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Seconda Guerra Mondiale


Ayrton4ever

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La corazzata giapponese Fuso, dalla caratteristica torre "a pagoda" (per permettere un migliore posizionamento delle ottiche per il controllo del tiro), e i 12 pezzi da 356 mm in torri binate. Nonostante l'imponente armamento, fu una delle peggiori costruzioni giapponesi in tal senso, in quanto la scarsa velocità (circa 22 nodi), non gli permetteva di fungere da scorta alle squadre di portaerei. Tenuta nelle acque nazionali per buona parte della guerra, affondò nello stretto di Surigao nel tentativo di difendere le Filippine, sotto il fuoco delle corazzate americane (ultima azione in cui una corazzata aprì il fuoco contro una pari classe).

fuso01.jpg

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29 minuti fa, Sikander ha scritto:

La corazzata giapponese Fuso, dalla caratteristica torre "a pagoda" (per permettere un migliore posizionamento delle ottiche per il controllo del tiro), e i 12 pezzi da 356 mm in torri binate. Nonostante l'imponente armamento, fu una delle peggiori costruzioni giapponesi in tal senso, in quanto la scarsa velocità (circa 22 nodi), non gli permetteva di fungere da scorta alle squadre di portaerei. Tenuta nelle acque nazionali per buona parte della guerra, affondò nello stretto di Surigao nel tentativo di difendere le Filippine, sotto il fuoco delle corazzate americane (ultima azione in cui una corazzata aprì il fuoco contro una pari classe).

fuso01.jpg

Che dire...giusto chiudere l'area OT..per continuare a leggere che in Mercedes vanno abbastanza bene....

P.S.:sai che la "Fuso" non la conoscevo?

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19 minuti fa, Albi66 ha scritto:

Che dire...giusto chiudere l'area OT..per continuare a leggere che in Mercedes vanno abbastanza bene....

P.S.:sai che la "Fuso" non la conoscevo?

Sono poco note perchè scarsamente impiegate in guerra. Appena entrata in servizio (1915) era considerata la nave più potente del mondo. Aveva anche una gemella, la Yamashiro, facilemente distinguibile dalla Fuso per la torre C (la terza partendo da prua) che aveva i cannoni che puntavano verso poppa. Eccola:

 

Yamashiro_02.jpg

Modificato da Sikander
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In questo momento, Sikander ha scritto:

Sono poco note perchè scarsamente impiegate in guerra. Appena entrata in servizio (1915) era considerata la nave più potente del mondo. Aveva anche una gemella, la Yamashiro, facilemente distinguibile dalla Fuso per la torre C (la terza partendo da prua) che aveva i cannoni che puntavano verso poppa (non mi lascia caricare immagini non so perchè, appena mi lascio posto anche la Yamashiro). 

 

 

Ue'...lo so che la torre C è la terza da prua... :P;)

Anton

Bruno

Ceasar

Dora.

 

Bismarck rules...

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5 minuti fa, Albi66 ha scritto:

Ue'...lo so che la torre C è la terza da prua... :P;)

Anton

Bruno

Ceasar

Dora.

 

Bismarck rules...

Bhe dai, non è solo un dialogo per me e te, ma per tutti :);) 

Già che ci siamo, rilancio con una delle più curiose, e meno note, flotte: quella francese, che schierava navi come la Dunkerque qui sotto, piuttosto originale come progettazione. Infatti piazzavano l'intero armamento principale (8x330 mm) tutto in due torri quadruple prodiere.

Vantaggi: enorme risparmio di peso concentrato nell'armamento, disponibile quindi per potenziare corazzatura o impianto motore. Possibilità di avere massima potenza di fuoco procedendo di prua contro il nemico, senza quindi esporre il fianco.

Difetti: un solo colpo ben piazzato, poteva dimezzare immediatamente la potenza di fuoco (o annullarla del tutto).

dunkerque01.jpg

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1 ora fa, Albi66 ha scritto:

I 3 incrociatori italiani affondati dalla Royal Navy nella Battaglia di Capo Matapan: Pola,Zara e Fiume

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Persi stupidamente per l'atteggiamento italiano di Supermarina: mai rischiare.

Nella notte di Matapan, fu ordinato all'intera 1°divisione incrociatori pesanti (questi qui sopra), di tornare indietro a recuperare il Fiume bloccato per cortocircuito elettrico. Ripeto: l'intera prima divisione di notte, contro un nemico che si sapeva nelle vicinanze e provvisto di radar. Follia pura, per recuperare una sola nave. 

 

Mai capito perchè non si poteva mandare, al limite, 2 cacciatorpediniere. 

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8 minuti fa, Sikander ha scritto:

Persi stupidamente per l'atteggiamento italiano di Supermarina: mai rischiare.

Nella notte di Matapan, fu ordinato all'intera 1°divisione incrociatori pesanti (questi qui sopra), di tornare indietro a recuperare il Fiume bloccato per cortocircuito elettrico. Ripeto: l'intera prima divisione di notte, contro un nemico che si sapeva nelle vicinanze e provvisto di radar. Follia pura, per recuperare una sola nave. 

 

Mai capito perchè non si poteva mandare, al limite, 2 cacciatorpediniere. 

Aggiungo che le navi italiane erano senza radar e non disponevano di cariche antivampa, cosicche' dopo la prima salva , di fatto, le centrali di tiro erano cieche...

In piu' navigavano in linea di fila

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Il 3/8/2016 at 12:27 , Albi66 ha scritto:

I 3 incrociatori italiani affondati dalla Royal Navy nella Battaglia di Capo Matapan: Pola,Zara e Fiume

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ho riletto al mare "Fucilate gli ammiragli!" certo che la mancanza di coordinamento tra aviazione e marina era imbarazzante. Poi Supermarina sbagliava anche autonomamente

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10 ore fa, Ayrton4ever ha scritto:

ho riletto al mare "Fucilate gli ammiragli!" certo che la mancanza di coordinamento tra aviazione e marina era imbarazzante. Poi Supermarina sbagliava anche autonomamente

Come dice giustamente @Sikander la maggior colpa di Supermarina fu quella di impostare una strategia assolutamente attendista e difensiva (notare che avevamo dichiarato guerra NOI...);strategia che conto l'aggressivita' della Royal Navy non poteva assolutamente pagare.

La flotta italiana del Mediterraneo poi aveva si delle ottime navi a livello di navigabilia' ma comunque arretrate a livello tecnologico rispetto a quelle inglesi ed a quelle francesi:vedi assenza di radar e cariche notturne antivampa.

Poi, ciliegina sulla torta l'assoluto mancato coordinamento ta Marina e Regia Aeronautica...cosa inconcepibile per una guerra totale combattuta nel pieno del XX secolo.

A questo proposito è significativo come gli inglesi riuscirono ad affondare la Bismarck.

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5 agosto 1936, infuria la Guerra Civile Spagnola, dopo il parziale fallimento dell' "alzamiento" del 18 luglio.

Inizia il ponte aereo per trasferire dal Marocco alla Spagna il grosso delle truppe ribelli, grazie a nove Savoia Marchetti e a una cinquantina di Junker 52 delle aviazioni italiana e tedesca. Giunge a Madrid Pietro Nenni. Ecco il suo ricordo: "... ci rechiamo alla prossima caserma della Moñtana, dove si svolse uno dei più drammatici episodi dell'insurrezione popolare. La caserma, in cui regna una confusione pittoresca, ci mostra il volto atroce della guerra civile...Qui il muro crivellato di palle, dove furono fucilati ventisei capi della rivolta. C'è ancora nell'aria il fetore della morte e la terra mostra le larghe chiazze del sangue. Quello fu ieri. Oggi, i giovani militi (ce n'è uno di dodici anni) fanno istruzione..." 
 

qz3gbd.jpg

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