Questo è un messaggio popolare davide71 Inviata August 3, 2014 at 06:26 Questo è un messaggio popolare Share Inviata August 3, 2014 at 06:26 E' troppa questa fortuna. Comincio un poco a preoccuparmi perché potrebbe non continuare." Risuonano beffardamente amare queste parole di Jochen Rindt, che così commentava la stagione che, fino a quel momento, lo stava consacrando tra i grandi piloti della storia. Nel campionato del mondo del 1970, il pupillo di Colin Chapman la fortuna se l' era però meritata, anche perché la sorte aveva un debito enorme con lui. Nato a Mainz, in Germania, il 4 aprile 1942, dopo pochi mesi di vita aveva perso i genitori, morti ad Amburgo sotto un bombardamento . Venne così affidato ai nonni che abitavano a Graz, in Austria e in Austria Rindt trascorse quasi tutta la sua vita, rimanendo cittadino Tedesco. Dopo il liceo, nel 1962 comincia a correre con una Alfa Romeo Giulietta T1 preparata da Conrero. Si rivela ben presto un pilota di talento e grintoso, uno che o "vince o rompe" ma, all'occorrenza, in grado anche di ponderare bene i limiti della vettura, tanto è vero che nel 1965 con una 250 LM., in coppia con Masten Gregory, firmerà l'ultima vittoria della Ferrari nella 24 ore di Le Mans. Intanto diventa il padrone incontrastato della Formula due, dove miete vittoria dopo vittoria, diventando il maestro della categoria. In Formula uno aveva esordito a Zeltweg con una Brabham BRM ma deve attendere il 1969 per vincere il suo primo Gran Premio, dopo essere stato notato ed ingaggiato da Colin Chapman, trionfa a Watkins Glen con una Lotus 49. Nel 1970 si aggiudica cinque Gran Premi, a volte in modo rocambolesco ma lui è sempre in agguato, pronto ad approfittare del più piccolo errore dei suoi avversari. La sua ultima vittoria, a Hockenheim, è forse la più bella ed esaltante. Batte Ickx in volata, meritandosi dalla stampa italiana l'appellativo di Jochen "GRINDT". Sabato 5 settembre 1970 secondo turno di qualifiche: Rindt è determinato a scendere in pista per avvicinare le Ferrari cercando come al solito un giro dei suoi, ma il destino interromperà per sempre la sua rincorsa alle 15.26 nei pressi della Curva Parabolica. Alla staccata la sua Lotus si dirigerà ad angolo retto contro il guard rail per via del cedimento di un alberino dei freni entrobordo che risultò letale. Uno schianto tremendo e partire da quel momento, tutto è quasi irreale, finito in un attimo. A nulla serve l’ultima folle corsa in ospedale con l’ambulanza, perché Jochen è praticamente morto sul colpo per via delle gravissime ferite subite nell’impatto. Sembrava impossibile crederci, perché pochi minuti prima di quel maledetto ultimo giro, Rindt firmava il solito autografo e salutava Nina con un bacio affettuoso prima di infilarsi nell’abitacolo della Lotus. Ai box la notizia giunge quasi subito ed è proprio l’amico Jackie Stewart che si avvicina alla bella moglie di Jochen sussurrandogli all’orecchio: “Vieni Nina Jochen si è fatto male….†Pochi giorni dopo Jochen Rindt venne seppellito nel cimitero monumentale di Graz, dove gli vengono tributati onori degni di un eroe nazionale. Alla cerimonia, parteciparono molti piloti e personaggi della F1, partendo da Colin Chapman, Jackie Stewart, Graham Hill e tanti altri. Tutta la città quel giorno si fermò in segno di lutto e affetto per il ragazzo dallo strano naso che aveva infiammato le folle amanti dei Gran Premi. Durante l’omelia, la banda intonò la canzone preferita di Jochen, The End di Earl Grant. Un titolo che viste le circostanze, suonò tristemente beffardo. Il Mondiale di F1 gli venne assegnato alla memoria (caso unico nella storia della F1), perchè Jackie Ickx non riuscì a sopravanzarlo in classifica. Il pilota belga della Ferrari, intervistato a fine anno sembrò quasi sollevato per non aver battuto Jochen. Ad aiutare Rindt nella conquista del titolo ci pensò il suo giovane compagno di squadra Emerson Fittipaldi, che proprio a Watkins Glen vinse un anno dopo Rindt il Gp degli Usa. Questo successo, consentì a Rindt di conservare la testa del campionato e arrivare finalmente al tanto sospirato titolo. Peccato che non riuscì mai a godersi la sua vittoria. Quel giorno ai piedi del podio, un ragazzo austriaco sollevò una sciarpa nera recante la scritta “Jochen viveâ€. 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mur354n80 Inviata August 3, 2014 at 10:49 Share Inviata August 3, 2014 at 10:49 Uno dei più grandi imho un diamante perso prestissimo , con lui in pista non credo che Stewart avrebbe vinto 3 mondiali. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mammamia Inviata August 3, 2014 at 11:36 Share Inviata August 3, 2014 at 11:36 Tifavo per lui nel 70 ed ero a Monza quel giorno ..... 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mur354n80 Inviata August 3, 2014 at 12:08 Share Inviata August 3, 2014 at 12:08 Tifavo per lui nel 70 ed ero a Monza quel giorno ..... Anche mio padre tifava per lui e pure lui era a Monza quel giorno, ho il suo poster ereditato da mio padre nella mia camera a casa dei miei di fianco a quello di Stewart e ne abbiamo uno sempre di rindt nella casa al mare in salotto sopra a quello di Stewart sempre presi a monaco 1970 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gilles127 Inviata August 30, 2014 at 07:32 Share Inviata August 30, 2014 at 07:32 Incidente in 3d Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata September 2, 2014 at 10:52 Share Inviata September 2, 2014 at 10:52 Mosport 1969... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata September 2, 2014 at 10:53 Share Inviata September 2, 2014 at 10:53 Zandvoort 1969... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata September 6, 2014 at 11:46 Share Inviata September 6, 2014 at 11:46 L'ultimo giorno Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lotus72 Inviata September 6, 2014 at 14:51 Share Inviata September 6, 2014 at 14:51 Uno dei più grandi imho un diamante perso prestissimo , con lui in pista non credo che Stewart avrebbe vinto 3 mondiali. Difficile dirlo ovviamente,ma la 72 in realtà era ben lungi dall'essere a punto e Monza lo dimostrò. Fitti seppur giovane spese tutta l'annata successiva per rendere la macchina competitiva mentre nel frattempo Stewart aveva fra le mani una 003 che Gardner gli aveva messo a disposizione quasi perfetta. Da quasi a renderla perfetta ci pensò Jackie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lotus72 Inviata September 6, 2014 at 15:00 Share Inviata September 6, 2014 at 15:00 E' troppa questa fortuna. Comincio un poco a preoccuparmi perché potrebbe non continuare." Risuonano beffardamente amare queste parole di Jochen Rindt, che così commentava la stagione che, fino a quel momento, lo stava consacrando tra i grandi piloti della storia. Nel campionato del mondo del 1970, il pupillo di Colin Chapman la fortuna se l' era però meritata, anche perché la sorte aveva un debito enorme con lui. Nato a Mainz, in Germania, il 4 aprile 1942, dopo pochi mesi di vita aveva perso i genitori, morti ad Amburgo sotto un bombardamento . Venne così affidato ai nonni che abitavano a Graz, in Austria e in Austria Rindt trascorse quasi tutta la sua vita, rimanendo cittadino Tedesco. Dopo il liceo, nel 1962 comincia a correre con una Alfa Romeo Giulietta T1 preparata da Conrero. Si rivela ben presto un pilota di talento e grintoso, uno che o "vince o rompe" ma, all'occorrenza, in grado anche di ponderare bene i limiti della vettura, tanto è vero che nel 1965 con una 250 LM., in coppia con Masten Gregory, firmerà l'ultima vittoria della Ferrari nella 24 ore di Le Mans. Intanto diventa il padrone incontrastato della Formula due, dove miete vittoria dopo vittoria, diventando il maestro della categoria. In Formula uno aveva esordito a Zeltweg con una Brabham BRM ma deve attendere il 1969 per vincere il suo primo Gran Premio, dopo essere stato notato ed ingaggiato da Colin Chapman, trionfa a Watkins Glen con una Lotus 49. Nel 1970 si aggiudica cinque Gran Premi, a volte in modo rocambolesco ma lui è sempre in agguato, pronto ad approfittare del più piccolo errore dei suoi avversari. La sua ultima vittoria, a Hockenheim, è forse la più bella ed esaltante. Batte Ickx in volata, meritandosi dalla stampa italiana l'appellativo di Jochen "GRINDT". Sabato 5 settembre 1970 secondo turno di qualifiche: Rindt è determinato a scendere in pista per avvicinare le Ferrari cercando come al solito un giro dei suoi, ma il destino interromperà per sempre la sua rincorsa alle 15.26 nei pressi della Curva Parabolica. Alla staccata la sua Lotus si dirigerà ad angolo retto contro il guard rail per via del cedimento di un alberino dei freni entrobordo che risultò letale. Uno schianto tremendo e partire da quel momento, tutto è quasi irreale, finito in un attimo. A nulla serve l’ultima folle corsa in ospedale con l’ambulanza, perché Jochen è praticamente morto sul colpo per via delle gravissime ferite subite nell’impatto. Sembrava impossibile crederci, perché pochi minuti prima di quel maledetto ultimo giro, Rindt firmava il solito autografo e salutava Nina con un bacio affettuoso prima di infilarsi nell’abitacolo della Lotus. Ai box la notizia giunge quasi subito ed è proprio l’amico Jackie Stewart che si avvicina alla bella moglie di Jochen sussurrandogli all’orecchio: “Vieni Nina Jochen si è fatto male….†Pochi giorni dopo Jochen Rindt venne seppellito nel cimitero monumentale di Graz, dove gli vengono tributati onori degni di un eroe nazionale. Alla cerimonia, parteciparono molti piloti e personaggi della F1, partendo da Colin Chapman, Jackie Stewart, Graham Hill e tanti altri. Tutta la città quel giorno si fermò in segno di lutto e affetto per il ragazzo dallo strano naso che aveva infiammato le folle amanti dei Gran Premi. Durante l’omelia, la banda intonò la canzone preferita di Jochen, The End di Earl Grant. Un titolo che viste le circostanze, suonò tristemente beffardo. Il Mondiale di F1 gli venne assegnato alla memoria (caso unico nella storia della F1), perchè Jackie Ickx non riuscì a sopravanzarlo in classifica. Il pilota belga della Ferrari, intervistato a fine anno sembrò quasi sollevato per non aver battuto Jochen. Ad aiutare Rindt nella conquista del titolo ci pensò il suo giovane compagno di squadra Emerson Fittipaldi, che proprio a Watkins Glen vinse un anno dopo Rindt il Gp degli Usa. Questo successo, consentì a Rindt di conservare la testa del campionato e arrivare finalmente al tanto sospirato titolo. Peccato che non riuscì mai a godersi la sua vittoria. Quel giorno ai piedi del podio, un ragazzo austriaco sollevò una sciarpa nera recante la scritta “Jochen viveâ€. Bel racconto e grazie per averlo ricordato. Solo un piccolo appunto; la 72 di Rindt non dirigerà ad angolo retto come dici ma trasversalmente ed è appurato che se la rottura dell'alberino ant. di destra causo l'incidente,la sua morte invece fu dovuta principalmente al fatto che Jochen non aveva allacciato completamente le cinture(le odiava e aveva paura di perdere gli attributi)e quindi nel violento impatto scivolò in avanti fino a che una di esse gli recise la giugulare e il volante gli disintegrò la cassa toracica. Non ultima responabilità sulla morte fù la scarsa manutenzione della linea del guard-rail,troppo alto ma soprattutto con un buca che veniva usata dal pubblico per invadere la pista. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata October 11, 2014 at 07:59 Share Inviata October 11, 2014 at 07:59 Jochen Rindt con la Cooper T81B Maserati al Nurburgring nel 1966... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Old Hairpin Inviata October 11, 2014 at 13:11 Share Inviata October 11, 2014 at 13:11 L'ultimo giorno Di fianco alla ruota posteriore sinistra, Vittorio Brambilla 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata October 11, 2014 at 13:16 Share Inviata October 11, 2014 at 13:16 Di fianco alla ruota posteriore sinistra, Vittorio Brambilla Non sei al Fuji? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Old Hairpin Inviata October 11, 2014 at 14:51 Share Inviata October 11, 2014 at 14:51 Non sei al Fuji? Si, sono a letto adesso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata October 11, 2014 at 15:07 Share Inviata October 11, 2014 at 15:07 Buonanotte 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata April 9, 2015 at 09:35 Share Inviata April 9, 2015 at 09:35 (modificato) ...con la Lotus durante la Gold Cup a Oulton Park nel 1970... A bordo pista parcheggiata dopo il ritiro la McLaren di Reine Wisell... Modificato April 9, 2015 at 09:37 da leopnd 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata April 10, 2015 at 08:32 Share Inviata April 10, 2015 at 08:32 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aleabr Inviata April 10, 2015 at 10:52 Share Inviata April 10, 2015 at 10:52 Sapevate che lui assieme a Jimmy Murphy sono gli unici piloti della storia ad aver vinto un titolo postumo? Jimmy Murphy vinse il suo primo titolo nel 1922. Nel 1924 aveva saldamente il titolo in pugno con 3 vittore sulle 5 gare disputate e a 4 corse dalla fine. A Syracuse (New York State) perse il controllo della Miller schiantandosi contro un guard-rail. Un incidente molto simile a quello di Rindt. Il titolo lo vinse ugualmente con 1595 punti. Earl Cooper arrivò secondo in campionato con 1240! Tanto per capire il largo margine che aveva preso il pilota californiano su tutta la combriccola! Lui e Rindt sono gli unici al mondo ad esserci 'riusciti' (come se lo avessero fatto appositamente!). Con la differenza che Murphy almeno il 1° titolo se lo è gustato, Rindt non ha avuto neppure questo piacere! 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata April 18, 2015 at 12:52 Share Inviata April 18, 2015 at 12:52 Oggi sarebbero stati 73 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata April 18, 2015 at 13:02 Share Inviata April 18, 2015 at 13:02 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata April 18, 2015 at 13:02 Share Inviata April 18, 2015 at 13:02 Zandvoort 1967 Allora, Ron. Vogliamo partire o no? 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata April 18, 2015 at 13:07 Share Inviata April 18, 2015 at 13:07 ...at the end of a rainbow you'll find a pot of gold... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata April 18, 2015 at 13:13 Share Inviata April 18, 2015 at 13:13 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata May 14, 2015 at 18:40 Share Inviata May 14, 2015 at 18:40 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata July 13, 2015 at 18:44 Share Inviata July 13, 2015 at 18:44 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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