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Ciclismo & affini


Pep92

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Giro di Svizzera

3° tappa

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Altra giornata di pioggia ed altra tappa dedicata agli uomini di classifica. Percorso con diversi sali-scendi, per poi arrivare ai due GPM nel finale: il primo, di 4° categoria, è l'anticamera per l'Hasliberg, 12 km con pendenza media del 7%, per poi chiudere con una discesa tecnica, sede stradale stretta e bagnata. Fuga iniziale di 18 corridori, ridotti poi a 9. Gente importante, come Boonen, Terpstra, Gilbert, Kelderman e Breschel. Il gruppo ha concesso loro un vantaggio massimo di 3 minuti e mezzo, per poi andare ad un ritmo altissimo sulle due salite, non lasciando speranze agli uomini in fuga. Prima ha tirato la squadra di meyer, per difendere la maglia di leader. Poi è toccato ad Ulissi (per Scarponi) ed alla Saxo (per Kreuziger). Meyer perde contatto ai -2 dal GPM di prima categoria, chiudendo ad 1'.47 e precipitando fuori dalla top10 della generale. Intanto si ritira Hesjedal: contusione e commozione cerebrale per lui, niente di particolarmente serio, ma è costretto ad abbandonare il giro. L'azione decisiva della tappa arriva sulla successiva discesa: Kreuziger attacca, rispondono Sagan e Frank, mentre Scarponi cade ed esce di classifica. Rui Costa si aggiunge al terzetto di testa e nella volata finale, vince facile su Rui Costa e gli altri due (che si sono leggermente staccati negli ultimissimi metri, chiudendo comunque con lo stesso tempo del vincitore) completando alla perfezione il suo capolavoro, visto che l'Hasliberg doveva essere, in teoria, troppo duro per lui. Classifica generale stravolta, visto che il gruppo arriva a quasi 50 secondi. Frank è il nuovo leader, Kreuziger è a 23 secondi, con Rui Costa a 35. Poi Visconti e Pinot, rispettivamente a 53 e 57 secondi. Peccato per Moser, che stavolta si è staccato sulla salita più dura.

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Giro di Svizzera

4° tappa

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Fuga a tre con Kaisen, Vrecer e Voigt, con un vantaggio massimo di 4'30. Sulla salita di seconda categoria di Rengg (-30 km dall'arrivo) Kaisen perde contatto dagli altri due. A quel punto il gruppo ha iniziato a fare sul serio, soprattutto grazie al lavoro dell'Omega Pharma (per Boonen) e la Cannondale (per Sagan). Voigt ha staccato Vrecer (dopo averlo sgridato per aver saltato qualche cambio) ai -5, ma anche lui è stato ripreso, ai -2 dall'arrivo. La volata finale con un'insidiosa curva verso sinistra negli ultimi 300 metri ha visto premiare Demare, bravissimo a sfruttare pienamente quella curva, prendendola ad una velocità  altissima, grazie alla quale ha contenuto il ritorno rabbioso di Matthew Goss, secondo. Terzo Tyler Farrar, classifica generale invariata.

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Giro di Svizzera

5° tappa

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Altra tappa per velocisti, percorsa in maniera lineare. L'unico evento di una certa importanza ha riguardato una caduta ai -35, con diversi corridori coinvolti in fondo al gruppo. Tra i nomi importanti, c'è da segnalare quello di Visconti, costretto ad andare all'ospedale per accertamenti (niente di rotto e nulla di grave per lui) ritirandosi, quindi, dalla corsa (era 4° nella generale); Scarponi, che esce definitivamente di classifica. Per lui qualche escoriazione ad una mano ed ad un ginocchio. Infine il compagno di squadra, ossia Stortoni. La fuga di giornata è stata portata avanti da Pauwels, Lemoine, Devolder e Minard, ripresi a 23 km dal traguardo. La volata finale ha visto prevalere Kristoff, davanti a Sagan rimasto scoperto un po' presto (oltre a finire un po' fuori posizione) e Demare. Nulla da segnalare per le altre posizioni della generale.

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Giro di Svizzera

6° tappa

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Fuga di giornata composta da 4 uomini, ossia Hayman, Rast, Grabsch e Kolobnev, tutti con distacchi siderali nella generale. Il gruppo si prende una giornata di riposo, viaggiando a velocità  ridotta e lasciando andare in porto la fuga, giungendo ad oltre diecimi minuti di ritardo sul traguardo. Tra i 4, a spuntarla è lo svizzero Rast, abile a scattare all'ultimo chilometro, sfruttando l'indecisione dei suoi rivali (con Kolobnev inbufalito con Hayman perchè è rimasto a ruota senza rilanciare l'inseguimento) per poi andare a vincere con 25 secondi di vantaggio. Hayman precede Kolobnev per la sfida per il secondo posto, mentre Grabsch giunge quarto, sfinito. Dietro, gruppo regolato da Sagan, invariata la generale.

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Giro di Svizzera

7° tappa

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Tappa che prevedeva la scalata dell'Albulapass, con gli ultimi 9 km in discesa. Dopo 50 km parte la fuga di giornata, con 14 uomini, tra cui Kloden, Luis Leon Sanchez ed Impey. Sulla salita rimangono solamente Sanchez e Preidler, raggiunti anche da Dombrosky, uscito dal gruppo. Tuttavia, i big non lasciano scampano: Rui Costa, Mollema, Pinot e Van Garderen attaccano, staccando gli altri, tra cui la maglia gialla Frank, in difficoltà  negli ultimi chilometri e scollinato con trenta secondi di ritardo. Non è brillante neanche Kreuziger che solo nel finale riesce a raggiungere il gruppo Frank. Scarponi aveva provato un'azione prima che si scatenasse la bagarre, uscendo dal gruppo scortato dal fido Stortoni, ma ben presto è tornato nei ranghi. La discesa finale si gioca sul filo dei secondi per guadagnare la maglia gialla: Rui Costa e Frank tirano a tutta dai rispettivi gruppi, viaggiando praticamente alla stessa velocità . Tuttavia, il cartellone che indicava i -2 all'arrivo crolla in mezzo alla strada, facendo perdere una decina di secondi al gruppo in testa. Rui Costa vince la volata a 4 e la tappa, riducendo il suo distacco da Frank a soli 13 secondi. Il gruppo di Frank e Kreuziger (ancora in corsa per la maglia gialla, dato che si trova a 23 secondi da Frank) giunge a 22 secondi, in compagnia di Dombrosky, che ha tenuto duro fino alla fine. Primo piazzamento nei 15 da inizio corsa per Andy Schleck, giunto comunque ad oltre un minuto dal vincitore di tappa.

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Giro di Svizzera

8° tappa

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Fuga di giornata con Hollenstein, Vrecer, Bouet e Mori, ripresi senza particolare difficoltà  a 20 km dal traguardo, grazie al lavoro delle squadre di Sagan e Albasini. Finale con una salita di terza categoria che riduce sensibilmente il gruppo. La volata è dominata da Sagan, che vince agevolmente Bennati e GIlbert. Domani ultima tappa con la cronoscalata che deciderà  il vincitore della corsa.

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Giro di Svizzera

9° tappa

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Cronoscalata finale dominata da Rui Costa, che bissa il successo dell'anno scorso, riuscendo anche a conquistare la tappa. Per il portoghese si è trattata di una vera e propria cavalcata trionfale, dato il suo passo impressionante rispetto agli altri. Kangert chiude secondo, a 21 secondi dal vincitore di tappa, mentre Mollema artiglia il podio di tappa ed il secondo posto nella generale con un finale molto brillante: chiude a 29 secondi da Rui Costa nella tappa ed a 1'.02" nella generale. Tra gli altri uomini di classifica, Kreuziger giunge ad un minuto da Rui Costa e mantiene il terzo posto della generale. Crolla Frank, che arriva sul traguardo ad oltre due minuti e precipita quinto nella generale.

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Altri risultati delle corse di questi giorni:

- Martens vince il giro del Lussemburgo, davanti al vincitore dell'ultima tappa, Bob Jungels.

- Giro di Slovenia a Radoslav Rogina, che ha preceduto di 19 secondi Jan Polanc nella generale.

- Route de sud a Thomas Voeckler, mentre Marco Frapporti ha vinto l'ultima tappa.

- Ster ZLM Toer a Lars Boom.

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Campionati italiani che hanno visto il successo di Santaromita nella prova in linea, davanti a Scarponi e Rebellin.

Nella cronometro, successo per Pinotti, che batte il sorprendente Pirazzi di una quarantina di secondi, se non erro (comunque ne aveva 30 dopo il primo intertempo). Malori terzo.

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Il titolo di Marco Pantani, trionfatore al Tour de France del 1998, potrebbe essere cancellato dall'albo d'oro della corsa francese qualora il suo nome dovesse comparire nella lista dei ciclisti che in quell'edizione hanno fatto uso di doping.

"E' una cosa che possiamo considerare, sì", ammette Pat McQuaid, presidente dell'Uci, a "L'Equipe". Il 18 luglio, una Commissione del Senato francese pubblicherà  un elenco sulla base di un'analisi fatta a posteriori sui campioni di sangue prelevati ai corridori in quell'anno.

Un elenco che sarà  reso pubblico durante questa edizione del Tour, visto che la richiesta di differimento da parte dei rappresentanti dei ciclisti è stata seccamente respinta. Pantani, scomparso tragicamente il 14 febbraio del 2004, ha conquistato il suo unico Tour nel 1998 dopo aver conquistato la leadership alle Deux Alpes.

Quel giorno, Pantani precedette di 2' Rodolfo Massi, staccando di 9' Jan Ullrich e di oltre un quarto d'ora Jalabert. Nella passerella sui Campi Elisi, il Pirata arrivò con oltre 3' su Ullrich e 4' sull'americano Bobby Julich, che successivamente hanno ammesso di aver fatto uso di doping.

Eurosport
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Il 24° Giro d'Italia [Giovinazzo (BA)-Cremona] donne va alla statunitense Mara Abbott davanti a Tatiana Guderzo (ITA) e Claudia Hausler (GER), solo 6^ la vincitrice dell'edizione 2012 Marianne Vos (NED) dopo aver condotto la classifica generale per 4 tappe.

 

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Maglia Bianca (giovane): Francesca Cauz; Maglia Rosa e Maglia Verde (scalatrice): Mara Abbott; Maglia Viola (punti): Marianne Vos; Maglia Blu (italiana): Tatiana Guderzo.

 

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Podio Classifica generale

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Ciclismo, Vuelta: lo sprint di Matthews chiude la corsa di Horner, Nibali e Valverde Il podio di Madrid celebra il più vecchio vincitore di un grande Giro della storia. Dietro lo statunitense, quasi 42 anni, lo Squalo e lo spagnolo della Movistar. Fra due settimane il Mondiale di Firenze
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