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15. Gran Premio del Giappone - Suzuka [Presentazione]


Osrevinu

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[col]vfgm.png[/col][col]2013 Formula 1 Japanese Grand Prix - Suzuka

893° Gran Premio

Round 15/19

11-12-13 Ottobre 2013[/col]

rxh3.png

[col]infow.gifINFO

Lunghezza del circuito: 5,807 km

Giri da percorrere: 53

Distanza totale: 307,471 km

Numero di curve: 18

Senso di marcia: orario

Mescole Pirelli: media/dura

Apertura farfalla: 67% della percorrenza

icocrono.jpgRECORD

Giro gara: 1:31.540 - K Raikkonen - McLaren Mercedes - 2005

Distanza: 1h23:53.413 - F Alonso - Renault - 2006

Vittorie pilota: 6 - M Schumacher

Vittorie team: 9 - McLaren

Pole pilota: 8 - M Schumacher

Pole team: 9 - Ferrari

Km in testa pilota: 1.804 - M Schumacher

Km in testa team: 3.095 - McLaren

Migliori giri pilota: 4 - M Schumacher

Migliori giri team: 8 - McLaren, Williams

Podi pilota: 9 - M Schumacher

Podi team: 25 - McLaren[/col][col]icon_tv.gifOrari del Gran Premio del Giappone

Venerdì 11 Ottobre

10:00-11:30 (03:00-04:30) Prove Libere 1 - Sky Sport F1/Rai Sport 1

14:00-15:30 (07:00-08:30) Prove Libere 2 - Sky Sport F1/Rai Sport 1

Sabato 12 Ottobre

11:00-12:00 (04:00-05:00) Prove Libere 3 - Sky Sport F1/Rai Sport 1

14:00-15:00 (07:00-08:00) Qualifiche - Sky Sport F1/Rai Sport 1

Domenica 13 Ottobre

15:00 (08:00) Gara - Sky Sport F1/Rai Sport 1

Tra parentesi gli orari per l'Italia.[/col]


Nemmeno il tempo per tirare il fiato che subito il circus della Formula 1 si ritrova a Suzuka per il Gran Premio del Giappone, quindicesima prova del mondiale 2013, appuntamento che potrebbe già  assegnare il titolo piloti.

In Corea è andato in scena l'ennesimo monologo di Vettel, una gara che ha avuto molto poco da raccontare sul piano sportivo, se non la bella rimonta di Raikkonen e l'ottima performance di Hulkenberg, ma ha raccontato tanto dal punto di vista organizzativo. Si è assistito ad uno spettacolo davvero comico: tra il trentasettesimo e il trentottesimo giro la Red Bull di Mark Webber va a fuoco, l'australiano parcheggia nella via di fuga della curva 3, quando dall'altro capo del rettilineo imbocca la pista del tutto impropriamente una Jeep dei pompieri! Panico in pista con i piloti che si ritrovano la vettura davanti e la direzione gara costretta a fare uscire la Safety Car, rientata appena il giro prima.

Uno spettacolo comico che dimostra ancora una volta come la ricerca spasmodica del danaro abbia portato la Formula 1 a correre in luoghi che nulla hanno a che fare con la tradizione motoristica, e che sono nelle mani di organizzatori del tutto incapaci, oltre che non coadiuvati da uno staff di commissari all'altezza.

Il circus si riconcilierà  con la storia nel prossimo weekend. Il Gran Premio del Giappone si disputa sul circuito di Suzuka, una delle piste più belle, tecniche ed impegnative del calendario. Il tracciato ha una caretteristica unica nel panorama dei circuiti che compongono il calendario: è l'unico che disegna un "otto", dall'intersezione delle due curve Degner e la 130R. La pista è molto bella, il punto più impegnativo è senza dubbio la serie di "esse" opposta al rettilineo del traguardo.

Uno dei punti deboli di Suzuka è la difficoltà  di effettuare sorpassi, difficoltà  non mitigata (e verrebbe da dire "per fortuna") nemmeno dal DRS. La sede stradale è abbastanza stretta e anche le vie di fuga non sono molto ampie. Fino al 2003 il tracciato era utilizzato anche dal Motomondiale, che tuttavia ha abbandonato Suzuka a seguito della tragica morte di Daijiro Kato del quale, lo scorso 20 Aprile è ricorso il decennale della scomparsa.

Sebbene il Gran Premio del Giappone sia stato inserito nel Mondiale per la prima volta nel 1976, la tradizione automobilistica del Paese è anteriore di oltre un decennio, basti pensare che la pista di Suzuka fu inaugurata nel 1962 come circuito di prova della Honda, mentre il tracciato del Fuji è più giovane di tre anni.

Fu proprio la pista del Fuji a ospitare le prime due edizioni del Gran Premio nel biennio 1976-77. Il recente film di Ron Howard, “Rush”, ha riportato all’attenzione degli appassionati la famosa gara che decise il Campionato 1976, quando il controverso ritiro di Lauda sotto il diluvio favorì in extremis il titolo mondiale di James Hunt (che vinse l’edizione successiva, caratterizzata dall’incidente tra Villeneuve e Peterson costato la vita a due persone).

Passò un decennio prima di rivedere la Formula 1 in Giappone: dal 1987 in poi (con l’eccezione del biennio 2007-2008 sul rinnovato Fuji) il Gran Premio si è sempre corso sulla pista di Suzuka, che per i cinque anni successivi divenne la gara decisiva del Mondiale, vista anche la sua collocazione nel calendario. Indimenticabili in particolare gli anni della “faida” Senna-Prost, che spesso risolvevano la contesa iridata a suon di incidenti e reciproche sportellate (1989-90).

Il pilota più vincente in questo Gran Premio è Michael Schumacher con sei vittorie (la prima su Benetton, le altre su Ferrari), la più emozionante delle quali resta quella del 2000, quando finalmente riuscì a vincere gara e titolo spezzando l’ultraventennale digiuno iridato di Maranello.

Anche Damon Hill (1996) e Mika Hakkinen (1998-99) hanno ottenuto i loro titoli mondiali vincendo la gara sul suolo nipponico. Tra i campioni del mondo in attività , tutti hanno nel palmares almeno un’affermazione nel Gran Premio del Giappone, con Vettel ben tre volte vincitore nelle ultime quattro edizioni, e Alonso che è anche l’unico pilota ad aver vinto sia a Suzuka sia al Fuji, mentre Raikkonen, Hamilton e Button vantano una vittoria ciascuno.

A parte le sette affermazioni della Ferrari, l’albo d’oro annovera un po’ di gloria anche per i piloti italiani: nel 1989 Alessandro Nannini (Benetton Ford) fu dichiarato vincitore dopo la controversa squalifica di Senna, mentre nel 1992 Riccardo Patrese con la Williams Renault vinse il Gran Premio suggellando la sua stagione da vice-campione del mondo.

Così come illustri predecessori, Vettel potrebbe confermarsi campione già  a Suzuka nel caso dovesse vincere la gara e Alonso, attualmente secondo in classifica, dovesse finire la gara oltre il nono posto. Vettel ha già  detto di non credere nell'arrivo del titolo già  in Giappone, molto più realisticamente i festeggiamenti saranno rimandati alla fine del mese quando si disputerà  a New Delhi il Gran Premio d'India.

Domenico Della Valle - Francesco Ferrandino


 

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Passione a 300 all'ora

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non è Suzuka nè questa di Ayrton nè quella di Berger per me

 

Ayrton è ... sicuramente visto che è pubblicata in lungo e largo su siti di Senna ... posso anche credere che non sia Suzuka visto che lo dite a chiare lettere anche se online ho trovato cose differenti...

 

cmq trovato è la mp4/5b del 1990          

Modificato da JoeBlack
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