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sundance76

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Contenuti inviati da sundance76

  1. Non so se ci rendiamo conto del climax da serie-tv.
  2. Sempre in Parabolica, Clark davanti a Hill e Hulme.
  3. Servoz-Gavin su Cooper in difficoltà nelle fasi iniziali.
  4. sundance76

    Jim Clark

    Nel 1994 quando morì Ayrton Senna avevo circa diciott'anni. Dunque in quel momento erano trascorsi 26 anni dalla scomparsa di Jim Clark: 26 anni mi pareva una specie di enormità. Invece adesso sono già 28 anni dalla morte di Senna... Vabbè, elucubrazioni contorte suscitate dall'anniversario della scomparsa di Jim Clark. Chissà, forse solo Fangio, o forse nemmeno lui, ha ammantato la propria epoca di quella sensazione di superiorità ingenerata nell'animo degli avversari. Ciao Jim.
  5. Io l'ho reinstallato sul nuovo pc, con Windows 10.
  6. Interessantissima intervista: https://racesimcentral.net/richard-yasi-on-grand-prix-legends-papyrus-and-the-final-days-of-a-studio/?fbclid=IwAR1RDS2dZC3nyC40TWTEER3MGer32XcMzk5-Y9qKM1vdXU9qj-_8MhsMNKU
  7. Su MotorSport non ho trovato cenni nella cronaca del weekend...
  8. Una interessantissima intervista a Caracciola alla vigilia della stagione '35 (quella che lo vedrà tornare alla vittoria dopo il doloroso incidente del '33, e che anzi diventerà la sua stagione migliore di sempre, con 6 vittorie e il primo dei suoi tre titoli di campione d'Europa Grand Prix), pubblicata su Automobil-Revue. Gli errori di traduzione sono miei: "Personalmente, mi piace di più quando non si fa molto clamore su di me in pubblico. Non sopporto il culto della personalità, il clamore della celebrità e l'adorazione dell'eroe dei piloti, e niente è più nauseante per me di "Mister Crack " o "Herr Canon". Nonostante i miei successi, le mie opinioni al riguardo non sono cambiate nel corso degli anni. Un pilota da corsa è un uomo, che deve essere all'altezza di un lavoro molto serio e pericoloso e alle velocità odierne, il pilota deve anche fare i conti con le estreme conseguenze prima di ogni partenza, perciò è opportuno per lui che si faccia indietro silenziosamente e modestamente dietro la grande causa che egli serve, ed è perfettamente sufficiente quando lascia che i suoi successi parlino da soli. "Da questo punto di vista, la mia personale esigenza pubblicitaria è arrivata a zero. Un pilota non è una star del cinema, e il culto delle star, che imperversa negli ultimi tempi nello sport automobilistico, è il più antisportivo che possa immaginare. I piloti, e soprattutto i nuovi arrivati più giovani, devono essere educati alla modestia sportiva e possono essere autorizzati a essere in vista solo attraverso i loro successi. "Una volta che si è fatta la propria parte in una gara, è meglio scomparire in un piccolo villaggio di montagna e raccogliere forza, riposo e accumulare energia allo scopo di essere prontamente preparati per una nuova battaglia. Chi fa diversamente danneggerà la causa dello sport automobilistico. Non è un pilota da corsa ma un Crack, e cambierà idea solo quando la sua gomma esploderà a 320 km/h, così che solo per caso, circa 1/100 di secondo, sbatterà contro il triste mietitore. "La stagione agonistica per noi inizia il 22 aprile con il Gran Premio di Monaco, che come è noto va in scena per le strade di Montecarlo. Il circuito provoca un assurdo carosello, dove ho avuto un incidente alcuni anni fa. Personalmente ritengo che correre su un circuito del genere con le attuali veloci auto da corsa è una sciocchezza, ma dobbiamo andarci perché va bene anche la competizione straniera, infatti io e il mio compagno di squadra Fagioli gareggeremo per Mercedes-Benz mentre l'Auto Union manderà Varzi e Stuck. Diventerà una battaglia rovente, dove dobbiamo fare i conti soprattutto con gli italiani. "La nuova Alfa Romeo della Scuderia Ferrari con il motore a compressore allargato a 4,5 litri e l'asse posteriore oscillante, come so, è diventata velocissima e conosciuta come affidabile e costante. Nuvolari, Chiron, Dreyfus e Brivio faranno tutto quanto è il loro potere per rendere infernale la nostra gara. Quest'anno non sarà così facile sbarazzarsi degli italiani, perché dalle sconfitte dell'anno scorso hanno imparato molto. "Per quanto riguarda i francesi, francamente, non sono preoccupato. Questa nazione ha perso terreno nelle corse internazionali e dovrà lavorare a lungo finché non raggiungerà il nostro netto vantaggio. Il pericolo aumenterà di molto in estate, quando gli italiani schiereranno la nuova Alfa Romeo 12 cilindri, che è un'auto da corsa molto moderna. Non è affatto impossibile che raggiungeremo velocità fino a 360 km/h verso la fine della stagione, con cui ovviamente le gare non diventano meno pericolose di quanto non lo siano già oggi. “Senza dubbio, nella prossima stagione Varzi sull’Auto Union da competizione diventerà uno dei concorrenti più pericolosi, proprio come il mio compagno di squadra Fagioli. Entrambi sono eccellenti e sportivi colleghi con cui sono davvero pronto a gareggiare. "Anche le nostre vetture da corsa Mercedes-Benz quest'anno saranno sicuramente della partita, e anche noi piloti faremo di tutto per assicurarci una vittoria. Ma il mondo sportivo deve rendersi conto che sarà più difficile quest'anno rispetto al precedente, perché nel frattempo gli avversari sicuramente non hanno dormito. "Poi, 14 giorni dopo Monaco, ci incontreremo sotto il caldo sole africano a Tunisi e con lo stesso intervallo di tempo poi al Gran Premio di Tripoli. Entrambe sono gare molto pericolose e veloci, e sarà un compito difficile perché non siamo abituati a quel clima. A fine maggio poi si partirà per l'Avus, e già oggi posso dire che lì si raggiungeranno delle velocità che fino ad ora non erano mai state raggiunte in nessuna altra gara del mondo. " È un peccato che i nostri nuovi giovani piloti non siano ancora abbastanza pronti per dare una mano adesso. La costruzione di piccole e veloci auto sportive fino a 1,5 litri di cilindrata dovrebbe essere incentivata, in maniera ancora più forte di quanto fatto finora, e ogni grande gara dovrebbe essere preceduta da una gara di vetture sport. Questo sarebbe il metodo migliore per crescere la generazione emergente, perché solo dai giovani si può ricevere sotto ogni aspetto un set junior all'altezza degli standard (“because only from the youth can we receive in every respect an up to standard junior set”). Penso che la procedura per provare gli attuali piloti sulle nuove auto da corsa non avrebbe successo. Noi tutti abbiamo dovuto iniziare con auto più piccole e potevamo solo andare avanti per anni, in un duro lavoro di sviluppo".
  9. Vittoria di Jim Clark, partito dalla pole position, ma è il compagno Graham Hill a compiere una grande prestazione. Durante le prove, dopo aver ottenuto il 2° tempo, l'inglese aveva patito la rottura della sospensione proprio nel rientro ai box, che aveva fatto sbattere la vettura contro il muro. Il team Lotus fu quindi costretto a lavorare tutta la notte in fabbrica per approntare un nuovo telaio, e contemporaneamente a realizzare nuove sospensioni rinforzate da installare anche sulla vettura di Clark. La bisarca del team rientrò al circuito nelle prime ore del mattino successivo. Clark condusse la gara per i primi 25 giri, poi Hill prese la testa con decisione, rimanendo al comando fino al 54° giro, quando come ha ricordato @duvel un problema a una vite della sospensione posteriore sinistra lo costrinse ai box: dopo la riparazione, l'inglese provò a rientrare, staccatissimo, ma dieci giri dopo ruppe il motore. Intanto Clark era tornato tranquillamente in testa, andando a cogliere la seconda vittoria stagionale per sé, per il team e per il nuovo motore Ford-Cosworth. Era la quinta vittoria di Jim nel GP inglese negli ultimi sei anni. E pensare che in prova proprio il V8 gli aveva dato enormi grattacapi, con continuo misfire: solo nell'ultima sessione si scoprì che il guaio, determinato da una scorretta miscelazione aria-benzina, era provocato da un foro microscopico nel filtro del carburante del sistema di iniezione. Cambiato il filtro e l'iniettore, il motore cominciò a funzionare alla perfezione, e Clark scese in pista: 1'25"5 (che già eguagliava il suo miglior tempo precedente) 1'26"6, 1'26"4, 1'25"7 (pole provvisoria), 1'26"4. A mezz'ora dalla fine delle prove tornò in pista: due giri di riscaldamento sull'1'27" e poi nuova raffica: 1'25"6, 1'26"4 (con varie macchine lente), 1'25"5 e infine 1'25"3 alla straordinaria media di 198,82 km/h. Graham Hill, pur secondo, non fece meglio di 1'26"0.
  10. LE VERITA' DI FRANK 24 aprile 1993 Come si convive con Prost? «Alain è una persona affascinante: è bello alzarsi la mattina e sapere che si dovrà lavorare con lui» È meglio o peggio che con Mansell? «Nigel fuori dalla macchina ti rendeva la vita davvero difficile, ma quando prendeva il volante in mano era un vero superman» Mansell tornerà in F1? «Un paio di mesi ero convinto di sì, adesso sono sicuro di no. Si diverte troppo a correre in America. In più in Florida c’è il sole poi là si va a correre nel fine settimana, non c’è né politica, né pressione, proprio quello che vuole lui» Perché Hill, senza un passato alle spalle, va forte come Prost che ha vinto tre mondiali? «Damon ha avuto la fortuna di salire su una vettura molto competitiva e di averci girato sopra per almeno quindicimila chilometri. È bravo ed è anche stato fortunato, per uno come lui ci sono altri nove piloti bravi quanto lui che non hanno la stessa opportunità» Ferrari amava mettere piloti sconosciuti al volante delle sue auto, per dimostrare che erano le Rosse a vincere e non i piloti. «Le Ferrari hanno vinto 103 GP e la McLaren 102. Noi siamo a poco più di 60 e ci va bene che vinca chiunque, non ci interessa se si dirà che ha vinto il pilota e non la macchina» Perché Patrese non è stato confermato? «Riccardo a fine estate sapeva che arrivava Alain e che per la seconda auto si azzuffavano Nigel e Ayrton. A quel tempo non potevo garantirgli nulla. Lui ha preferito andarsene» Adesso che Mansell non c’è più, è da considerarsi una perdita o un vantaggio per la Williams? «Perdere Nigel la considero una sconfitta. Per me, per la Williams e per la Renault» Mansell ha detto che lui le prime tre gare quest’anno le avrebbe vinte… «Lo penso anch’io» Hill lo ha voluto Prost? «Alain non aveva una grande esperienza con una monoposto così elettronicamente sofisticata come la Williams Fw15. Damon era il nostro collaudatore e la conosceva benissimo. Alain aveva capito che poteva trarre molti vantaggi da tutto ciò» Perché non è arrivato Brundle? «Martin ci assicurava un buon rendimento in corsa, ma studiandolo bene ci siamo accorti che in qualifica non era mai velocissimo…» Fuori il rospo: com’è andata davvero con Mansell? «All’inizio lui voleva troppi soldi e noi non glieli volevamo dare. Poi, quando abbiamo trovato un accomodamento sui soldi, lui si era troppo arrabbiato e aveva già preso la decisione di andarsene via» Prost o Senna? «Credo che lavorare con Ayrton sia molto snervante» Il prossimo anno Senna verrà in Williams o andrà in Ferrari? «Credo che Ayrton e Dennis vadano molto d’accordo. Si conoscono bene, troppo bene» Le Ferrari? «Non vanno affatto male, hanno solo problemi con le sospensioni attive. Se putacaso, e lo dico per scherzo, sia chiaro, potessero comprare le nostre, sarebbero immediatamente molto, molto competitive…» (Dialogo tra Carlo Cavicchi e Frank Williams alla vigilia del GP di San Marino 1993. Foto: copyright Rainer Schlegelmilch)
  11. Ma è vero che hanno gareggiato solo per 6 giri?
  12. Beh, ma allora anche Schumacher a Monza 2001 sarebbe apparso "mentalmente ritirato", invece aveva altri tre titoli mondiali consecutivi nel mirino.
  13. Non preoccupatevi, Domenicali tra poco ci darà 30 granpremietti all'anno, hai voglia a trovare stupendissimi circuiti.
  14. Nel '38 il GP di Donington doveva corrersi a settembre, ma la crisi di Monaco fece sospendere l'evento e le squadre lasciarono il circuito. La crisi momentaneamente rientrò, e il GP si disputò a ottobre.
  15. Le parole sono importanti. Quel gruppo può essere denominato come espressione della minoranza "resistente" contro le truppe della coalizione a guida Saudita intervenute nel Paese.
  16. Sì, sono i due volumi su Borges. In effetti venti volumi a 40 euro sono una grossa occasione. I due su Borges vengono venduti, da soli, a cifre molto maggiori.
  17. Ho trovato una buona occasione e ho acquistato questo bellissimo libro. Per circa 50 euro ho trovato una copia nuova, non usata, dell'edizione '83 ristampata nell'85. Allo stesso prezzo sul web si trovano copie senza la sovracoperta illustrata che vedete, e in stato di usato variabile, mentre quelle in condizioni di nuovo possono anche costare 150, 200 e persino 500 euro. La mia copia è dotata anche di una custodia di cartoncino in cui inserire il volume per protezione. L'autore aveva già scritto negli anni '30 il bellissimo "Motor racing with Mercedes-Benz", che copriva il periodo 1937-1938-1939, che però era di formato 22x14. Questo invece è di grandissimo formato, 34x27, abbraccia l'intero ventennio 1934-1955, e a livello di illustrazioni è davvero superbo.
  18. Gara molto significativa per diversi aspetti.
  19. Una testimonianza di Franco Gozzi, braccio destro di Enzo Ferrari, su quello che fu il suo primo GP al seguito della squadra corse.
  20. Leclerc con il terzo Gran Premio vinto raggiunge gente come Hawthorn, P.Hill, Pironi, Frentzen, Herbert, Boutsen, Fisichella.
  21. Quattro anni spesso sono la durata di un intero ciclo tecnico, non la fine. E poi parliamo di normalissimo sviluppo, non di motori concettualmente nuovi e differenti.
  22. L'estetica mi interessa relativamente, quello che mi lascia enormemente perplesso per la massima categoria "motoristica" è che, da quello che mi è stato detto, i motori siano stati completamente resi intoccabili per ben quattro anni, e che addirittura se si palesa una differenza di alcune decine di cavalli tra un propulsore e l'altro (non so quante decine), si interverrà per annullare questa differenza e rendere quindi pressoché simili le potenze tra i vari motori. Quindi mi domando: se la differenza la farà esclusivamente lo sviluppo e lo sfruttamento dell'aerodinamica, quali sono le motivazioni che hanno animato le squadre nello stendere questo regolamento? - Lo sviluppo aerodinamico costa meno dello sviluppo motoristico? Può essere, ma non lo so. - Lo sviluppo aerodinamico, a parità di motori uguali e resi simili anche nella potenza (quindi eliminando totalmente la variabile motoristica), potrà portare a cambiamenti di competitività durante la stagione tra le varie squadre a vantaggio dell'incertezza sul risultato e dell'interesse verso la competizione? - Altro?
  23. Non ho seguito la questione durante l'inverno: i motori presentati oggi saranno completamente congelati fino al 2026? Oppure si potranno sviluppare?
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