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Radio paddock Febbraio 2013 - Notizie dal Circus


Andrea Gardenal

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Si avvicina il Gp e in Bahrein ripartono i disordini
Ieri ha perso la vita un ragazzo di 16 anni, ma ci sono stati anche tanti feriti negli scontri con la polizia

Si avvicina il Gp di Formula 1, fissato per il 21 aprile, come quarta prova il calendario, ed ecco che in Bahrein tornano a scoppiare i disordini. Il bilancio degli sconti con la polizia avvenuti nel secondo anniversario della rivoluzione del 14 febbraio è pesante: si parla di un morto e di numerosi feriti.

 

A perdere la vita è stato un ragazzo di 16 anni, Hussain Al Jazeri, ferito con un fucile a pallini durante la protesta del villaggio di Al Daih, ad ovest della capitale Manama. Tanti anche gli arresti, tra i quali ci sono stati anche quelli di alcuni fotografi di agenzie di stampa internazionale.


Il conto totale delle vittime sale quindi a 76 negli ultimi due anni e la sensazione è che anche quest'anno la Formula 1 dovrà  convivere con un clima al limite del surreale proprio come nel 2012, quando la corsa si disputò ugualmente dopo che era stata invece cancellata nel 2011.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/24939/si-avvicina-il-gp-di-formula-1-e-in-bahrein-ripartono-i-disordini

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Ecclestone certo al 100%: si correrà  in Bahrein
I nuovi scontri tra popolazione e polizia non sembrano preoccupare Mister E in vista del Gp

La scorsa settimana in Bahrein sono tornati ad esserci violenti scontri tra la popolazione avversa all'attuale governo e la polizia, che hanno provocato anche la morte di un 16enne, portando il conteggio delle vittime ad un totale di ben 76 negli ultimi due anni, ma questa situazione non sembra preoccupare Bernie Ecclestone.

 

Il grande capo della Formula 1 si è detto "certo al 100%" del regolare svolgimento della gara di Sakhir, convinto che alla fine prevarrà  il buon senso e che il Gp si potrà  disputare proprio come già  avvenuto nella scorsa stagione, anche se con un clima surreale, che aveva praticamente fatto vivere un weekend sotto scorta a tutti gli addetti ai lavori del Circus.


"Abbiamo messo in calendario in un evento in Bahrein e quindi credo che andremo a correre esattamente come abbiamo fatto l'anno scorso" ha detto Mister E nell'ambito di un evento a cui ha partecipato a Dubai.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/24999/f1-bernie-ecclestone-garantisce-che-gli-sconti-non-porteranno-problemi-al-gp-del-bahrein

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25193_la_renault_mostra_al_banco_il_v6_t   La Renault mostra al banco il V6 Turbo del 2014

 

 

Il suono era quello di una… zanzara amplificato a 130 decibel. Non

era ancora il rombo del motore V6 Turbo che correrà  nel mondiale di

Formula 1 nel 2014, ma l'avere avuto il privilegio di stare alla console

di uno dei dodici banchi prova di Renault F1 a Viry-Chatillon, ci ha

permesso di scoprire quale potrebbe essere la musicalità  dei motori che

animeranno il Circus dal prossimo campionato, per un periodo di sette

anni. Chiariamo subito che non si trattava di un vero propulsore da

corsa, ma di un'unità  dimostrativa che ha simulato per noi un giro della

pista di Monza, considerata, non a torto, la più impegnativa del

mondiale per le parti meccaniche. E dobbiamo anche aggiungere che in

questo run al banco non è mai stato superato il regime dei 12 mila giri,

mentre il regolamento consente di arrivare a 15 mila giri.

IL SUONO DI UNA ZANZARA Insomma, anche se l'intonazione non era

ancora quella delle ottave più alte, il V6 Turbo della Renault ha

mostrato di avere un buon… canto. La Casa francese, dopo aver vinto gli

ultimi tre titoli mondiali consecutivi piloti (con Sebastian Vettel) e

Costruttori (con la Red Bull Racing) si prepara a chiudere un ciclo,

quello del V8 di 2,4 litri aspirato, per gettarsi a capofitto nella

nuova avventura del V6 Turbo.

RENAULT F1 CON 310 PERSONE A Viry Chatillon sono operative 310

persone: la maggior parte è impegnata nel progetto 2014, mentre rimane

attiva solo una cella molto ristretta per la fornitura dei propulsori

RS27 alle quattro squadre che affronteranno il campionato 2013 (Red Bull

Racing, Lotus, Williams e Caterham). Il nuovo regolamento alle porte di

Parigi viene vissuto come una sfida tecnologica che dovrà  riportare la

F.1 ad essere un importante bacino per la sperimentazione di soluzioni

tecniche che ritroveremo nell'auto del grande prodotto di serie.

V8 VINCENTE PER TRE MOTIVI Le monoposto, quindi, non saranno solo

frutto di un'esasperata ricerca aerodinamica, ma riporteranno la

meccanica ad essere protagonista. Jean Michel Jalinier, presidente di

Renault Sport F1, nel fare gli onori di casa nella sede di Viry

Chatillon, ci ha tenuto a sottolineare quali sono gli elementi che hanno

reso vincenti gli attuali V8 di 2,4 litri: “Gli aspetti salienti

sono tre: primo, la compattezza: il nostro motore è quello che permette

la migliore installazione in una monoposto a favore di un'aerodinamica

più spinta. Secondo, il consumo: disporre di un propulsore che utilizza

meno carburante della concorrenza consente alle nostre squadre di

schierarsi al via del Gp con un peso minore. Terzo, l'RS27 funziona con

alte temperature di esercizio: ciò significa che c'è una minore esigenza

di raffreddamento e, quindi, le masse radianti possono essere più

piccole a tutto vantaggio dell'efficienza aerodinamica della vetturaâ€.

A GIUGNO IL PRIMO TURBO V6 VERO Queste tre caratteristiche

vincenti saranno mantenute anche sul V6 Turbo, motore che è frutto di un

progetto ambizioso, tutto nuovo. “Siamo partiti nel 2011 - spiega Rob White, responsabile tecnico di Renault F1 - con

un monocilindrico e ora stiamo sviluppando delle unità  volte alla

delibera dei singoli componenti. Solo nel mese di giugno passeremo alla

definizione del motore 2014 vero e proprioâ€.

TURBO PIU' DUE MOTORI ELETTRICI L'ingegnere britannico preferisce

parlare di power unit piuttosto di motore, perché l'unità  del prossimo

anno sarà  costituita da più elementi: “Intorno al propulsore termico 6 cilindri a V di 90 gradi di 1,6 litri - prosegue White - ci

saranno un turbocompressore e due motori elettrici, uno per il recupero

dall'albero del cambio dell'energia cinetica in fase di frenata, il

MGUK (che oggi chiamiamo KERS ndr), e l'altro per il recupero dell'energia termica della turbina, il MGUHâ€.

RISPARMIO DEL 30% DI BENZINA Il regolamento impone un limite di

consumo: 100 kg/h di benzina, il che significa poter disporre di non più

di 140 kg di carburante nel serbatoio, con un risparmio del 30%

rispetto a oggi (con i V8 si registra mediamente un consumo di 155

kg/h). La volontà , quindi, è di cercare l'efficienza: il rendimento di

un attuale motore di F.1 è bassissimo, valutabile nel 30%, perché il 15%

dell'energia va dispersa attraverso i radiatori e il 55% se ne va nei

gas di scarico.

RECUPERARE EFFICIENZA La sfida, quindi, è recuperare almeno

parzialmente la potenza che si disperde: il regolamento permetterà  di

riutilizzare grazie ai due motori elettrici una potenza di circa 160

cavalli per 34 secondi, contro gli attuali 80 cv disponibili per 6

secondi e, stando alle indiscrezioni, i turbo compound dovrebbero

garantire inizialmente oltre 600 cavalli contro i 750 di oggi.

L'obiettivo è di arrivare piuttosto in fretta a valori simili a quelli

dei V8 nonostante il downsizing e la drastica riduzione dei consumi.

FORNITURA DA 15 MILIONI DI EURO Questa rivoluzione avrà  un

effetto sui costi: il presidente di Renault F1 ci ha confidato che si

potrà  trovare un accordo di fornitura completo del turbocompound a 15

milioni di euro a stagione, comprendendo nella cifra i 5 motori per

pilota che le norme concederanno (contro gli 8 di ora) e l'assistenza in

pista: “Siamo attivi nelle commissioni di F.1 - ha aggiunto Jean Michel Jalinier - e

disponibili a decidere qualsiasi intervento atto a ridurre i costi,

considerato il difficile momento economico che le squadre sono costrette

ad affrontare. L'investimento per il motore turbo è enorme, ma contiamo

si spalmare i costi sui sette anni che stabilità  regolamentare ci

dovrebbe assicurareâ€.

PROST AVVERTE LA CONCORRENZA All'incontro parigino era presente

anche Alain Prost: il quattro volte campione del mondo transalpino ha

vissuto la nascita dell'era turbo proprio in Casa Renault: “Sono un po' emozionato perché ricorrono i venti anni dal mio ultimo titolo - racconta il francese - vi

voglio raccontare un episodio del 1980, quando correvo con un motore

Ford: il motorista mi disse che in quell'anno avremmo avuto 30 cavalli

in più, ma che non si poteva andare molto oltre i 470 cv raggiunti

perché si era arrivati al limite dello sviluppo. Quella dichiarazione mi

era rimasta impressa in mente, perché proprio la Renault nel 1983 era

già  arrivata a 700 cavalli con il turbo. Senza contare che si è poi

giunti a spremere 1400 cavalli al banco da un propulsore 6 cilindri con

il doppio turbo! Con il nuovo regolamento credo ci dovremo abituare ad

un altro grosso salto di qualità !â€.

UNA SFIDA NEL FUTURO La Renault, insomma, non vuole perdere

l'attuale leadership del motorista visto che in 36 anni di permanenza in

Formula 1 ha vinto 11 titoli costruttori, 10 piloti, cogliendo 151

affermazioni nei Gp: la Casa transalpina ha portato la tecnologia del

turbo nel Circus nel 1977 e poi ha saputo confermarsi competitiva anche

con i V10 e i più recenti V8. àˆ normale, quindi, che voglia essere in

prima fila anche nella sfida del 2014…

 

 

 

F1 | Lotus e Red Bull, mappature del motore irregolari?

 

25 Febbraio 2013 – Sulla scia di quanto accaduto in casa

Williams e Caterham con le polemiche sugli scarichi “irregolariâ€,

potrebbero ora finire sotto i riflettori anche i due grandi team che

montano un motore Renault: Red Bull e Lotus.

Il tedesco Auto Motor und Sport scrive che, come l’anno

scorso, potrebbe tornare alla ribalta il problema della mappatura del

motore Renault, in dotazione quest’anno alla Lotus e alla Red Bull.

Tutto nasce da un equivoco sulla direttiva tecnica FIA dello scorso

agosto che non specifica la sua estensione fino al 2013.

Enzo Marmorini, capo della gestione motori Ferrari, ha dichiarato che

a Maranello la direttiva è stata interpretata come valida anche per la

nuova stagione, mentre il suo corrispettivo alla Renault, Remi Taffin

afferma la necessità  di un “nuovo punto di riferimento†per la

mappatura dei motori 2013 da fissare in accordo con i team il prossimo

mese in Australia, visto che la direttiva si riferisce “esclusivamente allo scorso anno“.

Secondo il giornalista Michael Schmidt, tuttavia, la FIA stessa ha

confermato che la direttiva dell’agosto 2012 è ancora in piedi. Renault

si è detto a conoscenza della posizione della Federazione Internazionale

dell’Automobile e comunica di aver per questo sviluppato nuove

mappature per i motori in modo da ottimizzare l’effetto di

scarico-soffiaggio per il 2013.

Ross Brawn, boss della Mercedes, pensa che questa situazione potrebbe

danneggiare Red Bull e Lotus e le loro simili soluzioni per gli

scarichi 2013, in quanto le stesse sono state progettate per lavorare in

maniera ottimale con la precedente mappatura.

 

 

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