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Un caffè di .... corsa. ACI Parma


Ragastas

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Vi rimando al sito aciparma.it Sono un po' impedito a riportare il collegamento diretto.

Andate su eventi, un caffè di corsa e programma allegato.

Ieri son stato a vedere il dibattito sulla Formula Uno attuale, con l'Ing. Costa, della Mercedes e ex Ferrari, affiancato dalla coinvolgente simpatia dell'Ing. Giampaolo Dallara.

Due ore a bocca aperta, interessantime e documentate da filmati e foto. Realizzato molto molto bene, con la conduzione di Monica Bertini di Tv Parma, una giornalista sportiva che, oltre ad essere molto bella è decisamente molto brava e preparatissima.

Hanno parlato dal come gestire i quasi cento ingegneri che guida Costa, alla gestione economica di un team, galleria del vento, poco pubblico e sopratutto "anziano", come fanno in America a coinvolgere i giovani spettatori, al percorso per diventare ingegneri e costruttori di F1, la ricerca e come si copiano i costruttori, all'auto stradale che ha in testa l'Ing. Dallara.

una serie di argomenti che hanno chiuso il cerchio sulla Formula Uno di oggi.

Non son riuscito ad andare al convegno con Paolo Barilla e Belicchi sulla 24 ore di Le Mans, ma l'ho visto su Tv Parma. Mi son mangiato le dita a stare a casa.

Vi consiglio di venire a Parma ai prossimi appuntamenti, son realizzati davvero molto bene.

Grazie a chi riporta la locandina, in modo che sia immediato.

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  • 2 weeks later...
  • 4 weeks later...

Una serata splendida, quella appena conclusa, dedicata alla Formula 1 degli anni '70.

Nella splendida cornice del Grand Hotel de Ville, presso il Barilla Center, si sono svolte le premiazioni dell'ACI Parma a piloti, commissari e agli operatori che ruotano attorno al mondo automobilistico parmense.

Poi un paio d'ore, volate via, tra l'esagerata simpatia di Ermanno Cuoghi e la grande professionalità  di un sorprendente Andrea de Adamich.

Io che sono un svitabulòn, diceva modestamente Cuoghi, ripercorrendo la vita di Niki Lauda, dell'inizio della carriera di Alonso, dei rapporti con Enzo Ferrari, Teddy Mayer, Bernie Ecclestone, Max Mosley, tanto per citarne alcuni, vissuti in prima persona.

Mentre de Adamich, ha ripercorso il suo incidente a Silverstone, ha raccontato del rapporto amichevole tra i piloti negli anni '70, con fotografie e filmati, spiegando il perché del nome Gordon al proprio figlio. Nome che deriva dall'ammirazione per Gordon Murray, estroso e geniale progettista.

Ma sopratutto, Andrea ha parlato e confrontato la sicurezza raggiunta oggi, rispetto a quella di quarant'anni fa. Però giustificando il periodo e sempre distinguendo le diverse epoche.

Alla fine, un'ottima cena a buffet ci ha permesso di scambiare due parole e di fare nuove conoscenze.

Cosa vi siete persi, davvero, queste serate create a misura di malati della Formula 1, sono molto belle.

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  • 2 weeks later...

Anni fa gli feci più o meno la stessa domanda sul forum di SAM :asd:

Beh, ma è una domanda che non richiede nemmeno una risposta tanto sarebbe scontata... :)  Fa piacere comunque che qualcuno voglia in un qualche modo ricordare anche piloti non super-famosi. Tra l'altro, il Ragastas vero è davvero un grande, anche come persona.  

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