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Quando gli fu chiesta un'opinione sulla scelta di LeBron del 2010 la sua risposta fu più o meno così: "La capisco ma non la condivido. Sarà che ai miei tempi preferivo passare l'estate ad allenarmi per cercare di capire come battere l'anno successivo Larry (Bird) e Magic (Johnson), piuttosto che telefonarli per decidere di giocare nella stessa squadra".

Il paragone per me fu molto sbagliato, poichè in quel caso LeBron sposava un progetto nel quale avrebbe assunto un ruolo da protagonista. Sceglieva Miami, reduce da una stagione di neanche 50 vittorie, una squadra che dopo il 2006 non aveva più superato il primo turno. Trovava 2 All-star come Wade e Bosh. Il primo aveva già conosciuto la gioia di un titolo, ma faticava a ritrovare la retta via per il titolo. Il secondo aveva giocato appena 11 partite di playoff. Insomma, nessuno dei 2 poteva essere paragonato ne' a Larry e ne' a Magic.

LeBron lasciava una squadra senza nessuna possibilità di vittoria nel futuro. E non per suo demeriti, ma per il semplice fatto che in questo sport nessuno vince da solo (il più vicino ad anadarci fu proprio lui nel 2007), e lui ai Cavs era davvero più che solo. Lasciava la sua squadra perchè quando cercava di reclutare i giocatori, le risposte che ricevevano erano del tipo "Si, tutto giusto. Ma rimane pur sempre Cleveland..." (The Mistake on the Lake per l'appunto).

Adesso analizziamo la situazione Durant:

1) Nei Gs del prossimo anno i rischi di un inserimento del giocatore del suo calibro sono la possibilità di snaturare il gioco e gli equilibri ottenuti da coach Kerr in 2 anni. Il risultato? Durant (MVP di appena 3 stagioni fa) dovrà accontentarsi di un ruolo da comprimario, sicuramente sarà il n.2 dietro a Curry. Ma se le cose iniziano ad andare male, la sua importanza sul parquet potrebbe essere messa in secondo piano anche rispetto a quella di Thompson e forse di Green.

2) Sceglie Gs, squadra da 73 vittorie in Rs che ha perso il titolo solo a gara 7 delle Finals.

3) Si va ad unire in una squadra di fenomeni che però, proprio grazie a lui e alla sua ex squadra, si sono trovati ad una sola sconfitta dal non raggiungere neanche le finals. Praticamente le 2 squadre sono allo stesso livello.

4) Tu non sei solo. Giochi accanto ad uno dei giocatori più forti e devastanti dell'intera Lega (RW). E sopratutto se cerchi di arruolare qualche giocatore, hai discrete opportunità di riuscire nell'intento. La dirigenza si è mossa anche questa estate come tutti gli altri anni per rinforzare la squadra ed eventualmente eliminare il gap con i Warriors (cosa che erano riusciti a fare tradando Ibaka).

La mia domanda é: dato i commenti fatti sulla decision di LeBron, cosa direbbe il n.23 su quella di Durant?

Secondo me una cosa del genere: "Ti piace vincere facile (e non da superstar)? PONZIPOPOPO..."

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk e scritto dalle mie dita.

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8 ore fa, Muresan80 ha scritto:

Quando gli fu chiesta un'opinione sulla scelta di LeBron del 2010 la sua risposta fu più o meno così: "La capisco ma non la condivido. Sarà che ai miei tempi preferivo passare l'estate ad allenarmi per cercare di capire come battere l'anno successivo Larry (Bird) e Magic (Johnson), piuttosto che telefonarli per decidere di giocare nella stessa squadra".

Il paragone per me fu molto sbagliato, poichè in quel caso LeBron sposava un progetto nel quale avrebbe assunto un ruolo da protagonista. Sceglieva Miami, reduce da una stagione di neanche 50 vittorie, una squadra che dopo il 2006 non aveva più superato il primo turno. Trovava 2 All-star come Wade e Bosh. Il primo aveva già conosciuto la gioia di un titolo, ma faticava a ritrovare la retta via per il titolo. Il secondo aveva giocato appena 11 partite di playoff. Insomma, nessuno dei 2 poteva essere paragonato ne' a Larry e ne' a Magic.

LeBron lasciava una squadra senza nessuna possibilità di vittoria nel futuro. E non per suo demeriti, ma per il semplice fatto che in questo sport nessuno vince da solo (il più vicino ad anadarci fu proprio lui nel 2007), e lui ai Cavs era davvero più che solo. Lasciava la sua squadra perchè quando cercava di reclutare i giocatori, le risposte che ricevevano erano del tipo "Si, tutto giusto. Ma rimane pur sempre Cleveland..." (The Mistake on the Lake per l'appunto).

Adesso analizziamo la situazione Durant:

1) Nei Gs del prossimo anno i rischi di un inserimento del giocatore del suo calibro sono la possibilità di snaturare il gioco e gli equilibri ottenuti da coach Kerr in 2 anni. Il risultato? Durant (MVP di appena 3 stagioni fa) dovrà accontentarsi di un ruolo da comprimario, sicuramente sarà il n.2 dietro a Curry. Ma se le cose iniziano ad andare male, la sua importanza sul parquet potrebbe essere messa in secondo piano anche rispetto a quella di Thompson e forse di Green.

2) Sceglie Gs, squadra da 73 vittorie in Rs che ha perso il titolo solo a gara 7 delle Finals.

3) Si va ad unire in una squadra di fenomeni che però, proprio grazie a lui e alla sua ex squadra, si sono trovati ad una sola sconfitta dal non raggiungere neanche le finals. Praticamente le 2 squadre sono allo stesso livello.

4) Tu non sei solo. Giochi accanto ad uno dei giocatori più forti e devastanti dell'intera Lega (RW). E sopratutto se cerchi di arruolare qualche giocatore, hai discrete opportunità di riuscire nell'intento. La dirigenza si è mossa anche questa estate come tutti gli altri anni per rinforzare la squadra ed eventualmente eliminare il gap con i Warriors (cosa che erano riusciti a fare tradando Ibaka).

La mia domanda é: dato i commenti fatti sulla decision di LeBron, cosa direbbe il n.23 su quella di Durant?

Secondo me una cosa del genere: "Ti piace vincere facile (e non da superstar)? PONZIPOPOPO..."

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk e scritto dalle mie dita.

 

L' obbiettivo di GS è dominare NBA per i prossimi 5 anni.

Ed è quello che vogliono Curry Thompson Green e Durant.

Il più vecchio è del 88, il più giovane del 90.  Se trovano le giuste misure lo faranno!

 

 

 

 

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12 ore fa, leopnd ha scritto:

Il "rebuilding" dei Bulls e' a dir poco scandaloso... Wade?? Beh, un pensierino anche su Pippen lo potevano fare...

Non è un "rebuilding", è un "nonsappiamocosastiamofacendo".

Spiace per Jimmy, si meriterebbe una squadra seria.

Purtroppo i problemi di Chicago sono ai piani alti, e lo sono da molti anni ormai.

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Comunque, comunque, lo sai che... Guardo adesso i Bulls, un po al dettaglio, al di fuori dei contratti...
Dunque: Rondo, Wade, Butler, Mirotić, Gibson (o Lopez), in panchina Brooks, Grant, Snell, McDeromott, Lopez (o Gibson)...
Cioe', una signora squadra, mi vien da dire, molto meglio che fino ad ora... 812323.gif

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