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jollyroger

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Contenuti inviati da jollyroger

  1. jollyroger

    Ayrton Senna

    Concordo con te. Senna, specie nell'ultima parte della sua carriera, pesava attentamente le parole. Sono in diversi (Hakkinen ed Ascanelli per esempio, e non sono gli ultimi arrivati) ad avere confermato che Senna rimase positivamente impressionato dal V12 Lambo. Non ho tutta la dichiarazione di Senna dell'epoca: come ho detto ero giovane e stupido, e gli appunti che ho preso sono incompleti; molto del materiale che avevo raccolto è andato perso in disgraziate "pulizie di primavera" (c'è stato un periodo in cui mi è presa una nausea mortale per questo sport). Comunque sono convinto che le frasi pronunciate allora da Senna "It is very good, but it needs more power and is not very sophisticated. I am sure it could be very good for next season" e "It would be very interesting to race the Lamborghini in Japan" fossero state dette con piena cognizione di causa. Il problema, penso, è che su queste frasi è stato ricamato molto: e diversi "giornalisti" (o presunti tali), per non parlare poi di pletore di "tifosi" (o presunti tali) ci hanno costruito sopra dei castelli in aria. Se le si esamina in termini "asettici" sono in sé una precisa - per quanto sintetica - analisi tecnica del binomio telaio/motore in pieno stile Senna. Poi su questo si è costruita, specie dopo il 1° maggio 1994, la teoria che "se Dennis avesse preso i Lamborghini al posto dei Peugeot, Senna sarebbe rimasto in McLaren": e forzando questa sorta di sillogismo perverso si arriva a "se Senna fosse rimasto in McLaren, non sarebbe stato sulla Williams quel maledetto giorno, e quindi non sarebbe morto". Ammetto che il pensiero mi abbia più volte sfiorato. Purtroppo la cronologia degli eventi non lascia adito ai dubbi. Il primo test di Silverstone viene fatto il 20 settembre 1993. E' un lunedì: nel week-end di quella settimana si corre all'Estoril il GP del Portogallo, terz'ultimo della stagione. Venerdì 24 settembre Prost annuncia il suo ritiro dalla F1: il posto sulla Williams è libero per il 1994. Quando ad ottobre Senna prova pubblicamente la MP4/8 Lambo sempre all'Estoril sa già che nel 1994 correrà per la Williams. E quelle frasi vanno lette nella giusta prospettiva: ovvero, tradotto dal sennese in linguaggio corrente "Ron, bello, non fare lo str...uzzo! Prenditi il Lambo. Lascia perdere 'sti francesi della Peggiò, che ti rifilano la sola. Senti ammmmia, che di francesi me ne intendo!".
  2. jollyroger

    Ayrton Senna

    Nei miei appunti ho trovato questa nota. All'epoca girava la voce che Dennis avesse liquidato la Chrysler per telefono con la frase "Sorry guys, but business is business". Non so se la cosa sia vera o semplicemente la solita voce da "radio serva" (allora ero giovane e stupido, e non mi sono segnato le fonti), ma si sposa bene con la personalità di Ron...
  3. Così ad occhio direi che è la Tyrrel 016 (talvolta marcata anche DG016) Cosworth DFZ del 1987.
  4. jollyroger

    Ayrton Senna

    Sotto il cofano c'era questo il Chrysler Lamborghini 3512 V12 progettato da Mauro Forghieri. Il primo test viene fatto privatamente a Silversone. Senna ne rimane impressionato (lo definì "reliable and promising"). Il motore è ancora acerbo, manca di potenza un po' a tutti i regimi. Sebbene sia estremamente compatto (si dice sia stato il V12 più compatto mai prodotto per la F1) è più lungo, più pesante, richiede più raffredamento, consuma di più... rispetto al V8 Ford. Ed è montato su un telaio buono sì, ma nato per un V8. Ascanelli ricorderà che ci vollero più di tre mesi per completare la Mp4/8B. Ma Senna sembra crederci. Pungola Forghieri chiedendo modifiche all'erogazione, E, nella seconda sessione di test sul circuito di Estoril pronuncia due frasi sibilline: "I am sure it could be very good for next season" e "It would be very interesting to race the Lamborghini in Japan". La Storia però prende un'altra strada. Dennis non ha mai creduto molto a quell'accordo con Chrysler: un accordo "firmato" a metà settembre al Salone di Francoforte con una semplice stretta di mano con il presidente Chrysler Bob Lutz. Dennis si lascerà tentare dalle valigie cariche di franchi portate dalla Peugeot insieme ai V10 derivati dai Prototipi. Il V12 italo-americano prenderà la strada della molto meno blasonata Larrousse. Senna lascerà la McLaren per la Williams e... Senna non sarebbe comunque restato alla McLaren, Lamborghini o meno. Osservando la cronologia degli eventi appare abbastanza chiaro. Il primo test del motore viene fatto a Silversone il 20 Settembre 1993. Il secondo, pubblico, a Estoril nel mese di ottobre: non ho la data precisa, ma penso siamo nella prima metà di ottobre (il GP del Giappone si disputò il 24 ottobre). Ora il GP di Portogallo, quello in cui Prost ormai sicuro del titolo annunciò il suo ritiro, si corse il 26 settembre, solo pochi giorni dopo il pimo test. Quindi penso che Senna arrivò al secondo test dell'Estoril già sapendo che avrebbe corso per la Williams nel 1994. Tuttavia ogni tanto mi scopro a pensare cosa sarebbe successo se...
  5. Dal momento che non ero ai box di Barcellona non so a che cosa sia dovuto l'episodio di domenica: omaggio allo sponsor, al pubblico (pagante), tattica voluta o sbagliata, ecc. E alla fine comunque - mia personalissima opinione - è un episodio di per se abbastanza irrilevante. Comunque sia andata, la storia della Formula 1, per limitarci solo a questo sport, è letteralmente costellata di episodi in cui gli sponsor - ma anche motoristi, benzinai, ecc. - hanno imposto le proprie scelte.ai team. Cito a memoria... Ricordiamo ad esempio che nel 1984 un certo Ayrton Senna non arrivò alla Brabham perché lo sposor lattaio (l'italianissima Parmalat di Callisto Tanzi) impose un secondo pilota italiano a fianco del campione del mondo Piquet. E nel 1986 la Williams perse i motori Honda perché Frank Williams e Patrick Head si rifiutarono di ingaggiare il pilota giapponese Satoru Nakajima: errore che non fecero due decenni più tardi quando per prendersi il motore Toyota si presero anche quella sola del figlio di Satoru, Kazuki (corsi e ricorsi della storia ). Cesare Fiorio ha più volte raccontato che uno dei maggiori ostacoli nella definizione del contratto che avrebbe portato Senna in Ferrari nel 1991 (sfumato poi per altre ragioni) erano proprio conflitti di sponsor. Ayrton aveva il suo personale (Nacional) su tuta e casco mentre la Marlboro voleva tuta e casco tutti per sé: eppure Senna era della McLaren che aveva per sponsor principale proprio la Marlboro. Anche la Fiat, che in fondo è lo "sponsor" principale della Ferrari, ha più volte imposto per "logiche aziendali" delle scelte demenziali.
  6. Su questo hai ragione. Non volevo comparare le due annate (concordo con te che non sono confrontabili... beh in realtà nessuna annata è veramente confrontabile con un'altra) ma solo evidenziare come già in passato certe "magie" di punteggio, in particolare in quelle annate i famosi "scarti di punteggio" abbiano prodotto dei risultati, come dire, "anomali".
  7. jollyroger

    McLaren

    Nonostante tutti i limiti, non sarei troppo severo con la McLaren quest'anno. Penso che situazione peggiore per un team non ci potesse essere: mi sa che, quasi quasi, avessero potuto avrebbero preferito saltarla questa stagione piuttosto che vivere 'sto stillicidio! Hanno la fabbrica letteralmente divisa in due tra Mercedes e Honda. I primi li hanno ormai scaricati e i secondi sono a venire...
  8. Diavolerie: come sempre... C'è, chi in passato è diventato Campione del Mondo vincendo 1 solo GP (Rosberg 1982) e chi pur vincendo 7 GP su 16 (Prost 1984) si è trovato 2° per mezzo punto.
  9. jollyroger

    Minardi Team

    Bellissimo 3D. Me lo sono letto tutto di un fiato... Solo una domanda: nelle sue chiacchierate, Minardi (o qualche altro interlocutore) ha mai parlato o accennato alla "disastrosa" esperienza con il il Subaru - Motori Moderni? Sul perché sia finita... beh, è evidente. Ma sul perché e sul come sia realmente iniziata ho trovato pochissime notizie...
  10. Infatti, se non erro, il motomondiale non usa la configurazione del circuito da Formula1 ma quella "vecchia" con rettilineo completo, Caixa arrotondata e niente chicane tra la Europcar e la New Holland
  11. jollyroger

    Brabham

    Sì, ricordi bene. Nel 1983, Senna fece dei test con 4 scuderie di Formula 1 alla ricerca di un volante per la stagione successiva: Williams, McLaren, Toleman e Brabham. La prima F1 provata da Senna fu la Williams FW08C Ford. Il test fu compiuto a Donington martedì 19 Luglio 1983, due giorni dopo il GP di Gran Bretagna, quando il campionato inglese di Formula 3 era a metà del suo svolgimento. La vettura era la numero 1 di Keke Rosberg, con cui il campione finlandese aveva vinto il GP di MontecarloFrank Williams ha in seguito ricordato che Senna tampinò lui e Patrick Head per così tanto tempo e con così tanta insistenza che alla fine furono quasi "costretti" a concedergli una sessione di test. Senna aveva sempre vinto a Donington, e anche nei test si mise subito in mostra, facendo registrare un tempo di circa 1 secondo inferiore a quello mai fatto dalla Williams su quel circuito, e di 1,5 secondi più veloce dell'allora pupillo di Williams, Jonathan Palmer. Frank ne fu fortemente impressionato, ma la situazione contrattuale della Williams non consentivano l'arrivo di Senna nella scuderia per l'anno successivo. A Silverstone, alla fine della stagione, provò la McLaren Ford. Il test era organizzato dalla Philip Morris, che ogni anno invitava il vincitore del campionato inglese di Formula 3 a provare una vettura di F1 con la sua squadra principale, la McLaren appunto. Alla sessione (27 ottobre) vennero invitati anche il secondo classificato, Martin Brundle, e Stefan Bellof. Le vetture erano due McLaren MP4/1C, una con il Ford DFY e l'altra con il DFV. Anche qui Ayrton fece registrare il miglior tempo della giornata, più veloce persino del pilota ufficiale John Watson, e di quello di Niki Lauda al GP di Inghilterra. Anche se Senna dovette insistere con Ron Dennis perché gli concedesse un secondo run a fine giornata: nel primo run al mattino aveva rotto il motore Ford DFY della sua vettura. Anche qui niente di fatto, nessun contratto offerto. Due settimane dopo, sempre a Silverstone, finalmente la prima F1 turbo, la Toleman TG183 spinta dal 4 cilindri Hart. La vettura è la numero 35 di Derek Warwick, con la livrea blu/rossa dello sponsor Candy. Una ottantina di giri, e anche qui tempo migliore, addirittura più veloce di quello fatto segnare da Derek Warwick nelle qualificazioni del GP di Gran Bretagna. Alex Hawkridge, proprietario della Toleman, e il progettista Rory Byrne, sono da un anno alla caccia di Senna: lo vogliono a tutti i costi per il 1984 e gli offrono un contratto biennale. Infine a Le Castellet, sul circuito Paul Ricard la Brabham BT52B BMW turbo. Bernie Ecclestone non ha mai fatto mistro di volere il giovane pilota brasiliano, ma ci sono due ostacoli. Il primo è lo sponsor principale della Brabham, la Parmalat, che spinge per avere un pilota italiano a fianco del campione del mondo Piquet per questioni di marketing. Il secondo è proprio il pilota brasiliano e campione del mondo, Nelson Piquet. Approfittando dei test degli pneumatici Michelin sul circuito francese, la Brabham mette a disposizione una BT52B BMW per verificare le possibilità di vari candidati alla Formula 1. Invitati al test ci sono gli italiani Baldi e Martini, il colombiano Guerrero, e Senna. Ayrton ricorderà questo test come il peggiore mai fatto in F1: il suo tempo è di 2 secondi superiore a quello fatto registrare da Piquet con la stessa vettura, anche se è praticamente in linea con quello degli altri candidati e di pochi decimi superiore a quello di Lauda con la McLaren Porsche turbo. Alla fine le pressioni dello sponsor e di Piquet su Ecclestone porteranno a scartare Senna: per il 1984 verrà ingaggiato l'italiano Teo Fabi, che nel 1983 ha corso negli USA nella CART e ha realizzato la pole position ad Indianapolis. L'accordo prevedeva che nel 1984 Teo avrebbe continuato a correre anche nella CART, e che in caso di GP concomitanti con gare americane sarebbe stato sostituito sulla Brabham dal fratello Corrado, anche lui pilota. Nelson Piquet ha sempre negato (anche se poi sembra abbia lo abbia ammesso) di avere posto il veto all'arrivo del giovane connazionale in squadra. Sembra però che Senna lo avesse da sempre sospettato: sembra anche se Senna sospettasse che Piquet avesse convinto i meccanici a "trafficare" con il set-up della vettura per sfavorine le prestazioni.
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