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La "societa' civile"


Albi66

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àˆ deprimente perché dovrebbe essere una questione di preparazione e merito soprattutto visto il livello della scuola italiana. Inoltre, tutti dovrebbero avere la possibilità  di scegliersi il lavoro che amano.

Comunque sia non posso che darti ragione.

Inviato dal mio GT-I9300 con Tapatalk 2

 

C'è anche un'altra questione da sottolineare: quando nel 2002 feci domanda al comune di Milano per insegnare le scuole serali con in mano solo la laurea (stavo cominciando il dottorato in quel momento) mi chiamarono quasi subito per delle supplenze temporanee e l'anno dopo per coprire uno spezzone su tutto l'anno scolastico. Il motivo era semplice: c'era una carenza clamorosa di insegnanti di matematica e fisica, tanto al Comune quanto allo Stato!!! Infatti si cominciava a parlare della necessità , se il trend non fosse cambiato, di chiamare insegnanti dall'estero e assegnare le supplenze temporanee agli studenti Universitari come era stato fatto negli anni '60. Poi è successo che l'istituzione del Silsis, che prometteva il posto sicuro, accoppiata con l'inizio della crisi ha portato diversi laureati in quelle materie a cercare di seguire la strada dell'insegnamento. Contemporaneamente i tagli hanno comportato una riduzione delle classi (aumentando gli studenti per ciascuna di esse) ribaltando completamente il problema. Adesso c'è un eccesso di potenziali insegnanti rispetto alle necessità .

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scusate ma l'unica soluzione è mandare un esercito e sparare a vista a chiunque sia coinvolto in questa assurdità , nemmeno l'ignoranza piu' sfrenata puo' giustificare un tale genocidio.

Poi non vedo perchè censurare i nomi delle ditte coinvolte, andrebbero scolpiti su pietra e mandati in mondovisione

 

Non l'ho capito bene nemmeno io. Forse l'hanno fatto perché la parola dell'agricoltore non era sufficientemente "pesante" per sputtanare così una multinazionale..anche perché hanno fatto i nomi delle aziende che facevano scaricare i rifiuti tossici nella zona. 

 

Comunque anche io mi pongo la stessa domanda del prete: volersi arricchire illegalmente è ovviamente sbagliato ma ha una logica, ma che senso ha avvelenare la terra sulla quale tu stesso o i tuoi figli poi andranno a vivere? O comunque il territorio dove hanno luogo i tuoi affari e sul quale "lavori"? 

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Si andiamocene tutti dall'Italia cosà­ i problemi spariscono...

 

Non vedo alternative, sinceramente, per chi vuole avere un futuro in questo ormai 'non paese'.

 

Ogni anno cambia solo il grado di piega che assumiamo di fronte a 4 mentecatti burattinai. Io ormai ci sono dentro, ma i miei figli dovranno avere la possibilità  di scegliere, e non sarà  molto difficile se andiamo avanti così.

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Ragazzi, stop alla politica per favore!

 

Vabbeh,ma diventa difficile non parlare di "politica" in un thread che ha assunto le caratteristiche di denuncia delle storture della ns.societa'.

 

E,secondo me,la propugnazione di idee razziste è quanto di piu' odioso ed "antisociale" ci sia.

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Non vedo il problema.

 

Il mio primo dovere come genitore è verso mia figlia,non verso uno stato che mi considera un servo/suddito.

 

Ergo...

 

Lo Stato siamo noi cittadini. Quelli sulle poltrone dei bottoni e che ci sembrano tanto distanti da noi, sono lo specchio della società : ci sono quelli che fanno il compitino, quelli che si impegnano al 200%, quelli che ci credono in ciò che fanno, quelli che pensano solo alla poltrona, quelli che ne approfittano. E quelli che non dormono da 55 giorni :asd:

 

Chi va via non risolve i problemi, lì evita.

Rispetto la scelta di coloro che decidono di lasciare il Paese alla ricerca di una vita migliore, la capisco anche. Ma per me non è condivisibile.

Probabilmente l'emigrato avrà  uno stipendio migliore, ma si imbatterà  comunque nei difetti e nei pregi del nuovo contesto in cui si è immerso.

Per esempio, il razzismo non esiste solo in Italia. Anzi, emigrando lo si subisce.

 

Alla fine si può ricondurre tutto ad una questione di priorità  che ognuno ha, diverse dagli altri, per questo capisco la scelta degli emigrati.

E mi sembra anche stupido ormai con la globalizzazione parlare di Paese e orticelli, visto che utopisticamente dovremmo essere tutti cittadini del mondo. Ma purtroppo la globalizzazione mi sembra che sia a senso unico.

Allo stesso modo mi sembra stupido sentire parlare di globalizzazione quando in realtà  esiste razzismo in tutto il mondo.

La globalizzazione esiste solo per i soldi, ed è questo quello che interessa alla gente. Siamo governati dai soldi.

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Lo Stato siamo noi cittadini. Quelli sulle poltrone dei bottoni e che ci sembrano tanto distanti da noi, sono lo specchio della società : ci sono quelli che fanno il compitino, quelli che si impegnano al 200%, quelli che ci credono in ciò che fanno, quelli che pensano solo alla poltrona, quelli che ne approfittano. E quelli che non dormono da 55 giorni :asd:

 

Chi va via non risolve i problemi, lì evita.

Rispetto la scelta di coloro che decidono di lasciare il Paese alla ricerca di una vita migliore, la capisco anche. Ma per me non è condivisibile.

Probabilmente l'emigrato avrà  uno stipendio migliore, ma si imbatterà  comunque nei difetti e nei pregi del nuovo contesto in cui si è immerso.

Per esempio, il razzismo non esiste solo in Italia. Anzi, emigrando lo si subisce.

 

Alla fine si può ricondurre tutto ad una questione di priorità  che ognuno ha, diverse dagli altri, per questo capisco la scelta degli emigrati.

E mi sembra anche stupido ormai con la globalizzazione parlare di Paese e orticelli, visto che utopisticamente dovremmo essere tutti cittadini del mondo. Ma purtroppo la globalizzazione mi sembra che sia a senso unico.

Allo stesso modo mi sembra stupido sentire parlare di globalizzazione quando in realtà  esiste razzismo in tutto il mondo.

La globalizzazione esiste solo per i soldi, ed è questo quello che interessa alla gente. Siamo governati dai soldi.

 

Passare tutta la vita a lottare anche contro gli altri però non sembra che sia molto allettante.

Non c'è reload né savegame, qui si gioca solo una volta.

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Passare tutta la vita a lottare anche contro gli altri però non sembra che sia molto allettante.

Non c'è reload né savegame, qui si gioca solo una volta.

 

Appunto, e ce n'è di gente che s'è consumata la vita per idealismo rimanendo con un pugno di mosche.

Peraltro Alemans devo ancora trovarlo un italiano che se ne sia andato per esasperazione e che si sia pentito.

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Non è lottare contro gli altri, ma è lottare per se stessi.

 

Le due cose sono perfettamente coincidenti. Si tratta sempre di perseguire un "utile" per se stessi (in senso stretto o lato).

Se però ti trovi in un ambiente corrotto e marcio in così tanti aspetti da rendere l'impresa titanica, forse viene il dubbio che potendolo si faccia meglio ad impiegare la propria vita per assicurarsi le migliori condizioni (per se e per la propria famiglia) altrove.

La vita, sia propria che di moglie e figli, è una sola.

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àˆ logico che sono coincidenti, ma come ho detto prima penso che emigrare non risolve i problemi.

Parlavo di priorità  perchè penso che il problema principale di tutti sia quello di vivere una vita sotto un tetto, senza il terrore di non arrivare a fine mese e dare la possibilità  ai propri figli di vivere ancora meglio possibilmente. Andando all'estero sicuramente risolvi questo problema (da quello che dicono, non ne so niente per esperienza diretta), ecco perchè capisco la scelta.

Ma le lobbies e la corruzione non esistono solo in Italia. Ci saranno altri problemi, personali o collettivi.

 

Per questo ho detto che i problemi non spariscono.

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Per questo ho detto che i problemi non spariscono.

 

Il mondo perfetto non esiste, sarebbe pura utopia pensare il contrario.Ma se non altro è giusto che ognuno cerchi di crearsi una vita felice, imperfetta magari ma felice. Poi ripeto certi problemi hanno una natura tale che neanche un superman può farci alcunchè.

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http://www.corriere.it/economia/13_ottobre_03/al-via-consiglio-telecom-bernabe-si-dimette-d9996faa-2c2a-11e3-b674-51fbe6c64466.shtml

 

Bernabè, affranto, fa un passo indietro per non paralizzare l'azienda.

 

Ha preso una piccola, insignificante, simbolica, buonuscita da 6 milioni e mezzo di euro

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