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Elio11

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  1. L'arbitro era lo stesso di Italia-Turchia e anche lì qualcosina combinò. Dopo la positività di Alberto Rimedio, in giro su internet, c'è chi rivorrebbe Pizzul, almeno per una sera.
  2. Elio11

    Carlos Reutemann

    La prima volta che Reutemann si affaccia alla F1 è con una McLaren M7, quella personalizzata da Surtees nell'inverno del 1970 e ribattezzata da qualche giornalista con il nome di 'M7C'. La scuderia, però, è quella di Bonnier, nelle cui mani la vettura è già passata nel corso della predetta stagione. L'argentino vi sale sopra nel gennaio del 1971, in occasione del gran premio fuori campionato valevole per l'ottenimento del benestare della FIA alla possibilità di allestimento della prima gara ufficiale a Buenos Aires dal 1960. Un bel terzo posto, dopo una prima e una seconda manche condotte con regolarità, fa presagire qualcosa di buono. Nel 1972 arriva la prima occasione "mondiale". Ecclestone ha appena perso la possibilità di accaparrarsi i soldi della Yardley ma, fiutando l'affare, si assicura le prestazioni del sudamericano. In Argentina, Reutemann si presenta con una mescola speciale per le qualifiche, aderente e molto friabile, capace di mandare in crisi gli avversari. Nel paese sudamericano si vivono anni particolari e sia la situazione politico sociale, in continuo fermento, che l'annunciata presenza del generale Lanusse per il giorno della gara, fanno pensare a qualche aiutino a beneficio del pilota di casa, debuttante e spinto dalle compagnie di stato. I gommisti della Goodyear si sono muniti di ben cinque mescole diverse per la trasferta, a differenza della Firestone, che punta su una tipologia soltanto. A pochi minuti dal termine dell'ultimo giorno di qualifiche, Reutemann si ritrova a seguire Ickx per quattro giri prima di lanciarsi e fare segnare uno strabiliante giro veloce, rimasto imbattuto: è la prima pole in carriera, un risultato straordinario visto che, tecnicamente, Carlos è un debuttante e, per giunta, sta guidando una vettura "attempata". La gara, non va molto bene, o meglio, all'inizio dà del filo da torcere a Stewart, in grado di sopravanzarlo in partenza, tentando il sorpasso un paio di volte. Poi, però, accusa il degrado delle gomme dopo una decina di giri, perde un paio di posizioni, si ferma a metà gara per cambiare entrambi gli pneumatici di sinistra e monta Goodyear più dure. Infatti, in vista della gara, ha conservato la mescola da qualifica, uno sbaglio che lo porta ad accusare problemi di sfaldamento. Non è finita: sebbene sia a due giri di distacco, conquista ben sette posizioni terminando a ridosso delle posizioni che regalano punti. Qualche settimana dopo, a fine marzo, arriva addirittura la prima vittoria in Formula Uno, alla terza partecipazione a gare fuori campionato, alla quinta in assoluto. Si tratta della seconda e ultima vittoria del modello (e telaio): l'altra l'ha agguantata Hill nell'International Trophy dell'anno precedente. Reutemann riconosce di avere vinto con una buona dose di fortuna: Emerson è messo ko da un guasto alla sospensione posteriore. Due giorni più tardi, si frattura la caviglia a Thruxton per il cedimento del mozzo della posteriore destra. La stagione in F1 è, di fatto, compromessa e così pure il campionato di F2 che lui e la Rondel avevano messo nel mirino a inizio stagione. Quando ritorna qualche mese più tardi dimostra di non essere stato un fuoco di paglia. Insomma, il suo fu un inizio proprio con i fiocchi ... Nella fotografia sopra, la BT34/1 di Carlos precede la 002 di Cevert nel Gran premio argentino del 1972. Riposa in pace Carlos.
  3. Ah ah, non l'avevo mai visto. A sua difesa va detto, però, che per un decennio buono, tra la fine degli anni Ottanta e quella degli anni Novanta (più o meno, il 1998-1999) la moda prevedeva le taglie larghe, dei veri e propri "sacchi", tendenza che contagiò tutti i capi di abbigliamento. Cioè, se vi ricordate una 'L' di allora era volutamente una sorta di "XXL" odierna (con tutte le differenziazioni del caso tra marca e marca a seconda del modo di lavorare del produttore e dei tessuti). Anzi, certe volte, oggigiorno, confezionano delle "XXL" che paiono più delle 'M'.
  4. Con tutto il rispetto per chi li produce ma fanno ribrezzo. Un vero schiaffo al vero made in Italy nel settore delle calzature.
  5. Largo ai (più) giovani: Stasera, un po' offuscata dai bei gol di Barella e Insigne, è andata in scena una prestazione sontuosa di Jorginho. Chiellini, sebbene non sia un suo grande ammiratore si è dimostrato ancora una volta l'uomo chiave per tenere a freno Lukaku. Le due frecce Spinazzola e Meunier si sono controllate a vista nel primo tempo. Alla lunga, il nostro portacolori ha vinto la sfida, risultando provvidenziale anche in fase difensiva con quel salvataggio in extremis (con tanto di previa scaramuccia in corsa che ha fatto perdere a Romelu qualche attimo prezioso). Peccato per la conclusione su quel passaggio perfetto di Insigne e soprattutto per l'infortunio. Verratti è andato bene, stavolta ha fatto gestito il possesso con meno tocchi. Però, all'inizio del secondo tempo, stava per fare una delle sue solite scivolate assassine, su Doku, che a lui sarebbe costata la seconda ammonizione e a noi, con ogni probabilità, un proseguio di partita molto ma molto in salita. Pessime, per come la vedo io, le prestazioni di Immobile e Di Lorenzo. La Svizzera ha fatto un altro partitone, Sommer in testa. Ai rigori avevano in pugno il passaggio alla semifinale, peccato davvero si siano dati la zappa sui piedi.
  6. Un numero eccessivo di previsioni è andato fin troppo bene. Farò come Mourinho, salirò furtivamente sul carro altrui nell'ora del trionfo e scapperò via per altri lidi.
  7. Figurati, anzi, grazie a Te. Le due "gufate" sono arrivate in una fase eccezionalmente propizia. Comunque, penso di ritirarmi dall'attività all'apice del successo insperato, anche perché "chi troppo vuole nulla stringe".
  8. Mi si conceda di avanzare una preferenza: desidererei pagare la prestazione a "Esorcicciolo", alias
  9. No, la Svezia no: era una disamina sincera. Non avrei avuto neanche il motivo visto che nel 2017 ce la siamo cercata noi. A proposito, sarebbe interessante vedere Forsberg in Serie A.
  10. Il fatto è che ci sarebbe una nota Nazionale con la divisa bianca e gli inserti neri che, bene o male, vince, o arriva quasi sempre in finale oppure in semifinale e mi sembra un po' triste lasciarla sola soletta senza nemmeno una parola di conforto . Sicuramente, dopo essere stati sull'orlo dell'eliminazione fino a dieci minuti dal termine con la sfida contro Ungheria, penso abbiano le potenzialità per sapere come rialzarsi ed entrare fra le prime otto. "Utor kalem, itor ausim, olim peror ..." ________ L'equilibrio dell'altra sfida è interessante, sarà una partita aperta a ogni risultato. Da una parte c'è una delle migliori compagini svedesi dalla metà degli anni Novanta, magari dimessa quanto a nomi ma attenta e quadrata come l'Italia di Conte – anche se quella, più tecnica, con il padre di Larsson, Ljungberg e Ibra non era malaccio, anzi –, dall'altra, credo, la migliore, perlomeno per le manovre offensive proposte, Ucraina: il veterano Yarmolenko segna anche parecchio, poi c'è quel Yaremchuk che non è male.
  11. Capitolo pronostici: Scusa Mbappé, gran giocatore etc ... però l'epilogo dell'Europeo del 2000 ... Capitolo Croazia: è stata sicuramente una partita epica per come avete reagito a dieci minuti dal termine. Anche sull'1-2 c'era stata una ghiotta occasione da parte del nuovo entrato, che poi ha anche marcato. Loro hanno avuto il colpo del ko a cinque secondi dal termine con quel tiro che ha lambito la traversa e, forse, sarebbe stato più amaro essere eliminati così. I supplementari erano iniziati bene, poi il problema è stato dare troppo spazio a Olmo a destra che ha messo quei due traversoni con i centrali colpevolmente assenti. Tanto che è stato Brekalo (ma non è un esterno d'attacco?) a trovarsi nella condizione di marcare Morata e Oyarzabal al momento delle loro rispettive conclusioni. Capitolo Atalanta: ieri Pašalić si è aggiunto a Pessina, Mæhle, Miranchuk, Malinovs'kyi e Gosens tra coloro che hanno marcato il tabellino almeno una volta. Ero o eravamo, alla luce dei risultati di questa competizione, a torto, convinti che i giocatori di stanza a Bergamo potessero ben figurare solo nel contesto della squadra gasperiniana. Capitolo pronostici: che dite posso continuare?
  12. Stamattina vado a comprare il cavallo. Opto per questo di razza francese che dirige la difesa in modo impeccabile. https://gazzettadelsud.it/video-dal-web/spettacoli/2021/06/16/popgal-homeless-e-varenne-le-gaffe-di-paola-ferrari-durante-francia-germania-4652bff1-bf13-46d6-b53f-26d78cd72374/ ______________ Le prime dichiarazioni a caldo di Courtois: "Ho paura che l'Europeo di Eden sia finito, anche fosse una contrattura vorrebbe dire dieci giorni fuori. Serve un miracolo". Su De Bruyne dice: "non riesce a piegare la caviglia". Un'ultimissima previsione me la voglio proprio riservare per la Francia: sicuramente avrà vita facile con gli elvetici. Passerà il turno anche senza dilagare con il numero dei gol. Vediamo se funziona ...
  13. Alla luce del risultato clamoroso, Germania o Inghilterra avranno qualche motivazione in più, ora. Scampata la paura per ieri, per stasera pronostico vincente il Portogallo. Ho la sensazione che il Belgio abbia perso il treno per vincere qualcosa nel 2016 e nel 2018. Se dovessi fallire l'ennesimo pronostico mi do all'ippica.
  14. Il Galles gioca dieci minuti poi è un assolo della Danimarca che diventa più precisa e ordinata, chiudendo tutti gli sbocchi di gioco degli avversari, a dire la verità modesti. Comunque, non è male per una squadra pressocché data per spacciata dopo le prime due partite. Se dovessero affrontare l'Olanda ho la sensazione di non vederli tanto sfavoriti. Tra l'altro, sono cognomi abbastanza diffusi da loro, però è curioso che ci siano vari omonimi della vituperata (proprio dai danesi stessi) selezione del 1992, che proprio oggi trionfava all'Ullevi di Göteborg: Schmeichel, Andersen, Christiansen, Olsen, Jensen ... Una storia strappalacrime alla Vilfort, stavolta con lieto fine, c'è già stata, vediamo come prosegue il loro cammino.
  15. Eh già ... si sente anche dire che la Romania sia bagnata dall'Adriatico (una giovane insegnante liceale di geografia a 'L'eredità') o che la marcia su Roma sia avvenuta nel 1985 (sempre lo stesso gioco della RAI, questa volta un giovane laureato con tanto di faccia ammiccante nell'atto di pronunciare con tutta sicumera l'anno).
  16. Elimino la vettura n.7 e la rimpiazzo con la n.8 (Ericsson).
  17. Proprio laddove, nel lontano 1950, ebbe luogo il primo Gran Premio della storia. L'arrabbiatura deve essere abbastanza grossa se glissi su questa frase.
  18. Me lo faccio andare bene vista la penuria di centrocampisti (Eriksen non arruolabile e Sensi, praticamente, pure). È un giocatore discontinuo che con un allenatore come Inzaghi si spera possa trovare una giusta collocazione e un rendimento di valore. Poi, oltre alla mezzala sa fare pure il trequartista all'occorrenza e, inoltre, possiede un buon piede sulle punizioni per le inzuccate. Al di là di Barella e Brozovic, gli altri in mezzo sono Joao Mario, Nainggolan, Vidal, Vecino e Gagliardini, non proprio una sicurezza se qualcuno dei titolari dovesse saltare le partite. Spero si possa sbolognare qualcuno fra i predetti (a parte Vecino che può risultare utile) senza ricorrere ai prestiti. Insomma, dopo Cordaz abbiamo inaugurato ufficialmente il ridimensionamento "oculato". Mi lascia molto perplesso l'ingaggio, considerando i noti problemi che ci costringono a dare via Hakimi e/o Lautaro. Intanto, se così fosse, il Milan perderebbe un altro titolare senza guadagnare un euro. Capitolo Italia: mi faccio andare bene qualsiasi esito finale. In questa lunga striscia di vittorie e/o pareggi non abbiamo avuto l'occasione di misurarci con le squadre che ambiscono alla vittoria finale (a parte l'Olanda e il Portogallo, affrontato quest'ultimo, però, in una fase embrionale del nostro percorso) e, inoltre, non sappiamo ancora quale possa essere la tenuta di testa una volta sotto pressione per essere andati in svantaggio o avere subito provvedimenti disciplinari a sfavore. Tuttavia è anche vero che, finora, abbiamo reso inermi squadre che un brutto scherzo possono sempre tirartelo (e in passato ciò è accaduto spesso, sia agli Europei che ai Mondiali). Poi, certo, tutto può succedere e nella fase a eliminazione diretta si pagano anche i dettagli. Se la prossima avversaria dovesse essere l'Ucraina, già sarebbe un bel banco di prova. In definitiva, credo che fra qualche anno ricorderemo l'Italia di questo Europeo e, in complesso, il cammino percorso in questi quattro anni con molto piacere.
  19. L'Ungheria è in vantaggio sulla Francia. La partita è molto dinamica e piacevole da vedere. La Francia, finora, ha creato tanto, mentre i magiari si sono dimostrati arcigni e, all'occorrenza, hanno sfoggiato una buona dose di tecnica. Già il pesante risultato contro il Portogallo era apparso abbastanza bugiardo.
  20. Vado con il commento a due settimane di distanza, premettendo di dovere ancora vedere la 500. Tra l'altro, ahimé, i buontemponi di Youtube hanno tutti quanti messo l'immagine del vincitore per pubblicizzare il loro video, quindi mi hanno rovinato in anticipo le solite tre-quattro ore motoristiche che mi appassionano di più nel corso dell'anno. È la prima volta che mi riesce il colpaccio, le mie prestazioni sul catino sono sempre state più che insoddisfacenti e, se non sbaglio, anche nell'edizione del FantaIndycar vinta un paio di anni fa, la gara dell'Indiana era stata il solito neo stagionale. Quindi, sono molto contento di avere centrato quest'obiettivo stagionale, quasi quasi mi sento come qualcuno a cui piace arrampicarsi sulle reti. Quanto a Detroit, lasciamo stare. Non sempre abbondare con il numero dei piloti risulta fruttifero. Però, il divario hamiltoniano mi rassicura, almeno per ora ...
  21. Intanto, anche Hakimi, dopo un gol in amichevole, ha voluto mandare un messaggio. Marotta su Rai1 ha detto che Eriksen ha, addirittura, scritto nella chat della squadra.
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