Questo è un messaggio popolare v6dino Inviata April 23, 2018 at 10:21 Questo è un messaggio popolare Share Inviata April 23, 2018 at 10:21 DATI GENERALI Scuderia: Phoenix Grand Prix (di Charles Nickerson)Anno di produzione: 2001Motore: Arrows T2-F1 V10 2996cc, preparato dalla HartTelaio: Monoscocca in fibra di carbonio con struttura composita a nido d'apeCarburante e lubrificanti: Total, Fina, ElfPneumatici: Avon (unica opzione praticabile)Luogo di Produzione: Vichy (FRA) come Prost GP, poi trasferitisi a Leafield (GBR) base della ArrowsProgettista: Henri Durand, Jean-Paul Gousset, Loic Bigois (della Prost AP04)Impiegata nel: avrebbe dovuto correre nel 2002Piloti: Tarso Marques, Gaston Mazzacane STATISTICHE GP Disputati: 0 (non ha avuto autorizzazione dalla FIA) AP04B La storia della AP04B e della sua comparsa nelle entry-list del Mondiale 2002 è una delle più oscure, intriganti e bizzarre che si siano viste negli ultimi venti anni di Formula Uno. Una trama da film di spionaggio con poche luci, molte ombre ed almeno due versioni dei fatti, una ufficiale e l'altra molto meno ufficiale. Cominciamo così dalla prima. Quando la Prost Grand Prix, o quello che ne restava, venne messo all'asta nel gennaio del 2002, gran parte del materiale tecnico e due vetture fra quelle rimanenti – gli chassis 01 e 03 – vennero acquistati dalla società finanziaria inglese Phoenix Finance, il cui amministratore delegato Charles Nickerson era un appassionato di corse automobilistiche, ex-pilota semi-professionista ed amico di Tom Walkinshaw, l'onnipresente e vulcanico patron della TWR al tempo proprietario della Arrows. Proprio Walkinshaw aveva appoggiato l'operazione ed offerto come base operativa il suo quartier generale di Leafileld, in Inghilterra. I piani di Nickerson prevedevano la partecipazione al Mondiale con una Prost AP04 modificata per adattarsi al motore che doveva essere una versione aggiornata dell'Hart T2-F1 utilizzato dalla Arrows nelle stagioni 1998 e 1999. L'auto fu denominata "Phoenix Grand Prix AP04B" e, probabilmente, era inizialmente ancora colorata con il blu "France" senza loghi dello sponsor. Le gomme dovevano essere fornite dalla Bridgestone, ma la società giapponese – così come la Michelin – dichiarò all'inizio di marzo che non sarebbe stata in grado di rifornire la nuova scuderia che così dovette ripiegare su una scorta di pneumatici Avon che erano stati testati mesi prima dalla Minardi. Il team era composto da circa cinquanta persone, in parte provenienti dall'ex team di test Arrows ed in parte dalla fallita Prost Grand Prix. La "AP04B" fu iscritta al Gran Premio di Australia ma di fatto il team non ebbe il tempo fisico sufficiente per presentarsi e l'obiettivo fu spostato per la seconda gara della stagione a Sepang con Gaston Mazzacane e Tarso Marques come piloti. La richiesta di iscrizione fu però respinta dalla FIA che riteneva che la Phoenix avesse acquistato solo i beni materiali della vecchia Prost, ma non il suo titolo sportivo per partecipare al Campionato, cosa che comportava la necessità per Nickerson di versare la "tassa di iscrizione" di 48 milioni di dollari che era richiesta per le nuove scuderie che entravano nel circus. Ne nacque una diatriba legale che si trascinò per diverso tempo: in Malesia la squadra si presentò ma le fu impedito di accedere al circuito, mentre il materiale tecnico e le vetture giunte il giovedì prima della gara su un volo charter, vennero bloccati in aeroporto per problemi di tipo doganale. La stessa cosa si ripeté ad Interlagos, in Brasile. In aprile la vettura scese in pista durante alcuni test Arrows a Silverstone, probabilmente con Tomas Enge al volante. Dopo l'ennesimo diniego alla richiesta di partecipazione al GP di San Marino, Nickerson si rivolse all'Alta Corte di Londra denunciando la FIA e chiedendo che la scuderia fosse ammessa forzatamente al Campionato. Ma il suo sogno si spense il 22 maggio, quando la pronuncia definitiva della corte gli diede torto facendo naufragare definitivamente il suo progetto e facendogli pagare, fra l'altro, i costi dell'istruttoria. Fin qui la versione ufficiale della storia, quella raccontata sugli annali. Poi c'è però l'altra versione, quella decisamente meno ufficiale, più misteriosa e sulla quale non possiamo che fare congetture. Ma la reticenza dei protagonisti di quel progetto che non rilasciano volentieri dichiarazioni – sul web si trovano solo brevi interventi sempre piuttosto vaghi di Nickerson, Mazzacane e qualche altro protagonista – l'assenza totale di immagini della vettura e la mancanza di ogni documento a riguardo, lasciano pensare che dietro al progetto Phoenix ci fosse in realtà solo un tentativo di recuperare i soldi dei diritti televisivi che sarebbero spettati alla Prost come nona classificata del mondiale 2001. A danno della Minardi di Paul Stoddard che, non a caso, fu uno dei più fieri oppositori di Nickerson. Protagonista dietro le quinte Tom Walkinshaw, la cui Arrows navigava già in cattive acque finanziarie e la cui presenza-ombra al fianco di Nickerson era in effetti sospetta. Pare che la AP04B – che venne anche ribattezzata ad un certo punto DART, acronimo sotto il quale si celava un'altra azienda di Walkinshaw che si occupava della commercializzazione e distribuzione dei pneumatici Dunlop negli anni'80 – non fosse altro che una vettura mai assemblata "veramente" ed il cui scopo sarebbe stato solo quello di scendere in pista almeno per un giro in prova a bassa velocità di uno dei Gran Premi della stagione. Cosa che avrebbe permesso di incassare il denaro della Prost e salvare la Arrows. L'operazione, evidentemente piuttosto audace per non dire di peggio, non andò in porto e, infatti, la Arrows quell'anno non riuscì a finire il campionato… ( Massimo Piciotti ) 14 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
toreee_92 Inviata April 25, 2018 at 14:25 Share Inviata April 25, 2018 at 14:25 Splendido lavoro e storia stupenda, state facendo un lavoro stupendo! Non vedo l'ora di scoprire quali altre monoposto saranno disegnate 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
v6dino Inviata May 2, 2018 at 10:26 Autore Share Inviata May 2, 2018 at 10:26 Curiosità sempre sul tema Phoenix, anche se credo non centri con quest'ultima ma, nel mentre facevo ricerche mi sono imbattuto in questa monoposto: si tratta indubbiamente di una AP04 Prost alle prese con un pit stop "suggestivo" e oltre ai colori personalizzati presenta delle specifiche sugli alettoni in vigore dal 2004/05. Da quel che ho capito la vettura è comparsa in un video clip di un certo David Guetta, penso attorno al 2013 o anche oltre, non so se era funzionante o statica ma se andava mi chiedo con che motore.... 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
R18 Inviata May 2, 2018 at 11:26 Share Inviata May 2, 2018 at 11:26 “Dangerous” è un pezzo del 2014. Le macchine del video girano per il circuito di Jerez, quindi direi che anche la vettura in questione era funzionante. Sulle specifiche della vettura beh... forse bisogna chiedere allo stesso Guetta 3 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Malefix Inviata May 2, 2018 at 12:06 Share Inviata May 2, 2018 at 12:06 non ci avevo mai fatto caso, pensavo fosse la solita arrows rimaneggiata... devo esser stato distratto dai meccanici e dai commissari 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
calpurnio70 Inviata May 2, 2018 at 17:01 Share Inviata May 2, 2018 at 17:01 Nessun eterosessuale poteva far caso alle auto, chi ha visto il video mi capirà... 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
massimo66 Inviata May 2, 2018 at 17:15 Share Inviata May 2, 2018 at 17:15 Gran bel video.... C'è anche un cameo di Grosjean sul podio... Ma questo è un particolare insignificante! 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rob Inviata October 19, 2018 at 09:44 Share Inviata October 19, 2018 at 09:44 Ciao, questa storia è piuttosto bizzarra e mi ha incuriosito. Premetto che appena ne avrò il tempo posterò gli articoli comparsi su AS a riguardo (il tempo di cercarli), nel frattempo ho letto e tradotto un articolo molto interessante e confermato da alcune mail/twitter rivolte ai protagonisti della vicenda che spiegano quanto ricordano della situazione ed in alcuni passaggi che definirei "grotteschi". A conferma che il tutto era stato pensato per farsi consegnare da Bernie i cospicui proventi televisivi e salvare un'altro team che poi si ritirerà durante la stagione... La foto è Unraced Formula One. Ecco la storia di uno dei più misteriosi team di Formula 1 di sempre, pieno di intrighi, l’ Arrows 3 posti, Tom Walkinshaw, un motore F1 di cinque anni e una struttura bizzarra, meglio conosciuta come il team di Phoenix Grand Prix. Nota 1: voglio ringraziare Jon Hilton per le sue informazioni sul team Phoenix Grand Prix. Era il responsabile del programma motori. L'e-mail che mi ha inviato è pubblicata all'interno dell'articolo. Nota 2: ho contattato Charles Nickerson della Phoenix Grand Prix. Tuttavia non era disposto a cooperare per consentire il completamento dell'articolo. Dopo un breve scambio, ha smesso di rispondere alle mie e-mail. Nota 3: la squadra era presente in diversi weekend di gara. Tuttavia non ci sono immagini dei membri del team o dell'auto. Il team Prost Grand Prix si trovò in gravi difficoltà finanziarie durante la stagione F1 del 2000. Con una vettura poco sviluppata, la AP03, la Prost non riuscì a segnare un solo punto in tutto l'anno, nonostante avesse due piloti molto capaci in Jean Alesi e Nick Heidfeld. Peugeot, dopo aver prodotto l'inaffidabile motore A20, decise di bloccare il programma dopo sette anni nel motorsport, lasciando la squadra senza una fornitura di motori per l'anno successivo. Le cose peggiorarono ulteriormente quando lo sponsor principale della squadra, Gauloises, concluse l’attività in F1. Ma nonostante questi gravi contrattempi, la squadra di Prost riuscì a sopravvivere nell'inverno del 2000 e nel 2001. Fu siglato un accordo con la Ferrari per rifornire la squadra di motori ribattezzati Acer in un accordo di sponsorizzazione simile ai Ferrari della Sauber marchiati Petronas. La nuova AP04 mostrò un buon potenziale, ma i problemi finanziari continuarono a gravare sulla squadra e nel corso del 2001 cinque piloti diversi avrebbero occupato il sedile di una Prost. Dopo il finale di stagione in Giappone, circolarono voci nel paddock speculando sullo stato finanziario di Prost e sulla possibilità che la squadra fallisse. Alain Prost al momento dichiarò che il team si stava preparando come normale per il 2002 e che sarebbe comparso sulla griglia di Melbourne. Tutti noi sappiamo ora che questo non accadde e probabilmente anche Alain Prost lo sapeva. Poco prima che iniziasse la stagione 2002, la Prost Grand Prix fu liquidata. Poi, dal primo di marzo, fu annunciato che il "Prost Team" sarebbe comunque apparso sulla griglia… Dietro questa affermazione c'era Tom Walkinshaw, a quel tempo proprietario dell’Arrows, squadra che stava lottando finanziariamente per sopravvivere. Charles Nickerson, un buon amico di Tom Walkinshaw e un eccellente pilota di rally in passato, fu l'uomo della sopravvivenza della Prost GP, acquistando i beni del team con la sua società, la Phoenix Finance Ltd., per una cifra di 2,5 milioni di sterline. Ad acquisto completato, i nuovi proprietari affrontarono il loro primo ostacolo, mentre il proprietario della Minardi Paul Stoddart si mostrò immediatamente contrario al rientro della squadra in F1: la Minardi, che era stata acquistata da Stoddart un anno prima, poteva guadagnarci moltissimo acquistando i disegni dell'AP05 per se stessi, impedendo ad un'altra squadra di entrare e garantendo a se stessa il redditizio decimo posto sulla griglia ed il relativo montepremi. Una volta confermata l'acquisizione della Prost da parte di Phoenix Finance, l'attenzione si rivolse ai piloti del team. Immediatamente Gastón Mazzacane, che aveva guidato per Prost nel 2001, fu nominato pilota. In una recente conversazione su Twitter mi ha confermato che sarebbe stato il primo pilota della squadra. I nomi di Tomáš Enge, un altro pilota della Prost nel 2001, e Tarso Marques, che guidava per la Minardi nel 2001, furono i papabili per il secondo posto. Ma forse il nome più interessante legato alla squadra era quello di Jos Verstappen. Jos aveva un contratto con la Arrows per la stagione 2002, ma Tom Walkinshaw lo aveva scaricato a favore di Heinz-Harald Frentzen. Collocarlo alla Phoenix poteva essere un’ottima idea per placare un Verstappen comprensibilmente arrabbiato ed evitare una lunga e costosa causa giudiziaria. A questo punto fu subito chiaro che la squadra non sarebbe riuscita a correre il primo Gran Premio del 2002 in Australia. Bernie Ecclestone spiegò che Phoenix aveva acquistato solo i beni del team della Prost GP ma non il diritto d’ingresso. Inoltre, l'acquisto non era stato completato nei tempi per consentire alla squadra di essere presente a Melbourne. Tuttavia, due membri della Phoenix furono presentati agli organizzatori durante il primo GP, ma non fu concesso loro di partecipare. Alla seconda gara in Malesia, però, il Phoenix Grand Prix si presentò. Si dice che la squadra dovesse partecipare al Gran Premio, ma senza un'auto aggiornata. La Phoenix arrivò il giovedì su un volo privato, ma il materiale della squadra fu bloccato al deposito dell'aeroporto a causa di problemi con i loro documenti. Nel frattempo, sia Gastón Mazzacane che Tarso Marques erano stati avvistati sul circuito, ignari di ciò che stava accadendo. Sarebbero stati autorizzati a guidare? La risposta sarebbe arrivata rapidamente. Al team, composto da circa 50 persone tra cui piloti e ingegneri e due auto AP04B, fu impedito di entrare nel paddock di Sepang. Mentre non ci sono foto della Phoenix AP04B, ci sono alcune informazioni disponibili riguardo ai dettagli dell'auto: Telaio: La vettura è stata nominata Phoenix Grand Prix AP04B - questa era praticamente la Prost AP04 del 2001 - tuttavia l'auto aveva la parte posteriore delle Arrows a 3 posti che era stata sviluppata un paio di anni prima. Le voci suggerirono che lo chassis 3 fosse in realtà una Prost AP05 ma è impossibile saperlo con certezza. Lo chassis 01 era un Prost AP04B. Le auto sembravano dipinte di blu senza colori o loghi dello sponsor. Motore: Il motore è difficile da definire: provenivano anch'essi dalle Arrows 3 posti e sono stati etichettati come Arrows T2-F1 V10. Questi motori erano stati usati dalla Arrows nelle loro vetture di F1 nel 1998 e nel 1999, originati da un progetto di Brian Hart la cui azienda fu acquistata da Walkinshaw e fusa con la Arrows a metà del 1997. Pneumatici: gli pneumatici dovevano essere forniti da Bridgestone, tuttavia, la società giapponese aveva già dichiarato all'inizio di marzo che non sarebbe stata in grado di rifornire la Phoenix e la Michelin avrebbe detto la stessa cosa. Quindi l'opzione più probabile, a questo punto, era una scorta di pneumatici Avon che la Minardi aveva usato un anno prima per provare la loro PS01 con Christijan Albers. Team: il team era composto da circa 50 dipendenti, la maggior parte proveniente dall'ex team test Arrows e dalla Prost GP. Con loro c'erano i piloti Tarso Marques e Gastón Mazzacane. L'amministratore delegato Charles Nickerson rimase alla base della Arrows a Leafield, dove la squadra utilizzava uno spazio per preparare le auto. Di seguito una mail di Jon Hilton che fornisce alcune informazioni sulla squadra e sulle auto: "Sono stato responsabile del programma motori per la Lola Ford nel 1997 ed ero presente a Melbourne quell'anno con il team. Non c'è molto da dire sul progetto Phoenix Hart in realtà. Mi fu detto da Tom Walkinshaw di ricavare due motori dal nulla per le ex Prost e approntarli in meno di 2 settimane. L'unico posto in cui potevo ottenere i motori velocemente erano le due macchine da esposizione, quelle a tre posti che avevamo in quel momento, quindi abbiamo iniziato a lavorare. Eventuali problemi di raffreddamento o elettronici non erano troppo difficili da risolvere, ma il montaggio fisico del motore Hart sul retro del telaio della Prost era più complicato. Questa non rientrava nella mia parte del lavoro e fu eseguita da qualcuno a Leafield, presumo un tecnico Arrows. La soluzione che avevano trovato era orribile e non mi sembrava sicura (ma per essere onesti non avevano tempo o spazio per fare di meglio). Portai Tom personalmente a mostrargli la macchina e spiegai che che il risultato non era sicuro. Lui affermò che per qualificarsi come partecipante la macchina aveva solo bisogno di accendersi in garage e poi “strisciare” per un giro lento della pista. Penso che avrebbe potuto farlo, ma non di più. C'erano alcuni pezzi piuttosto "goffi" sulla macchina dato che il motore Hart era più lungo del motore originale e il lavoro sul corpo vettura non si allineava perfettamente. Due dei miei ragazzi portarono le macchine alla prima gara ma fu negato loro l'accesso. Il progetto morì poi in fretta e fummo tutti più sollevati”. Non molto tempo dopo il tentativo fallito di entrare nel Gran Premio della Malesia, si è verificò un cambio di nome. Invece del Phoenix Grand Prix Ltd., il nome della squadra era ora DART Grand Prix Team Ltd. Non fu chiaro perché successe. Stranamente Tom Walkinshaw era proprietario di una società nei primi anni '80 con il nome DART che rappresentava la Dunlop Auto Racing Tyres in Inghilterra. Per il Gran Premio del Brasile, la nuova squadra DART chiese di riservare un box perché certa che le sarebbe stato permesso di partecipare: la FIA la pensò diversamente e disse ancora una volta al team che non avrebbero potuto partecipare. A peggiorare le cose, la FIA disse a Nickerson che la squadra non avrebbe preso parte a un singolo Grand Prix nel 2002. Durante lo stesso fine settimana Craig Pollock fu visto frequentemente con Tom Walkinshaw. Pollock era stato sostituito come capo squadra alla BAR da Dave Richards alla fine della stagione 2001 e si diffuse rapidamente la voce che avrebbe potuto essere il nuovo team manager al Phoenix Grand Prix Team / DART. Sarebbe stato logico: la squadra aveva preso in considerazione altri per il ruolo incluso Tony Dowe. Nel frattempo Nickerson discuteva con la FIA, chiedendo il permesso alla squadra di partecipare al Gran Premio successivo. Per un po’ di tempo ci fu una piccola possibilità che alla squadra fosse permesso di partecipare nella quarta gara del 2002, il GP di San Marino. Ma la squadra non andò a Imola e la FIA ribadì che il team non sarebbe stato autorizzato a partecipare a nessun Gran Premio per la stagione 2002. Questa dichiarazione della FIA spinse Charles Nickerson a portare la FIA in tribunale per cercare di forzare la mano ed arrivare con le auto alla griglia della F1. Mentre questi eventi si stavano svolgendo, Dart Grand Prix Team Ltd. ricambiò il suo nome in Phoenix Grand Prix! La cosa più interessante fu che le Arrows completarono un test di tre giorni a Silverstone nella settimana del 14 aprile: voci riportano che la squadra testò anche una Phoenix AP04B, ma questo non fu mai confermato. Tomáš Enge fu presumibilmente il pilota individuato durante i tre giorni di test. Successivamente il team Phoenix Grand Prix sotto la guida di Charles Nickerson andò alla High Court di Londra il 13 maggio 2002 per rispondere del suo caso alla FIA e alla FOM, sostenendo che le due organizzazioni stavano impedendo alla squadra di competere usando i beni acquisiti dal defunto Prost Grand Prix. Ci volle più di una settimana per il verdetto. Il 22 maggio 2002 l'Alta Corte stabilì che la FIA aveva il diritto di escludere Phoenix dall'entrare in Formula Uno e che Phoenix doveva pagare le spese processuali associate al caso. Il giudice concluse che nessuna delle affermazioni della Phoenix aveva alcuna validità e si pronunciò contro ogni ricorso alla decisione. Morritt stabilì anche che Phoenix Finance Ltd. avrebbe dovuto pagare tutti i costi. A questo punto il futuro del team di Phoenix Grand Prix fu in forte dubbio. Di fronte a un grosso problema legale e nessuna prospettiva di un ingresso in F1, Charles Nickerson si disimpegnò. Paul Stoddart fu invece felice del verdetto: la Minardi ci guadagnò 13 milioni di dollari supplementari dalla FIA, fondamentali per la loro stessa sopravvivenza. Alcune gare dopo il team Arrows di Tom Walkinshaw sprofondò nei problemi finanziari. La squadra non poteva più permettersi i costi crescenti della F1 e crollò dopo il Gran Premio di Germania. Mi viene da pensare: non è che il buon Tom voleva far correre un team fantasma per ottenere i bonus della Prost GP per poi salvare dalla crisi finanziaria la Arrows? 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Malefix Inviata October 19, 2018 at 11:27 Share Inviata October 19, 2018 at 11:27 Interessantissimo probabilmente la cosa era abbastanza chiara agli addetti ai lavori e non volevano una sceneggiata peggiore dell'Andrea Moda. Sarebbe stato interessante pero' vedere su che tempi poteva girare uno zombie simile 2 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rob Inviata October 19, 2018 at 13:56 Share Inviata October 19, 2018 at 13:56 2 ore fa, Malefix ha scritto: Interessantissimo probabilmente la cosa era abbastanza chiara agli addetti ai lavori e non volevano una sceneggiata peggiore dell'Andrea Moda. Sarebbe stato interessante pero' vedere su che tempi poteva girare uno zombie simile ... soprattutto con due morti di sonno come Marzapane e Marques... Sarebbe interessante trovare qualcosa sulle prove arrows dell'aprile 2002, magari ha girato questa fantomatica auto... altra cosa da cercare su AS, non si sa mai. Certo che è strano che non vi siano foto nemmeno della squadra, proprio nulla di nulla. 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rob Inviata October 19, 2018 at 14:03 Share Inviata October 19, 2018 at 14:03 Ach... correttore del caxxxo. Marzapane invece di Mazzacane 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Malefix Inviata October 19, 2018 at 17:57 Share Inviata October 19, 2018 at 17:57 Marzapane rende meglio l'idea 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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