Vai al contenuto

Cerca nella Comunità

Showing results for tags 'Lionheart'.

  • Search By Tags

    Tipi di tag separati da virgole.
  • Search By Author

Tipo di contenuto


Forum

  • P300.it FORUM
  • Motorsport
    • Formula 1
    • Formula 2
    • Formula 3
    • Indycar Series
    • Formula E
    • WEC
    • WRC | Altri Rally
    • NASCAR
    • Endurance | GT
    • MotoGP, Moto2, Moto3
    • Superbike
    • Altro Motorsport
  • Passione Motorsport
    • Discussioni generali
    • Piloti
    • Circuiti
    • Altre Discussioni

Find results in...

Find results that contain...


Data creata

  • Inizio

    End


Ultimo aggiornamento

  • Inizio

    End


Filter by number of...

Registrato

  • Inizio

    End


Gruppo


Luogo


Segue la F1 dal


Pilota


Pilota passato


Team


Circuito


Best Race

Trovato 1 risultato

  1. Davide Hill

    Dan Wheldon

    Daniel Clive Wheldon (Emberton, 22 giugno 1978 – Las Vegas, 16 ottobre 2011) è stato un pilota automobilistico britannico. Campione della Indy Racing League nel 2005, vincitore di due edizioni della 500 Miglia di Indianapolis (nel 2005 e nel 2011). Wheldon è scomparso in seguito ad un grave incidente nella gara conclusiva della stagione 2011 della IndyCar Series, sul circuito ovale di Las Vegas, il 16 ottobre 2011. Inizia a gareggiare su Kart all'età di 4 anni, sostenuto dal padre, progredendo di anno in anno nelle serie motoristiche giovanili. Rivali nei suo primi anni furono, tra gli altri, Jenson Button e Anthony Davidson.Complessivamente si aggiudica 8 titoli britannici nei kart e nel 1998 chiuse al terzo posto nella Formula Ford nazionale. Nel 1999 si trasferisce negli Stati Uniti d'America, poiché il livello di investimenti richiesto per proseguire la sua carriera nel Regno Unito non era sostenibile dalla sua famiglia. In America gareggia per diverse stagioni nelle categorie minori riservate a monoposto: U.S. F2000 Championship Series (vincendo il titolo),Toyota Atlantic Series e Indy Light Series. Nel 2002 debutta nella IRL IndyCar Series, disputando due gare per la scuderia Panther Racing come compagno di squadra del campione in carica Sam Hornish Jr.. L'anno seguente passa al team Andretti Green Racing, sostituendo al volante Michael Andretti, ritiratosi dalle corse. Vince il premio Rookie of the Year come miglior esordiente della stagione. Nel 2004 vince la sua prima gara in IRL, sull'ovale giapponese di Motegi; chiude la stagione con tre vittorie e il secondo posto in classifica, alle spalle del compagno di squadra Tony Kanaan. Nel 2005 vince la 500 Miglia di Indianapolis (primo britannico a riuscire nell'impresa dopo Graham Hill, vincitore nel 1966) e si laurea campione della categoria, con sei vittorie complessive, riuscendo a battere il record di cinque vittorie in una sola stagione, che apparteneva a Sam Hornish Jr.. Nel mese di novembre 2005 venne annunciato il suo passaggio alla scuderia Chip Ganassi Racing. Col team di Ganassi corre nelle stagioni 2006, 2007, 2008 della IRL IndyCar Series. A fine gennaio2006 vince la 24 Ore di Daytona, riservata a vetture sport, insieme a Scott Dixon e Casey Mears. Wheldon fu protagonista della lotta al titolo della IRL anche nella stagione 2006, chiudendo con 475 punti, appaiato a Sam Hornish Jr. del Team Penske. Quest'ultimo venne dichiarato campione avendo ottenuto un numero di vittorie (4) maggiore a quello di Wheldon (2). Durante questa stagione gli fu offerto un posto nella scuderia di Formula 1BMW Sauber. Tuttavia il britannico rifiutò, non avendo le garanzie di essere pilota titolare. Nei campionati IRL 2007 e 2008 si classifica al quarto posto, vincendo due gare in entrambe le annate. In occasione della sua quindicesima vittoria nella categoria, conquistata il 22 giugno 2008 sul circuito Iowa Speedway, Wheldon donò i proventi della sua vincita in favore della popolazione della zona, colpita da tornadi e inondazioni. Nel settembre 2008 lascia il team Chip Ganassi Racing che lo sostiuisce con Dario Franchitti. Il 26 ottobre 2008 corre per il team Panther Racing, col quale aveva esordito in IRL, una gara di esibizione, non valida per la classifica, a Surfers Paradise. Con questa scuderia Dan Wheldon partecipa al campionato nelle stagioni 2009 e 2010. In questo biennio, caratterizzato da due secondi posti alla Indy 500, Wheldon non riesce ad ottenere nessuna vittoria e chiude rispettivamente al nono e decimo posto il campionato. Per la stagione 2011 il suo posto al team Panther viene preso dal giovane pilota americano J.R. Hildebrand, campione 2009 della Indy Lights Series. Wheldon, nonostante la carriera di ottimo livello nella categoria, rimane senza scuderia. Riesce, tuttavia, a prendere parte alla 500 Miglia di Indianapolis 2011 con il team Bryan Herta Autosport. Ironia della sorte, il britannico vince la gara proprio a spese di J.R. Hildebrand, andato a sbattere contro il muretto all'ultima curva della corsa, ottenendo il suo secondo successo sull'ovale dell'Indiana. Nonostante questo prestigioso successo, Wheldon non partecipa ad altre gare, vivendo il 2011 da disoccupato ma collaborando con Dallara nello sviluppo della nuova monoposto Indycar realizzata dalla casa italiana. A settembre l'occasione per tornare alle gare. Dan Wheldon accetta una sfida lanciata dalla direzione della IndyCar Series: partire dall'ultima fila e vincere l'ultima gara della stagione 2011, a Las Vegas e aggiudicarsi un premio di 5 milioni di dollari da dividere con un tifoso sorteggiato. In preparazione alla gara di Las Vegas, Wheldon si accorda col team Sam Schmidt Motorsports per partecipare alla gara in Kentucky sulla vettura numero 77, la stessa con cui Alex Tagliani aveva ottenuto la pole position a Indianapolis. Wheldon conclude al quattordicesimo posto. Il 16 ottobre 2011, sul circuito ovale di Las Vegas, Dan Wheldon, parte dall'ultima posizione (la trentaquattresima) sulla griglia, come stabilito dal regolamento della scommessa che aveva intrapreso. Al 12° giro un contatto a centro gruppo tra le vetture di Cunningham e Hinchcliffe scatena una terrificante carambola che coinvolge 15 vetture. Wheldon, che in quel momento stava rimontando, giunge nella zona dell'impatto quanche secondo dopo e nulla può per evitare la vettura di Kimball. La vettura numero 77 del britannico si impenna e, dopo un infernale avvitamento, va a schiantarsi contro le barriere mentre altre vetture, in particolar modo quelle di Will Power e Pippa Mann, volano in aria in un'apocalisse di fuoco pezzi di carbobio e vetture distrutte. Tredici dei piloti coinvolti escono sulle loro gambe dagli abitacoli. Wheldon viene trasportato dapprima al centro medico del circuito, ma la gravità delle ferite riportate nell'impatto contro i pali di sostegno delle reti di protezione obbligano i medici ad un trasporto d'urgenza in elicottero all'University Medical Centre di Las Vegas. Le condizioni del britannico sono disperate e, circa due ore dopo, viene comunicato il decesso del pilota. Lo stesso giorno il team Andretti Green Racing comunica che Wheldon avrebbe dovuto correre con loro il campionato IndyCar 2012 in sostituzione di Danica Patrick. Dan Wheldon lascia la moglie, la sua assistente personale Susie Behm sposata nel 2008, e i due figli Sebastian, nato nel febbraio 2009 e Oliver, nato nel mese di marzo 2011. ________________________________________________________________________________________________________________________ Wheldon era semplicemente il mio idolo nelle gare d'oltreoceano. Non serve aggiungere altro.
×
  • Crea nuovo...