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AleImpe

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Silverstone 81, la carambola innescata da Gilles.

Chi è l'unico a finire a muro?

 

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Se ricordo bene la dinamica in quella occasione De Cesaris andò fuori pista per evitare di tamponare Watson, che era il suo compagno di squadra. Come disse Poltronieri in telecronaca fu un peccato perché stava facendo un'ottima gara tenendo il ritmo del ben più esperto collega.

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Se ricordo bene la dinamica in quella occasione De Cesaris andò fuori pista per evitare di tamponare Watson, che era il suo compagno di squadra. Come disse Poltronieri in telecronaca fu un peccato perché stava facendo un'ottima gara tenendo il ritmo del ben più esperto collega.

 

Erano tutti in scia l'uno all'altro.

Jones colpì Gilles mentre Lole e Watson praticamente si fermarono in pista per evitare la fagiolata.

De Cesaris, che era dietro, si fermò diversamente.

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Se ricordo bene la dinamica in quella occasione De Cesaris andò fuori pista per evitare di tamponare Watson, che era il suo compagno di squadra. Come disse Poltronieri in telecronaca fu un peccato perché stava facendo un'ottima gara tenendo il ritmo del ben più esperto collega.

 

Era comunque il 6° giro(se non ricordo male...) e Mandingo avrebbe avuto tutto il tempo di farne una delle sue  ;)

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Leggo che molti lo prendono un po' in giro. A quell'epoca c'ero e vi posso assicurare che fin dai gokart questo qui piano non è mai andato.

 

De Cesaris il piede pesante l’ha sempre avuto: questo credo non lo negherebbe neppure Dennis. Però ha ragione Gio, non sapeva darsi un limite. Per buona parte della carriera ha vanificato diverse ottime gare con errori più o meno evitabili. Oltre a questo, ricordo diversi numeri decisamente sopra le righe anche al di fuori dell’abitacolo. Solo per citare una stagione, ricordate l’83? A Rio salta lo stop per le verifiche rientrando ai box o qualcosa del genere, ad Hockenheim ha uno scazzo con un poliziotto, a Zandvoort pensa bene di rifilare un cazzotto sul casco di Patrese per un qui-pro-quo durante le qualifiche. A me i pilotini di oggi tutti perfettini non piacciono granché, ma certi numeri – soprattutto se reiterati nel tempo – mi fanno pensare che almeno il De Cesaris giovane fosse un talento sprecato da una testa calda. E come, ho detto nel mio primo post su di lui, scommetterei sul fatto che senza lo sponsor tabaccaio sarebbe sparito dai radar della F1 molto in fretta.

Detto questo, aggiungo – come peraltro ha sottolineato giustamente qualche altro utente – che il De Cesaris dei primi anni ’90 ha fatto bellissime gare e molti meno errori. Quello è l’Andrea che ricordo volentieri e che mi sarebbe piaciuto vedere sin dagli inizi. 

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De Cesaris il piede pesante l’ha sempre avuto: questo credo non lo negherebbe neppure Dennis. Però ha ragione Gio, non sapeva darsi un limite. Per buona parte della carriera ha vanificato diverse ottime gare con errori più o meno evitabili. Oltre a questo, ricordo diversi numeri decisamente sopra le righe anche al di fuori dell’abitacolo. Solo per citare una stagione, ricordate l’83? A Rio salta lo stop per le verifiche rientrando ai box o qualcosa del genere, ad Hockenheim ha uno scazzo con un poliziotto, a Zandvoort pensa bene di rifilare un cazzotto sul casco di Patrese per un qui-pro-quo durante le qualifiche. A me i pilotini di oggi tutti perfettini non piacciono granché, ma certi numeri – soprattutto se reiterati nel tempo – mi fanno pensare che almeno il De Cesaris giovane fosse un talento sprecato da una testa calda.

 

Secondo la testimonianza di chi ci ha lavorato insieme, aveva il pessimo difetto di non ascoltare i consigli del proprio ingegnere di pista.

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