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Elio11

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Contenuti inviati da Elio11

  1. Visto che ha avuto una brevissima esperienza da pilota, la inserisco qui. “Il cambio Weismann a sette marce ci sarà molto utile in qualifica. Ci aiuterà anche a preservare il carburante soprattutto nei lunghissimi rettilinei. Penso a quello del Paul Ricard”. Gordon Murray, durante le giornate delle prove collettive a Jacarepaguá, gennaio 1986.
  2. Elio11

    Benetton B186 '86

    Prove collettive a Rio, 12-18 gennaio 1986. Alcune riviste la chiamavano, scherzosamente, TG186.
  3. Elio11

    Gilles Villeneuve

    Jarama 1981, Gilles tira la volata. Presa da "Grand Prix international" n.34/1981, una rivista dalla vita breve (1979 - inizi 1986) ma dai contenuti molto interessanti.
  4. Elio11

    Elio De Angelis

    Sono venuto a sapere oggi che Ute Kittelberger è scomparsa lo scorso 4 settembre per un arresto cardiaco all'età di 62 anni.
  5. Alla fine delle quattro sessioni di prova del mercoledì e del giovedì, Larry Perkins si lascia andare: “Sono davvero soddisfatto. Sono riuscito a compiere quindici giri in tutto. Non avevo la frizione, il cambio si incantava, la mescola era sbagliata, e ho passato tutto il tempo a guardare gli specchietti per vedere se stessi ostacolando gli altri. Si potrebbe sgobbare su questa vettura per un anno intero senza venirne a capo. Manca di competitività.” In effetti, la BRM P201/4 era un telaio abbastanza datato che vide il debutto con Pescarolo alla fine del 1974, in Italia. L' unica BRM presente in griglia era giunta in Sudafrica, a Città del Capo, via mare, per essere, poi, trasportata a Johannesburg in treno. Rob Walker nel suo resoconto, pubblicato su "Road&Track" fa dell'ironia, scrivendo: "Probabilmente per via della vetustà, i proprietari decisero nel senso che meritasse una bella crociera. Fu così che intraprese il viaggio per mare; da come si è presentata appena arrivata, mi è sembrato avesse dovuto viaggiare sul ponte superiore della nave". Quindi dopo il viaggio di piacere all'aria aperta, una condizione riservata alla merce trasportata, aggiunge questo: "I meccanici hanno consigliato a Larry: “Se ti capita di rompere il motore, cerca di farlo ai box, perché non ci va di inzupparci per riportarla indietro”. Tuttavia, è andato tutto per il verso sbagliato, e il motore ha reso l'anima dopo la prima tornata, alla fine del rettilineo". Qui, Walker si riferisce alle prove del mercoledì pomeriggio, volendo prestare fede al suo metodo di seguire in ordine cronologico l'ordine degli eventi. Quanto alla gara di Perkins, dopo quindici giri, venne già doppiato dai primi della corsa. La "Rotary Watches" di Stanley, per tutta la durata del gran premio fanalino di coda, riuscì a terminare la corsa a cinque giri di ritardo. Anche qui dell'ironia da parte del giornalista: "Larry Perkins, quando ha portato a compimento un solo giro, deve aver pensato: “Cristo! Cosa sta succedendo? Ancora non si è rotta e riesce a camminare!”. Al momento di finire, quattordicesimo, era esterrrefatto." (ndr a dire la verità, nel testo è scritto "Perkins [...] said to himself", non saprei dire se il pensiero sia frutto di un'invenzione di Walker o sensazioni riportate dallo stesso pilota a Rob, messe poi per iscritto. Io ho virato, con "deve aver pensato", per la prima ipotesi, ma potrei sbagliarmi). Anche Jenkinson si sbilancia con un giudizio non tenero rivolto al già non troppo benvoluto Stanley: nell'articolo "Pensieri sparsi sul Transvaal" su "MotorSport", scrive: “La BRM ha sempre cercato di differenziarsi, ma stavolta l'individualismo si sta spingendo oltre il limite.”
  6. Elio11

    Jo Bonnier

    Bonnier intervista Clark e Siffert. Rivolge domande in inglese al primo e discorre in francese con il secondo. A dire il vero, non sono molto ferrato con il francese. Per esattezza, riesco, per intuito, a tradurre un testo scritto, però, quanto alla comprensione del parlato, sto quasi a zero. Sarei grato se qualcuno potesse farmi capire di cosa parlano i due "Jo".
  7. Nel resoconto del gran premio, pubblicato su "Road & Track" a firma di Henry N. Manney, viene scritto questo, in modo molto generico: "One thing they had trouble with was sticking throttle slides and also the ignition spinner flexing or simply coming off the end of the camshaft". Il commento è contenuto all'inizio dell'articolo, dove si fa la presentazione delle squadre presenti, riassumendo in poche righe gli avvenimenti più rilevanti che riguardarono ciascuna scuderia.
  8. Ho messo un'immagine in bianco e nero nella discussione "Foto d'epoca" (non ho trovato una discussione per Giacomo Agostini). Al di là dell'argomento Agostini-March, andando a spulciare qualche AS ho trovato questo brevissimo articolo, quello in cui viene pubblicizzato l'accordo con Politoys. MILANO - «Sembra che in Italia si sia passato finalmente il Rubicone per gli abbinamenti pubblicitari con le auto da corsa. Dopo il significativo caso delle Ceramiche IRIS, adesso è da segnalare un'altra iniziativa, dovuta alla benemerita giovane industria italiana che produce modellini di auto in pressofusione, la POLITOYS-Polistil. È stato concluso un accordo con Frank Williams, manager della Scuderia omonima, sulle cui vetture figurerà la scritta pubblicitaria della Polistil. Il team Williams ha disponibili come è noto due March F.1 (una versione '70 e una '71) e tre March F.2. I piloti sono Henri Pescarolo, Derek Bell e Neil Allen, che debutterà in F.2. Ma l'accordo con la Polistil prevede che su una delle March possa essere utilizzato un giovane pilota italiano, il quale potrebbe correre nel G.P. d'Italia di settembre sulla monoposto F.1. Gli interessati mantengono il più stretto riserbo sul nome del pilota italiano prescelto, in attesa – si specifica – che vengano "conclusi i contatti" avviati da Frank Williams. Si fa però con insistenza il nome di Gianluigi Picchi.» AS n.12/1971 Un paio di articoli su Salvati: « È Salvati l'omino rosso di Frank Williams. Col permesso di Abarth salirà già a Pau sulla March F2 Giovanni Salvati, come era stato anticipato, avrà la sua F.2 per quest'anno. Infatti, il pilota napoletano-milanese ha avuto il permesso dall'ing. Abarth di far parte del team di Frank Williams - Politoys. Salvati è dunque l'omino rosso italiano (per dirla come nella pubblicità della Casa di automodelli milanese che come è noto ha finanziato la Scuderia inglese con l'impegno di utilizzare anche un pilota italiano). Abarth si è dichiarato un estimatore di Frank Williams, da lui definito un "manager serio", ed ha quindi permesso al suo pilota Salvati di avere una guida in monoposto, cosa che finora non sembrava possibile. Williams è già in Italia per parlare con Abarth, ed anche le prove delle vetture dovrebbero essere imminenti. Salvati [...] correrà certamente un minimo di quattro gare, iniziando da quella di Pau, in programma il 25 aprile, sempre che ciò non interferisce con i programmi della Casa dello Scorpione. Prima naturalmente proverà la March che gli deve essere affidata. Come è noto nell'accordo Williams-Politoys è previsto che il pilota italiano possa correre con la March F.1 nel Gran Premio d'Italia.» AS n. 15/1971 A Pau, invece correrà Max Jean, spinto dalla Motul anche sulla 701/6 del GP francese. L'accordo con Salvati non verrà rispettato neanche per le restanti gare, ad esempio nel GP Lotteria ci sono Bell, Max Jean e Pace (non qualificato). Invece, il numero seguente al gran premio spagnolo di F1, il n.18/1971, inizia così, visto che il 2 maggio la F2 era andata di scena nell'ADAC Eifel, e Salvati avrebbe dovuto prendervi parte con una Tecno: Comunque, Williams in quella stagione di F2 trovò il modo di italianizzare la squadra non solo con Pescarolo e Pace ma anche con De Adamich (quell'anno con licenza svizzera, come tiene a precisare l'articolo) e Naddeo.
  9. Agostini con la March 712M di Williams (Goodwood? 1971). Eccola, ripescata da un hard disk esterno . L'immagine è tratta da un forum argentino non più esistente da molti anni. Tra l'altro, ne faceva parte attivamente il nostro utente "Alesi", o almeno credo sia lui visto che nome e foto del profilo coincidono. Da dove essa sia stata tratta sinceramente non saprei dire con assoluta certezza, sicuramente dovrebbe trattarsi di una rivista, forse lo stesso AS oppure il loro Parabrisas Corsa. Gli utenti discutevano sulla presenza o meno di foto a colori. Mi è venuta la curiosità di andare a rovistare se sia stata digitalizzata da qualche articolo, magari si potranno trovare informazioni aggiuntive tali da corroborare quello che ricordo di avere letto lì, soprattutto riguardo al luogo.
  10. Il mio 'Politoys' di cui sopra è da intendere come "sponsor" di una vettura March F2 della scuderia di Frank. Anzi, forse sarebbe stato più giusto scrivere "Motul", almeno considerando lo spazio riservato a questo nome sulla livrea. Non intendevo riferirmi alla Politoys FX3, anche perché questo progetto iniziò solo nell'estate del 1971 e Bailey vi lavorò molto a rilento anche per via delle sollevazioni fra gli operai che caratterizzarono la scena politico-sociale di quella stagione storica. Se il nome Politoys ha generato qualche equivoco, c'è una spiegazione al suo uso. Io sapevo che Williams avesse ottenuto la sponsorizzazione della milanese Politoys, se non proprio con la condizione, almeno con la forte raccomandazione di utilizzare un pilota italiano, tant'è che girò la notizia di un accordo con Giovanni Salvati per un programma comprendente qualche gara su suolo italiano in F2 e, addirittura, il GP monzese di F1 di quell'anno. Ad avallare ciò, furono fatte anche foto della presentazione del pilota a inizio stagione. Inoltre, quanto al requisito dell'italianità, se ci pensiamo bene, abbiamo Pescarolo (GP Inghilterra 1972), il quale aveva il genitore italiano, poi ci sono Gagliardi (potenziale partecipante al GP Italia 1972) e Galli (1973). È vero che la FX3B era patrocinata dalla Marlboro, però Nanni arrivò grazie all'altro sponsor: verso la fine del 1972 girò a Vallelunga con ancora scritto sopra "Politoys". Quanto al mese esatto in cui fu fatta la prova di Agostini sapevo fosse un'uscita invernale. A quanto pare, di questa avventura "agostiniana" esistono foto a colori.
  11. Le osservazioni sulla pericolosità e antisportività del DRS da voi fatte mi trovano pienamente d'accordo. Detto questo è un peccato che di questo Gran premio non venga fatto un cinegiornale "ALTELVCI".
  12. Giacomo Agostini e Frank Williams a colloquio al tempo delle rinnovate ambizioni automobilistiche del centauro. Nei primi mesi del 1971, provò la March-Williams-Politoys, a Goodwood: l'accaduto fu reso noto dall'interessato soltanto dopo la conquista del decimo titolo motociclistico. "Sì, ho provato una macchina da corsa F2, sono andato quasi forte come Rindt."
  13. Non c'entra nulla con l'argomento, però l'occhio è caduto sui "Meridiani". È uno dei volumi dedicati a Borges? Parecchi anni fa, ormai, avevo trovato una ventina di volumi a un paio di euro ciascuno. Erano del tutto immacolati, cofanetto incluso.
  14. Un articolo di due pagine sul Gran premio d'Europa, disputato a Monza il 9 settembre 1923, tratto dalla rivista "Motor Age", Vol. 44, n.14 del 4/10/1923. Non inserisco l'articolo della gara a caso. Noto che sul forum è già presente la discussione sul Gran Premio francese del 1921. Quindi, mi riallaccio ad un discorso parallelo. Sempre in questo stesso numero, c'è un breve articolo su Jimmy Murphy, pilota statunitense vincitore della "500 Miglia di Indianapolis" l'anno precedente. Anche quell'anno fece la sortita in Europa per misurarsi con gli assi europei, motivo per cui perse la possibilità di disputare le gare settembrine valevoli per il campionato "AAA", decisione personale che, probabilmente, gli precluse la vittoria finale del titolo. Troverà la morte, tragica e brutale anche per le modalità con cui essa si palesò, a distanza di quasi un anno, nella gara di Syracuse. Come Jochen Rindt, vinse ugualmente il campionato, bissando il trionfo del 1922. Lo riporto qui: "Parigi 17 settembre - “In questa decisione ravviso lo spirito sportivo essere abbastanza latente” tiene a rimarcare Jimmy Murphy, al quale, appena sbarcato in questa città nella giornata odierna, è stata notificata la decisione presa dall'organismo direttivo dell'AAA di revocare i punti guadagnati dal pilota nel campionato. Murphy ha voluto evidenziare di essere venuto in Europa per prendere parte alle più importanti gare internazionali che non vengono corse sul suolo statunitense, promotore e organizzatore delle quali è quell'ente internazionale i cui membri provengono dalla Francia, dall'Italia, dal Belgio, dalla Spagna, dall'Inghilterra e dall'America. “Nell'agire in codesto modo” ha dichiarato Murphy “ho perso l'occasione di partecipare a una sola competizione (ndr quella di Altoona, tuttavia dopo che l'articolo fu pubblicato ne saltò un'altra, la "San Joaquin Valley Classic" di fine mese), disputata, per giunta, su un tracciato nemmeno inaugurato quando ho lasciato il mio paese. Ho intenzione di tornare in America appena avrò la possibilità di imbarcarmi, così da potere essere presente alla gara di Kansas City. Le due Miller-Special hanno già fatto il viaggio di ritorno”. Nel venire nel "Vecchio Continente", Murphy aveva, fin dal principio, la sicurezza e la volontà di partecipare al solo Gran premio europeo, a Monza. Non vi erano accordi sicuri per presenziare in Spagna, e nemmeno è mai stata avanzata la sua iscrizione in quella gara. Murphy, che ora si trova a Parigi con il suo meccanico Ohlson e con Riley J. Brett, si sta dando da fare per trovare una cuccetta su una nave a vapore. Dice di essere stato battuto dalla potenza velocistica e dalle qualità in accelerazione delle FIAT, macchine che, a suo dire, hanno anche un sistema frenante più efficiente della sua Miller. Al di là di una sosta, in cui sono state apportate migliorie ai freni e sostituita una candela mal funzionante, Murphy non ha mai accusato problemi di natura meccanica durante la gara, perciò non si fa scrupoli ad ammettere di essere stato battuto sul piano delle prestazioni. Ha molto apprezzato la calorosa accoglienza da parte degli appassionati italiani, non esitando a definirla "eccellente". Su Wikipedia si trova scritto che Murphy non gareggiò in diversi ("several") appuntamenti del campionato AAA, ma non è vero. Furono soltanto due su otto.
  15. Elio11

    Gilles Villeneuve

    Credo possa essere il Gran premio tedesco, perlomeno l'asfalto della corsia box sembra essere quello.
  16. Yes, we debated the same problem in another topic of this forum according to what, in terms of info, I was able to gather many years ago. Now I became aware that I tried to summarize them all almost five years ago. How fast time flies! There was also Nostalgia forum among the sites from which I deduced all those news, essays, data etc because, long time ago, it appeared the only trusthworthy source on the internet. I suggest you to check as well what Donald Capps published inside the academia.edu site, with regard to Catlin, Means and the sanctions granted by the Contest board of AAA.
  17. Ha gli arrangiamenti tipici di "The hurting", intendendo l'album nella sua interezza e, addirittura, simili proprio a quelli di "Suffer the children", il primissimo singolo dopo l'esperienza "Graduate", mentre il ritornello è sulla falsariga del pop elettronico di questi ultimi quindici-vent'anni. In generale, è la classica canzone specchio delle influenze in voga al tempo in cui viene rilasciata, con la caratteristica di operare una sorta di recupero delle origini. Sinceramente mi aspettavo di più. Al primo ascolto non mi piaceva per niente, però devo ammettere che, dopo averla sentita varie volte per valutarla meglio, dimostra di avere il pregio, o il difetto, di essere orecchiabile. Ti entra in testa un po' come la canzone fatta da Bono per gli Europei di calcio.
  18. About 1912 events I have all the issues by "Motor Age", while, with regard to "Horseless Age", I have got only the issues published within the first six months of that year . I have noticed that the latter published an article ("Horseless Age", Vol.29, No.15, page 669) containing the proposed calendar of that season. It is written that, despite the races were definitely sanctioned by the Contest Board of the AAA by that time, their respective dates had not been assigned yet. In relation to the "offical calendar", it is curious to draw attention to the fact that almost all the races were going to be held in the west side of the US country but three, namely Salem, Narberth and Old Orchard. On the contrary, neither of them was raced effectively. Many others were cancelled. April 6, 7, 8–Reliability Run, San Antonio Auto Club. April 14—Track, San José, Cal., J. Alex Sloan. May 4–Santa Monica Road Race, A. M. Young,chairman. May 15, 16, 17, 18—Commercial Vehicle Reliability Run, Chicago Motor Club. May 30—Speedway (500 Miles Race), Indianapolis Motor Specdway. May 30—Track, Salem, N. H., Rockingham Park. June 8—Track, Narberth, Pa., Quaker City Motor Club. June 20–Algonquin Hill Climb, Chicago Motor Club. July 4, 5, 6–Beach Races, Old Orchard, Me., Old Orchard Auto Association. August 8, 9,10—Beach Races, Galveston, Tex., Galveston Auto Club. August 23-24—Elgin Road Races, Chicago Motor Club. September 2—Speedway, Indianapolis Motor Speedway October 7 to 11–Reliability Run, Chicago Motor Club. Then, there was a list of proposed contests as well: April from 15 to 20–Track, Birmingham, Ala., April 20-21— Oakland Motordrome, Mystic Shriners April 27—Speedway, Los Angeles Motordrome. May 12—Track, Salt Lake City. May 17-18—Track, Denver, Col., Colorado State Auto Association. June 6—Reliability Run, Washington Post. June 15–Track, Narberth, Pa., Belmont Motor Club. June ?- Reliability Run, Auto Club of St. Louis. June ?– Hill Climb, Portland, Me., Maine Auto Association. July 4—Track, Petersburg, Ind. July 4, 5—Track, Taylor, Tex., Taylor Automobile Club. July 5,6—Road Race, Montamara Festo Auto Com. July ?—Road Race, Riverhead, Long Island. July ?—Reliability Run, Maine Auto Association. July 15—Reliability Tour, Wisconsin State Auto Association. July ?—Reliability Run, Cleveland News. September ?—Track, St. Louis, Mo., Universal Exposition Co. October 5–Fairmount Park Road Race, Quaker City Motor Club. October 12—Track, Salem, N. H., Rockingham Park, November 6—Track, Shreveport, La., Shreveport Auto Club. Date undecided—Road Race, Wichita Falls, Tex. Date undecided—Track, Milwaukee, Wis., Milwaukee Auto Club Where I have inserted the "?" I wanted to mean we are facing undefined dates. Among the races of this list, for example, the last was raced as "Wisconsin Challenge Trophy Race" at the begininng of November. While different events took place always in the same city but they were, as we know, called the "American Grand Prize" and the "Vanderbilt Cup". Savannah quit and Milwakee applied for them . And the two-day race meeting at Tacoma was really held (Montamara Festo), even if, originally, a restrained number of races was proposed, three, whose lenght should have been 300 miles, 250 miles and 150 miles. What happened according the statistics available to us bring us to different conclusions: four races, consisting of 150, 150, 200, and 250 miles, were conducted. ____________________ Del 1912 posseggo tutti i numeri della rivista "Motor Age", mentre per quanto riguarda "Horseless Age" soltanto i numeri pubblicati nei primi sei mesi dell'anno. Ho notato che Horseless Age, alla pagina 669 contenuta nel Vol. 29, N.15, contiene un articolo in cui è pubblicata la proposta di calendario di quella stagione agonistica. Vi è scritto che nonostante le gare fossero state oggetto di validazione da parte degli organi istituzionali dell'AAA, nulla si sapeva ancora, all'epoca dell'articolo, circa le loro reali date. In relazione a questa sorta di calendario ufficiale, è curioso porre l'attenzione sul fatto che quasi tutte le corse sarebbero state disputate nella zona occidentale degli Stati Uniti, a eccezione di tre occasioni, cioè gli appuntamenti di Salem, Narberth e Old Orchard. Diversamente da quanto previamente stabilito, nessuna fra esse ebbe luogo e stessa sorte occorse a molte altre gare reputate come "confermate ufficialmente". (Segue il "calendario ufficiale") C'è poi un'altra lista di gare, la cui effettuazione venne parimenti proposta: (Segue il "calendario di riserva") Dove nella lista ho inserito "?" ho voluto mettere in risalto che si sta parlando di date da definire. Limitatandoci a considerare agli appuntamenti di questa lista, per esempio, va detto che l'ultimo fra essi fu disputato con l'intitolazione "Wisconsin Challenge TrophyRace" all'inizio di novembre. Questa corsa non è da confondere con le due gare che si sono tenute sempre a Milwaukee, le quali sono ricordate, come sappiamo, per essere state valevoli per la Vanderbilt Cup e il Grand Prize: Savannah aveva rinunciato e Milwaukee si propose come nuova sede per entrambe. Anche le corse da disputare nelle due giornate di Tacoma ebbero in realtà luogo e, sebbene si pensasse originariamente di gareggiare in tre eventi diversi, rispettivamente di trecento, duecentocinquanta e centocinquanta miglia, in realtà, le notizie a nostra disposizione ci inducono a pensare diversarmente: si gareggiò quattro volte e in due gare da centocinquanta miglia, una da duecento e l'ultima da duecentocinquanta.
  19. @rephil I did not even know a "Collier's" magazine existed. Thanks a lot for your contribution, it is very appreciated!
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