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Il topic del cinema


S. Bellof

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Vorrei porre una domanda a tutti gli intenditori del cinema come Aleabr, Enigmista, Albi, Gio e tutti gli altri, premetto che sono un appassionato di film ma non ho l'occhio critico come voi:

 

ma questo Paolo Sorrentino è il fenomeno che descrivono o è pompato dai media nazionali?

 

A mio parere NO.

 

Bisogna pero' riconoscergli il merito della cifra stilistica riconoscibile ed un modo di fare cinema anni luce distante dalla "piacioneria" italiana.

 

Per me il suo capolavoro rimane il bellissimo "L'uomo in piu' "

 

Notevoli anche "L'amico di famiglia" ed "Il divo".

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Vorrei porre una domanda a tutti gli intenditori del cinema come Aleabr, Enigmista, Albi, Gio e tutti gli altri, premetto che sono un appassionato di film ma non ho l'occhio critico come voi:

 

ma questo Paolo Sorrentino è il fenomeno che descrivono o è pompato dai media nazionali?

 

Io ho visto solo La Grande Bellezza e per me...

 

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Douglas Fairbanks,Mary Pickford,Dio e D(io al cubo).W Griffith

 

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Con tutto il rispetto per Chaplin, maestro assoluto della comicità  e altro, senza il signore sulla destra non esisterebbe Hollywood... 

 

Quell'uomo lì, figlio di un ufficiale reduce della Guerra di Secessione americana, è stato l'artefice ed il forgiatore di Hollywood.

 

Sotto di lui, e per sotto intendo sotto le sue maestranze e quindi a scuola (a bottega): Raoul Walsh (ideatore del cinema d'avventura americano, non che il regista che ha lanciato Erroll Flynn, Humprey Bogart e che ha coniato il nome d'arte dell'uomo che oggi tutti conoscono come John Wayne), Erich Von Stroheim (colui che ha de facto dato vita al dramma erotico passionale del cinema americano), Mack Sennett (l'ideatore del cinema comico, colui che ha portata la 'torta in faccia' nel cinema e colui che ha scovato un certo Charlie 'Dio' Chaplin, praticamente indirettamente anche Chaplin è 'figlio' di Griffith!), Tod Browning (de facto l'ideatore del cinema Horror americano con un certo Dracula del 1931), John Ford (il maestro assoluto del cinema western). King Vidor ed altri.... Praticamente ognuno dei suoi 'adepti' ha ideato un linguaggio generico del Cinema americano. 

 

Griffith ha inventato il cinema americano, Griffith è Hollywood! Come dire che nel Rinascimento ci fosse una bottega da cui fossero usciti tutti i maestri come Raffaello, Michelangelo, Leonardo etc... 

 

 

Dimenticavo.... questa foto ritrae la 4 star alla firma (nel 1919) della nascita della United Artist, la casa libera da ogni imposizione delle grandi Case di produzione. La casa che verrà  portata al fallimento da Michael Cimino oltre 60 anni dopo!

Modificato da aleabr
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A mio parere NO.

 

Bisogna pero' riconoscergli il merito della cifra stilistica riconoscibile ed un modo di fare cinema anni luce distante dalla "piacioneria" italiana.

 

Per me il suo capolavoro rimane il bellissimo "L'uomo in piu' "

 

Notevoli anche "L'amico di famiglia" ed "Il divo".

 

Credo che Albi abbia fatta una disanima piuttosto esaustiva del personaggio. Spesso, nel cinema come in molte altre discipline dell'immagine, ricordiamo un autore per opere celebri ma che lo caratterizzano di meno ma che per vicende varie lo hanno reso più celebre o ricordato. Albi ha fatta una carrellata esaustiva e da più punti di vista del Sorrentino, non 'quello dell'Oscar' ma di un patrimonio più variegato. 

 

Leonardo è universalmente associato alla Monnalisa, quando ha sparse per l'Europa opere ben più rappresentative come 'L'ultima cena' per esempio. 

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I primi tre film di Sorrentino, cioè "L'uomo in più" (2001, con chiari riferimenti a personaggi calcistici come Di Bartolomei o Pesaola), "Le conseguenze dell'amore"(2004) e "L'amico di famiglia" (2006) per me sono probabilmente i suoi migliori.

 

E devo dire che il recentissimo "Youth" mi è piaciuto molto più de "La grande bellezza".

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I primi tre film di Sorrentino, cioè "L'uomo in più" (2001, con chiari riferimenti a personaggi calcistici come Di Bartolomei o Pesaola), "Le conseguenze dell'amore"(2004) e "L'amico di famiglia" (2006) per me sono probabilmente i suoi migliori.

 

E devo dire che il recentissimo "Youth" mi è piaciuto molto più de "La grande bellezza".

 

Bravo Francesco....dimenticavo "Le conseguenze dell'amore"

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