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Elio11

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Contenuti inviati da Elio11

  1. Ti consiglio di contattare l'utente @Massimo P., è possibile che abbia reperito qualche informazione. Qui puoi trovare, qualora tu sia interessato, qualche informazione su John "Toj" Tojeiro: https://www.motorsportmagazine.com/archive/article/may-1985/36/tojeiro
  2. Curiosissimo il fatto che a trionfare con una vettura McLaren adorna, per gran parte della livrea, della vernice colore papaya sia colui che è soprannominato "The honey badger". Prima di oggi, l'ultimo a riuscirci era stato un altro famoso pilota conosciuto con il soprannome di un differente animale ghiotto, però, della stessa delizia apiaria. Questo limitatamente alla Formula Uno, senza scomodare Rutherford oppure la livrea Yardley con i flebili richiami alla variante dell'arancione del 1973. Chissà se Vanzini lo ha detto.
  3. Partita clamorosa delle nostre pallavoliste, soprattutto a muro. Ci riprendiamo la rivincita dopo le opache Olimpiadi. La Serbia è stata totalmente annichilita da Sylla e compagne. È diventato un vizio vincere a casa dei diretti avversari, dati per favoriti a occhi chiusi. Ps: permettemi l'intrusione nella discussione relativa alle Olimpiadi visto che c'è un filo conduttore. Quanto alle Olimpiadi, visto che oggi è c'è stato l'en-plein paraolimpico nei 100 metri piani donne, ne approfitto per dire molto brevemente la mia sulle gare olimpiche d'agosto. Inizialmente ho un po' snobbato l'evento, tant'è che la prima gara vista in diretta è stata il salto in alto maschile, senza neanche averne troppa voglia. Per fortuna, Tamberi inanellava salti buoni a iosa e questo mi ha concesso l'occasione di stare incollato alla televisione. Anzi, involontariamente mi ha permesso di assistere ai 100 m epocali di Jacobs che, altrimenti, mi sarei perso. Per fortuna, non è accaduto. E dire che nemmeno sapevo chi fosse prima di leggere sul televideo la notizia della sua qualificazione per la finale. Nemmeno nei sogni più reconditi mi sarei immaginato che un giorno un italiano potesse vincere i 100 m maschili e/o quattro italiani la staffetta sulla stessa distanza moltiplicata per quattro. Se ancora oggi vengono riproposte le immagini di Berruti e Mennea, non oso immaginare quanto potranno essere celebrati Jacobs, Tortu, Delogu e Patta nei prossimi cento anni e passa. Per quello che ho potuto vedere, emozionanti sono state anche le gare, contro la Nuova Zelanda e la Danimarca, nelle quali l'Italia è stata coinvolta nell'inseguimento a squadre. È stato un altro capolavoro e anche lì, in quella disciplina, fino a cinque anni fa, eravamo molto in ritardo rispetto ai colossi della specialità. Grazie Italia, un'estate sportiva da incorniciare.
  4. Riecchime (oltre le mie più rosee aspettative).
  5. Volendo ossequiosamente onorare l'avvincente Gran premio del Belgio 2021– i caratteri sono scritti volutamente con tale grandezza –, ecco l'articolo di "Road&Track", a firma di Henry H. Manney. A posteriori, l'inizio della fine di Spa-Francorchamps:
  6. Se non altro rendiamo interessante il campionato. Ero abbastanza sicuro di allungare dopo Indianapolis, ma le mie ultime scelte sono state, diciamo, azzardate. Ora vediamo un po' che ne esce fuori.
  7. Allora, sfruttando la nuova norma regolamentare di cui all'art.4, secondo la quale, in caso di mancato inserimento della formazione in una determinata sessione di mercato in essere dovrà essere assegnata quella della precedente "finestra", io toglierei le vetture nn.48 e 59 e inserirei al loro posto un'unica vettura, la n.60 di Harvey. Dovrei accumulare una penalità complessiva di 35 punti per questa finestra, ma potrei disporre di questo parco partenti fino alla fine della stagione (so già che non potrò partecipare neppure alla 'Finestra 7'): n.8 Ericsson n. 4 Kellet n.60 Harvey Chiedo conferma se è possibile operare in questo modo. A proposito, per Mid-Ohio mi è stata assegnata la McLaren n.7 invece della Ganassi n.8. Cerco di salvare il salvabile.
  8. Elio11

    Gran premio di Svizzera 1947

    Resoconto della rivista "The Motor" datato 11 giugno 1947. Fu la prima edizione del "Gran premio di Svizzera" a essere disputata a quasi un decennio di distanza dall'ultima. I piloti furono di scena nella sede storica di Bremgarten. L'evento si articolò in due batterie e una finale. La gara venne funestata dalla morte di tre indisciplinati spettatori: gli incidenti che le cagionarono furono fra loro slegati, in quanto avvenuti nelle due 'batterie' precedenti la gara conclusiva. Del primo tragico evento è protagonista, suo malgrado, Varzi, il quale proprio qui troverà la morte l'anno seguente. In generale, l'articolo sottolinea questo aspetto della sregolatezza del pubblico, un particolare che riesce a far calare il lettore nell'atmosfera di quel giorno. È interessante anche l'ultima colonna della terza pagina: vi troverete alcune notizie circostanziate e di carattere tecnico sulle vetture in gara.
  9. Ah ah, visto ora su Google. L'unico peccato è che la Croazia non potrà collezionare pure il bronzo.
  10. Mi sa che li recuperi tutti, penso di non potere essere online al tempo delle prossime sessioni di mercato.
  11. Yousuf Al-Thunayan (anche Youssef al-Thuniyan), saudita, tutta la carriera spesa, sfortunatamente, nell'Al-Hilal. Quanto al calcio internazionale, prese parte ai Mondiali del '98 segnando un gol su rigore, al di là di varie edizioni della Coppa d'Asia (l'Arabia Saudita esercitava un ruolo egemonico in quella competizione tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta), alcune edizioni della Coppa del Golfo e quella delle Nazioni Arabe, oltre al torneo amichevole a inviti del 1992, trasformatosi retroattivamente nella 'Confederations Cup 1992'.
  12. E pensare che dall'ultima volta avevano "allargato" la strada con quella lingua d'asfalto sulla destra
  13. Amon, in convalescenza per un'imprecisata operazione (stava ancora assumendo antibiotici), in gara usò ufficialmente il quarto telaio, però molte parti del sesto, più leggero e raffinato, vi furono trasposte di peso. Entrò ai box una prima volta credendo erroneamente di avere forato, poi fece altre soste, tre, per problemi alla visiera: l'utilizzo di un nuovo sbrinatore non molto efficace gli guastò l'ennesima gara e proprio all'ultimo tentativo, la quarta fermata necessitata, prese a prestito proprio quello di Beltoise e risolse il problema! Tra l'altro, si trovò spesso a battagliare con Hailwood. Sono divertenti due aneddoti legati a Mike, relativi a questa gara. Sulla linea di partenza lui e Jean-Pierre stavano parlottando di motociclette quando a un certo punto, Hailwood fece un'osservazione arguta circa la piazzola del francese: secondo lui trovarsi all'esterno della seconda fila sarebbe potuto risultare molto utile per infilare i contendenti davanti. Il secondo è che al termine delle qualifiche del venerdì rimase "imprigionato" nel garage: aveva consegnato le chiavi della sua macchina a qualcuno ma non riusciva a ricordare chi fosse, mentre Walker, suo caposquadra, aveva un'idea al riguardo ma il tizio non si presentò per rendergliele se non dopo alcune ore.
  14. Che sito magnifico quello da cui hai tratto questo articolo! C'è di tutto, è una vera e propria miniera.
  15. https://www.legaseriea.it/uploads/default/attachments/comunicati/comunicati_m/8876/files/allegati/8975/3_-_regolamento_divise_da_gioco.pdf Art. 2, primo comma: dal 2022 addio alla maglia del Sassuolo (e dell'Avellino etc ...).
  16. Stavolta, a differenza dello scorso anno, la primissima sensazione che ho è che l'Inter debba lottare anche solo per qualificarsi alla Champions League. Vedremo come si evolverà la situazione: l'impatto di Inzaghi sui giocatori, il mercato in uscita, quello in entrata, gli infortuni (soprattutto se dovessero capitare là davanti!) etc ... Per esempio, già dietro alla risoluzione consensuale con Joao Mario ci deve essere qualcosa sotto, un modo di monetizzare in modo diverso. Per quanto riguarda gli acquisti (nei miei sogni, però), mi piacerebbero Dolberg come vice-Lukaku e Dumfries a destra. Intanto l'incubo è diventato realtà: https://www.footyheadlines.com/2020/12/leaked-nike-inter-milan-21-22-home-kit.html
  17. Per fortuna nostra Vero, rivedendo la partita, si nota abbastanza chiaramente che nei primi quindici minuti i movimenti di Sterling e Mount, facendo convergere i nostri terzini verso le zone centrali, innescano Trippier in modo pericoloso tre volte. Però, nel loro migliore momento, quasi subito, inspiegabilmente, si chiudono in difesa e rinunciano a recuperare palla a ridosso della nostra trequarti. O meglio, ci riescono e lo fanno agevolmente almeno fino alla metà del secondo tempo (tralascio la stratosferica azione di Chiesa verso il quarantesimo minuto), ma non riescono a gestire le distanze in modo adeguato. I nostri, al centro, e Insigne e Chiesa in ripiego, fanno un ottimo lavoro oscuro di copertura, mentre loro non tentano nemmeno la carta del possesso palla perché non ce l'hanno nelle corde. La loro è stata un po' una tattica che mi ha ricordato quella adottata da Conte in alcune partite del girone di ritorno del nostro campionato, ad esempio quella contro il Sassuolo: difendersi dal possesso palla altrui, cercando di attrarre gli avversari nella propria zona per colpire sfruttando la velocità e la dinamicità delle ali e degli altri giocatori chiave. Solo che gli inglesi hanno adottato questa tattica solo per contenerci, al contrario l'Inter agiva così per giocare in modo aggressivo in un secondo momento. Una delle conseguenze di questo discorso è stata la gestione del duello Sterling-Emerson Palmieri: loro hanno creduto che avremmo continuato a sfondare sul lato sinistro come ai tempi di Spinazzola-Insigne e, infatti, Palmieri è rimasto spesso alto. Con Jorginho che andava abbassandosi, e spesso pure Verratti, non hanno mai approfittato di questo nel recuperare qualche zolla di campo in avanti per pressare collettivamente: lasciavano fare sterilmente a Kane, un primo pressing preventivo che deve per forza essere seguito da quello orchestrato degli altri reparti. Il colpo di genio, e anche un rischio di collasso, è stato togliere il famigerato punto di riferimento in attacco, dando libertà di manovra in quella zona di campo addirittura a Insigne! Per non parlare dello spostamento di Chiesa a sinistra (meno male che è duttile), resosi necessario con l'ingresso di Berardi, oppure la mossa a sorpresa Cristante, che lì per lì non mi ha entusiasmato molto. Da lì è cambiato tutto: la loro fase difensiva, fin lì solidissima (a destra, Barella è stato purtroppo annientato a causa della stanchezza accumulata in due anni, mentre, a sinistra, Insigne e Verratti sono stati controllati a vista) è andata in crisi. Dal momento in cui Southgate ha reagito togliendo densità a centrocampo per noi si è fatta in discesa, complice anche il fatto che la loro arma più temibile, la fisicità, l'avevano perduta da un bel pezzo. In alcune fasi dei supplementari anche noi abbiamo dato l'impressione di essere in riserva. Forse, impiegare Rashford e Sancho prima e non a partire dal 120', magari togliendo Sterling, avrebbe potuto giovare alla loro causa, chissà. Di sicuro, è facile parlare a posteriori, e soprattutto con la pancia piena .
  18. La Regina Elisabetta II ha abdicato. È appena stato eletto Re Giorgio VII. Alla luce di quanto visto contro l'Austria, il Belgio, la Spagna e l'Inghilterra direi proprio che abbiamo ampiamente superato "l'esame della tenuta di testa una volta sotto pressione" che tanto temevo fino a qualche giorno fa. Grazie Mancini!! È stato un capolavoro. Ora l'accostamento del tuo nome a quello della Nazionale di calcio italiana sarà finalmente imperituro.
  19. Gli sportivissimi tifosi inglesi: https://www.triestecafe.it/it/news/cronaca/tifosi-inglesi-shock-sputano-calpestano-e-provano-a-bruciare-la-bandiera-italiana-video-11-luglio-2021.html
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