Davide Hill Inviata October 16, 2014 at 20:07 Autore Share Inviata October 16, 2014 at 20:07 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea Gardenal Inviata October 16, 2014 at 20:19 Share Inviata October 16, 2014 at 20:19 L'anno perfetto: LA gara IL titolo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata October 17, 2014 at 10:23 Share Inviata October 17, 2014 at 10:23 Where has the time gone? #Lionheart “@Indymemories: A great photo of DW and @dariofranchitti pic.twitter.com/tvi5yfRb4y”— Jamie Little (@JamieLittleTV) October 15, 2014 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata October 17, 2014 at 10:26 Share Inviata October 17, 2014 at 10:26 As we remember Dan Wheldon, we pray for Jules Bianchi There are a few moments in our lives where we remember exactly where we were when a significant event happened. For racing fans, these kinds of moments usually correspond with the loss of one of our own.Where were you when we lost Dan? Three years ago today, I was in an RV on I-95, crossing through Virginia. I was watching the 2011 IndyCar season finale on TV. The race was just a few laps old, but I was already captivated by the intense, Talladega-esque action. We were just settling in when they decided to check on Dan Wheldon, who was rocketing up through the pack after starting last. He was hoping to collect $5,000,000 for winning the event, making just his third start of the season. A few months prior, he won the Indianapolis 500 in one of the most exciting finishes in the race's history.The moment As the commentators discussed his progress, I noticed smoke up ahead seconds before they do as well. "Right now, the position he's in, he's actually got a small advantage because everyone else has opened the air up right in front of hi -- Oh! Here we go!" Chaos. Carnage. The unthinkable. Cars were sent somersaulting into the air like a video game, landing on top of one another. Smoke, debris, fire everywhere. Half the grid was obliterated and as the remaining drivers went through the debris field, it looked like nothing short of a war zone. Soon after, I lost the TV signal, left to wonder the fate of the 15 racers involved. Many were injured, a few walked away shaken but otherwise unscathed. As we now know, one driver was far from okay. I heard through a phone call first. Dan's gone. By the time I got the signal back, all I could see were grown men weeping, thousands of people who couldn't believe what was happening walking around aimlessly. They did a five lap salute, and then they went home. In the years since Dan Wheldon's tragic death, as is always the case with motorsport, we've lost more racers. There's the names that have been immortalized such as Allan Simonsen, Sean Edwards, Marco Simoncelli, and Jason Leffler. Sadly, there's dozens more whose names few will ever be able to recallNow we pray for Jules Today, we wait to see what fate has in store for rising Formula One star, Jules Bianchi. He lays unconscious in a Japanese hospital with a severe brain injury. Should we lose him, it will be the first driver fatality during an F1 race weekend in two decades, which will make it sting that much more. There's still hope for Jules though, we haven't lost this one yet. The chances are slim, but a chance at all is more than many others have had following horrendous accidents. Today, we remember one fallen racer and pray that another escapes death.An unwelcomed companion Due to incredible safety improvements, death has become a stranger who rarely crosses racing's path instead of a frequent visitor whose presence is awaited with intense trepidation. We can never fully protect our drivers though, death will always be an unwelcomed companion of auto racing. We can just bury the fallen with tears, embrace the ones who escape death’s firm and final grip with relief, and race on, because that’s what racers do. Rest in peace Lion Heart, and Forza Jules. By: Nick DeGroot, News manager, Motorsport.com Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aleabr Inviata February 7, 2015 at 11:24 Share Inviata February 7, 2015 at 11:24 Ha raccolto meno di quanto meritasse, molto meno. E' stato stritolato da Ganassi dove vedeva invece un maggior decollo per la sua carriera, stava per tornare in seno alle Andretti, proprio quando è morto! Probabilmente, è brutto da dire, Hunter-Reay non avrebbe vinto il titolo l'anno dopo se ci fosse stato il britannico. Ricordo quando nel 2006 settò la vettura di Dixon che poi andò a vincere (Nashville), o quando in quel super mercato a fine stagione 2005, col titolo vinto Frank Williams lo mandò a chiamare e suo padre gli disse "Daniel, qui hai tutto, fama, vittoria, fan; ti merita buttarti dove non sai se riuscirai e ripartire da capo senza certezze?" Wheldon restò in America. Forse se fosse passato dall'Andretti alla Williams, non avrebbe potuto puntare al titolo, ma sarebbe ancora vivo... chissà . Lo reputo uno dei più forti piloti britannici, capace di grandi imprese ma anche di alzarsi col piede sbagliato e fregarsene di tutta la gara. Era questo che lo differenziava nettamente da Dixon. Lui era uno che se in buona faceva fare alla vettura cose assurde, il neozelandese in questo è più simile a Raikkonen, se la vettura c'è allora non ha freni, altrimenti è limitato dalle risposte del mezzo. Wheldon era anche uno dei migliori preparatori del lotto. Aveva la capacità di correre su ogni tipo di tracciato, preparare le vetture da Dio e vincere con ampi margini di vantaggio sugli avversari. Un campione puro, senza sfumature. Il suo unico difetto, il suo essere umorale. L'umore ne determinava terribilmente le gare. Avrebbe certamente vinti altri titoli. Il 2012 al 90%. Sarebbe stato il campionissimo che avrebbe contrastato Ganassi e Penske con la sua Andretti. E' una delle tante incognite dell'automobilismo.... se la guerra non fosse scoppiata Nuvolari quanto avrebbe vinto? se Senna non fosse morto quanti titoli ancora? se Wheldon non fosse morto cosa avrebbe fatto? ... e Antonio Ascari... e Alberto Ascari... e Alessandro Zanardi... e Jochen Rindt.... e Villeneuve nell'82.... etc.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Penske fan Inviata February 7, 2015 at 14:30 Share Inviata February 7, 2015 at 14:30 Io l'ho seguito con molta attenzione nelle stagioni 2007-2008. Sugli ovali era secondo solo a Hornish e ha insegnato molte cose a Dixon, che però su stradali e cittadini era di un altro mondo. C'erano piste come Detroit o Sonoma, molto tecniche, in cui la differenza era quasi imbarazzante ed è per questo che Ganassi ha cercato un sostituto. Poi al team Panther la musica non è cambiata, anche se non è un mistero che lì si puntasse soprattutto agli ovali. Come ha detto lo stesso Dixon, nei test spesso risultava molto veloce, ma poi nei week end di gara gli mancava sempre qualcosa. Probabilmente la macchina vecchia non si adattava al suo stile di guida, così come è stato per Scheckter, ma in Andretti penso che con Hunter-Reay avrebbe faticato, mentre sugli ovali con poco carico sarebbe stato fortissimo. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aleabr Inviata February 7, 2015 at 14:59 Share Inviata February 7, 2015 at 14:59 Vuoi dire che secondo te Dixon è più completo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Penske fan Inviata February 7, 2015 at 15:14 Share Inviata February 7, 2015 at 15:14 Assolutamente. Io non credo alla storia della disabitudine a correre sugli stradali. Wheldon ha fatto l'Atlantic nel 2000, l'IndyLights nel 2001, ha corso tutta la vita sugli stradali. Dixon, Kanaan e Castroneves non hanno corso su uno stradale/cittadino per almeno due anni ma non hanno avuto problemi, anche se avevano molta più esperienza con le macchine "grandi". Ripeto, forse la IR03 non era adatta al suo stile di guida, però lo scarso rendimento su stradali e cittadini era uno dei motivi per cui Wheldon non aveva un sedile nel 2011. Magari con la DW12 le cose sarebbero andate diversamente, chissà ... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aleabr Inviata February 7, 2015 at 15:24 Share Inviata February 7, 2015 at 15:24 Assolutamente. Io non credo alla storia della disabitudine a correre sugli stradali. Wheldon ha fatto l'Atlantic nel 2000, l'IndyLights nel 2001, ha corso tutta la vita sugli stradali. Dixon, Kanaan e Castroneves non hanno corso su uno stradale/cittadino per almeno due anni ma non hanno avuto problemi, anche se avevano molta più esperienza con le macchine "grandi". Ripeto, forse la IR03 non era adatta al suo stile di guida, però lo scarso rendimento su stradali e cittadini era uno dei motivi per cui Wheldon non aveva un sedile nel 2011. Magari con la DW12 le cose sarebbero andate diversamente, chissà ... Eppure sì, devo dar a atto che Dixon, nonostante la sua non arguzia nel settare le vetture, neppure la sua a volte ed il suo 'accontentarsi' alle potenzialità della vettura, ha vinto più di Wheldon. E questo lo trovo un po un mistero... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Penske fan Inviata March 20, 2015 at 13:53 Share Inviata March 20, 2015 at 13:53 http://www.racer.com/indycar/item/109905-dan-wheldon-memories-from-the-lat-archive?showall=1&limitstart= 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata March 20, 2015 at 14:55 Share Inviata March 20, 2015 at 14:55 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata April 27, 2015 at 11:06 Share Inviata April 27, 2015 at 11:06 https://twitter.com/hollywheldon/status/592455302554988544 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Penske fan Inviata June 9, 2015 at 17:07 Share Inviata June 9, 2015 at 17:07 1.52 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata June 9, 2015 at 17:45 Share Inviata June 9, 2015 at 17:45 Grande Skat! Belle parole... Btw, l'angolino su a sinistra toglie abbastanza concentrazione... 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata September 13, 2015 at 10:34 Share Inviata September 13, 2015 at 10:34 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Andrea Gardenal Inviata October 16, 2015 at 19:36 Questo è un messaggio popolare Share Inviata October 16, 2015 at 19:36 Un doveroso ricordo a 4 anni da Las Vegas 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
alessandrosecchi Inviata October 16, 2015 at 19:43 Share Inviata October 16, 2015 at 19:43 Un doveroso ricordo a 4 anni da Las Vegas Orca è vero, una settimana prima del Sic.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Elio11 Inviata March 5, 2016 at 16:14 Questo è un messaggio popolare Share Inviata March 5, 2016 at 16:14 “Fu al tempo della prima gara di Dan in Giappone (Motegi ndr). Me ne stavo seduto nella camera d’albergo, la mia, infatti, si trovava proprio accanto alla sua, quando nella mia testa balenò un pensiero, un’idea. In quel frangente si trovava momentaneamente assente dalla sua stanza, cosicché presi la decisione di scendere giù per recarmi alla reception e fingere di essere lui. Rivolsi alla signorina, con successo, tali parole «Salve, il mio nome è Dan Wheldon. Trovandomi nella condizione di aver perduto la chiave del mio alloggio, vorrei sapere se mi è data la possibilità di richiederne un’altra». Ottenni la chiave e si rivelò davvero semplice esperire con successo lo stratagemma. Di conseguenza, io ed alcuni altri piloti ci recammo in direzione della camera di Dan ed appena spalancai la porta che vi dava accesso, mi accorsi che la sua stanza versava in uno stato di ordine impeccabile. Ogni componente della stessa era organizzato in un modo straordinariamente razionale e metodico. Era un perfezionista in tutto, anzi, era davvero di una pignoleria irritante ed indisponente. Era matto del tutto. A casa sua, manteneva tutte quante le sue paia di calzature perfettamente allineate e nella stanza da bagno qualunque prodotto per la capigliatura era ordinato in fila, con l’etichetta posizionata in modo tale da essere rivolta verso l’astante, così da essergli ben visibile, proprio come se fosse stato disposto sullo scaffale del negozio. Ne aveva molti di articoli per curarsi i capelli, più di qualsiasi donna io abbia mai conosciuto nella mia vita. Si sforzava continuamente di essere esteticamente impeccabile e presentabile. Non avresti mai visto Dan vestire con una T-shirt sgualcita. Con lui era assolutamente necessario che tutto dovesse avvicinarsi allo stato di perfezione. Quindi, io e gli altri ci fiondammo nella camera di Dan e mettemmo a soqquadro qualunque oggetto che ebbe la sfortunata avventura di passare fra le nostre mani. Di certo, non la rendemmo una pattumiera, ma ci limitammo semplicemente a creare della confusione, in quanto sapevamo che una situazione del genere l’avrebbe fatto infuriare. Aveva portato con sé quattro paia di scarpe, mentre nella stanza ve ne erano tre: sottraemmo una scarpa da ciascun paio e spedimmo il tutto via ‘FedEx’ in America, così da costringerlo a rimanere, per tutto il resto del soggiorno, con l’unico paio non scompaginato rimastogli a disposizione, proprio quello che stava calzando mentre noi gli tiravamo quella burla. Dopodiché ci ritirammo nella mia stanza, per essere nascosti alla sua vista, aspettando il suo ritorno. Quando fu il momento atteso, si diresse dapprima verso la propria camera, recandovisi, ed, in seguito, prese direttamente la via della mia. I suoi capelli erano sistemati a dovere, come sempre, ed il suo vestiario encomiabile, ed inoltre, aspetto di non poco conto, era adirato. In ciò ravvisavo il lato più divertente della faccenda. Noi altri, tutti quanti, ci stavamo contorcendo dalle risate come un manipolo di mocciosi impertinenti. Non ho mai conosciuto una persona così avvampata d’ira, come nell’occasione che mi venne data all’epoca. Me lo fece pesare in seguito, innumerevoli volte. Quando si tennero questi eventi, in quella stagione, era un debuttante ed eravamo compagni di squadra. Eravamo sempre intenti a tirarci scherzi vicendevolmente. Con il tempo diventammo amici strettissimi e stavamo assieme continuamente. Io e gli altri colleghi, spesse volte, lo prendevamo in giro per il suo modo di essere eccessivamente pedante, ma questa qualità della sua personalità rappresentò il segreto della sua forza e lo fece diventare un pilota eccellente. Era davvero votato alla precisione e l’attenzione che impiegava nel prestare attenzione ai dettagli lo fece primeggiare. Gli ero sinceramente affezionato. Il giorno seguente a quello dell’incidente a Las Vegas, fu uno dei più duri che abbia mai affrontato nel corso della mia esistenza.” Tony Kanaan http://www.theplayerstribune.com/tony-kanaan-justin-wilson-indycar/ 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea Gardenal Inviata March 5, 2016 at 22:29 Share Inviata March 5, 2016 at 22:29 Già che il topic è stato uppato, penso di non far torto al Capo @alessandrosecchi se anticipo che nel libro ci sarà un piccolo spazio anche per lui. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea Gardenal Inviata June 22, 2016 at 13:04 Share Inviata June 22, 2016 at 13:04 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elio11 Inviata June 12, 2017 at 18:17 Share Inviata June 12, 2017 at 18:17 Sempre dalla memoria del vecchio pc ho ripescato questo 'cimelio' datato 2011. Si tratta della 'home page' del sito ufficiale del pilota. Utilizzai il 'cattura immagine'. All'epoca speravo, ancora, che il mio pilota preferito, Tony Kanaan, potesse riuscire ad agguantare, finalmente, la prima vittoria ad Indianapolis ma rimasi molto contento della vittoria di Dan. Riuscì a evitare in modo rocambolesco l'avverarsi del proverbio 'non c'è due senza tre' (nel 2009 e 2010 si dovette accontentare di due secondi posti ad Indy). 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare leopnd Inviata June 22, 2017 at 15:40 Questo è un messaggio popolare Share Inviata June 22, 2017 at 15:40 Buon compleanno grandissimo... Manchi... 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata October 16, 2017 at 16:18 Share Inviata October 16, 2017 at 16:18 6 anni... Lo so che forse sembro, boh, non saprei come dirlo in italiano, ma a me Dan manca tantissimo... 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata October 16, 2017 at 18:01 Share Inviata October 16, 2017 at 18:01 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea Gardenal Inviata May 24, 2018 at 17:59 Share Inviata May 24, 2018 at 17:59 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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