni anno, voleva Schumacher alla Ferrari, si era giunti ormai a una invisibile, ma avvertibile, certezza. Undici giugno, trentunesimo compleanno di Jean, Montreal: una gara in salita, sesto alla prima curva, poi i sorpassi, decisi e imperiosi, il primo sul compagno Berger, proprio mentre davanti a loro Coulthard si girava, il primo brivido multiplo di una cavalcata che, dopo un altro sorpasso alla Williams di Hill, lo aveva portato in seconda posizione dietro al solito Schumi, ormai troppo lontano per pensare di poterlo acchiappare. Ma, per una volta, il copione era stato stravolto: Schumacher ai box, e Alesi lanciato verso la prima, agognata vittoria. Ma adesso, a Monza, il contesto era diverso. Nel mezzo di un’estate elettrica, tra polemiche, ritiri, sfiducia, tensioni, era già arrivato l’annuncio: Schumacher sarà un pilota Ferrari per il 1996. Alesi, il beniamino, il più amato dai tifosi, se ne andrà. La 412 T2, col suo numero 27, divora velocemente il rettilineo del Serraglio, poi ecco l’Ascari, una curva che Jean ama da sempre, dove spesso ha dato appuntamento ai suoi tifosi: come negli anni più bui, il 1992 e ’93, quando riuscì a strappare due volte la seconda fila con vetture che stavano insieme a fatica. All’uscita dell’Ascari le bandiere si muovono, la Ferrari sfreccia via verso la Parabolica, il pubblico di colpo torna a immergersi nel silenzio, le bandiere sono di nuovo ferme, mentre in lontananza si ode lo scalo di marcia. Come se la gente trattenesse il respiro, per il timore che qualcosa possa di nuovo accadere sul più bello, che possa rompersi, insieme alla macchina, anche il sogno più agognato. Un week end nato male: due motori cambiati in prova, fino a dover montare quello scartato dal compagno. Primo nelle libere del mattino, quinto in entrambe le sessioni di qualifica, maledizione. Il sogno, quello di regalare ai suoi tifosi la vittoria più bella, sembrava morto ancor prima di cominciare. Ma poi era risorto nel mezzo di una gara piena di tensione. Tensione che condannava Coulthard, in pole position, a due uscite di pista nello stesso punto, una dopo l’altra, nonostante l’esser stato graziato (la prima volta) dalla bandiera rossa. Berger, con un doppio sorpasso a Schumacher, saltava in testa e dimostrava che finalmente la Ferrari poteva giocarsela. Dietro l’austriaco, i due contendenti per il titolo, Schumacher e Hill, si autoeliminavano in un tamponamento alla Roggia. Un paio di giri veloci, un errore di Berger, e il gap era annullato. Un pit stop a testa, e dopo qualche tornata Alesi andava al comando del Gran Premio. Come l’anno prima: 1994, prima pole in carriera proprio a Monza, fuggendo poi in gara solitario davanti a tutti. Ma alla sosta, un’elettrovalvola del cambio saltava. E saltava anche la pazienza, con una solenne incazzatura dimostrata in diretta tv fra guanti e volante che volavano via. Ma stavolta non c’erano altri rifornimenti. Poteva però rompersi un pistone, come quella volta a Spa, tre anni prima, nella gara d’esordio di un certo Schumacher: nel ’91, tra i boschi delle Ardenne, il picciotto di Alcamo era stato l’unico tra i piloti di testa a montare gomme dure per non fermarsi mai ai box. Uscita di scena la super Williams di Mansell, la vittoria sembrava ormai sicura, ma a 13 giri dalla fine un pistone, appunto, si bucò. Oppure poteva collassare una sospensione. In fondo, quindici giorni prima, sempre a Spa, sotto la pioggia battente e dopo aver già distanziato il gruppone dopo soli quattro giri, il puntone posteriore cedeva e la rossa numero 27 era out. Una fotocopia dell’anno prima: quinto in griglia, terzo sullo scatto, secondo al primo giro. Poi, al momento di puntare la testa della corsa, il motore andava k.o. Sembrava quasi che la sua carriera dovesse essere sempre così: caricarsi e scaricarsi. Raggiungere il punto di massima pressione fino alla soglia dell’esplosione. Una modalità stressante, ma curiosamente simile all’ambiente Ferrari, e che all’ultima corsa con la Rossa a Monza assumeva i contorni della promessa irrinunciabile, a sè stesso e ai suoi tifosi. E a metà gara il sogno, come detto, sembrava materializzarsi, nel modo più bello: due Ferrari in testa, il primo avversario, Herbert, dietro a debita distanza. Johnny Herbert, che diverrà un giorno suo compagno di squadra nella piccola Sauber, che come Jean aveva debuttato nell’89 e che aveva vinto anch’egli il suo primo GP all’inizio di quell’estate ’95, proprio davanti ad Alesi, in quel di Silverstone. Ma qui siamo a Monza, la corsa “deve” essere di una Ferrari, di quella più amata, la numero 27 che sulla dirittura di arrivo del 32° giro precede ancora la vettura gemella di Berger. Ma proprio in quella tornata, quasi come in una sequenza da film dell’orrore, la telecamera fissata sull’alettone della Ferrari di testa si staccava, e a tutta velocità colpiva la sospensione di Berger, eliminandolo dalla corsa. Poteva essere un dramma. Fortuna nella sfortuna, ma anche un segnale. Il sogno resisteva, Alesi divorava il rettilineo in solitudine, ad ogni apparizione prima della chicane il tifo esplodeva. Curva grande, la Roggia, dove la vettura gemella di Gerhard giaceva a bordo-pista, le due curve di Lesmo e poi giù per il Serraglio e di nuovo la curva Ascari. Può essere davvero il grande momento, del resto lui l’aveva detto tante volte: Monza è come un Mondiale in gara unica. E vincerla con la Ferrari, all’ultima apparizione in Rosso nel Parco, sarebbe il più bel regalo per i ferraristi. Non cancellerebbe, ma almeno renderebbe meno duro il rimpianto, colorerebbe di ulteriore passione il rapporto d’amore col suo pubblico, cementando un affetto impermeabile a qualsiasi cambio di casacca. Ma, come in un romanzo di Fitzgerald, i sogni più belli hanno sempre meno possibilità di avverarsi. E, ancora una volta alla Roggia, improvvisamente si sprigionavano fiamme dalla posteriore destra: cuscinetto distrutto. La Ferrari n. 27 imboccava la corsia box, per non uscirne più, mentre il pilota scendeva dalla rossa e, in lacrime, dal muretto dei box salutava la tribuna che era tutta per lui. Mentre Herbert, indisturbato e inosservato, si involava verso la vittoria, tra gli alberi del Parco si levava un simultaneo coro di delusione. Ancora una volta, l’urlo di gioia era strozzato in gola. La stessa conclusione di tante, troppe gare. Candido Cannavò, direttore della Gazzetta dello Sport, scrisse che quel giorno c'era "il Diavolo nel Parco". Alesi non era riuscito a fare il regalo più bello, l’ultimo, ai centomila di Monza. Ma in una F1 già asettica, senza più cuore, era riuscito ugualmente a gettare il suo oltre la rete, e sono stati tanti ad averlo raccolto. Grazie lo stesso Jean, ferrarista per sempre. - Francesco Ferrandino - 12 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mur354n80 Inviata April 18, 2016 at 08:08 Share Inviata April 18, 2016 at 08:08 Delusione terribile quel giorno, cmq Schumacher venne bellamente eliminato, Cannavò sbaglia nel definire un "autoeliminazione" con Hill il suo ritiro. Ma i sorpassi di Berger su Schumacher in tromba sul dritto principale, me li ricordo ancora, che bello ! non ricordo sorpassi però col DRS be più recenti, scusatemi. Cmq dopo il 1994 e il 1995 la Ferrari si rifece con gli interessi nel 1996, tripudio a Monza con la vittoria di Schumacher dopo 8 anni dall'ultima Monza rossa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata April 18, 2016 at 08:16 Share Inviata April 18, 2016 at 08:16 10 minuti fa, Muresan80 ha scritto: Delusione terribile quel giorno, cmq Schumacher venne bellamente eliminato, Cannavò sbaglia nel definire un "autoeliminazione" con Hill il suo ritiro. Il pezzo l'ho scritto io, quindi le approssimazioni e le imprecisioni sono mie: ho scritto "autoeliminati", per sintesi "cumulativa". 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mur354n80 Inviata April 18, 2016 at 08:29 Share Inviata April 18, 2016 at 08:29 8 minuti fa, sundance76 ha scritto: Il pezzo l'ho scritto io, quindi le approssimazioni e le imprecisioni sono mie: ho scritto "autoeliminati", per sintesi "cumulativa". si immaganavo che fosse una licenza narrativa per sintetizzare ! davvero bello. Adesso sembra tutto facile, ma dopo i primi anni '90 era difficile immaginarsi una Ferrari tornare competitiva. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata April 18, 2016 at 19:35 Share Inviata April 18, 2016 at 19:35 Dio che delusione quel giorno ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata April 18, 2016 at 19:38 Questo è un messaggio popolare Share Inviata April 18, 2016 at 19:38 7 minuti fa, Albi66 ha scritto: Dio che delusione quel giorno ! Certe disfatte sportive passano alla Storia. Io ero lì a Monza, ma mia sorella mi raccontò che mio padre per la rabbia scese giù dal divano, si inginocchiò e batté la testa più volte sul pavimento... 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Albi66 Inviata April 18, 2016 at 19:45 Questo è un messaggio popolare Share Inviata April 18, 2016 at 19:45 1 minuto fa, sundance76 ha scritto: Certe disfatte sportive passano alla Storia. Io ero lì a Monza, ma mia sorella mi raccontò che mio padre per la rabbia scese giù dal divano, si inginocchiò e batté la testa più volte sul pavimento... Anche io....tribuna ingresso box.All'ultimo passaggio di Jeanburrasca la Ferrari sbando' vistosamente in uscita dalla Parabolica e tutti attribuimmo la sbandata alla "verve" di Jean...qualcuno gli invei' contro...timoroso che qualche sua "bravata" potesse mettere fine al sogno. In realta' era il primo segno del cedimento del cuscinetto ruota 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DaniMotorSport Inviata April 18, 2016 at 19:46 Share Inviata April 18, 2016 at 19:46 Anche se avevo 10 anni quella gara me la ricordo ancora bene e ricordo la grande delusione nel vedere Jean non riuscire a vincere in rosso a Monza, sarebbe stato un bellissimo regalo di addio alla rossa 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata April 18, 2016 at 19:47 Share Inviata April 18, 2016 at 19:47 7 minuti fa, sundance76 ha scritto: Certe disfatte sportive passano alla Storia. Io ero lì a Monza, ma mia sorella mi raccontò che mio padre per la rabbia scese giù dal divano, si inginocchiò e batté la testa più volte sul pavimento... Aggiungo Monza 1994,Jerez 1997,Imola 1985.... Ma la piu' disastrosa per me rimane Abbu Dhabbbbbi...... 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata April 18, 2016 at 19:51 Share Inviata April 18, 2016 at 19:51 1 minuto fa, DaniMotorSport ha scritto: Anche se avevo 10 anni quella gara me la ricordo ancora bene e ricordo la grande delusivaone nel vedere Jean non riuscire a vincere in rosso a Monza, sarebbe stato un bellissimo regalo di addio alla rossa Guarda...io rimasi male anche nel 1997. E comunque, senza scomodare paragoni "febbricitanti", l'atmosfera a Monza durante i suoi anni ferraristi era speciale...."diversa".Jean era(e') ferrarista dentro e questa cosa si percepiva....oltre al fatto che un giro si ed uno no salutava il pubblico Chi è venuto dopo non è mai riuscito(e probabilmente era l'ultima cosa che gli interessava) a generare la stessa "elettricita' " 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DaniMotorSport Inviata April 18, 2016 at 19:56 Share Inviata April 18, 2016 at 19:56 2 minuti fa, Albi66 ha scritto: Guarda...io rimasi male anche nel 1997. E comunque, senza scomodare paragoni "febbricitanti", l'atmosfera a Monza durante i suoi anni ferraristi era speciale...."diversa".Jean era(e') ferrarista dentro e questa cosa si percepiva....oltre al fatto che un giro si ed uno no salutava il pubblico Chi è venuto dopo non è mai riuscito(e probabilmente era l'ultima cosa che gli interessava) a generare la stessa "elettricita' " Vero.....anche vedendole dalla tv le Monza del 93,94 e 95 trasmettevano un atmosfera di attesa per una vittoria di Jean in rosso......sarebbe stato bello viverle dal vivo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata April 18, 2016 at 19:57 Share Inviata April 18, 2016 at 19:57 Oh...e io fra i 2 ho sempre preferito Gerardo... 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata April 18, 2016 at 20:00 Share Inviata April 18, 2016 at 20:00 1 minuto fa, DaniMotorSport ha scritto: Vero.....anche vedendole dalla tv le Monza del 93,94 e 95 trasmettevano un atmosfera di attesa per una vittoria di Jean in rosso......sarebbe stato bello viverle dal vivo Beh...nel 1993 sarebbe dovuto succedere un miracolo e....quasi successe. Ma la Ferrari si prese 1 minuto e 40 secondi di distacco da un Damon Hill che guidava con il gomito fuori dal finestrino... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata April 18, 2016 at 20:01 Share Inviata April 18, 2016 at 20:01 7 minuti fa, Albi66 ha scritto: Beh...nel 1993 sarebbe dovuto succedere un miracolo e....quasi successe. Ma la Ferrari si prese 1 minuto e 40 secondi di distacco da un Damon Hill che guidava con il gomito fuori dal finestrino... Dici? Io ricordo 40 secondi.... 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kitt Inviata April 18, 2016 at 20:12 Share Inviata April 18, 2016 at 20:12 No, ha ragione Albi66 http://www.statsf1.com/it/1993/italie/classement.aspx Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata April 18, 2016 at 20:17 Share Inviata April 18, 2016 at 20:17 10 minuti fa, Kitt ha scritto: No, ha ragione Albi66 http://www.statsf1.com/it/1993/italie/classement.aspx Ci deve essere un errore. A memoria già ricordavo 40 secondi. Ora sto controllando sugli AS dell'epoca e dice 0'40"'12 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata April 18, 2016 at 20:29 Share Inviata April 18, 2016 at 20:29 Anche la pagina della Gazzetta, conservata nei miei archivi, mi dà ragione: 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kitt Inviata April 18, 2016 at 20:33 Share Inviata April 18, 2016 at 20:33 Vero, anche wikipedia dice 40 secondi https://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Premio_d%27Italia_1993 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albi66 Inviata April 19, 2016 at 06:03 Share Inviata April 19, 2016 at 06:03 Scusate...cazzata mia. Del resto è impossibile, a Monza, prendersi 1 minuto e 40 secondi senza finire doppiato 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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