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Libri e romanzi


S. Bellof

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Recupero ora questa discussione postando un po' di cose che ho letto da quando ho finito l'università  e ho potuto recuperare un po' di interessi personali finiti nel dimenticatoio. 
 
Alex Zanardi - ...però, Zanardi da Castel Maggiore!

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Libro spettacolare. Scritto in modo molto molto semplice e ti fa capire gli alti e bassi nella vita di un pilota. Ho apprezzato la struttura che mette all'inizio subito l'incidente quasi per togliersi il peso e poi trattare tranquillamente tutto il resto.

 
Steve Jobs di Walter Isaacson

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Letto per pura curiosità  verso la "controparte da sempre nemica" e la prima parte è molto interessante per capire come è nata l'informatica e relativo contesto. Tratti che sono presenti nelle varie azienda tutt'oggi. Interessante anche la seconda parte relativa ai prodotti più recenti. Va presa con le pinze perché rischia di essere un enorme spot pubblicitario. Condivisibile la cura dei dettagli e alcune concetti di fondo, meno il prodotto finito.

 

Agassi - Open
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Dopo l'università  ho riscoperto il tennis come sport individuale per eccellenza dove in campo ci sei esclusivamente te con la tua personalità , integrità  fisica e mentale. In attesa di una eventuale biografia di Roger Federer, il libro di Agassi mi è stato caldamente consigliato dal fratellone. Devo dire che le fasi iniziali, il rapporto con il padre, la prima moglie, etc... sono stati alquanto illuminanti. Oltre a scoprire un mondo tennistico che mi ero alquanto perso soprattutto quello prima degli anni 2000.

 

Paolo Nespoli - I problemi dall'alto sembrano più piccoli
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Cercavo un libro relativo ad un astronauta italiano che non fosse sulla cresta dell'onda in particolare quella social. Libro di una semplicità  unica nel trattare questioni non proprio immediate. Interessante anche il fatto che Nespoli sia l'unico italiano ad aver utilizzato sia lo Shuttle che la Soyuz. Molto belle anche le foto presenti all'interno su carta patinata.
 
Fik Meijer - Il mondo di Ben Hur, Lo spettacolo delle corse nell'Antica Roma
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Un ringraziamento a SUN per il consiglio! Un libro veramente bello e denso di storia. Impressionante come basterebbe cambiare qualche parolina e qualche nome delle scuderie per ottenere una visione della società  e delle corse molto molto simile a quella odierna.

 
Andy Weir - L'uomo di Marte
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Lettura in corso. Voglio finire il libro prima di andare a vedere il film. :asd:  Non è scritto per niente male, qualche traduzione un po' migliorabile, rientra nel romanzo scientifico ma nel complesso avvincente. La struttura è quella di un diario di bordo di una storia di sopravvivenza.

 
infine come lettura leggera:
 
Tsukasa Hojo - Cat's eye

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Sono al numero 13/15 e ormai ho completato tutta la collezione. Il cartone animato è stato visto e rivisto fino allo sfinimento durante la mia infanzia e quella del fratellone. Interessante vedere quanto è stato tagliato / accorpato / modificato nella versione animata rispetto al manga. Ma soprattutto mi manca la risposta alla domanda "come kz è finito quel dannato cartone animato??"

 

Questa è la lista delle cose che ho letto nell'ultimo anno considerato che non sono un assiduo lettore, leggo solo alla sera quelle 10-30 pagine prima di dormire giusto per rallentare il ritmo e prendere sonno  :asd:

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  • 2 weeks later...
  • 3 weeks later...

Mentre ero in libreria la settimana scorsa mi son fatto attirare da un libro, già solo per autore e titolo. Il libro si chiama "Storie di Amsterdam" e l'autore scrisse sotto lo pseudonimo di Nescio. è una serie di racconti ambientata a inizio Novecento in cui si tratta di un gruppo di ragazzi che cercano nel loro "fervore giovanile" di combattere contro il sistema borghese e capitalista. è scritto in maniera molto leggera ma ha un sottotesto assai malinconico. Mi è piaciuto tantissimo e ve lo consiglio.

 

(Tra l'altro, pare essere un mezzo classico della letteratura olandese, solo che le letterature nordiche, se non i gialli, in Italia non arrivano se non per mezzo di Iperborea..)

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Finito di leggere qualche giorno fa:certamente il peggiore della trilogia (Benzina e cammina - La danza dei piedi veloci,gli altri 2 titoli) dedicata ai piloti automobilistici italiani e largamente inferiore a "Matti dalle gare"(Piloti moto).

Interviste ripetitive e risposte "diplomatiche/scontate"...tanto bla bla per dire poco.

 

Evidentemente lo spessore dei personaggi intervistati è ben diverso da quello dei primi 2 libri.

 

In ogni caso parliamo di un lavoro sopra la media(e di molto) dei libri "sportivi"...niente a che vedere,per esempio,con le banalita' di Turrini.

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Se a qualcun altro piace Jonathan Franzen, a febbraio Einaudi pubblica il suo nuovo romanzo, a distanza per lui insolitamente breve dal precedente. Ho letto un po' di recensioni, se ne parla come di un capolavoro. 

In effetti se a qualcuno piace Franzen, tutte 'ste cose le sa già. :)

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non ricordo se vi avevo citato "Grande guerra, piccoli generali" che illustra le "virtù" dei generali italiani nella Prima Guerra mondiale,

in particolare il grande Cadorna, cui il comune di Udine ha tolto (giustamente) la titolazione di una strada

Una volta mi interessai a colui che per decenni fu sempre additato come "inetto", l'ammiraglio Persano.

Come spesso capita, pare che la storia fosse assai diversa. E lui non fosse affatto inetto.

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Si pero' Cadorna era un criminale...oltre che inetto.

 

Sì, certo, non mettevo in dubbio la criminalità di Cadorna, a cui prima intitolavano le strade, per poi riconoscere i suoi gravi demeriti. Avevo solo fatto un collegamento mentale del tutto casuale con l'ammiraglio Persano, che dapprima invece fu additato come inetto, mentre di recente si sta cominciando a capire che fu usato come capro espiatorio dagli esponenti della classe politica e militare che furono i veri responsabili della disfatta di Lissa (1866).

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  • 4 weeks later...

Non so se era norvegese, ma comunque l'episodio mi sembra fosse il cosidetto "affare di Lillehammer". 

Gli israeliani in quelle "vendette" uccisero spesso anche semplici passanti di varie nazionalità, e da varie indagini successive pare che in diversi casi colpirono persone che non erano implicate col massacro di Monaco.

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è quando per sbaglio gli israeliani ammazzarono un cameriere norvegese?

Si,a Lillehammer,per un clamoroso errore di identificazione del Mossad, uccisero un cameriere marocchino scambiandolo per Hassan Salameh,n°3 di Al Fatah e "mente" di Settembre Nero ai tempi di Monaco 1972.

Hassan Salameh fu ucciso a Beirut con una bomba nel 1979.

Dal libro emerge la scandalosa impreparazione dei tedeschi nel gestire la crisi.

Basta un dato : all'aeroporto di Furstendelbruck vi erano 5 cecchini a fronte di 8 terroristi;i cecchini non avevano elmetto e giubbotto antiproiettile ed avevano fucili senza mirino telescopico e visore notturno (alle 22:00....) !!

2 cecchini erano sulla linea di tiro uno dell'altro ed infatti uno dei 2 mori' colpito dal "fuoco amico".

Modificato da Albi66
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  • 1 month later...

Stupendo questo libro sulla storia recente dell'Iran, scorrevolissimo, piacevole da leggere, e allo stesso tempo pieno di fonti e riferimenti bibliografici. In realtà parte più o meno dal 1850 e arriva sino al 2009.

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Modificato da sundance76
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  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

Il racconto dell'11/9 di Richard Picciotto,Chief Battalion del FDNY,rimasto sepolto durante il crollo della Torre Nord .

Interessante per il racconto della storia "vista dal basso" di quella giornata e per l'incredibile avventura vissuta da Picciotto e dai suoi uomini.

Peccato alcuni,lunghi,tratti dai toni "rambistici"..

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  • 2 months later...
  • 2 weeks later...

Divorato in 5 gg...e gia' mi manca..

L'eccezionale biografia di Saburo Sakai,uno dei piu' grandi assi dell'aviazione in senso lato.

La lettura permette di far capire in quali condizioni e con quale mentalita' combattevano i giapponesi durante la 2°guerra mondiale; al di la delle, notevoli, descrizioni dei suoi voli e combattimenti, è interessante notare il passaggio dall'euforia delle vittorie alla consapevolezza della sconfitta...e nonostante questo la notizia della resa del Giappone fu accolta , anche da un militare speciale come Sakai, con stupore e vergogna.

Una nota : Saburo Sakai volo' dal Gennaio 1943 ala fine della guerra con un solo occhio: l'occhio destro infatti lo perse durante un combattimento con un Avenger sopra Guadalcanal nell'Agosto del 1942.

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