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  1. v6dino

    Mercedes W196s

    DATI GENERALI Scuderia: Daimler-Benz AG Anno di produzione: 1954 Motore: Mercedes M196 L8 2496cc Telaio: Tubolare in alluminio e magnesio Carburante e lubrificanti: Esso Pneumatici: Continental Luogo di Produzione: Stoccarda (GER) Progettista: Hans Scherrenberg, Rudolf Uhlenhaut Impiegata nel: 1954-1955 Piloti: Juan-Manuel Fangio, Hans Herrmann, Karl Kling, Stirling Moss STATISTICHE GP Disputati: 5 Vittorie: 3 Podi: 1 Pole Position: 4 Giri Più Veloci: 5 Miglior risultato: J.M. Fangio Vincitore del Campionato Mondiale Piloti 1954 e 1955 In quegli anni non esisteva il Campionato Mondiale Costruttori, che Mercedes avrebbe vinto
  2. v6dino

    Mercedes W196

    DATI GENERALI Scuderia: Daimler-Benz AG Anno di produzione: 1954 Motore: Mercedes M196 L8 2496cc Telaio: Tubolare in alluminio e magnesio Carburante e lubrificanti: Esso Pneumatici: Continental Luogo di Produzione: Stoccarda (GER) Progettista: Hans Scherrenberg, Rudolf Uhlenhaut Impiegata nel: 1954-1955 Piloti: Juan-Manuel Fangio, Hans Herrmann, Karl Kling, Stirling Moss, Hermann Lang, Andrè Simon, Piero Taruffi STATISTICHE GP Disputati: 10 Vittorie: 6 Podi: 7 Pole Position: 4 Giri Più Veloci: 4 Miglior risultato: J.M. Fangio Vincitore del Campionato Mondiale Piloti 1954 e 1955 In quegli anni non esisteva il Campionato Mondiale Costruttori, che Mercedes avrebbe vinto
  3. v6dino

    Mercedes F1 W04

    DATI GENERALI Scuderia: Mercedes AMG Petronas F1 Team Anno di produzione: 2013 Motore: Mercedes FO 108F V8 2398cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio a struttura nido d'ape Carburante e lubrificanti: Petronas Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Brackley (GBR) Progettista: Bob Bell, Aldo Costa, Loic Bigois, Geoff Willis Impiegata nel: 2013 Piloti: Nico Rosberg, Lewis Hamilton STATISTICHE GP Disputati: 19 Vittorie: 3 Podi: 6 Pole Position: 8 Giri Più Veloci: 1 Miglior risultato: 2° posto nel Campionato Costruttori
  4. v6dino

    Mercedes F1 W03

    DATI GENERALI Scuderia: Mercedes AMG Petronas F1 Team Anno di produzione: 2012 Motore: Mercedes FO 108Z V8 2398cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio a struttura nido d'ape Carburante e lubrificanti: Petronas Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Brackley (GBR) Progettista: Bob Bell, Aldo Costa, Loic Bigois Impiegata nel: 2012 Piloti: Nico Rosberg, Michael Schumacher STATISTICHE GP Disputati: 20 Vittorie: 1 Podi: 2 Pole Position: 1 Giri Più Veloci: 3 Miglior risultato: 5° posto nel Campionato Costruttori
  5. v6dino

    Mercedes MGP W02

    DATI GENERALI Scuderia: Mercedes GP Petronas F1 Team Anno di produzione: 2011 Motore: Mercedes FO 108Y V8 2398cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio a struttura nido d'ape Carburante e lubrificanti: Petronas Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Brackley (GBR) Progettista: Ross Brawn, Loic Bigois, Thomas Fuhr, Kevin Taylor, Craig Wilson Impiegata nel: 2011 Piloti: Michael Schumacher, Nico Rosberg STATISTICHE GP Disputati: 19 Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: 4° posto nel Campionato Costruttori
  6. v6dino

    Mercedes MGP W01

    DATI GENERALI Scuderia: Mercedes GP Petronas F1 Team Anno di produzione: 2010 Motore: Mercedes FO 108X V8 2398cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio a struttura nido d'ape Carburante e lubrificanti: Petronas Pneumatici: Bridgestone Luogo di Produzione: Brackley (GBR) Progettista: Ross Brawn, Loic Bigois, Thomas Fuhr, Kevin Taylor, Craig Wilson Impiegata nel: 2010 Piloti: Michael Schumacher, Nico Rosberg STATISTICHE GP Disputati: 19 Vittorie: 0 Podi: 3 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: 4° posto nel Campionato Costruttori
  7. R18

    Felix Rosenqvist

    Nato il 7 novembre 1991 a Värnamo, di Felix Rosenqvist si è sempre parlato un gran bene, ma non è mai riuscito davvero ad arrivare in altro come avrebbe potuto. Debutta sulle monoposto nel 2007 e non lo fa nel cosiddetto "giardino di casa", bensì si trasferisce in Asia. Corre la Formula Renault Challenge asiatica e ci mette anche diverse gare per adattarsi ad un mondo così diverso, ma a fine stagione i risultati arrivano e chiude il campionato al quarto posto, vincendo gara-1 nel corso dell'ultimo round a Shanghai. Nel 2008 "sale di livello" vincendo la Formula Renault 2.0 sempre in Asia. Su 15 gare ne vince 10, conquistando il titolo con largo vantaggio su Mathias Beche e Rio Haryanto. Affrontati due anni difficili e lontanissimi da casa, nel 2009 Rosenqvist torna in Europa. L'esperienza asiatica pare averlo forgiato alla grande, perché si impone sia nella Formula Renault svedese che in quella nordeuropea, vincendo in tutto 9 gare su 24. A fine stagione corre anche l'ultimo round della Formula Palmer Audi a Snetterton, vincendo due gare su tre. Nel 2010 sbarca in Formula 3 e si trasferisce di nuovo, questa volta in Germania. Stagione non facile con un team non competitivo, Rosenqvist si difende alla grande vincendo due gare e chiudendo il campionato al quinto posto con otto podi in tutto. I primi tre in classifica sono Tom Dillmann, Daniel Abt e Kevin Magnussen. Prestazioni sufficienti per ricevere la chiamata di un grande team. Trattasi di Mücke Motorsport, che per il 2011 lo mette su una delle sue Dallara nella Formula 3 europea. Centra una vittoria a fine stagione, a Hockenheim, e il quinto posto finale, ma soprattutto vince il Masters di Zandvoort precedendo Marco Wittmann e Kevin Magnussen. Corre anche il Gran Premio di Macao, ma nella gara finale è costretto al ritiro. Nel 2012 è di nuovo ai nastri di partenza della Formula 3 Euroseries e del risorto campionato europeo, con ambizioni di titolo. Purtroppo però l'inizio di stagione è deludente e Rosenqvist riesce ad ingranare solo a fine campionato. Nella Euroseries conquista quattro gare su nove negli ultimi tre weekend ed è quarto in classifica, stesse gare valide anche per l'europeo che conclude invece terzo. A Zandvoort non riesce a difendere il suo titolo ed è nono, mentre a Macao termina secondo. Nel 2013 la FIA ingloba l'Euroseries nel campionato europeo. Rosenqvist si ripresenta ai blocchi di partenza ma è di nuovo vittima di un inizio stagione al rallentatore. Il fuggitivo in classifica è Raffaele Marciello, che dopo il quarto round a Brands Hatch ha già 105,5 punti di vantaggio, ma a partire dall'Austria Rosenqvist inanella una serie di vittorie e podi mentre Marciello cala il passo. In altri quattro round, Rosenqvist recupera un mucchio di punti e dopo Zandvoort ne dista appena 9,5 dall'italo-svizzero con due prove da disputare. A Vallelunga però Marciello vince due gare su tre mentre Rosenqvist delude e a poco servono le due vittorie ed il secondo posto di Hockenheim: Marciello vince il titolo, Rosenqvist è secondo per 32,5 punti. Si toglie comunque la soddisfazione di un secondo successo a Zandvoort (unico insieme a Valtteri Bottas a riuscirvi), mentre a Macao è ancora ritirato. Il 2014 si preannuncia come l'ultima chiamata per la Formula 3 continentale, ma la stagione di Rosenqvist è la peggiore di sempre: vince appena una gara, anche se sul prestigioso tracciato di Pau, e a fine campionato è solo ottavo con 280 punti di distacco da Esteban Ocon. L'unica soddisfazione vera arriva dal Gran Premio di Macao, nel quale riesce finalmente ad imporsi dopo un inseguimento durato quattro anni. Il suo legame con Mücke si chiude qui. Ma dato che "chiusa una porta, si apre un portone" nel 2015 arriva la chiamata del team Prema per tentare un ulteriore assalto alla corona continentale. Il copione pare lo stesso di due anni prima: inizio buono ma incostante con un altro italiano al comando della classifica, Antonio Giovinazzi. Dopo tre round, il pugliese ha 164 punti contro i 110 di Rosenqvist, ma lo svedese ottiene una bella tripletta a Monza recuperando buona parte dello svantaggio. Dopo una breve sfuriata di Charles Leclerc tra Spa ed il Norisring, a partire da Zandvoort è Rosenqvist l'unico ed assoluto protagonista: ottiene 15 podi nelle ultime 15 manches, con 8 vittorie delle quali 5 consecutive. Il campionato è finalmente vinto, con oltre 100 punti di vantaggio su Giovinazzi. La stagione si chiude con il back-to-back a Macao: Rosenqvist è l'incontrastato re della Formula 3. Questi grandi risultati, ottenuti grazie anche a motori Mercedes, portano la Casa della Stella ad ingaggiare Rosenqvist. Non avendo le idee chiare sui programmi che Stoccarda ha in serbo per lui, si accaparra per il 2016 anche un contratto per la Indy Lights con il team Belardi. Si alterna quindi tra USA ed Europa, nella Blancpain Series alla guida della nuova Mercedes-AMG GT3. In America vince al debutto a Saint Petersburg ma non si trova per niente a suo agio con gli ovali, faticando non poco ad ottenere risultati, va meglio con le GT dove sfiora un podio al debutto a Misano (in coppia con Tristan Vautier) prima di essere fermato da un guasto negli ultimi giri e soprattutto trionfa nella 24h di Spa-Francorchamps insieme allo stesso Vautier e a Renger van der Zande. In seguito alla chiamata di Ocon in Formula 1, Mercedes punta su Rosenqvist per rimpiazzarlo nel DTM, scelta che non gli permette più di proseguire in Indy Lights, campionato che lascia con la perentoria doppietta di Toronto. Tra un paio di settimane debutterà sulla Mahindra di Formula E a Donington. Si può dire che quest'anno Rosenqvist è stato come il prezzemolo ed è andato forte ovunque. La powertrain indiana costruita in collaborazione con Magneti Marelli pare competitiva, potrebbe essere un outsider da tenere d'occhio.
  8. R18

    Maro Engel

    Maro Engel, nato a Monaco di Baviera il 27 agosto 1985, è un po' l'oggetto misterioso del prossimo campionato di Formula E. Ottimo pilota GT, fa il suo ritorno sulle monoposto dopo quasi 10 anni un po' per caso, ingaggiato dal team Venturi. Si tratta di un pilota polivalente, ha corso con qualunque tipo di macchina in ogni parte del mondo. Quarto nel campionato europeo kart del 2000, Engel passa in Formula BMW l'anno successivo chiudendo terzo nella Junior Cup. Nel 2002 è ottavo nel campionato tedesco, nel quale vince anche una gara all'A1-Ring. Nel 2003 passa alla Formula 3 Euroseries nel team KMS, come pilota ufficiale Opel, ma a causa degli scarsi risultati viene scaricato dopo poche gare in favore di Hendrik Vieth prima e Adam Carroll dopo. Riparte dalla Formula 3 tedesca, nella quale corre un solo round ad Oschersleben, nel 2004. Nel 2005 è invece protagonista della Formula 3000 italiana con il team Durango (nella foto a Imola), anche qui senza risultati eccelsi. Il rilancio arriva nel 2006 con il ritorno in Formula 3 e il trasferimento in Gran Bretagna. Corre due anni con il team Carlin, vincendo quattro gare e piazzandosi secondo nella stagione 2007 alle spalle di Marko Asmer. Nel 2008 diventa pilota ufficiale Mercedes, che gli affida una Classe C DTM. Nella sua prima stagione non riesce ad ottenere punti e nei tre anni successivi migliora di poco, complice anche il fatto che guida sempre auto datate anche di tre anni. Il suo miglior risultato è il sesto posto nella gara d'apertura del 2009, a Hockenheim. Stoccarda lo dirotta sulle GT e finalmente trova la sua dimensione. Ma ancora una volta deve partire dalle retrovie, perché nel 2012 finisce a correre in Australia, vincendo una prova del campionato nazionale a Phillip Island. Nel 2013, Mercedes lancia la sua E63 AMG nel V8 Supercars, senza però supportare ufficialmente il programma del team Erebus. Engel viene affiancato a Lee Holdsworth. La scarsa competitività della macchina e la poca conoscenza dei tostissimi tracciati australiani non consentono però ad Engel di ottenere grandi prestazioni, il miglior risultato in gara è il nono posto nella long race di Hidden Valley e in campionato è solo 28esimo. Corre anche la Coppa del Mondo GT a Macao, su una SLS AMG. In prova segna il record della pista e in gara domina fino a due giri dalla fine, quando una foratura lo costringe alla resa. Nel 2014 torna definitivamente sulle Gran Turismo. A febbraio segna un altro importante record della pista, quello del Mount Panorama di Bathurst, dominando anche qui la gara (insieme a Nico Bastian e Bernd Schneider) per sette delle dodici ore previste, quando un problema tecnico li costringe ai box. Gareggia nel GT tedesco, nel VLN e chiude terzo la 24h della Nordschleife. A novembre è atteso alla rivincita a Macao e stavolta si fa trovare pronto, conquistando il Guia Circuit davanti al compagno di squadra Renger van der Zande. Nel 2015, Mercedes lo dirotta nella Blancpain Series, della quale disputa le prove endurance. Chiude secondo di categoria Pro-Am nella 1000km di Le Castellet insieme a Sean Johnston e Oliver Morley, ma il resto della stagione non è altrettanto fortunato. Parte di nuovo favorito nella Coppa del Mondo a Macao, riuscendo ad ottenere il secondo successo consecutivo. Con il quarto posto di van der Zande, Mercedes vince anche la coppa costruttori. Nel 2016 si trova nuovamente a girare per il mondo. Sfiora nuovamente la vittoria a Bathurst, ma a tre ore dalla fine la sua Mercedes è vittima di una foratura e finisce a muro. Viene ingaggiato anche dal team Starworks per le quattro prove più importanti del campionato endurance statunitense, ritirandosi però sia a Daytona che a Sebring. Nel corso dell'estate è chiamato a sostituire Mike Conway sulla seconda Venturi in Formula E. Test poco incoraggianti per il pilota e anche la macchina non sembra essere un granché, vedremo come andrà.
  9. R18

    Esteban Ocon

    Esteban Ocon rimpiazza Rio Haryanto in Manor Nato a Évreux il 17 settembre 1996. Tra il 2006 ed il 2008 vince tutto nei campionati francesi di kart. Nel 2011 è vicecampione europeo della KF3 e decide per il passaggio in monoposto. Il 24 marzo 2012 debutta nella Formula Renault 2.0 Alps a Monza, chiudendo ottavo nella prima manche e quinto nella seconda, con il team Koiranen. Centra due terzi posti in Austria e chiude la stagione al settimo posto. Nello stesso anno è protagonista anche nell'Eurocup Renault e, da buon debuttante, fa più fatica ad emergere subito ad un livello più alto. Ottiene comunque un altro terzo posto in casa, a Le Castellet, e termina quattordicesimo. Nel 2013 passa al team ART e dà l'assalto al titolo. Non riesce a tenere il passo dei più esperti Gasly e Rowland ma chiude terzo con due vittorie a fine stagione, a Le Castellet e a Barcellona. Corre tre weekend anche nel campionato NEC vincendo al primo colpo a Hockenheim. Gli ottimi risultati conseguiti convincono il team Prema ad inserirlo nella entry list del Gran Premio di Macao. Chiude buon decimo. Prema lo tiene in squadra per dare l'assalto al titolo europeo di Formula 3 nel 2014. I colori sono quelli della Lotus poiché nel frattempo è entrato nello young programme della scuderia britannica. Conquista nove vittorie e 21 podi in 33 gare e centra il titolo, avendo ragione di Tom Blomqvist e niente meno che Max Verstappen. Partecipa anche a due round della Formula Renault 3.5 con la vettura del team Comtec, in grave crisi finanziaria. Nono posto al debutto in Ungheria. Si presenta da favorito a Macao ma termina quarto nella gara di qualifica e non termina nemmeno il primo giro in finale. Partecipa per la prima volta ad un weekend di Formula 1, disputando la FP1 in quel di Abu Dhabi. Torna con ART per il 2015, in GP3. Nelle prime gare subisce l'iniziativa di Luca Ghiotto, ma dalla seconda manche di Silverstone inizia una serie di nove secondi posti consecutivi che lo rilancia al comando, anche perché Ghiotto si dimostra molto meno costante. Conquista il titolo per otto punti, pur vincendo una sola gara contro le cinque dell'avversario. Nel frattempo, proseguono i test in Formula 1 con Force India. Preferendo il DTM ad una promozione in GP2, Mercedes lo schiera come sostituto del campione in carica Pascal Wehrlein nel campionato tedesco. Non va però oltre un nono posto a Zandvoort. Partecipa a quattro FP1 con la Renault prima della chiamata in Manor al posto di Haryanto.
  10. v6dino

    Mercedes F1 W06

    DATI GENERALI Scuderia Mercedes AMG Petronas F1 Team Anno di produzione 2015 Motore Mercedes-Benz PU106B Hybrid V6 1600 cc turbo Elettronica Microsoft McLaren Electronic System Telaio Monoscocca in fibra di carbonio e honeycomb Carburante e lubrificanti Petronas Primax e Petronas Syntium Pneumatici Pirelli Luogo di produzione Brackley (GBR) google.maps Progettista Bob Bell, Aldo Costa, Geoff Willis e Giles Wood Impiegata nel 2015 Piloti 6 Nico Rosberg 44 Lewis Hamilton 23 e 24 Pascal Wehrlein STATISTICHE GP Disputati 19 Miglior risultato Mondiale piloti e costruttori 2015 Vittorie 16 Podi 32 Pole Position 18 Giri Più Veloci 13
  11. v6dino

    Mercedes F1 W05

    DATI GENERALI Scuderia Mercedes AMG Petronas F1 Team Anno di produzione 2014 Motore Mercedes-Benz PU106A Hybrid V6 1600 cc turbo Elettronica Microsoft McLaren Electronic System Telaio Monoscocca in fibra di carbonio e honeycomb Carburante e lubrificanti Petronas Primax e Petronas Syntium Pneumatici Pirelli Luogo di produzione Brackley (GBR) google.maps Progettista Paddy Lowe, Bob Bell, Aldo Costa e Geoff Willis Impiegata nel 2014 Piloti Nico Rosberg 6, Lewis Hamilton 44 STATISTICHE GP Disputati 19 Vittorie 16 Podi 31 Pole Position 18 Giri Più Veloci 18
  12. alessandrosecchi

    Mercedes F1 W07

    DATI GENERALI Scuderia: Mercedes AMG Petronas F1 Team Anno di produzione: 2016 Motore: Mercedes PU106C V6 1600cc turbo, ibrido Elettronica: Microsoft McLaren Electronic System Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio a struttura nido d'ape Carburante e lubrificanti: Petronas Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Brackley (GBR) Progettista: Aldo Costa, Geoff Willis, Paddy Lowe Impiegata nel: 2016 Piloti: Nico Rosberg, Lewis Hamilton, Pascal Wehrlein STATISTICHE GP Disputati: 21 Vittorie: 19 Podi: 14 Pole Position: 20 Giri Più Veloci: 9 Miglior risultato: Nico Rosberg, Campione del Mondo Piloti 2016 Vincitore Campionato Costruttori 2016 ------------------------------------------------------------------------------------------------------- Iniziano ad arrivare le prime immagini...
  13. R18

    Pascal Wehrlein

    Nato il 18 ottobre 1994 a Sigmaringen, Pascal Wehrlein è diventato pilota Manor dopo essere stato il più giovane vincitore del campionato DTM, l'anno scorso. Vince l'ADAC Formel Masters nel 2011, con 8 vittorie e 13 podi in 24 gare. L'anno successivo passa alla Formula 3 Euroseries sempre con il team Mücke, iniziando il suo avvicinamento al marchio Mercedes: una sola, ma con 11 podi in 24 gare manca il titolo (che va a Daniel Juncadella) per soli 14 punti; chiude quinto a Zandvoort e quarto a Macao. Nel 2013 viene confermato per correre ancora il nuovo campionato europeo di Formula 3, ma l'improvviso ritiro dalle competizioni di Ralf Schumacher gli vale la chiamata per correre il DTM. Dopo i tre podi in tre gare a Monza, il 5 maggio debutta nel DTM con la Classe C coupé. Ottiene solo tre decimi posti nel corso dell'annata. Si avvicina alla Formula 1 nel 2014, quando Mercedes lo promuove a terza guida. Avrà poi occasione di testare anche la Force India, anch'essa motorizzata Mercedes. Dopo un anno di adattamento, va meglio nel DTM dove conquista la prima vittoria al Lausitzring e termina ottavo in classifica finale. La consacrazione definitiva avviene nel 2015, quando la Casa della Stella lo propone come pilota di punta nel DTM, oltre a rinnovarlo come terza guida in Formula 1. Ottiene due vittorie e cinque podi in tutto su 18 gare, ma una grande costanza di risultati gli consente di tenere testa ai più vincenti (ma meno piazzati) Green ed Ekstroem, vincendo così il titolo. Il 10 febbraio 2016 è arrivata l'ufficialità del suo debutto in Formula 1 con la Manor-Mercedes. Spa 2012 Vittoria al Lausitzring nel 2014 Campione DTM 2015 Test 2015 a Barcellona con la Mercedes
  14. La Mercedes ha denunciato un suo ex dipendente, a quanto pare diretto alla Ferrari, per furto di dati confidenziali riguardanti i motori di Stoccarda. La Ferrari ha negato ogni coinvolgimento e ha detto che col dipendente incriminato c'erano solo contatti.
  15. Nonostante ieri sera abbia rischiato seriamente di addormentarmi davanti al televisore procedo con il mio personale cartellino (cit.) Rosberg 9 : questa volta si prende la pole e in gara non ha problemi Hamilton 8,5: scavalcato da Vettel alla partenza prova a fare qualcosa di diverso modificando la strategia Vettel 8: più di così non poteva fare con questa macchina Bottas 8: copia e incolla Vettel Raikkonen 5: non mi è piaciuto ne in qualifica ne in gara dove l'unico spunto è stata la partenza. Sembra tornato alla versione bell'addormentato nel bosco Massa 6: fa il compitino.
  16. Ayrton4ever

    Giulio Masetti

    Propongo questo topic, aggiornato, sul conte Giulio Masetti anche su questi schermi. Buona lettura! Premessa Questo topic nasce da un episodio curioso e da una sorpresa che ho avuto il giorno di Natale del 2011. Quando è mancato mio nonno, abbiamo dovuto cominciare a vuotare la casa, facendo una cernita dei vari oggetti. A Natale, parlando di quest’argomento, mia zia dice: “Sai, abbiamo trovato le foto più impensate, anche due del pilota” Ho fatto un salto: “Quale pilota?”. E mia zia: “Come non sapevi che il tuo bisnonno è stato per anni aiutante e segretario del Conte Masetti?” Sono venuto in possesso delle foto ritrovate e ho deciso di aprire questo topic in onore di un pilota che conoscevo solo come uno dei pochi fiorentini dell’automobilismo. Ho messo per prime le due foto che ritraggono il conte e quella dei suoi funerali nel ’26. La strada è la centralissima Via Strozzi (si può riconoscere l’arco che porta in Piazza della Repubblica, l’incrocio tra cardo e decumano della città ai tempi che furono) e si vede un vero e proprio funerale solenne. Triste fine a parte, scusandomi in anticipo per gli errori, ho cercato di ricostruire la vita del Conte Giulio Masetti, il pilota “di famiglia”. Il conte Giulio Masetti da Bagnano nascea Firenze nel 1895 da una famiglia originaria di Vinci, nell’Empolese e sempre nell’empolese manterrà terreni e interessi, arrivando a ristrutturare personalmente castelli e ville antiche. Amando la competizione e il rischio di uno sport “nuovo”, inizia a correre, dividendo questa passione con suo fratello Carlo che come lui si cimenta nell’epopea pionieristica delle corse. Era uno dei tanti rampolli della nobiltà che si dilettava con le macchine amando la velocità , come il conte Gastone Brilli Peri, il conte Campari o la baronessa Maria Antonietta D'Avanzo. Ma era anche uno sportivo a tutto tondo praticando anche l’atletica, il tennis, l’equitazione e il ciclismo. Inizia a gareggiare poco più che venticinquenne con una Fiat vecchia di sei anni, il modello S57/14B. Dopo un quarto posto alla Targa Florio del 1919, il conte comincia a farsi vedere e a collezionare piazzamenti di prestigio: è secondo dietro ad un altro nobile, il marchese Niccolini, che con la sua Fiat trionfa nella Coppa della Consuma (il passo della Consuma a nord est di Firenze a circa 1000 metri di altitudine) e nella Parma- Poggio di Berceto. Il conte alla Targa Florio del 1919 1921, l’anno della svolta: arriva la sua prima vittoria, sempre con la Fiat, alla Targa Florio sul medio circuito delle Madonie. Il 29 maggio alla partenza della 12^ Targa Florio si trovano 38 concorrenti e campioni come Max Sailer della Mercedes, Campari, Antonio Ascari ed anche Enzo Ferrari che corre su Alfa Romeo e incontra per la prima volta Neubauer. Masetti vince in 7 ore e 25’ ad una media di 58 kmh per 4 giri e 432 Km totali davanti a Sailer e Campari su Alfa Romeo a tre minuti (!). Per il conte Masetti è un trionfo dovuto al suo stile sempre molto pulito e rispettoso della meccanica, ideale per un circuito molto tortuoso come la Targa Florio, la gara delle 1500 curve. Fu aiutato sicuramente dal suo mezzo, non troppo potente ma più agile delle favorite Alfa Romeo e Mercedes, bolidi da 4500 cc. Il conte, forte di questa vittoria, cerca di passare alla Mercedes ma i dirigenti tedeschi non credono in lui, attribuendo la vittoria più alla buona sorte che non ai meriti di Masetti. Quest’ultimo, che ha vinto come pilota privato, è arrabbiato ma non scoraggiato: acquista per suo conto una Mercedes, la dipinge di rosso, il colore dell’automobilismo internazionale dell’Italia e si presenta ai nastri di partenza della “Targa” del 1922. Il Leone delle Madonie 1922, 2 Aprile, 13^ edizione della Targa Florio; 42 concorrenti (25 arriveranno in fondo) che dalle 6,30 partono. Masetti, come detto si è arrangiato in proprio con la sua Mercedes da “privato” che affrontava i più potenti modelli ufficiali a 4 e 6 cilindri guidati da Werner, Sailer, Lautenschlacher, Minoia e Scheef. Tutti questi piloti e i loro potenti mezzi si trovarono ancora in difficoltà tra le curve strette con le loro pesanti vetture e il conte Giulio Masetti distanzia i tedeschi, i compagni di squadra e ingaggiando un bel duello con la Ballot di Goux, avversario temibilissimo, che rimane in testa fino all’inizio dell’ultimo giro. La gara si concluse con il bis vittorioso di Masetti che compie l’impresa anche perché ha recuperato 3 minuti e 54 secondi nel solo ultimo giro, battendo anche il tempo sulla distanza abbassandolo di oltre mezz'ora e vincendo alla media di 63,091 km/h. Terzo è Foresti sempre su Ballot. Masetti con la stessa macchina vincerà anche sul circuito di Brescia e arriverà terzo sempre a Brescia nella gara del chilometro lanciato. In Sicilia è ora un beniamino, i siciliani lo hanno ribattezzato il “Leone delle Madonie”, lo amano: un italiano due volte vincitore, l’ultima volta con una strepitosa rimonta e lui ricambia questo amore sia per gli isolani che per la “Targa”. Nel 1923 l’Alfa Romeo lo ingaggia come pilota ufficiale e lui, con la nuova auto, vince la Coppa della Consuma, si piazza secondo dietro a Brilli Peri ma davanti ad Ascari nel vecchio circuito del Mugello, quarto alla Targa Florio (l’anno dell’incendio) e terzo, dietro al fratello Carlo, nel Circuito di Brescia. Vince la gara in salita Susa-Moncenisio Nel 1924 è ancora un pilota ufficiale dell’Alfa Romeo. Alla guida di un’Alfa RL TF Masetti cerca il tris alla Targa Florio ma non riesce nel suo intento e la vittoria va a Werner che la eredita dal vincitore morale Ascari cui si ferma il motore a pochi metri dall’arrivo. Ascari comincia a spingere, i meccanici danno una mano ma i commissari prima impongono di riportare l’auto dov’era al momento del guasto poi lo squalificheranno e Masetti sarà secondo. Il 13 luglio è alla partenza della Prima Coppa Acerbo sul circuito di Pescara, una gara vinta da un certo Enzo Ferrari ma che il Conte non terminerà così come quelle sfortunate del Mugello, di San Sebastian e Monza. Nel 1925 fa parte della squadra inglese Sunbeam. Vince la corsa a Klausen, una corsa in salita sul passo omonimo in Svizzera quando per la prima volta indossa un casco rigido rivestito in pelle. Colleziona altri piazzamenti ma non partecipa alla sua amata Targa Florio per le proteste nate dopo il passaggio alla squadra inglese Sunbeam; il fascismo era al potere da circa tre anni e aveva già cominciato ad influenzare i media spingendo per un nazionalismo esasperato e dipingendo come traditori della patria coloro che non seguivano questa linea. Da gentleman promette a Vincenzo Florio la sua partecipazione all’edizione successiva, quella a lui fatale. 25 Aprile 1926. Masetti onora la sua promessa ed è al via della Targa Florio. Doveva correre con una Darracq ma a causa di un ritardo guida una Delage. Sono le 7,33 quando parte con la sua macchina n. 13 (della 17^ edizione…) per andare a recuperare su Albert Divo, il suo compagno di squadra. Guida bene, con la consueta irruenza ragionata, ma nei pressi di Sclafani Bagni succede l’irreparabile: per un probabile guasto ai freni, esce di strada e la macchina si cappotta, schiacciando mortalmente il pilota. Lo soccorrono subito un carabiniere e un altro pilota, Robert Benoist (asso dell’aviazione francese, campione automobilistico, insignito della legion d’Onore che morirà a Buchenwald in un campo di concentramento nazista) ma non c’è niente da fare e Masetti muore a 31 anni. La Delage si ritira dalla gara come segno di lutto, lutto che colpisce anche tutti i tifosi, in particolare i siciliani che sul circuito delle Madonie lo avevano visto vincere per due volte e gli dedicheranno un cippo per onorarne la memoria nel luogo dell’incidente. Il tributo in Sicilia I funerali, come si può vedere dalla prima foto che ho messo sono solenni, e i fasci metteranno altri cippi al Passo della Consuma e sulla Futa Il testo del cippo che è sulla Futa dice: SU QUESTO PASSO DELLA FUTA TESTIMONE DEI RIPETUTI TRIONFI NEL CIRCUITO DEL MUGELLO AUSPICE IL FASCIO DI FIRENZUOLA VOLLERO GLI AMICI SEGNATO NEL BRONZO IL NOME DEL PATRIZIO FIORENTINO CONTE GIULIO MASETTI DA BAGNANO PER RICORDARE AGLI ANIMOSI DI DOMANI NEL RINNOVATO CIMENTO LO SPIRITO DI LUI CHE TRASVOLà’ SU LE MADONIE NELLA GARA DI SICILIA A MOSTRARE COME SEMPRE SI POSSA ARDIRE PER L’ITALIA E MORIRE OVUNQUE SIA DA AFFERMARE UN PRIMATO DEL MONDO. I FASCI DI FIRENZUOLA E PIETRAMALA III GIUGNO MCMXXVII
  17. giovanesaggio

    Mercedes W06 Hybrid (2015)

    GOTCHA! It's alive... #W06Spy #BackToWork #F1 @nico_rosberg https://t.co/sCeNTDgLYT — MERCEDES AMG F1 (@MercedesAMGF1) January 29, 2015
  18. Ho deciso di racchiudere qui tutti i post che ho inseriti nella sezione 'foto d'epoca' risalendo dal 1902 ad oggi, con foto e 2 righe tutti i titoli (ufficiali ed ufficiosi) di tutte le Formule di massima serie così da vedere le monoposto come si sono evolute... Exhibition Run, Grosse Pointe, MI, 1903. Henry Ford driving the "999" in an Exhibition Run against Harry Harkness in a Mercedes Simplex, at the Detroit Driving Club's 1 Mile Track in Grosse Pointe. Se via via volete commentare ed aggiungere foto dell'anno in corso di cui si parla siete ampiamente invitati...
  19. L'altro giorno con FW65 al tel parlavamo delle fondazioni delle scuderie. La Mercedes per ovvi motivi è la più storica scuderia. E' nata prima delle corse e già Harry Harkness nel 1902 vinceva lo AAA (poi USAC e poi IRL) su una Mercedes-Simplex! Christian Lautenschlager vinceva il suo primo titolo GrandPrix nel 1908 (era l'uomo Mercedes per i primi 2 decenni del '900) e lo rivinse nel '12! Poi la scuderia è riapparsa come un mastino negli anni '30 con Caracciola-Lang. Anni '50 per poi tornare alla fine del 1° decennio del 21° secolo! La Ferrari è la 2a scuderia più anziana, visto che risale addirittura al 1929! Era la scuderia alfiere dell'Alfa Romeo. A seguire le tante che dagli anni '60 ad oggi, incredibile ma vero, sono ancora in piedi. La Foyt è la più vecchia del gruppone, venne fondata addirittura nel 1965! La McLaren subito a seguire, Monaco 1966. La Penske debuttò ad Indianapolis nel 1968 e la Williams al GP di Spagna del '69 come Frank Williams Racing e sempre al GP di Spagna nel '77 come Williams Grand Prix. A seguire si fa il saltone fino agli anni '90. Il debutto della Ganassi è del 1990, Phoenix; mentre la Sauber si va al GP del Sud Africa del '93. Il 21° secolo per tutti gli altri team: Force India in Australia nel 2008, Caterham, Marussia e Lotus in Australia nel 2012, anche se il Team Lotus storico sarebbe del 1956! La Red Bull, Australia 2005, mentre la Toro Rosso in Bahrein 2006. La Manor debutterà nel 2015. Le altre di Indy. La Andretti anche se affonderebbe le sue radici addirittura in CART nel 1994, la nuova scuderia vede la luce nel 2009! La Herta appare ad Indianapolis nel 2010, il CFH debutterà in Brasile nel 2015, anche se la Carpenter (2012) e la Fisher (2008) risalgono ad anni prima. La Coyne è l'unica scuderia anni '80 rimasta in piedi: Phoenix 1984. La KV è del 1993 come la Sauber. Il Lazier Partners Racing è del 2013! Lo Schmidt è del 2001 mentre il Team Rahal risale fino al 1992! Il D&R è invece del 2000 ad Orlando. Volendo essere 'ganzi', e considerando la Formula E una massima seria potremmo dare l'avvio anche a: Aguri, risale al 2004 in F.INDY, la Virgin nel 2010 in F1, per la Mahindra e Carlin è il 2014 a Donington proprio in Formula.e. Il Dragon Racing (Penske) è il 2007 ad Indianapolis. Ancora 2014 a Donington anche per la DAMS in Formula.e. Lo stesso per la Trulli GP ed il China Racing. La Venturi debutterebbe nel 1992 in F1 in coppia con la Larrouse, mentre la Audi sport Abt è una cosa strana. Come inizio delle corse possiamo prendere tranquillamente la Audi come Auto Union nel 1934. Se si va alla voce Audi e se ne vede l'impegno sportivo, la Formula.e viene considerata ufficialmente campionato a ruote scoperte della Audi! Per riassumere: Mercedes 1902(Mercedes-Simplex in F.INDY)/1908 (F1) Ferrari 1929 (F1) Audi(Abt) 1934 (F.e) Foyt 1965 (F.INDY) McLaren 1966 (F1) Penske 1968 (F.INDY) Williams 1969 (F1) Coyne 1984 (F.INDY) Ganassi 1990 (F.INDY) Rahal 1992 (F.INDY) Venturi 1992 (F.e) Sauber 1993 (F1) KV 1993 (F.INDY) D&R 2000 (F.IDY) Schmidt 2001 (F.INDY) Aguri 2004 (F.e) Red Bull 2005 (F1) Toro Rosso 2006 (F1) Dragon 2007 (F.e) Force India 2008 (F1) Andretti 2009 (F.INDY/F.e) Virgin 2010 (F.e) Herta 2010 (F.INDY) Caterham 2012 (F.1) Marussia 2012 (F.1) Lotus 2012 (F.1) Fan Force 2012 (F.INDY) Lazier 2013 (F.INDY) Mahindra(Carlin) 2014 (F.e) DAMS 2014 (F.e) Trulli GP 2014 (F.e) China 2014 (F.e) Manor 2015 (F.1) CFH 2015 (F.INDY) A voi i commenti.
  20. Ciao a tutti, sono in possesso di un paio di guanti e un cappello utilizzati e autografati da Nico Rosberg quando guidava per la Williams, entrambi marca puma. A qualcuno potrebbero interessare? Purtroppo non mi fa caricare le foto perché superano i 500kb, quindi contattatemi in privato per le foto qualora dovessero interessarvi. Saluti
  21. Sévero

    Mercedes W05 (2014)

    Potrebbe essere un fake ma ecco un anticipazione Muso meno estremo ma cocettualmente simile al quello della Ferrari, edesso ci manca solo la RB
  22. Stando a quanto riporta Autosport la Mercedes avrebbe effettuato qualcosa come 1000 km di test sul circuito di Barcellona per testare le gomme Pirelli. Sarebbe stata una richiesta della Pirelli stessa per tentare di risolvere le difficoltà incontrate nelle ultime gare, ma la Mercedes ne avrebbe approfittato per svolgere test che non sono ammmessi! http://www.autosport.com/news/report.php/id/107671
  23. Andrea Gardenal

    Mercedes F1 W04 (2013)

    Topic dedicato all'erede della delusione del 2012. Chissà che la prima vettura progettata da Aldo Costa, e soprattutto senza Loic Bigois, ci permetta di vedere una Mercedes in gran forma, che consenta ad Hamilton (e a Rosberg) di lottare per lo meno per qualche pole e qualche vittoria. Un paio di notizie per cominciare http://www.blogf1.it/2012/12/28/la-mercedes-w04-ha-superato-i-crash-test/ La Mercedes W04 ha superato i crash test Lo sviluppo della nuova Mercedes W04 è ormai entrato nella sua fase decisiva. Mentre gli altri si giocavano il Mondiale 2012, il reparto aerodinamica di Brackley si era concentrato sul progetto 2013, perché il tempo delle scuse è finito. Le Frecce d’Argento potranno contare su un nuovo cambio – ancora più compatto – e su fiancate completamente riviste, per sfruttare il famoso effetto Coanda degli scarichi. “Questa è la strada da percorrere”, aveva già confermato Ross Brawn ad Interlagos, lo scorso novembre. Meccanicamente, la Mercedes W04 sarà una monoposto molto simile alla Red Bull. Superati egregiamente i crash test, la monoposto sarà presentata intorno alla fine di Gennaio e poi portata ai test di Jerez, il 5 febbraio. Il gran lavoro degli aerodinamici si concentrerà sul retrotreno della vettura, tra scarichi e diffusore, per evitare di far surriscaldare le gomme e buttare al vento un’altra stagione. Sulla RB8, Newey aveva trovato il modo di avere un effetto “sigillo” al retrotreno sfruttando l’energia dello scarico, dove serve una precisione millimetrica. L’effetto è creato con una doppia canalizzazione d’aria, sopra e sotto il diffusore. E la stessa cosa ci si aspetta dalla Mercedes. Lo stesso Michael Schumacher, davanti alla miriade di cambiamenti – sia tecnici che di personale – ha commentato con ottimismo, raccontando: “Nei primi due anni abbiamo sicuramente avuto problemi su più fronti e ci siamo dovuti prendere cura di essi e lo sviluppo è stato interrotto. Solo adesso vi è un’infrastruttura che consentirà nel 2013, e anche oltre, di far crescere la squadra. Anche la W03 è stata costruita nelle vecchie condizioni. E parlo di quantità , non di qualità . E’ questo il motivo per cui lo sviluppo è spesso stato difficoltoso. Ma ora abbiamo creato le condizioni di base per un buon futuro”. ____________________________________________________________________________________________________________________________ http://www.omnicorse.it/magazine/24049/f1-un-cambio-ultra-compatto-per-la-mercedes-amg-w04 Un cambio ultra-compatto per la Mercedes AMG W04 Il primo telaio progettato da Aldo Costa, intanto, ha superato tutte le prove di crash e la scocca è omologata La Mercedes ha omologato il telaio della AMG W04 dopo aver superato positivamente le prove di crash test. A Brackley stanno lavorando molto intensamente per dare a Lewis Hamilton una macchina che sia in grado di vincere dei Gran Premi l’anno prossimo, dopo il successo ottenuto da Nico Rosberg al Gp della Cina di quest’anno. La monoscocca è stata curata da Aldo Costa che è il capo progettista: l’ex ferrarista segue la sua prima macchina, visto che era arrivato alla Stella a tre punte all’inizio dell’anno 2012, quando la F1 W03 era già stata realizzata. I tecnici di Brackley contano di ridurre il gap dalla Red Bull Racing e dalle indiscrezioni che filtrano la nuova vettura sarà molto più simile alla RB8 che ha vinto il mondiale con Sebastian Vettel. Buttato a mare il sistema di stallo dell’ala anteriore (è stato vietato dalla FIA), alla Mercedes stanno sviluppando un interessante nuovo cambio ultra-compatto che dovrebbe permettere di creare molto carico aerodinamico posteriore, lasciando libera l’area al diffusore posteriore e al possibile sistema per lo stallo passivo dell’alettone posteriore. Aldo Costa sta rivedendo anche le sospensioni: stando alle indiscrezioni verrà adottato il sistema pull rod sia all’anteriore, sia al posteriore (il primo verrà copiato dalla Ferrari, mentre il secondo sarà di ispirazione Red Bull Racing). Nel retrotreno si stanno studiando schemi che possano essere facilmente modificati nel corso della stagione a seconda del comportamento delle nuove gomme Pirelli. A livello aerodinamico molta cura è stata posta negli scarichi con effetto Coanda e non sarà difficile trovare le influenze della RB8. Nel reparto corse di Brackley è in completamento una trasformazione della struttura per velocizzare i tempi di sviluppo e messa in macchina dei pacchetti evolutivi.
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