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sundance76

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  1. Vabbuò, intervallo con una gara bagnata:
  2. Ok, ma quando imponi solo tre motori per tutta la stagione, un cambio per tot gare ecc. ecc. dove sta il pericolo di utilizzare componenti diverse tra qualifica e gara?
  3. Ferrari non è un costruttore generalista.
  4. Ma perché impedire (od obbligare a comunicarne solo due) le modifiche degli assetti?
  5. E tutto questo pur di non cambiare la regola del parco chiuso, pur di non consentire un cambio di assetto alla vettura. Io non capisco, e non lo sanno spiegare nemmeno quelli "fieri di essere della nuova generazione". Diciamolo, oggi siamo noi semplici spettatori ad essere auto-sputtanati.
  6. Il bello (sic) è che siamo pure emotivamente presi da questa F1 (Farlocc One).
  7. Vado un attimo OT su cose serie. Qualcuno ha una copia da cedere dell'AS n.35 del 1989? (Guardacaso, riguardava proprio un GP Belgio)
  8. Colpo di scena, gara in notturna a Spa Francorchamps.
  9. La prima volta che un GP fu annullato durante il weekend fu nel 1985 a... Spa Francorchamps. All'epoca il problema fu l'asfalto rinnovato che si sfaldava.
  10. Siegfried Stohr ha appena postato questa testimonianza: Cosa si vede sotto la pioggia in gara? Monza Europeo F.3 1978, scatto dalla pole e spingo Lammers sul prato. Ma lui taglia la chicane sulla via di fuga e me lo trovo davanti prima del Curvone. Sono quindi secondo e dopo Lesmo, scendendo verso il Serraglio, dato che non vedo nulla ho la preoccupazione di infilare il tunnel prima dell'Ascari e guardo come unico riferimento il prato alla mia destra. Passato il traguardo freno in base ai cartelli e scopro che dentro la nuvola d'acqua c'era Lammers che aveva frenata prima di me. Così lo tampono! Al giro successivo alla stessa staccata mi tengo un po' sulla sinistra e sorpasso in staccata la sua nuvola d'acqua lasciandola alla mia destra. Quasi facile! Ora sono primo e lo stacco subito ma dopo Lesmo il mio motore si ammutolisce: nel tamponamento del primo giro avevo bucato il radiatore! Tornato ai box do la colpa al motore ma quando Dino e Ugo vedono il buco nel radiatore mi guardano malissimo. Era stato il suo tubo di scarico e manco me lo immaginavo. Anche al mio debutto in F.1, dove scattavo dall'undicesimo posto, avevo preso il via con le slick sotto la pioggia, seguivo la nuvola davanti a me tenendo come unico riferimento il prato alla mia destra. Poi, alla staccata, improvvisamente la nuvola è sparita (appena si rallenta si solleva meno acqua) e improvvisamente sono apparse le auto davanti a me che sembravano ferme. Gli altri davanti mi sono apparsi più prudenti di me nonostante le rain e in effetti mi sono buttato all'interno per non tamponare nessuno, ne ho passati due ma poi ho dovuto aspettare una vita prima di riaccelerare e mi hanno ripassato. E' vero che non si vedeva nulla, but that was motor racing.
  11. Certo. E' anche il regolamento tecnico che è fatto pensando alla galleria del vento a massima efficienza in condizioni "ideali" che allontanano sempre più la "vettura" dalla realtà delle cose, come un tracciato in mezzo a una zona boscosa e piovosa. A questo punto facciamo le corse virtuali, da casa noi telespettatori non vedremo differenze, nessuno rischierebbe, non ci sarebbero incidenti reali e spese, nessun ferito, grande guadagno e spese zero.
  12. Siamo ormai in irreversibile cortocircuito logico. Il problema non è il rischio o la "meritevolezza" del restare in pista visti gli aquaplaning, come sostiene qualcuno. Oramai ogni regola cozza contro tutte le altre a livello di senso. Col budget cap, cioé il monopoli applicato alle corse automobilistiche, i capi-baracca non voglio rischiare graffi ai telai che poi dovrebbero essere buttati con nuove spese. Ed è solo un esempio, una goccia nel mare del controsenso che la F1 da oltre vent'anni ha creato. Ma i superficiali pensano di essere paladini della next generation e finiscono per sostenere e alimentare la totale caduta di senso della baracca.
  13. Mi sembra un'atmosfera simile a quella in cui bisognava decidere di eliminare definitivamente il Nurburgring.
  14. Oggi si dovrebbe correre senza bandiere gialle, se non ci sono incidenti. Il rischio? Scusate, ma è una corsa, o una passeggiata al cinema?
  15. Fin quando c'è il pericolo in quella curva, sì. Lo si è sempre fatto per decenni. Quando i commissari hanno finito, togli le bandiere gialle e sei libero di non rallentare.
  16. certo, ma ad un'andatura ridotta le probabilità di farsi male si riducono.
  17. Beh, se la bandiera gialla significa "rallentare per pericolo" e i piloti invece continuano al ritmo abituale, non vedo perché dare la colpa al direttore di gara se qualcuno si fa male.
  18. No, tranquillo, io non sono di quel tipo lì. Se ti sventolo la bandiera gialla e tu sai che significa pericolo in pista, e tu te ne sbatti e poi vai a uccidere qualche commissario o ti inzucchi e ti fai male, nessuno sano di mente dovrebbe dare la colpa al direttore di corsa.
  19. Secondo me sì. Almeno c'era una gara. Poi, chi lo dice che mancavano le condizioni minime di sicurezza? Le carambole al via, anche più affollate, ci sono state anche all'asciutto sotto il sole rovente.
  20. Intanto nel '98 la gara si è disputata. Oggi chissà. Se nel '98 a te non andava di guardare una gara vera, perché pericolosa e con 12 ritiri, potevi evitare di guardarla. Oggi c'è la possibilità che la gara non si faccia.
  21. Il prossimo passo sarà evitare che i piloti rischino di morire per vecchiaia.
  22. Direi disonestamente, soprattutto dal punto di vista intellettuale.
  23. A chi non piaceva, restava sempre l'opzione di cambiare canale.
  24. Quindi buttiamo nel cesso il regolamento tecnico e sportivo, e torniamo a fare automobili.
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