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Jochen Rindt


davide71

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Tifavo per lui nel 70 ed ero a Monza quel giorno .....

Anche mio padre tifava per lui e pure lui era a Monza quel giorno, ho il suo poster ereditato da mio padre nella mia camera a casa dei miei di fianco a quello di Stewart e ne abbiamo uno sempre di rindt nella casa al mare in salotto sopra a quello di Stewart sempre presi a monaco 1970

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  • 4 weeks later...

Uno dei più grandi imho un diamante perso prestissimo , con lui in pista non credo che Stewart avrebbe vinto 3 mondiali.

Difficile dirlo ovviamente,ma la 72 in realtà  era ben lungi dall'essere a punto e Monza lo dimostrò. Fitti seppur giovane spese tutta l'annata successiva per rendere la macchina competitiva mentre nel frattempo Stewart aveva fra le mani una 003 che Gardner gli aveva messo a disposizione quasi perfetta. Da quasi a renderla  perfetta ci pensò Jackie.

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Jochen-Rindt-Lotus-72-1970.jpg

E' troppa questa fortuna. Comincio un poco a preoccuparmi perché potrebbe non continuare."
Risuonano beffardamente amare queste parole di Jochen Rindt, che così commentava la stagione che, fino a quel momento, lo stava consacrando tra i grandi piloti della storia. Nel campionato del mondo del 1970, il pupillo di Colin Chapman la fortuna se l' era però meritata, anche perché la sorte aveva un debito enorme con lui.
Nato a Mainz, in Germania, il 4 aprile 1942, dopo pochi mesi di vita aveva perso i genitori, morti ad Amburgo sotto un bombardamento . Venne così affidato ai nonni che abitavano a Graz, in Austria e in Austria Rindt trascorse quasi tutta la sua vita, rimanendo cittadino Tedesco.
Dopo il liceo, nel 1962 comincia a correre con una Alfa Romeo Giulietta T1 preparata da Conrero. Si rivela ben presto un pilota di talento e grintoso, uno che o "vince o rompe" ma, all'occorrenza, in grado anche di ponderare bene i limiti della vettura, tanto è vero che nel 1965 con una 250 LM., in coppia con Masten Gregory, firmerà  l'ultima vittoria della Ferrari nella 24 ore di Le Mans. Intanto diventa il padrone incontrastato della Formula due, dove miete vittoria dopo vittoria, diventando il maestro della categoria.
In Formula uno aveva esordito a Zeltweg con una Brabham BRM ma deve attendere il 1969 per vincere il suo primo Gran Premio, dopo essere stato notato ed ingaggiato da Colin Chapman, trionfa a Watkins Glen con una Lotus 49.
Nel 1970 si aggiudica cinque Gran Premi, a volte in modo rocambolesco ma lui è sempre in agguato, pronto ad approfittare del più piccolo errore dei suoi avversari. La sua ultima vittoria, a Hockenheim, è forse la più bella ed esaltante. Batte Ickx in volata, meritandosi dalla stampa italiana l'appellativo di Jochen "GRINDT".
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Sabato 5 settembre 1970 secondo turno di qualifiche: Rindt è determinato a scendere in pista per avvicinare le Ferrari cercando come al solito un giro dei suoi, ma il destino interromperà  per sempre la sua rincorsa alle 15.26 nei pressi della Curva Parabolica. Alla staccata la sua Lotus si dirigerà  ad angolo retto contro il guard rail per via del cedimento di un alberino dei freni entrobordo che risultò letale. Uno schianto tremendo e partire da quel momento, tutto è quasi irreale, finito in un attimo. A nulla serve l’ultima folle corsa in ospedale con l’ambulanza, perché Jochen è praticamente morto sul colpo per via delle gravissime ferite subite nell’impatto. Sembrava impossibile crederci, perché pochi minuti prima di quel maledetto ultimo giro, Rindt firmava il solito autografo e salutava Nina con un bacio affettuoso prima di infilarsi nell’abitacolo della Lotus. Ai box la notizia giunge quasi subito ed è proprio l’amico Jackie Stewart che si avvicina alla bella moglie di Jochen sussurrandogli all’orecchio: “Vieni Nina Jochen si è fatto male….â€
Pochi giorni dopo Jochen Rindt venne seppellito nel cimitero monumentale di Graz, dove gli vengono tributati onori degni di un eroe nazionale. Alla cerimonia, parteciparono molti piloti e personaggi della F1, partendo da Colin Chapman, Jackie Stewart, Graham Hill e tanti altri. Tutta la città  quel giorno si fermò in segno di lutto e affetto per il ragazzo dallo strano naso che aveva infiammato le folle amanti dei Gran Premi. Durante l’omelia, la banda intonò la canzone preferita di Jochen, The End di Earl Grant. Un titolo che viste le circostanze, suonò tristemente beffardo. Il Mondiale di F1 gli venne assegnato alla memoria (caso unico nella storia della F1), perchè Jackie Ickx non riuscì a sopravanzarlo in classifica. Il pilota belga della Ferrari, intervistato a fine anno sembrò quasi sollevato per non aver battuto Jochen. Ad aiutare Rindt nella conquista del titolo ci pensò il suo giovane compagno di squadra Emerson Fittipaldi, che proprio a Watkins Glen vinse un anno dopo Rindt il Gp degli Usa. Questo successo, consentì a Rindt di conservare la testa del campionato e arrivare finalmente al tanto sospirato titolo. Peccato che non riuscì mai a godersi la sua vittoria. Quel giorno ai piedi del podio, un ragazzo austriaco sollevò una sciarpa nera recante la scritta “Jochen viveâ€.
rindt160412_726.jpg
 

 

Bel racconto e grazie per averlo ricordato. Solo un piccolo appunto; la 72 di Rindt non dirigerà  ad angolo retto come dici ma trasversalmente ed è appurato che se la rottura dell'alberino ant. di destra causo l'incidente,la sua morte invece fu dovuta principalmente al fatto che Jochen non aveva allacciato completamente le cinture(le odiava e aveva paura di perdere gli attributi)e quindi nel violento impatto scivolò in avanti fino a che una di esse gli recise la giugulare e il volante gli disintegrò la cassa toracica. Non ultima responabilità  sulla morte fù la scarsa manutenzione della linea del guard-rail,troppo alto ma soprattutto con un buca che veniva usata dal pubblico per invadere la pista.

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  • 1 month later...
  • 5 months later...

Sapevate che lui assieme a Jimmy Murphy sono gli unici piloti della storia ad aver vinto un titolo postumo?

 

Jimmy Murphy vinse il suo primo titolo nel 1922. Nel 1924 aveva saldamente il titolo in pugno con 3 vittore sulle 5 gare disputate e a 4 corse dalla fine. A Syracuse (New York State) perse il controllo della Miller schiantandosi contro un guard-rail. Un incidente molto simile a quello di Rindt. 

 

Il titolo lo vinse ugualmente con 1595 punti. Earl Cooper arrivò secondo in campionato con 1240! Tanto per capire il largo margine che aveva preso il pilota californiano su tutta la combriccola!

 

Lui e Rindt sono gli unici al mondo ad esserci 'riusciti' (come se lo avessero fatto appositamente!). Con la differenza che Murphy almeno il 1° titolo se lo è gustato, Rindt non ha avuto neppure questo piacere!

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  • 2 weeks later...
  • 4 weeks later...
  • 1 month later...

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