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sundance76

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Contenuti inviati da sundance76

  1. Dopo il GP Germania '87:
  2. Didier Pironi in ognuno dei suoi tre Gran Premi vinti si toglieva il casco nel giro d'onore, cosa che era apprezzata anche da molti tra gli appassionati e tra i commissari di pista. Oggi se sposti una cintura, son palanche.
  3. Spero non sia ancora in vigore la norma che vietava raccogliere bandiere
  4. Hamilton non molla mai, è una gran dote anche questa continua attitudine a recuperare fulmineamente in ogni frangente critico.
  5. Nessun motore che salta, che noia...
  6. In altre occasioni, per molto meno partivano sanzioni e investigazioni, ma forse siccome non sono volati pezzi di macchine lasceranno correre...
  7. Avete ragione, scusate, è che ieri ho rivisto un GP di Monaco con due vetture esplose e distrutte a Santa Devota e nemmeno una bandiera di segnalazione. In effetti la vettura di testa poi ha forato una gomma e un'altra è scivolata sull'olio. Meno male che oggi ci siamo evoluti e questi rischi non ci sono più.
  8. Fu una stagione di difficile interpretazione. Tanti concorrenti competitivi, con le diverse fasi di evoluzione dei team che si intersecavano, portando ad ascese e declini con un contesto che mutava gara per gara. Prost fu il più costante, e secondo me meritò ampiamente quel titolo. Alboreto fece autentici miracoli per mantenersi in corsa, se si pensa che i problemi di motore per la Ferrari iniziarono addirittura al 6° GP in Francia, quindi subito dopo la doppia trasferta americana di Canada e Detroit, dove le Rosse conquistarono un bottino di 25 punti complessivi (su 30) contro i 4 di McLaren e Lotus, e ben prima del GP d'Austria, quando Prost agganciò Alboreto a quota 50 punti pari dopo 10 gare.
  9. “Ingegnere, venga un momento a guardare, abbiamo un problema col motore”. I passeggeri già seduti nell’aereo hanno cominciato a sudare freddo. Siamo sinceri: l’aeroplano era un po’ vecchiotto, la compagnia non era molto conosciuta, e poi la solita prevenzione verso la tecnologia dell’est. L’Ilyushin delle linee aeree romene era stato accolto all’aeroporto di Bologna con molto raccapriccio. Tutti si aspettavano un bireattore Alitalia per andare in volo diretto senza scalo a Lisbona e invece si presenta questo cammello dell’aria con quattro motori a elica. E va bene, sai com’è: a caval donato non si guarda in bocca, dice il proverbio. “Ma riuscirà ad alzarsi in cielo”? chiedeva qualcuno. E l’ingegner Forghieri, che era anche lui tra i passeggeri, rassicurava tutti dall’alto della sua tecnica: “Ma sì, il turboelica è un aereo sicuro, state tranquilli”. Sarà. I passeggeri cominciano a salire. I più fortunati (ma loro non lo sanno) vengono fatti accomodare nei posti di coda che sono quelli più silenziosi (si fa per dire). Il primo trambusto scoppia quando sulla scaletta sale il possente ingegner Carlo Chiti. Arriva di corsa il comandante e lo fa spostare sull’ala. Chiti lo prende per un gesto di riguardo alla sua mole. Invece il problema è tecnico, una questione di baricentro, di equilibrio dei pesi. Uno come Chitone va messo proprio sull’ala. E lui non sa che lì le eliche gli spaccheranno i timpani per tre ore e mezzo. Sale un altro passeggero della mole di Chiti, infatti lo chiamano De Larghis e si ricomincia daccapo con lo stivaggio del “carico”. Tutto viene risolto salomonicamente e cioè spaccando il baricentro in due: Chiti a destra, De Larghis a sinistra, ma sempre sulle ali. Piano piano (l’aereo porta già due ore di ritardo) la carovana si sistema. Tutti hanno le ginocchia in bocca perché, sapete com’è, questi Ilyushin sono roba un po’ vecchiotta, nessuna compagnia in condizioni di libero mercato se li comprerebbe, non si trovano le cinture di sicurezza, non c’è posto per pacchi e pacchetti. Ecco l’aereo pronto al decollo, quando sale uno in divisa che grida: “Ingegner Bernardoni, venga qui, c’è un problema col motore”. Molti sarebbero scesi subito, rinunciando anche alla cifra pagata. Il povero ingegner Bernardoni della Motori Moderni scende imbarazzato. Non osa dire che lui si occupa di turbo terrestri e non di turbo aerei. Mentre in cabina si muore dal caldo e dalla paura, Bernardoni scopre l’arcano. Il motore era quello della Minardi. Stava chiuso in una cassa di legno con su scritto Mille kg. Il comandante s’era spaventato, un peso simile non poteva essere caricato in coda. Bernardoni spiega dottamente che se il motore pesasse davvero mille chili, la macchina non farebbe neppure i trenta all’ora. Chiarito l’equivoco, si chiudono i portelli e via. L’aereo corre, corre, corre e si alza proprio alla fine della pista. Un bel sospiro di sollievo. Tutti vanno alla toilette. Sapete com’è, il nervoso gioca brutti scherzi. Ma scoppia un altro problema. L’ingegner Chiti non passa per la porta della toilette. Cercano di consolarlo: “Carlo, là dentro vibra talmente tutto che non si riesce neppure a prendere la mira”. E il buon Carlo, che ha proprio un buon carattere, si terrà la sua pipì fino a Estoril. [..] Tutti sono intrigati dalla solita diatriba Mansell-Piquet [..]. E così nessuno si fila la Ferrari. Sarà la solita Ferrari che va piano o che rompe [..]. Il venerdì comincia subito con Berger in testa alle prove del mattino. Ma ormai la critica alla Ferrari si è estesa a macchia d’olio e dopo il record di Imola, disatteso poi a Monza, nessuno crede più a certi exploits. Poi arrivano le prime prove ufficiali e Berger è quarto. Niente male ma dopo il primo posto del mattino sembra una nuova doccia fredda. Uno dei tanti alti e bassi cui la Ferrari ci ha abituati negli ultimi tempi. Esce “Il Giorno” e titola: “Berger più veloce delle Williams”. Molti si stupiscono che una vecchia volpe del giornalismo automobilistico come l’aspirante “decano” Franco Lini, sia andato così controcorrente, rischiando addirittura di farsi dare del “leccobardo”. Certo, guardando le velocità massime nei tabulati Olivetti, si scopre facilmente che Berger è stato davvero il più veloce. Ma è accaduto tante volte che i più veloci in quella paginetta lì, poi non abbiano fatto granché. E allora? Allora gli deve essere apparsa la buona madonna di Fatima che gli ha detto pressappoco così: “Caro Franco, il tuo giornale domani sarà in sciopero cosicché tu non potrai pubblicare la notizia della prima pole position di una Ferrari dopo due anni e cinque mesi. E allora io ti dico: sbilanciati oggi e ne ritirerai grandi lodi”. E infatti così puntualmente accade. Berger fa la pole.[..] Carlo Marincovich, AutoSprint – “GP per GP la stagione F1 ‘87”
  10. Sì, forse gli anni '70, ma fu proprio il cambio di cilindrata nel '66 a dare il via a quelle problematiche le cui risoluzioni passarono per le varie innovazioni portate a compimento negli anni '70.
  11. Su un calendario di 16 gare, Alboreto riesce a rimanere in testa al Mondiale fino al 10° Gran Premio compreso, per un totale di 7 Gran Premi. Fino al 9° Gran Premio (Germania, vinto proprio da Alboreto), Michele ha una media/punti molto alta, la migliore tra i ferraristi dal 1976.
  12. 50mila euro di multa per aver toccato l'ala è assurdo.
  13. Non ho detto che vuoi la griglia invertita, ma se dici che ti eccita una gara dove i più forti partono dal fondo, il concetto si traduce proprio nel format della griglia invertita.
  14. Io direi che con Vettel ce n'è a sufficienza per riscrivere la Storia degli ultimi anni.
  15. Spettacoloso video sul biennio 1968-1970!!!! (non badate all'errore - 1978 - del titolo)
  16. Tranquillo, la griglia invertita è tra le soluzioni già in procinto di essere adottate. Manca solo il demolition derby correndo in senso inverso agli avversari, e i gipì non avranno più nulla da invidiare alle minchiate che da simmer facciamo sul divano.
  17. Leggete quali altissime vette di porcheria si è capaci di raggiungere: https://www.rallyssimo.it/2021/11/12/il-cir-nel-2022-si-chiamera-ciar-e-nel-2022-si-correra-solo-su-asfalto/
  18. Questo video ce l'ho sul pc in italiano. Me lo mandò qualche mese fa un appassionato. Ricordo che nel '91 avevo quindici anni e non avevo ancora il videoregistratore (arrivò a casa nel '92), e un mio amico a fine settembre mi chiamò perché su una tv locale lo stavano trasmettendo, mi fece sentire dalla cornetta il commento in italiano del filmato, ma quel canale non riuscivo a beccarlo sul mio televisore, quindi mi fiondai a casa del mio amico per vedere la restante parte. Nei giorni successivi riuscii a trovare il canale a casa e a vederlo dall'inizio. Tuttavia per anni non ne seppi più nulla: alla tv locale mi dissero che le cassette venivano periodicamente cancellate. Beh, adesso dopo soli 30 anni ho finalmente rivisto quel video col commento italiano che mi rimbombava nella memoria.
  19. Io lo vedo, se clicchi su "Guarda su youtube"
  20. Strana e interessante stagione. La Ferrari con sole 2 vittorie fu comunque seconda nel Costruttori, a soli 8 punti dalla McLaren, 90 a 82, ma la scuderia inglese aveva vinto ben 6 Gran Premi su 16. La Ferrari superò anche la Lotus (3 vittorie) e la Williams (4 vittorie).
  21. sundance76

    Stagione 1985 - sintesi

    Bellissima sintesi della stagione dei GP '85
  22. Quasi quasi chiedo all'amministratore del mio condominio se vogliamo mettere un po' di soldi per far organizzare una gara, e la chiamiamo "GP del condominio di Lacco Ameno".
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