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In memoriam....


Albi66

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Fai benissimo a portare avanti queste memorie perchè quando loro non ci saranno più si arriverà a negare tutto questo, come già si sta facendo per la lotta di liberazione dei Partigiani che ci permette di essere qui.

Grazie Junior, di cuore.

è il problema principale e primo di questo Paese: la mancanza di memoria

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è il problema principale e primo di questo Paese: la mancanza di memoria

E di tutta Europa, mi sa.

Seguo https://twitter.com/JohannesBuckler su Twitter. A volte mi chiedo se faccio bene o se il mio è puro masochismo, perchè ti sbatte davanti alla faccia documenti che tutti dovremmo conoscere a memoria.

Invece, a memoria, conosciamo solo la formazione della finale del Bernabeu...

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nemmeno io però vedo che parla di atac, di tasse per le famiglie romane...

Riporta i dati delle inchieste sui miliardi rubati nel recente passato che hanno avuto molto meno risalto e indignazione di una bottiglia di vino da 55 euro. E fa benissimo a farlo.

Modificato da gio66
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' Un sasso è caduto in un bicchiere, l'acqua è finita sulla tovaglia'.

Peccato che il sasso si chiamasse Monte Toc, il bicchiere fosse un lago artificiale di 150 milioni di metri cubi di acqua, e sulla tovaglia ci fossero migliaia di persone che non potevano difendersi.

Il primo ricordo del Vajont in età adulta risale al giorno del mio giuramento, corpo alpini a Belluno. Durante la cerimonia il comandante , ricordando le virtù del nostro reggimento, citava il primi soccorsi nei luoghi del disastro, poche decine di chilometri distanti.

Poi mi sono documentato, grazie anche al film e soprattutto allo spettacolo taeatrale di M. Paolini, che rivedo sempre volentieri.

L'idea che mi sono fatto è che quel giorno in Italia sia finito il dopoguerra. La diga , la valle e tutta la storia la vedo come specchio di un Paese risorto dalle ceneri, galoppante verso la modernità, l'industrializzazione, il benessere. La diga del Vajont era ed è un capolavoro d'ingegneria, all'epoca la piu alta al mondo, e avrebbe dovuto garantire un fabbisogno di energia pari al 15% di tutta l'Italia.

Il problema è che hanno voluto esagerare, non tenere conto della natura, della storia della valle, delle avvisaglie ecc ecc

E soprattutto la vicenda non è servita a nulla, se è vero che spesso e volentieri ci troviamo a fare i conti con disastri naturali (le cui cause sono anche diverse) con il comune denominatore ' opera dell'uomo'.

 

Un altra cosa: non capisco ( anzi meglio non capire) perchè , sui canonici mezzi d'informazione, ogni 27 giugno c'è qualche nuova rivelazione su Ustica, ogni 2 agosto o 12 dicembre qualcuno elogia la sconfitta del terrorismo BR, ogni 27 gennaio si ricorda l'olocausto ecc ecc. Ricordi giusti per carità, ma pochi che parlano di Vajont e disastri ambientali.

Fosse per me ogni 9 ottobre la dedicherei alla memoria e prevenzione di questi tipi di disastri

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Grazie, KL.

I miei genitori si sono sposati il 23 giugno 1964 e andarono in viaggio di nozze a Cortina. Il treno passò proprio da Longarone e rimasero sconvolti da ciò che videro.

beh ancora adesso. longarone è ricostriuta ma , a mia memoria , non ricordo di aver visto una cittadina cosi brutta architettonicamente. sicuramente la fretta della ricostruzione ha inciso, ma forse l'hanno resa brutta  come una sorta di monito.

poi sali verso la diga e la vedi.... bianca, superba, immobile. la strada è un itinerario anche ciclistico  e motociclistico.

all'arrivo alla diga, dopo una stretta galleria, ti trovi sulla destra una montagna , piu alta della diga: quella è la frana.

c'è poi uno spiazzo con un albero a cui sono appese 1910 bandierine,: una per ogni vittima ufficiale. in particolare c'è una passerella con i nomi di tutti i bambini sotto i 15 anni (non ricordo il numero) e qualcuna senza nome: sono i bambini mai nati.

si, una visita a longarone e alla diga e alla valle ti apre il cuore e ti fa riflettere

Modificato da KL643
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Visto dal vivo a Pasquetta di 2 anni fa.

Impressionante !

Devastante l'entita' della frana....inimmaginabile cosa devono aver provato i sopravvissuti di Erto e Casso 52 anni fa.

Notevole lo spettacolo di Paolini(che adoro e che ho scoperto per caso la sera in cui trasmisero il suo spettacolo in diretta...grazie alla breve "primavera" di una RAI gestita non dai partiti)

E comunque da allora non abbiamo ancora imparato una beata minchia.

Consiglio a chi ne ha la possibilita' una visita alla valle.

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' Un sasso è caduto in un bicchiere, l'acqua è finita sulla tovaglia'.

Peccato che il sasso si chiamasse Monte Toc, il bicchiere fosse un lago artificiale di 150 milioni di metri cubi di acqua, e sulla tovaglia ci fossero migliaia di persone che non potevano difendersi.

Il primo ricordo del Vajont in età adulta risale al giorno del mio giuramento, corpo alpini a Belluno. Durante la cerimonia il comandante , ricordando le virtù del nostro reggimento, citava il primi soccorsi nei luoghi del disastro, poche decine di chilometri distanti.

Poi mi sono documentato, grazie anche al film e soprattutto allo spettacolo taeatrale di M. Paolini, che rivedo sempre volentieri.

L'idea che mi sono fatto è che quel giorno in Italia sia finito il dopoguerra. La diga , la valle e tutta la storia la vedo come specchio di un Paese risorto dalle ceneri, galoppante verso la modernità, l'industrializzazione, il benessere. La diga del Vajont era ed è un capolavoro d'ingegneria, all'epoca la piu alta al mondo, e avrebbe dovuto garantire un fabbisogno di energia pari al 15% di tutta l'Italia.

Il problema è che hanno voluto esagerare, non tenere conto della natura, della storia della valle, delle avvisaglie ecc ecc

E soprattutto la vicenda non è servita a nulla, se è vero che spesso e volentieri ci troviamo a fare i conti con disastri naturali (le cui cause sono anche diverse) con il comune denominatore ' opera dell'uomo'.

 

Un altra cosa: non capisco ( anzi meglio non capire) perchè , sui canonici mezzi d'informazione, ogni 27 giugno c'è qualche nuova rivelazione su Ustica, ogni 2 agosto o 12 dicembre qualcuno elogia la sconfitta del terrorismo BR, ogni 27 gennaio si ricorda l'olocausto ecc ecc. Ricordi giusti per carità, ma pochi che parlano di Vajont e disastri ambientali.

Fosse per me ogni 9 ottobre la dedicherei alla memoria e prevenzione di questi tipi di disastri

Quest'anno, a 30 anni dal disastro della Val di Stava non è stata detta una parola una su questa sciagura in cui perirono tra gli altri un mio carissimo amico che faceva "la stagione" in un albergo del posto. Purtroppo, è molto triste dirlo e premetto che le vittime non hanno nessuna colpa e non è una gara di celodurismo, ma ci sono tragedie di serie a e tragedie di serie b.

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Quest'anno, a 30 anni dal disastro della Val di Stava non è stata detta una parola una su questa sciagura in cui perirono tra gli altri un mio carissimo amico che faceva "la stagione" in un albergo del posto. Purtroppo, è molto triste dirlo e premetto che le vittime non hanno nessuna colpa e non è una gara di celodurismo, ma ci sono tragedie di serie a e tragedie di serie b.

Vero.

Ho fatto la settimana bianca a Tesero a Marzo 1986, prima di partire per il militare.

Un mio parente aveva la casa sulla parte alta e non subì danni, ma quando mi dissero che davanti alla finestra, pochi mesi prima, c'era una vallata con case e alberghi e non una piana come si vedeva, non riuscivo a capire.

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Quest'anno, a 30 anni dal disastro della Val di Stava non è stata detta una parola una su questa sciagura in cui perirono tra gli altri un mio carissimo amico che faceva "la stagione" in un albergo del posto. Purtroppo, è molto triste dirlo e premetto che le vittime non hanno nessuna colpa e non è una gara di celodurismo, ma ci sono tragedie di serie a e tragedie di serie b.

Per non parlare del crollo della diga sul Gleno

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