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1. Gran Premio d'Australia - Melbourne [Commenti]


alessandrosecchi

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Rispetto all'anno scorso, non 2 anni fa  ;)

 

Ottimo segnale soprattutto perchè il dato si è abbassato molto pur essendoci molti sorpassi non derivanti da duelli ma da errori in frenata, che già  di per sè sono molto meglio di quelli fittizi con l'ala mobile.

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Team Radio Transcript

 

come sempre lo trovo molto utile,interessante per capire alcune cose che noi guardando la gara non potremmo mai pensarle.
 

Interessante la domanda di Jenson :asd:What are the laptimes that the leaders are doing? Obviously not the Mercedes, but the rest.

 

Inoltre si può leggere la frustazione di Vettel,i problemi delle Marussia("wave your hands,wave your hands,mate") :asd: ,le scuse di Kobayashi dopo l'incidente.

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Gp Australia F1: la figuraccia non è servita. Zittiti i disfattisti!

 

Tutti a gridare allo scandalo: “che schifo, questa non è F1!â€. Come se la F1 si debba trasformare solo ed esclusivamente in una “Formula Rumoreâ€. Se così fosse, possiamo adottare dei 16 cilindri che girano a 22 mila giri/minuto, unificati, omologati, uguali per tutti… ma non sarebbe questo lo spirito della F1.

Questo spirito è disatteso sin dall’epoca dei V10, ancor di più dall’era dei V8 ed è ancora disatteso oggi, con i V6 Turbo, unità  fortemente unificate.

Ecco, allora, il punto: non va criticato il rumore, ma la assenza di varietà  tecnica motoristica e le modalità  con cui la FIA ha concepito le attuali unità  V6 Turbo.

Un bel sound piace ed emoziona a tutti, è innegabile, ma qui non si sta parlando di un asettico motore elettrico o di Formula 1 provviste di silenziatore, ma di un motore prestazionale caratterizzato da un sound fascinoso e prettamente Turbo.

Forse qui ci si dimentica della storia: la formula consumo è roba degli Anni ’80, anni, tuttavia, oggi rimpianti e invocati (a ragione). Quindi, mi risultano strane tutte queste critiche, oggi, a concetti già  sperimentati – con variazioni – oltre 30 anni fa, in F1.
Fosse per me, tornerei all’antica: sorpassi o no, duelli o no, a me personalmente cambia poco anzi nulla, poiché considero lo spettacolo del motorismo altro rispetto alla conta dei sorpassi.

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Team Radio Transcript

 

come sempre lo trovo molto utile,interessante per capire alcune cose che noi guardando la gara non potremmo mai pensarle.

 

Interessante la domanda di Jenson :asd:What are the laptimes that the leaders are doing? Obviously not the Mercedes, but the rest.

 

Inoltre si può leggere la frustazione di Vettel,i problemi delle Marussia("wave your hands,wave your hands,mate") :asd: ,le scuse di Kobayashi dopo l'incidente.

non ho capito cos'è un "rolling bite point" (e anche perchè Koba e l'ingegnere non parlino giapponese tra loro)

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Dice codesto Lucio Rizzica:

E' una Formula noia più che una Formula 1, quella che si è aperta in Australia, all'Albert Park. Piace alle generazioni 2.0 e meno ai nostalgici. Al punto che la città  di Melbourne minaccia denunce e richieste di risarcimento per un evento che fa rumore ma… non fa più rumore in pista. Nel senso che si sente lo stridere delle gomme in frenata, il sibilo del turbo, il fischio della valvola wastegate ma tutto il resto è una corsa di scorreggine. Il rombo non esiste più. E neppure i sorpassi, il brivido. Tutti attenti a non consumare, a non far salire troppo i giri del motore per non interferire troppo con l'elettrico.

Tutti a correre sulle uova e cercare di salvaguardare il salvabile. Power Unit e povera Formula 1 che non ha ancora trovato la propria direzione definitiva in un anno zero che probabilmente trascinerà  i test in gara per le prime tre o quattro corse, perché bisogna capire, sviluppare, non compromettere, arrivare in fondo.

Intanto i giovani, quelli che non hanno nulla da perdere, schiacciano il pedale e vanno in testa. Perché hanno già  capito tutto, come un bimbo di sei anni che supera di slancio i primi tre livelli del videogame mentre il papà  ancora cerca il tasto dell’on/off. O forse perché sono più incoscienti, più imprevedibili, più arrembanti. Non hanno nulla da perdere. Perché escludere allora che in F1 possa arrivare anche la Tata? Non nel senso di Motors Manifacturer ma proprio nel senso classico di balia (e per estensione di badante). Per tenere a bada i lattanti terribili ce ne sarà  bisogno (Magnussen, Ricciardo, Kvyat), e pure per accudire i 'vecchi piedoni' che arrancano e vivono la stagione del grande imbarazzo e delle prime impotenze: vedere alla voce Hamilton, Ferrari, Vettel… Vabbè, ne riparliamo in Malesia.

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