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Showing content with the highest reputation on 12/22/19 in all areas

  1. La rivista definisce la P3 come la "più importante mono-posto da corsa di sempre":
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  2. Wilmont Hills, 1954... Mi sembra di vedere alcune Porsche in griglia...
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  3. La 8C del '32 viene data schierata per conto di Marcel Lehoux e non ufficiale Alfa Romeo, sicuramente almeno per il '33 era azzurra restauratahttps://www.ultimatecarpage.com/chassis/105/Alfa-Romeo-8C-2300-Monza-2211097.html
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  5. Pre-gara al GP di Francia 1932 a Reims. A vincere sarà il dominatore della stagione, Nuvolari su Alfa Romeo P3.
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  7. C'erano milioni di possibilità che non ci incontrassimo e poi invece, un giorno, la sfiga... Tara Thaller...
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  8. DATI GENERALI Scuderia: Scuderia Luigi Platé Anno di produzione: 1932 Motore: Talbot-Platé L8 1485cc, compressore Telaio: Traliccio a longheroni d'acciaio Carburante e lubrificanti: alcool Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Suresnes (FRA) Progettista: Vincenzo Bertarione, Walter Becchia Impiegata nel: 1946-1950 Piloti: Luigi Platé, Clemente Biondetti, Mario Lietti, Luigi Fagioli, Erik Verkade, Franco Bordoni STATISTICHE GP Disputati: 0 (+10 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Note: Iscritta al GP Italia, 1950. Non presente all'evento. T700-Platé Nel 1926 la Talbot decise la costruzione di una potente monoposto per la neonata Formula Grand Prix 1,5 litri con compressore. La vettura, portata in pista nel biennio '26-'27 dalla stessa Talbot con grandi piloti del tempo quali Albert Divo e Henry Segrave, ebbe però risultati tutto sommato modesti che indussero la casa al ritiro. Così all'inizio del '28 le tre "T700" costruite furono vendute ad Emilio Materassi: fine conoscitore della meccanica e pilota di ottimo livello, Materassi apportò modifiche sostanziali alla vettura che ne migliorarono decisamente le prestazioni e, insieme a Luigi Arcangeli, cominciò a segnare varie vittorie diventando il principale avversario in quell'anno di Tazio Nuvolari, una rivalità aspra e accompagnata da frequenti polemiche. E' curioso notare come il "privato" Materassi fosse riuscito a sviluppare il progetto della "T700" assai meglio che la stessa Talbot. Sfortunatamente al GP d'Italia, Materassi ebbe un gravissimo incidente nel quale restò ucciso insieme ad una ventina di spettatori, la più grande tragedia dell'automobilismo sportivo fino alla catastrofe di Le Mans '55. La sua scuderia continuò a gareggiare con le due "T700" rimaste anche dopo la morte del proprietario con Clemente Biondetti e Gastone Brilli-Peri che vinse a Tripoli e al Mugello, ma perse la vita a sua volta in un incidente ancora a Tripoli nel 1930. Nel 1932 la Scuderia Materassi si sciolse, vendendo le due vetture superstiti a Luigi Platé, zio del più noto Enrico, che corse con poco successo con le "T700" per quasi venti anni, senza apportare modifiche sostanziali alla vettura se non l'aggiunta del suo nome stampigliato a caratteri cubitali sulle bancate del motore. Nel 1950, all'istituzione del Mondiale, la “T700” era adeguata ai regolamenti e Platé iscrisse le due vetture a sua disposizione al GP d'Italia, una per sé e l'altra per Franco Bordoni, ma la scarsità dei mezzi finanziari non gli permise di presentarsi in pista. La T700 avrebbe potuto essere la più vecchia vettura mai utilizzata nel Mondiale di Formula Uno. Massimo Piciotti
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  9. No, no, proprio analisi tecnica... Lui che ne capisce... Anyway, appena letto: "È imbarazzante, abbiamo perso in modo terribile. Ma siamo super contenti di Pioli"...
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  10. Tipo "esonerato Pioli, torna Giampaolo"?
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  11. Si ma continuo a restar dubbioso, non era cosa tanto scontata e nemmeno semplice cambiare di colore alle carrozzerie, a meno che la vettura fosse di proprietà totale del pilota...
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  12. Notare l'Alfa 8c di Etancelin (4) verniciata d'azzurro EDIT: ne avete già discusso in Foto d'Epoca...
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  13. Alcuni video sullo stato dei lavori, nel secondo si iniziano a vedere le forme della nuova Hugenholtzbocht e della Arie Luyendijk
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  14. Sulla tavola di Natale lo smartphone va alla destra o alla sinistra del piatto? Isabelle Mathers...
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  15. Uno che si dedica esclusivamente all'apologia, prima o poi qualche cacchetta la calpesta. Meglio non farlo passare sul proprio zerbino quindi... Kayla Fitzgerald...
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  16. Spaccato della Scarab. Disegno di Bob Thatcher. Scarab a Monaco 'Historique"
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  17. F1 2019 della Codemasters... Gran gioco, memorabile, indescrivibile, monumentale e indimenticabile. E vorrei in questa sede porre l'accento sulla sua fantasmagorica fisica di guida. Presa pari pari da questa "monoposto"...
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  18. Ci vuole del fegato per giocarci Siamo a dicembre, all'epoca i ferraristi iniziavano a scrivere le letterine "babbo natale portaci il mondiale" e nonostante gli orrori del campionato, concluso quasi due mesi prima, c'era speranza e gioia nelle parole del presidente, negli improbabili disegni della futura monoposto dominatrice, negli occhi dei fieri piloti della #27 e #28. Su AS c'erano trafiletti riguardo ai test fatti dai team inglesi, italiani e francesi in mezzo alla nebbia e alla neve, con fantomatici nuovi modelli e/o palesi operazioni acchiappa sponsor, c'era il toto-tempi, c'era il toto piloti (che andava avanti fino al venerdì della prima gara..) , a volte anche il toto-team. Si sapeva che la stagione appena passata era ormai consegnata alla storia e che la nuova avrebbe potuto avere valori in campo completamente diversi e che almeno i team piu' grossi avrebbero messo in campo la versione B (o C, o D...) per recuperare almeno in parte l'eventuale svantaggio iniziale a danno dei piccoli che magari si giocavano tutto nelle prime 8 gare perché poi non avevano neanche i pezzi di ricambio... Si stava meglio quando si stava peggio? Forse si, forse no. Non c'e' una vera risposta, di sicuro non c'era Roy Nissany al volante della brutta copia della Williams nella pista attorno al porticciolo dello sceicco a provare non si sa quali gomme di cui nessuno sentiva la necessità. Scusatemi, è quel periodo dell'anno e mi è passata la voglia di scrivere la letterina, e un po' mi dispiace.
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  19. Si, ma questo cosa c'entra? E' evidente che non stiamo parlando di un fenomeno, ma il paragone con Stroll mi sembra piuttosto ingeneroso La seconda parte di stagione, risultati a parte, mi è sembrata decisamente positiva. Sicuramente è stata un crescendo, quindi è presto per bocciarlo. Non solo, ma il confronto lo stiamo facendo con un campione del mondo, e non con un Grosjean qualsiasi. Per me ampiamente meritata la riconferma nel 2020, per uno che evidentemente non è un Verstappen (o un Leclerc) un anno di apprendistato va messo in conto.
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  20. Vorrei donare i soldi per la ricerca del parcheggio... Mathilde Gøhler...
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  21. La maturità di una persona non si misura dall’età ma dal modo in cui reagisce svegliandosi in pieno centro in mutande... Marialaura Caccia...
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  22. La P3, nata nel '32 per la Formula delle 5 ore, venne adattata per la nuova Formula internazionale dei 750 kg di peso massimo in vigore dal 1934. La cilindrata passò dai 2.6 litri iniziali ai 2.9, fino a 3.2. Un incremento che mise a dura prova gli organi meccanici, nonostante l'utilizzo di materiali nuovi e più resistenti. L'equipe della Scuderia Ferrari era già comunque famosa in tutta Europa per la sua efficienza in ogni evenienza. Al GP di Dieppe 1934, nell'intervallo tra la prima batteria e la finale, i meccanici provvidero a sostituire i pignoni della seconda marcia alla vettura di Lehoux, il che comportò la rimozione di cofano, presa d'aria, tubo di scarico, volante, sedile, serbatoio, tutto il complesso dell'assale posteriore per arrivare finalmente alla scatola del cambio. Tutte le operazioni furono completate in due ore e un quarto.
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  23. L'esordio nei test pre-GP d'Italia a Monza, articolo del 3 giugno 1932 su "Il Littoriale". Ovviamente 180 è la media oraria, non la velocità max (che nel '32 si attestava poco oltre i 230 km/h):
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