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    Martin Brundle

    Martin John Brundle nasce a King’s Lynn, in Gran Bretagna, il 1° giugno 1959. Suo padre, John Brundle, era un corridore acuto e veloce nei Rally e nelle corse di Motociclismo. Spinto dalla passione del padre, Martin iniziò giovanissimo la sua scalata ai vertici dell’Automobilismo Mondiale. Nel biennio 1977/78 Martin Brundle partecipò al volante della Toyota al British Touring Car Championship. Nel 1979 il pilota inglese passò al Campionato Inglese di Formula Ford 1600 dove gareggerà per due anni. L’anno successivo Brundle iniziò ad interessarsi alle Corse di Durata e partecipa al Campionato BTCC sotto le insegne della Squadra ufficiale Audi. Nel 1982 Brundle scalò successivamente alla Formula 3 Inglese nel Team dell’irlandese Eddie Jordan dove, al termine della stagione, si classificò al quarto posto finale. La stagione seguente lo vide lottare con il coltello tra i denti contro il giovane e veloce pilota brasiliano Ayrton Senna Da Silva. Fu una stagione molto combattuta. Senna alternò grandi vittorie a ritiri clamorosi, mentre Brundle guadagnò punti sul pilota brasiliano di gara in gara. All’ultima prova Brundle era in vantaggio per 123 punti contro i 122 di Senna: fu la gara decisiva. A Thruxton Senna conquistò vittoria e Titolo di Campione d’Inghilterra di Formula 3. Gli altri concorrenti, quell’anno, furono soltanto delle comparse. Senna meritò il Titolo, ma bisogna riconoscere che il brasiliano e l’inglese si stimolarono a vicenda per tutta la stagione. In effetti, i due nemici si sono spinti reciprocamente verso la Formula 1. A fine Stagione Martin Brundle fu Vicecampione del Campionato Inglese di Formula 3, e la divisione svizzera della Philip Morris invitò il giovane e promettente pilota inglese a provare una Formula 1 sul circuito di Silverstone. Si trattò di una McLaren-Ford Mp4/1C di cui la Marlboro è lo sponsor principale. Oltre ad Brundle, c’erano il vincitore del Campionato di Formula 3, il brasiliano Ayrton Senna, e un’altra giovane speranza, il tedesco Stefan Bellof. I tre non poterono certo pensare di ottenere con qualche giro un contratto da pilota titolare, ma lo spirito competitivo era comunque alto. Dopo una lunga trattativa, Brundle venne ingaggiato, nonostante la carenza di Sponsor personali, dal Team Manager inglese Ken Tyrrell per la Stagione di Formula 1 1984. Brundle debuttò in Formula 1 al Gran Premio del Brasile 1984, disputato sul circuito di Rio De Janeiro, al volante della Tyrrell-Ford 012. La Squadra del “Boscaiolo” era composta da Martin Brundle e da Stefan Bellof. Dopo una buona Qualifica (18° posto), in gara Brundle arrivò in quinta posizione, quindi in zona punti, nella sua prima corsa in Formula 1. La monoposto, la Tyrrell 012, era una monoposto dalle linee pulite, sottili e leggere. Montava il leggendario motore Ford-Coswoth V8 aspirato che non può certo competere contro i ben più potenti turbo. Ma Brundle si batté valorosamente. Tyrrell fu come un maestro per Martin, cercò di fargli apprendere le tecniche e i segreti della Formula 1, una lezione che non dimenticherà mai. Nel Gran Premio degli Stati Uniti East, sul circuito cittadino di Detroit, Brundle si qualificò in 11° posizione. In gara approfittò dei ritiri di Arnoux, Senna, Mansell, Lauda, Warwick, Rosberg e Alboreto e riuscì a completare la gara in seconda posizione. Ma tutto cambiò improvvisamente due settimane dopo: Brundle si fratturò le gambe in un grave incidente durante le prove del Gran Premio degli Stati Uniti West a Dallas. Il pilota inglese dovette fermarsi in convalescenza durante il resto della Stagione. Qualche mese più tardi la Squadra Tyrrell venne squalificata dal Mondiale per aver utilizzato per tutto il Campionato benzine irregolari aggiunte a sfere di piombo per rientrare nei limiti del peso della monoposto. Brundle venne squalificato e privato dei suoi otto punti conquistati. Nel biennio 1985/86, Martin Brundle rimase legato alla Tyrrell portando la monoposto in zona punti nell’ultimo anno. Brundle ottenne un quinto posto in Brasile (Rio De Janeiro) e Gran Bretagna (Brands Hatch), un sesto posto in Ungheria (Budapest) e un quarto posto in Australia (Adelaide), la sua ultima gara con la Squadra del “Boscaiolo”. La mancanza di sponsorizzazioni indussero Tyrrell a puntare su piloti “con la valigia” e a rinunciare al prezioso Brundle, nome importante della Scuderia inglese. L’anno successivo Brundle, una volta abbandonata la Tyrrell, si legò alla Squadra polacca Zakspeeed firmando un contratto annuale. La monoposto, la Zakspeed 871, si rivelò sin da subito progetto disastroso. Brundle terminò in zona punti solamente nel Gran Premio di San Marino a Imola dove ottenne un miracoloso quinto posto. La scarsa affidabilità e competitività della monoposto indussero il pilota inglese a lasciare la Squadra al termine della Stagione. Nel 1988 Brundle abbandonò temporaneamente la Formula 1 in attesa di una monoposto migliore. Il pilota inglese partecipò al World Sportscar Championship dove si laureò Campione del Mondo. Il pilota britannico vinse la prestigiosa 24 Ore di Daytona con la Squadra TWR al volante di una Jaguar. Brundle instaurò un rapporto di amicizia e collaborazione con il Direttore della Squadra, il pilota scozzese Tom Walkinshaw. Partecipò inoltre, senza ottenere successo, alla 24 Ore di Le Mans al volante della Jaguar. Nello stesso anno, venne chiamato dalla Scuderia inglese Williams per disputare il Gran Premio del Belgio 1988 in sostituzione del pilota inglese Nigel Mansell (ancora sofferente dei postumi dell’incidente di Suzuka 1987). A Spa-Francorchamps, al volante della Williams-Judd FW12C aspirata, ottenne un settimo posto in gara. Brundle decise di rientrare in Formula 1 con la Brabham (Team sul viale del tramonto) per disputare con la Squadra inglese la Stagione di Formula 1 1989. Stupì l’intero circus della Formula 1 con la sua notevole prestazione durante l’intero week-end del Gran Premio di Monaco. Tra gli insidiosi muretti e i tombini di Montecarlo, Brundle si qualificò in quarta posizione e terminò la gara al sesto posto. Al volante della Brabham-Judd BT58 alternò grandi prestazioni in qualifica a mancate partenze (Canada e Francia). Terminò la Stagione con il sesto posto al Gran premio d’Italia a Monza e il formidabile quinto posto al Gran Premio del Giappone a Suzuka. L’anno successivo il pilota inglese abbandona nuovamente la Formula 1 per concentrarsi sulle corse di durata. Brundle fu vincitore della 24 Ore di Le Mans Edizione 1990 al volante della Jaguar in coppia con i piloti Nielsen e Cobb. Con il celebre marchio del giaguaro, Brundle fu secondo alla 24 Ore di Daytona, ottavo nel World Sportscar Championship e terzo nell’IROC. Nel 1991 Brundle ritornò definitivamente in Formula 1 di nuovo con la Scuderia Brabham in coppia con il pilota inglese Mark Blundell. La disastrosa Stagione di Brundle fu da incolpare alla disastrosa monoposto, la rivoluzionaria Brabham-Yamaha BT60Y, progettata dal Direttore Tecnico inglese Sergio Rinland. Brundle terminò in zona punti solamente nel Gran Premio del Giappone a Suzuka dove ottenne un quinto posto. L’anno successivo il Direttore della Squadra Benetton, l’amico Tom Walkinshaw, riuscì ad assegnargli il secondo volante da titolare nella Squadra inglese al posto del giubilato Nelson Piquet. Brundle fece un grande salto di qualità affiancato dal giovane e irruento pilota tedesco Michael Schumacher. Al volante della competitiva Benetton-Ford B192, Martin Brundle divenne un autentico pilota mastino in Formula 1. Confermò le doti e le qualità che erano emerse negli anni precedenti al volante di monoposto poco competitive. Le sue prestazioni in qualifica e in gara divennero un punto di riferimento per i suoi avversari. A partire dal Gran Premio di San Marino a Imola, Brundle divenne pilota fisso nelle posizioni di vertice e segnò regolarmente punti preziosi per la Squadra. Durante la Stagione 1992, la sua miglior annata in Formula 1, conquistò un secondo posto a Monza, cinque terzi posti (A Magny Cours, Silverstone, Suzuka e Adelaide), quattro quarti posti (A Imola, Hockenheim, Spa-Francorchamps e Estoril) e due quinti posti (A Montecarlo e Budapest). In Classifica, Martin Brunlde si piazzò in sesta posizione con 38 punti all’attivo. A fine Stagione, nonostante questi ottimi risultati, la Benetton decise di sostituirlo con il pilota italiano Riccardo Patrese. Nella Stagione 1993 Martin Brundle ebbe contatti a inizio anno con Frank Williams ma passò alla Scuderia francese Ligier in coppia con l’ex compagno di Squadra Mark Blundell. Al volante della Ligier-Renault JS39 (che montava lo stesso retrotreno della formidabile Williams-Renault FW14B), Brundle non sfigurò il confronto con il pilota britannico e fu protagonista di una brillante stagione. Ottenne un sorprendete terzo posto a Imola, tre quinti posti e tre sesti posti. La scelta della Benetton di sostituirlo con il veterano Patrese si rivelò col senno di poi un grave errore della Squadra inglese. Nel 1994 Martin Brundle venne ingaggiato all’ultimo momento dalla Squadra inglese McLaren al posto del pilota brasiliano Ayrton Senna, passato alla Williams. Al volante della McLaren-Peugeot Mp4/9 si aggiudicò un ottimo secondo posto al Gran Premio di Monaco sul circuito di Montecarlo dietro al vincitore Michael Schumacher (Benetton-Ford B194) dopo aver approfittato dei ritiri di Hill e Hakkinen. Durante l’intera stagione Brundle e il compagno di squadra, il finlandese Mika Hakkinen, soffrirono dei continui guasti dell’inaffidabile motore Peugeot V10. Al Gran Premio di Gran Bretagna a Silvertone, il motore di Martin esplose con una gigantesca fiammata al via della corsa. Nonostante ciò, Brundle terminò la sua stagione alla McLaren aggiudicandosi brillanti risultati a punti, tra cui un terzo posto al Gran Premio d’Australia ad Adelaide. Brundle avrebbe gradito restare alla McLaren anche per la stagione successiva, ma la Mercedes-Benz (nuova fornitrice di motori) impose alla McLaren la superstar inglese Nigel Mansell (Campione del Mondo di Formula 1 1992). Brundle ritornò così alla Ligier per la stagione 1995 a partire dal Gran Premio di Spagna a Barcellona. Ottenne due grandiosi risultati come un quarto posto a Magny-Cours e un terzo posto a Spa-Francorchamps dietro a Michael Schumacher e Damon Hill. Nel 1996 Martin Brundle disputò la sua ultima stagione di Formula 1 con la squadra irlandese Jordan Grand Prix a fianco del pilota brasiliano Rubens Barrichello. Nella prima gara della stagione, il Gran Premio d’Australia a Melbourne, fu protagonista di un grave incidente nel quale la sua monoposto si capottò più volte spezzandosi in due tronconi. Brundle uscì illeso dalla monoposto e corse ai box per prendere la vettura di riserva, applaudito da tutto il pubblico. Durante la stagione 1996, portò più volte la Jordan in zona punti. Concluse la sua lunga carriera in Formula 1 aggiudicandosi un quinto posto nel Gran Premio del Giappone 1996 a Suzuka. Peter Sauber offrì un contratto per la stagione 1997, ma in seguito gli fu preferito Nicola Larini. Dal 1997 al 2001, Brundle ha partecipato a cinque 24 Ore di Le Mans (al volante di TWR-Nissan, Toyota e Bentley) collezionando cinque sfortunati ritiri nella corsa che lo aveva visto primeggiare nell’Edizione 1990. Attualmente, Martin Brundle è commentatore televisivo per la televisione britannica ITV, pilota alle manifestazioni di monoposto storiche e Team Manager di alcuni piloti di Formula 1, tra cui il pilota britannico David Coulthard. Suo figlio Alex Brundle gareggia nel Campionato Formula Palmer Audi.
  3. leopnd

    Alexander Wurz

    Alexander Wurz (Waidhofen an der Thaya, 15 febbraio 1974) è un pilota automobilistico austriaco, due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans. Durante la sua carriera ha avuto modo di correre in Formula 1, disputando diverse stagioni alla guida di vetture Benetton, Williams e McLaren, oltre a svolgere il ruolo di tester per Honda e Brawn. Ritenuto un pilota costante, sebbene non velocissimo, salì tre volte sul podio, conquistando tre terzi posti e, nel 1998, giunse ottavo in classifica piloti, suo miglior piazzamento; terminata l'esperienza nella massima serie automobilistica si è dedicato alle gare con vetture sport. Una caratteristica distintiva era che con l'abbigliamento da gara indossava le calzature di due colori differenti (una rossa e una blu). Il primo titolo sportivo arrivò nel 1986 come campione del mondo di ciclismo BMX, poi esordì con i kart nel 1989 e in Formula Ford nel 1991. Vinse il titolo di Formula 3 austriaco nel 1993, poi corse per altre due stagioni nella F3 tedesca. Nel 1996 lasciò temporaneamente le monoposto per gareggiare con le vetture sport e vinse la 24 Ore di Le Mans al volante di una Porsche WSC-95 del team Joest Racing, risultando il pilota più giovane nella storia a riuscire nell'impresa. Nel 1997 disputò il campionato FIA GT a bordo di una Mercedes-Benz CLK GTR ottenendo una vittoria a Donington. Nella stagione 1997 arrivò in Formula 1 nel ruolo di collaudatore per la Benetton, con la quale esordì in corsa al Gran Premio del Canada, in sostituzione di Gerhard Berger, non ancora ripresosi da un'operazione chirurgica. Alla sua terza gara ottenne un 3º posto al Gran Premio di Gran Bretagna che resta uno dei suoi miglior risultati in carriera. Concluse l'annata 14º con 4 punti aiutando il team a mantenere il terzo posto nella classifica costruttori e guadagnandosi la riconferma per le due stagioni successive. Nel 1998 Wurz si dimostra un pilota veloce, aggressivo e costante; conquista per ben cinque volte il quarto posto in gara e conclude regolarmente tra i primi 12. In pista non subisce pressioni e si dimostra in grado di lottare ruota a ruota con piloti del calibro di Michael Schumacher, Mika Häkkinen e David Coulthard. Nel Gran Premio d'Argentina ottiene il giro più veloce in gara. A parte un brutto incidente a Monaco l'annata si conclude molto bene con l'ottavo posto nella classifica piloti, con 17 punti e il quinto posto per la Benetton nella classifica costruttori. Nel 1999 Wurz brilla nei test invernali, ma si ritrova poi a faticare maggiormente a causa della scarsa competitività della deludente B199 e anche per la maggiore competitività del compagno di squadra Giancarlo Fisichella. Malgrado ciò continua a piazzarsi costantemente nella top 12 e conclude l'anno con un discreto 13º posto in classifica ottenendo 3 punti e il 6º posto nella classifica costruttori. Nel 2000 Wurz valuta offerte da parte di team più competitivi, ma alla fine decide di firmare un contratto per un'altra stagione in Benetton rimanendo fedele al team che lo aveva fatto debuttare in Formula 1 e sperando in una maggiore competitività della nuova B200. La nuova macchina si rivela subito più competitiva dell'anno precedente ma Wurz pur restando costante a piazzarsi tra i primi 12 viene surclassato da Fisichella durante tutto il campionato. Flavio Briatore, direttore tecnico della scuderia, dopo il Gran Premio di Monaco attaccò duramente il suo pilota, facendogli intendere che se non avesse ottenuto risultati di rilievo non gli sarebbe stato proposto un rinnovo contrattuale. Giunse, poi, quinto nel Gran Premio d'Italia, registrando la sua miglior prestazione stagionale. Wurz concluse quindi il campionato al 15º posto con 2 punti, risultato di per sé sufficiente ma che appare negativo se confrontato con Fisichella che concluse l'annata sesto con ben 18 punti e due terzi posti che valsero alla Benetton il quarto posto nel mondiale costruttori. Conclusa la stagione, la Benetton preferì non rinnovare il contratto a Wurz ingaggiando al suo posto la giovane promessa Jenson Button. Non trovando posto come pilota titolare, nel 2001 Wurz diventò collaudatore e terzo pilota per la McLaren, sostituendo in questo ruolo Olivier Panis, passato alla BAR. Rimase nel team anglo-tedesco per cinque stagioni; nel 2005 sostituì l'infortunato Montoya nel Gran Premio di San Marino. Il pilota austriaco concluse la gara in quarta posizione, avanzando poi al terzo posto grazie alla squalifica di Jenson Button; Wurz conquistò così a tavolino il suo secondo podio in Formula 1. Non confermato dalla McLaren per il campionato 2006, Wurz passa alla Williams, svolgendo sempre il ruolo di collaudatore e terzo pilota. Nel 2007 è promosso a pilota titolare, al fianco di Nico Rosberg. I risultati sono abbastanza altalenanti; dopo aver conquistato due punti a Monaco, Wurz ottiene un inaspettato podio, dopo esser partito dalla diciottesima posizione, nel confuso Gran Premio del Canada, il primo per la Williams dal Gran Premio d'Europa 2005. Nel prosieguo della stagione arriva però solo un altro piazzamento a punti, un quarto posto nel Gran Premio d'Europa al Nürburgring, altra gara piuttosto caotica; Wurz è battuto nel confronto col giovane compagno di squadra, più rapido di lui soprattutto in prova. A fine stagione, Wurz annuncia il suo ritiro dalla Formula 1, lasciando il posto, per l'ultimo gran premio in Brasile, al giapponese Kazuki Nakajima, pilota della Williams per il campionato 2008. Nonostante al termine della stagione precedente avesse annunciato il suo ritiro dalla Formula 1, all'inizio del campionato 2008 Wurz viene assunto dalla Honda, con il ruolo di collaudatore e terzo pilota. La Honda non si rivela molto competitiva e a parte qualche gara positiva il campionato è stato deludente per il grande team giapponese. Wurz aiuta non poco il team a mettersi sulla giusta strada collaborando strettamente anche allo sviluppo della monoposto per la stagione successiva (quella che poi sarà la BGP 001). Oltre a guidare la sua Honda nei test e nei venerdì di prova, si esibisce al Goodwood Festival of Speed. Dopo il ritiro della Honda dalla Formula 1, il team viene acquistato da Ross Brawn che diviene quindi il nuovo team manager della scuderia che riporta in Formula 1 sotto nuovo nome di Brawn GP. Wurz viene quindi riconfermato da Ross Brawn insieme agli altri piloti Jenson Button e Rubens Barrichello. Come terzo pilota Wurz debutta nel Gran Premio d'Australia, ma dal gran premio successivo per il suo stipendio elevato Ross Brawn decide di sostituire Wurz con il pilota inglese Anthony Davidson. Dopo aver saltato 2 gran premi Wurz e la Brawn si accordano a ridurre il compenso del pilota austriaco che quindi torna a ricoprire il suo ruolo di terzo pilota a partire dal Gran Premio del Bahrein. Dopo una lunga parentesi in Formula 1, è tornato a pilotare i prototipi nel 2008, anno in cui entrò a far parte della squadra ufficiale Peugeot, impegnata oltre che nella celebre maratona automobilistica di Le Mans anche nei campionati Le Mans Series e occasionalmente anche nell'American Le Mans Series. Con questa squadra vince la 24 Ore di Le Mans 2009 su Peugeot 908 HDi FAP, alternandosi alla guida con David Brabham e Marc Gené; con la medesima vettura vince nel marzo 2010 la 12 Ore di Sebring, insieme a Gené e Anthony Davidson. Sempre nel 2010 partecipa alla 24 Ore di Le Mans con Gené e Davidson, ma sono costretti al ritiro. Nel 2011 partecipa anche a quattro gare dell'ILMC, sempre con la Peugeot, vincendo alla 1000 km di Spa e alla Petit Le Mans. A Le Mans (anch'essa valida per l'ILMC) arriva quarto, con gli stessi compagni dell'anno prima. Dal 2012 corre nel mondiale Endurance con il team Toyota Racing. Esordisce alla 24 Ore di Le Mans dove è costretto al ritiro. Nella gara successiva gara a Silverstone è secondo con Nicolas Lapierre. Alla 6 Ore di San Paolo arriva la prima vittoria, sempre in coppia con Lapierre. Si ritirano in Bahrein e vincono di nuovo al Fuji, stavolta insieme anche al giapponese Kazuki Nakajima. Wurz si ripete poi a Shanghai, ultima gara di campionato, sempre in coppia con Lapierre. A fine anno è terzo nel mondiale piloti. Nel 2013 partecipa di nuovo nel WEC insieme a Lapierre e Nakajima, ma non a tutte le gare; è quarto nella prima gara a Silverstone, si ritira a Spa e a Le Mans è ancora quarto. Salta le gare a Interlagos e ad Austin, mentre al Fuji lui e i compagni ottengono l'unica vittoria stagionale. A fine anno è quarto nel mondiale piloti. Nel 2014 i regolamenti cambiano e la Toyota schiera la nuova TS040 Hybrid. I suoi compagni sono Nakajima e Stéphane Sarrazin. A Silverstone Wurz e i suoi compagni ottengono un ottimo secondo posto dietro i loro compagni Buemi-Davidson-Lapierre, mentre a Spa sono terzi. A Le Mans Nakajima ottiene la pole e dominano tutta la prima parte di gara. Durante la notte sono però costretti al ritiro per un guasto elettrico. Wurz arriva poi sesto ad Austin, secondo al Fuji e a Shangai, mentre in Bahrain ottiene l'unica vittoria dell'anno con Sarrazin e Conway, approfittando dei problemi dell'altra Toyota di Buemi e Davidson, solo ottavi. Questi ultimi riescono comunque a vincere il titolo piloti con una gara d'anticipo, mentre nell'ultima gara ad Interlagos Wurz arriva quarto, con Buemi e Davidosn secondi, dando alla così alla Toyota la vittoria nel titolo costruttori. A fine anno Wurz e Sarrazin sono quinti nel mondiale piloti con 116 punti. Oggi, Alexander Wurz ha deciso di dire basta con le competizioni motoristiche, quantomeno dal punto di vista agonistico. Il quarantunenne austriaco è attualmente impegnato nel World Endurance Championship con la Toyota, ma appenderà il casco al chiudo al termine della 6 Ore del Bahrein, ultimo appuntamento della stagione 2015 del Mondiale Endurance. http://www.wurz.com/
  4. 3d per Radio Paddock del mese di Dicembre 2016
  5. Pep92

    Il duello - 2016

    ripropongo il pronostico pre stagionale per Manor e Haas ho dovuto metterli insieme perché non mi aggiunge un'altra domanda
  6. Ayrton4ever

    Le pagelle 2016

    Dopo aver inventato il gioco "Il duello", poi ripreso, che rappresenta l'inizio della stagione, mi sembra doveroso proporre, a chiusura dell'anno, le classiche pagelle. Dite pure la vostra, io intanto... ci penso!
  7. Prendo spunto dal topic sull'antipatia di Alonso per spostare l'argomento sul piano sportivo. Tempo fa mi era capitato di riflettere sulle mie capacità di giudizio libero relativamente al talento di un pilota, capacità che teoricamente dovrebbe migliorare con l'avanzare dell'età . Dunque mi sono chiesto, quale grande campione ho mal sopportato negli anni? E quando ho dovuto ammettere con me stesso che malgrado tutto si trattava di un talento fuori dal comune? Bene, la lista dei grandi campioni che ho visto in azione è inevitabilmente corta e bene o male mi sono stati tutti cordialmente antipatici, di conseguenza mi sono trovato spesso a dover fare l'esercizio successivo di rivalutazione dell'atleta al di la dell'uomo (x quello che mi trasmetteva ovviamente) fino a vedere da quel momento in avanti con luce diversa il personaggio, a volte cambiando idea sul suo conto, a volte continuando ad auguragli qualche figura barbina ma in un contesto di ammirazione di fondo. Ma soprattutto c'è stato un momento particolare in ho modificato il mio metro di giudizio e di valutazione (onestamente ne in meglio ne in peggio, solo cambiato) Vorrei girare a voi la stessa domanda: Qual'è stata secondo voi LA gara più significativa che vi sentite di attribuire ad un campione? Quella prestazione talmente maiuscola da poter collocare un pilota nell'Olimpo dei top "over the top", e che dovrebbe costringere anche il più accanito dei demolitori, se minimamente dotato di onestà intellettuale, a dire "giù il cappello, questo è un fenomeno"? Scusate la premessa un po' prolissa, propongo questo giochino che potrebbe aiutare tutti noi a render merito al talento al di la del tifo o di antipatie/simpatie personali, che tra l'altro trovo giusto che ci siano, l'importante è conviverci in modo sano. Ps. Vale anche la retroattività , si può rivalutare un pilota anche a carriera chiusa naturalmente
  8. Lamentarsi su forum, al bar, su facebook, su instagram, su twitter etc. per loro (f1 governance in generale) è soltanto gradita pubblicità gratuita al prodotto se nel frattempo si continua diligentemente a pagare l'obolo. E' solo un modo per ventilare la frustrazione, per il tifoso cornuto e mazziato. Loro, di certo, non percepiscono il messaggio fintanto che dormono su un letto di dobloni.
  9. leopnd

    John Love

    John Maxwell Lineham Love, nato a Bulawayo il 7 dicembre 1924. è stato un pilota automobilistico zimbabwese. Dopo aver cominciato a correre nella natia Rhodesia, Love si trasferì in Europa nei primi anni sessanta a correre per la squadra di Formula Junior di Ken Tyrrell, ma per vari motivi (tra cui un incidente) non riuscì ad ottenere grandi risultati nelle gare di Formula 1. Si impose però nel 1962 nel campionato turismo britannico. Ritornò allora in Sudafrica dove si dedicò alle gare di Formula 1 locali, allora frequenti, che si alternavano a gare internazionali quando le principali scuderie si spostavano in Africa per il Gran Premio del Sud Africa o le gare di contorno non valide per il campionato mondiale. Vinse per ben sei volte il Campionato sudafricano di Formula 1. Nel Gran Premio del Sud Africa 1967 Love si trovò a guidare una Cooper di due anni prima modificata con un motore "Tasman" Climax FPF da 2700 cc, vettura adatta per gare locali ma non all'altezza dei migliori piloti della Formula 1 al volante di monoposto da 3000 cc. Ciò nonostante, e a 42 anni, Love si qualificò quinto e in gara si ritrovò in testa quando al 61º giro sia Jack Brabham che Denny Hulme si ritirarono a causa delle condizioni torride del circuito di Kyalami. Love dovette però fermarsi ai box per un rifornimento di carburante (la sua vettura non aveva l'autonomia di un intero Gran Premio) e così terminò al secondo posto dietro Pedro Rodríguez in una Cooper ufficiale a motore Maserati, un grosso risultato per un privato in una vettura antiquata. L'anno successivo Love salì di nuovo all'onore della cronaca per aver corso in una Brabham colorata con le insegne della marca di sigarette Gunston, il primo esempio di sponsorizzazione professionale nella Formula 1. A carriera finita era proprietario di una concessionaria Jaguar a Bulawayo durante gli anni 80. Mori' di cancro nel 2005. quando aveva 80 anni...
  10. Allora guys, ieri sera ho contattato GianCarlo Minardi per chiedergli disponibilità a rilasciarmi un intervista. Questa mattina ho ricevuto una risposta positiva e quindi dovrò inviargli le domande. Io ne farei tra le 10/15 non di più, e ho già contattato @gio66 per chiedergli qualche info e lo farò anche nelle prossime ore. Ho già in mente qualche domanda personalmente ma se avete suggerimenti potete farli tranquillamente grazie.
  11. 61066

    Hector Rebaque

    1979 Hector Rebaque e il suo ingegnere, John Barnard (sic!)
  12. Via ai commenti del GP di Europa vinto da Rosberg su Vettel e Perez
  13. Ho fatto questa domanda sulla mia pagina FB, perciò ve la giro anche a voi. Passato: l'ex moglie di Mika Hakkinen (che ho sempre rispettato), Erja: era il primo anno che seguivo il Circus e veniva spesso inquadrata, sopratutto nei momenti clou come un sorpasso o una vittoria del finlandese. Aveva quel sorriso quasi "maligno", che, da tifoso di Schumi, non potevo reggere. Sì, c'è anche Ron Dennis tra i papabili e un poco Domenicali. Presente: Helmut Marko (ha dimostrato anche oggi di essere un uomo ignobile), e (ma che strano!) Carlo Vanzini. Io lo chiamo Vanziniminkia, per l'esagerazione in telecronaca anche per un pit ritardato e per le sue immense cavolate. Lo dico da non abbonato, però mi sono bastati 5 minuti del suo commento per avere questa idea. Per curiosità vi elenco i primi due nomi che sono andati forti nel "sondaggio": Luca Colajanni e Flavio Briatore. E' esentato ovviamente Bernie.
  14. 28 years ago http://en.wikipedia.org/wiki/1984_Formula_One_season Difficile capire da dove iniziare, per me erano tutti BOLIDI dal CUORE meccanico ... qualcosa che già da piccolo ti faceva venir la pelle d'oca! Questa forse è la prima stagione che guardavo in TV con mio padre... Tutte le foto su album di https://www.facebook.com/Formula1life Inizio da quello che capita (da un MiTo vivente!): BRANDS HATCH - JULY 22: Toleman driver Ayrton Senna of Brazil in action during the F1 British Grand Prix held on July 22, 1984 at the Brands Hatch circuit in Fawkham, England. (Photo by Mike Powell/Getty Images) 2004 Getty Images MONTE CARLO - JUNE 3: Toleman driver Ayrton Senna of Brazil in action during the F1 Monaco Grand Prix held on June 3, 1984 at the Brands Hatch circuit in Monte Carlo, Monaco. (Photo by Mike Powell/Getty Images) 2004 Getty Images 1984 - GP BRASILE - AYRTON SENNA - Toleman TG184 Prima Gara in F1
  15. Correva l'anno 1971!!! Years of Heroes ... Qui trovate tutte le info al riguardo: http://en.wikipedia.org/wiki/1971_Formula_One_season Tutt'altro che combattuta, la Stagione di F1 1971 è andata a quel fenomeno di Jackie Stewart, campione del mondo per la seconda volta avendo vinto anche il 1970. Interessante Stagione per lo sviluppo dei nuovi profili aerodinamici e degli studi fatti e passi in avanti rispetto alla Stagione 1969. Interessante anche dal punto di vista fotografico. La 22° ad assegnare il Campionato Piloti e la 14° ad assegnare il Campionato Costruttori (Primo Campionato vinto dalla Scuderia TYRRELL). àˆ iniziata il 6 marzo e terminata il 3 ottobre, dopo 11 gare, due in meno rispetto alla stagione precedente. Tyrrell ha fondato la sua scuderia solo nel 1970 e già nel 1971 vinceva il Campionato Costruttori. Rimasta in formula 1 per ben 28 Stagioni (1970-1998) ha appassionato milioni di suoi Fun. Foto ovviamente prese da https://www.facebook.com/Formula1life A nostro avviso le più belle: Franà§ois Cevert - Tyrrell - Elf team Tyrrell - Power by Ford-Cosworth DFV Gran Premio d'Austria, à–sterreichring N °. 11: Jackie Stewart (GBR) (Elf team Tyrrell), Tyrrell 003 - Ford Cosworth DFV (RET) N °. 14: Jo Siffert (SUI) (Yardley-BRM), BRM P160 - BRM V12 (finito 1 °) N °. 5: Clay Regazzoni (SUI) (Scuderia Ferrari), Ferrari 312B2 - Ferrari Flat-12 (RET) N °. 12: Franà§ois Cevert (FRA) (Elf team Tyrrell), Tyrrell 002 - Ford V8 (RET) N °. 4: Jacky Ickx (BEL) (Scuderia Ferrari), Ferrari 312B2 - Ferrari F12 (RET) N °. 2: Emerson Fittipaldi (BRA) (Gold Leaf Team Lotus), Lotus 72D - Ford V8 (finito 2 °) GP SPAGNA - J.Ickx FERRARI 312B - C.Regazzoni FERRARI 312B - C.Amon MATRA MS108B GP Germania Nà¼rburgring - Emerson Fittipaldi - LOTUS 72D Ford-Cosworth DFV Clay Regazzoni - FERRARI - 312B - GP Germania Nà¼rburgring Mario Andretti - FERRARI - 312B - GP Germania Nà¼rburgring GP Olanda - Jacky Ickx - FERRARI - 312B GP di Monaco Jacky Ickx - FERRARI - 312B Emerson Fittipaldi - LOTUS 72D Ford-Cosworth DFV - GP di Francia Jackie Stewart (GBR) - Tyrrell - GP Monza ITALIA GP Monza ITALIA - Ronnie Peterson - Marzo 711 Clay Regazzoni - FERRARI - 312B - GP Monaco
  16. Nel 1993. ci fu il ritorno di Alain Prost sull’imabttibile Williams per vincere il suo quarto mondiale. Il debutto di Damon Hill e di Eddie Irvine. Lo strepitoso Senna a Donington. La Ferrari che saluta l’arrivo di Todt ma che ancora non ingrana. La fallimentare esperienza di Michael Andretti in McLaren. Schumacher che conferma il suo talento. La prima ed unica vittoria di Ayrton Senna in Brasile e la sua ultima volta sul podio. Ironia della sorte assieme al professore. La pace tra i due. L’ultimo saluto. Classifica Piloti Formula 1 1993: 1. Alain Prost 99 pt. 2. Ayrton Senna 73 pt. 3. Damon Hill 69 pt. 4. Michael Schumacher 52 pt. 5. Riccardo Patrese 20 pt. 6. Jean Alesi 16 pt. 7. Martin Brundle 13 pt. 8. Gerhard Berger 12 pt. 9. Johnny Herbert 11 pt. 10. Mark Blundell 10 pt. 11. Michael Andretti 7 pt. 12. Karl Wendlinger 7 pt. 13. JJ Lehto 5 pt. 14. Christian Fittipaldi 5 pt. 15. Mika Hà¤kkinen 4 pt. 16. Derek Warwick 4 pt. 17. Philippe Alliot 2 pt. 18. Rubens Barrichello 2 pt. 19. Fabrizio Barbazza 2 pt. 20. Alex Zanardi 1 pt. 21. à‰rik Comas 1 pt. 22. Eddie Irvine 1 pt. Classifica Costruttori Formula 1 1993: 1. Williams-Renault 168 pt. 2. McLaren-Ford 84 pt. 3. Benetton-Ford 72 pt. 4. Ferrari 28 pt. 5. Ligier-Renault 23 pt. 6. Lotus-Ford 12 pt. 7. Sauber-Ilmor Engineering 12 pt. 8. Minardi-Ford 7 pt. 9. Footwork-Mugen-Honda 4 pt. 10. Larrousse-Lamborghini 3 pt. 11. Jordan-Hart 3 pt. 12. Lola-Ferrari 0 pt. 13. Tyrrell-Yamaha 0 pt. Alain Prost conquista il quarto titolo: Ayrton Senna, Interlagos: Damon Hill, Hungaroring:
  17. Stagione 1964: il titolo dei piloti è andato per la prima volta a John Surtees e il titolo costruttori per la seconda volta alla Ferrari. Gare non valide per il Campionato Mondiale: Il campione del mondo John Surtess...
  18. La stagione 1951 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è stata, nella storia della categoria, la 2a ad assegnare il Campionato Piloti. È iniziata il 27 maggio ed è terminata il 28 ottobre, dopo 8 gare. Il titolo mondiale piloti è stato vinto da Juan Manuel Fangio. Gare del Campionato Mondiale: Gare non valide per il Campionato Mondiale: Classificha finale: Il campione, Juan Manuel Fangio in Spagna:
  19. La stagione 1961 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è, nella storia della categoria, la 12ª ad assegnare il Campionato Piloti e la 4ª ad assegnare il Campionato Costruttori. È iniziata il 14 maggio ed è terminata l'8 ottobre, dopo 8 gare. La stagione è stata caratterizzata dal duello interno alla Ferrari tra Phil Hill e Wolfgang von Trips, conclusosi tragicamente al Gran Premio d'Italia con la morte del pilota tedesco in seguito ad un drammatico incidente in cui persero la vita anche 13 spettatori. Dopo vari anni non fa più parte dalla serie di gare valide per il mondiale la 500 Miglia di Indianapolis. Gare del Campionato Mondiale: Gare non valide per il Campionato Mondiale: Classificha finale: Il campione del mondo, Phil Hill...
  20. leopnd

    East London

    Il circuito di East London (Prince George Circuit) è un circuito automobilistico permanente posto nelle vicinanze dell'oceano Indiano in Sudafrica, nella provincia dell'Eastern Cape. Ha ospitato le prime tre edizioni del Gran Premio del Sud Africa validi per il campionato mondiale di Formula 1: 1962, 1963 e 1965. Il circuito venne costruito negli anni trenta e ospitò diverse volte il Gran premio nazionale in quel periodo. Lungo 3.920 mt è un circuito molto veloce che è costruito nelle vicinanze dell'Oceano. Proprio questa vicinanza provocava problemi ai motori a causa della sabbia delle vicine dune della spiaggia. Dopo il rettilineo iniziale vi è una curva veloce (Patters Pars) seguita un altro rettilineo spezzato da una semicurva. Dopo la Cocobana Corner vi è un altro rettifilo lungo il mare spezzato solo dalle curve The Esses e Cox. La Beacon Bend reimmette nel rettilineo della partenza. Si girava in senso orario. *Marrone: 1934, Blu: 1936, Nero: 1959 Il circuito originale era lungo 23,4 km e passava per le strade di varii paesi. Nel 1936 venne accorciato sui 17,7 km e alla fine, nel 1959, venne costruito il circuito su cittato che era a norma delle regole F1. Dopo il 1965 si decise di andare a correre a Kyalami perche' East London ritenuto troppo piccolo per i bolidi di F1. Vincitori: 1962: Graham Hill 1963: Jim Clark 1965: Jim Clark 1966: Mike Spence (non valido per il campionato)
  21. La stagione 1957 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è stata, nella storia della categoria, l'8a ad assegnare il Campionato Piloti. àˆ iniziata il 13 gennaio ed è terminata l'8 settembre, dopo 8 gare. Il titolo mondiale piloti è andato per la quinta volta al campione argentino Juan Manuel Fangio. Gare non valide per il Campionato Mondiale: Classifiche finali: Il campione, Juan Manuel Fangio con la Maserati 250F:
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