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Crisi economica o culturale?


sundance76

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Come dici tu te la mettono in faccia tutte poi quando la chiedi parte il 2 di picche e il bello è che spesso te lo danno anche se gli piaci

Vabbè, ma quello che c'entra? Te la devono dare per fare un piacere a te?

Mah...

ti sei mai chiesto perche i ragazzi stranieri cuccano 10 volte di più degli italiani? e non dire che non è vero.

Sarà  che non mi sono mai posto il problema. Per te è così importante?

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In questo contesto non esiste spazio per i valori. Quando li hai vieni preso in giro, emarginato, aggredito dal sistema immunitario auto prodotto di questo sistema. Tanto per fare un esempio: bambini picchiati perché bravi a scuola. Bambini picchiati in quanto diligenti. Chi studia è "secchione" e non va bene per chi è svogliato, quindi viene emarginato perché costituisce un termine di paragone scomodo. Questo ciclo peggiora di anno in anno, lo dicono i fatti.

Non credo sia possibile affrontare questo argomento senza entrare nel micro cosmo, senza considerare le reazioni psicologiche prima ancora di quelle sociali.

E' un mondo che fa davvero schifo e non migliorerà .

Al tal proposito , da un pò di tempo credo che il principale responsabile di questa deriva sia proprio il mondo scolastico. La psicopedagogia ha fatto passi da gigante eppure rispetto a 20 anni fa mi sembra che i bambini che escono dalle scuole siano più poveri di valori e virtù. è evidente che come tutti i meccanismi burocratici la scuola tende a ripudiare i cambiamenti.

Dovrebbero insegnare maggiormente ai bambini come convivere con le altre persone in tutti i sensi invece che fargli ripetere le poesie a memoria che non serve a un C. (ecco un altro esempio di quello che dicevo, una volta si credeva che stimolasse la memoria )

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mi pare anche alex abbia detto una cosa sensata.

vediamo se riesco a spiegarmi meglio

un altro esempio

Una ragazza che la da subito diventa automaticamente zoccola si sa (e sai comè la mente umana soffre del giudizio altrui) scatta quindi un meccanismo mentale di autodifesa in loro che alla prossima occasione dirà  non gliela la do anche se mi piace, perchè ci devo stare insieme, devo per forza stare insieme con lui, anche se magari nemmeno io vorrei, ma non posso perche la società  in cui sto mi impone cosi.

Questo per dire che se non si cambia un po la mentalità  si continuerà  a vivere di masochismo e autopunizioni

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Una ragazza che la da subito diventa automaticamente zoccola si sa (e sai comè la mente umana soffre del giudizio altrui) scatta quindi un meccanismo mentale di autodifesa in loro che alla prossima occasione dirà  non gliela la do anche se mi piace, perchè ci devo stare insieme, devo per forza stare insieme con lui, anche se magari nemmeno io vorrei, ma non posso perche la società  in cui sto mi impone cosi.

Ma questo è ciò che pensi tu.

Ogni ragazza avrà  la sua personale visione della vita e deciderà  cosa fare e non fare, di fregarsene di ciò che pensa la gente di lei oppure no.

Se non te la dà  è perchè non te la vuole dare o non le piaci o le interessa un rapporto diverso.

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alt non è quello che penso io.

io ho detto un caso, che molto di frequente mi è capitato, ragazze che mi lasciavano perdere solo perche gli dicevo la verità  e cioe che volevo un po di divertimento, mentre loro cercavano la storia seria (ma forse solo nella loro testa per giustificarsi di chissa che) salvo poi vederle dopo un po con qualcuno insieme e dopo un periodo breve-medio ancora single.

Certo se a una non gli piaci non si pone nemmeno il problema.

Poi certo ognuna ha la sua testa ci mancherebbe è ovvio.

Questo per dire quanto i condizionamenti possano influire sulle persone.

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erano solo esempi per dire come la societa che ci circonda o l'educazione ricevuta possano influenzare il nostro comportamento anche dal punto di vista dei gusti sessuali.

Faccio un altro esempio.

C'e chi nasce con l'occhio miope ed è cosi, però c'e anche chi ci diventa piu avanti di età  perche' continua a sforzare l'occhio su distanze brevi.

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Al tal proposito , da un pò di tempo credo che il principale responsabile di questa deriva sia proprio il mondo scolastico. La psicopedagogia ha fatto passi da gigante eppure rispetto a 20 anni fa mi sembra che i bambini che escono dalle scuole siano più poveri di valori e virtù. è evidente che come tutti i meccanismi burocratici la scuola tende a ripudiare i cambiamenti.

Dovrebbero insegnare maggiormente ai bambini come convivere con le altre persone in tutti i sensi invece che fargli ripetere le poesie a memoria che non serve a un C. (ecco un altro esempio di quello che dicevo, una volta si credeva che stimolasse la memoria )

Sicuramente il sistema scolastico ha le sue colpe, ma fra i co-rei di questa disgrazia sociale io li metterei all'ultimo posto (siapur con carichi pesanti sulla coscienza). Il motivo è molto semplice: col passare del tempo la scuola è stata esautorata sempre di più e il suo potere sugli alunni è andato drasticamente calando. Si è passati dalle divise e le punizioni corporali agli alunni che insultano e prendono in giro gli insegnanti. Si è passati da un mondo fatto di regole da seguire rigidamente, a una libertà  incontrollata e incontrollabile dei ragazzi. Il decadimento del mondo dell'istruzione è un problema, me è la logica conseguenza del permissivismo che ha flagellato il mondo scolastico anno dopo anno. Io non potrei mai insegnare, finirei col picchiare qualche ragazzotto maleducato e i cui genitori non vogliono sentirsi dire quanto irritante e irresponsabile è il figlio. Così funziona oggi. A malapena ci si può permettere di bocciare i ragazzi, o di riprenderli. Una volta l'insegnamento era una vocazione, oggi è un mestiere che permette lunghi periodi festivi, durante i quali ci si può togliere l'elmetto.

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Non so. Mi pare che ci sia un pò di confusione.

Chi demanda alla scuola l'educazione dei figli non sa cosa significhi fare il genitore. Le fondamenta devono essere poste da chi genera i figli e credo che sia un compito molto difficile. Partendo da questo presupposto, la scuola e quindi l'università  deve formare i giovani in modo che siano preparati a competere con i paesi stranieri. Detto questo, un futuro imprenditore (o altra professione) sarà  di ottima qualità  se avrà  avuto la fortuna di ricevere una educazione familiare adeguata e una formazione culturale altrettanto adeguata.

Morale:.smettiamola di dare la colpa ad altri dei disastri creati in famiglia. Se tu non educhi tuo figlio a stare al mondo come cittadino che rispetta le leggi e le regole, come potrà  mai questo figlio diventare un uomo onesto ? Chiaro: una famiglia può fare il possibile, educare i propri figli al meglio, impartigli i dettami del rispetto per il prossimo ...... eppure le mele marce ci saranno sempre. Ma di solito il buongiorno si vede dal mattino e un buon ragazzo è spesso illfrutto di una buona famiglia, ricca di valori e ideali da trasmettere.

Forse l'Iitalia avrebbe bisogno di ritornare a essere molto più sobria nei modi e concreta nei contenuti.

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Non so. Mi pare che ci sia un pò di confusione.

Chi demanda alla scuola l'educazione dei figli non sa cosa significhi fare il genitore. Le fondamenta devono essere poste da chi genera i figli e credo che sia un compito molto difficile. Partendo da questo presupposto, la scuola e quindi l'università  deve formare i giovani in modo che siano preparati a competere con i paesi stranieri. Detto questo, un futuro imprenditore (o altra professione) sarà  di ottima qualità  se avrà  avuto la fortuna di ricevere una educazione familiare adeguata e una formazione culturale altrettanto adeguata.

Morale:.smettiamola di dare la colpa ad altri dei disastri creati in famiglia. Se tu non educhi tuo figlio a stare al mondo come cittadino che rispetta le leggi e le regole, come potrà  mai questo figlio diventare un uomo onesto ? Chiaro: una famiglia può fare il possibile, educare i propri figli al meglio, impartigli i dettami del rispetto per il prossimo ...... eppure le mele marce ci saranno sempre. Ma di solito il buongiorno si vede dal mattino e un buon ragazzo è spesso illfrutto di una buona famiglia, ricca di valori e ideali da trasmettere.

Forse l'Iitalia avrebbe bisogno di ritornare a essere molto più sobria nei modi e concreta nei contenuti.

Hai ragione, c'è confusione.

Nessuno ha parlato di demandare l'educazione dei figli alla scuola, ma da che mondo è mondo esiste una compartecipazione fra istituzioni e famiglia. Lo stato educa, la scuola educa, la famiglia educa. La famiglia pone limiti alla prole, spiega le motivazioni delle sue "leggi" e le fa applicare. Lo Stato fa altrettanto, la scuola pure. Non si tratta di affidare in toto l'educazione del proprio figlio a terzi, ma di tutt'altro. Questo iter è valso anche per te (che magari hai anche fatto il militare).

Ora, se all'interno della scuola non è più permesso "educare" i bambini (legge e punizione per il trasgressore), ma l'istituzione principale del ragazzo (la famigli), destituisce la scuola di ogni potere, un anello della catena si spezza. Le conseguenze mi sembrano ben evidenti.

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Hai ragione, c'è confusione.

Nessuno ha parlato di demandare l'educazione dei figli alla scuola, ma da che mondo è mondo esiste una compartecipazione fra istituzioni e famiglia. Lo stato educa, la scuola educa, la famiglia educa. La famiglia pone limiti alla prole, spiega le motivazioni delle sue "leggi" e le fa applicare. Lo Stato fa altrettanto, la scuola pure. Non si tratta di affidare in toto l'educazione del proprio figlio a terzi, ma di tutt'altro. Questo iter è valso anche per te (che magari hai anche fatto il militare).

Ora, se all'interno della scuola non è più permesso "educare" i bambini (legge e punizione per il trasgressore), ma l'istituzione principale del ragazzo (la famigli), destituisce la scuola di ogni potere, un anello della catena si spezza. Le conseguenze mi sembrano ben evidenti.

Avete ragione entrambi purtroppo il primo polo dell'educazione ovvero la famiglia non lo fa + si è perso il rapporto tra genitori e figli lasciati a loro stessi davanti alla TV & Co. e la scuola depauperata di alcune delle proprie peculiarità  non può fare moto.

Vi porto la mia piccola esperienza di genitore di un bimbo che ha appena cominciato le elementari abbiamo subito cercato di instaurare un rapporto con gli insegnati autorizzandoli se necessario e nei dovuti modi di punire perché riteniamo che la catena di comando (termine militare ma che rende bene l'idea) sia chiaro fin da subito perché nella vita ci si scontra continuamente.

Dopo un periodo di assestamento, come logico da che le elementari non sono l'asilo, il piccolo Spartaco si è messo in riga e va bene a scuola ed interagisce bene sia con le insegnanti che con i compagni.

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Vabbè sarebbe da sciocchi non continuare un'attività  ben avviata eh. Cioè se mio padre avesse avuto un tabacchi ad esempio io mi ci sarei fiondato di corsa.

Non ho detto che è sciocco\non sciocco. Cercavo di interpretare (magari sbagliando) il post di Maverick. Di certo, se uno non è figlio di notaio (o altro) e vuole farlo lo stesso, diventa più difficile.

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