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Libri e romanzi


S. Bellof

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Restando alla letteratura latinoamericana, e tralasciando Borges per cui nutro autentica venerazione, nessuno ha mai letto "Pedro Pà ramo" di Juan Rulfo, e "Tiranno Banderas" di Ramon del Valle Inclan?

 

Credo che, quando uscirono, dovettero apparire molto innovativi, oltre che influenzare pesantemente gli scrittori latinoamericani successivi, come Marquez, il quale racconta questo aneddoto: "àlvaro Mutis salì a grandi falcate i sette piani di casa mia con un pacco di libri, separò dal mucchio il più piccolo e mi disse ridendo forte: "Leggi questa sciocchezza, cazzo, e impara!" Era Pedro Pà¡ramo. Quella notte non riuscii a dormire prima di aver finito di leggerlo per la seconda volta".

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  • 3 weeks later...
  • 3 weeks later...
  • 4 weeks later...
  • 2 weeks later...

Sono un lettore "estivo", leggo prevalentemente d'estate perché ho più tempo libero da dedicare alla lettura e non ho distrazioni come pc e televisione.

 

Mi piacciono le letture un po' leggere e non riesco a leggere libri di attualità , storia o simili.

 

Il mio genere preferito rimane il giallo, ho cominciato ad apprezzare il genere con Agatha Cristie, ma sinceramente ora come ora dopo aver letto romanzi più recenti faccio un po' fatica a leggere i suoi romanzi che cominciano ad avere per il mio gusto un ritmo un po' troppo lento...

 

Il genere del giallo arricchito della caccia al serial killer è una passione che mi è nata leggendo Io uccido di Giorgio Faletti, cui ha fatto seguito (in ordine sparso e nell'arco di una decina d'anni :D) la lettura dei successivi 3 romanzi: Niente di vero tranne gli occhi, Fuori da un evidente destino e Io sono Dio. Gli appassionati lettori esperti storcono un po' il naso ma io li trovo molto belli e molto semplici da leggere, creando quella suspance che ti tiene attaccato al libro fino alla fine (cioè, facevo fatica ad addormentarmi sull'amaca quest'estate... :D).

 

L'ultimo che ho letto, Fuori da un evidente destino, mi ha lasciato un po' perplesso......

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Sono un lettore "estivo", leggo prevalentemente d'estate perché ho più tempo libero da dedicare alla lettura e non ho distrazioni come pc e televisione.

 

 

Il mio genere preferito rimane il giallo, ho cominciato ad apprezzare il genere con Agatha Cristie, ma sinceramente ora come ora dopo aver letto romanzi più recenti faccio un po' fatica a leggere i suoi romanzi che cominciano ad avere per il mio gusto un ritmo un po' troppo lento...

 

 

uguale a me sia per il primo capoverso che per il secondo;

 

Grisham e Camilleri sono i due che mi rilassano di più anche perchè quando li leggo mi sento come se fossi negli USA o in Sicilia 

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Per chi ama i "legal thriller", ci sono quelli di Gianrico Carofiglio che io ho trovato particolarmente belli, non solo e non tanto sotto il profilo della storia da risolvere, quanto per l'aderenza alla realtà  e le notazioni psicologiche del protagonista (Guido Guerrieri), nel cui personaggio io mi ci ritrovo per gran parte.

 

- Testimone inconsapevole

- Ad occhi chiusi

- Ragionevoli dubbi

- Le perfezioni provvisorie

 

Al di fuori di queste, Carofiglio ha scritto anche "Il passato è una terra straniera" (ci hanno fatto un film con Elio Germano), che è comunque un bel thriller, pur se al di fuori dei tribunali.

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  • 2 weeks later...

Letto di passaggio il Coriolano di Shakespeare e ve lo consiglio. Lo sottotitolerei "il dramma della coerenza".

 

Sto leggendo Antifragile di Taleb, consiglio anche questo, non necessita né del Cigno nero né di Giocati dal caso come letture preliminari ed è la summa del suo lavoro.

 

Presa anche un'edizione Bur della Terra Desolata. La traduzione è piuttosto letterale e sciatta, quindi consiglio sempre in primis la versione Einaudi tradotta da Mario Praz, però l'apparato di note e alcune osservazioni in prefazione e postfazione sono cruciali. Per dirla con Bobby Solo: ho capito molte coseeeee.... :asd:

 

Clarissa vedo che stai molto sul versante "scriversi addosso" della filosofia, e lo dico da ammiratore di Foucault e dei francofortesi per dire, prima o poi fatti una lettura schiarente! Quale? Uno tra questi dell'Umberto va benissimo:

 

- Semiotica e filosofia del linguaggio

- I limiti dell'interpretazione

- Kant e l'ornitorinco

 

:sisi:

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