E' irrilevante.
La tesi per cui il ricco sia più contento se ci sono meno poveri è contraria alla realtà dei fatti, sia nel passato storico, sia nella contrapposizione tra paesi ricchi e poveri del mondo, sia nel momento attuale in Italia, dove l'unica cosa che conta è avere il proprio portafogli gonfio senza curarsi di come questo impatti sugli altri.
E impattano di più le quattro milioni di famiglie che evadono le tasse di quanto non facciano pochi ricchi che portano i guadagni in altri paesi, perché le prime sono diffuse sul territorio e passano davanti a chi se lo meriterebbe in ogni graduatoria: asili, assistenza sanitaria, case popolari, borse di studio universitarie, alloggi universitari agevolati etc.
Tutti servizi che costano. E che rubano a chi li meriterebbe davvero e che oltre al danno ha la beffa di pagarli senza usufruirne.
Se ci fosse davvero la concezione che la propria felicità (contentezza?) debba passare attraverso un miglioramento delle condizioni altrui, non saremmo in questa situazione, tanto per cominciare.