LAUDA E IL "PURPOISING"
"Le wing car, nel 90 per cento dei casi, erano equipaggiate con molle troppo dure che non servivano se non alle massime velocita'. Per strano che possa sembrare le vetture erano assai piacevoli da guidare a grande velocita', a parte le accelerazioni laterali. Alle basse velocita, pareva di diventare matti perche' si aveva continuamente l' impressione che la testa dovesse esplodere. Anche dal video si vedeva bene che le vetture saltavano, poiché le ruote non seguivano piu' le irregolarità del fondo. Lasciando i box di Kyalami, quindi ancora a una velocità ridotta, si doveva passare sopra due gobbe che facevano ogni volta venir voglia di piantare baracca e burattini !
I colpi arrivavano fino al sedile senza essere stati minimamente ammortizzati e va anche detto che questo sedile non era nient'altro che una sottile conchiglia di plastica !
Sui circuiti con fondo ondulato, le vetture saltavano continuamente togliendo ogni voglia di guidare.
Altrettanto pericoloso era passare sopra ai cordoli, io cercavo sempre di uscire dalla curva il più largo possibile per evitare che accadesse, che se mai si fosse messo sotto le ruote il cordolo, chissa' dove pilota e vettura sarebbero andati a finire. Su una wing-car ci si poteva aspettare di tutto, perfino che la macchina "pompasse" in avanti in pieno rettilineo. Si pensava che la causa di ciò fossero le ondulazioni della strada e che gli effetti dovessero essere imputati alle sospensioni praticamente inesistenti, ma la vettura continuava a singhiozzare , almeno nei rettilinei.
Di quando in quando la macchina s'impuntava e il pilota aveva allora l' impressione che essa saltasse come un capretto: nel nostro gergo ciò era definito "porpoising" .
L'origine era in flussi d'aria anomali. Per ragioni imprecisate, il flusso dell'aria attraverso il tunnel aerodinamico sotto la vettura veniva perturbato e si formava un cuscino d'aria che aumentava fino a svanire perché i salti impedivano alle minigonne di assicurare la tenuta, dopodiché la vettura riscendeva al suolo e riprendeva a "pompare" davanti. La parte più drammatica di tutta la storia, era che non avevamo modo di impedire il fenomeno: non c'era niente da regolare o migliorare e molto semplicemente ci si diceva: "Hai un cattivo fondo e puoi solo sperare che il tuo ingegnere te ne prepari uno nuovo e che sia migliore".