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sundance76

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  1. Meilleur tour. Vuelta mas rapida. Schnellste runde. Fastest lap. Fino ai primi anni '90, nelle dirette televisive dei Gran Premi le sovrascritte con le informazioni erano nella lingua del paese ospitante. Tanto per dare un'idea, nel 1990 avevo 14 anni, e trovavo molto bella questa consuetudine. Imparavi qualche parolina di quella quindicina di paesi dove si correvano i GP. In effetti, negli anni successivi bisognava cambiare, altrimenti noi neolatini di ceppo indoeuropeo non so come ce la saremmo cavata col malese, il cinese, il coreano, il turco, l'hindi ecc. ecc. ecc.
  2. A me invece è piaciuto. Le macchine sono storicamente rappresentate in modo corretto al 90%, così come la successione cronologica degli episodi "veri", pur con diversi aggiustamenti. Il "romanzamento" si evita solo guardando un documentario, ma Rush è un film.
  3. E LA PELLE PAGO' IL PREZZO DEL TIFO "Sentiva che c'erano ancora spazi da conquistare, arie da respirare più a fondo, piloti da scoprire. Era il 1970, l'anno magico di Clay Regazzoni. Ferrari vinse a Monza proprio con Regazzoni e la gente invase la pista. Mentre Clay veniva portato in trionfo sulle spalle dei tifosi impazziti, altri sbranavano la sua macchina trasformata in miniera di souvenir. Nella calca incontrollabile, una gamba si incollò ai tubi di scarico roventi e la pelle pagò il prezzo del tifo. Era il lancio definitivo, la consacrazione di una nuova specie: il ferrarista". ("Enzo Ferrari, 'il' sceriffo", di Cesare De Agostini, Conti Editore 1985)
  4. @leopnd Il Gran Premio di Germania era sul Nurburgring..... Il mio post è sull'Avusrennen, la corsa sul circuito dell'Avus. Non andava trasferito qui.
  5. Siamo sull'ultrasupervelocissimo circuito dell'Avus a Berlino nel 1935, due rettilinei infiniti raccordati da due curve. La Velocità nella sua forma più estrema e stilizzata. Dopo la fine della seconda batteria, il Ds della Mercedes, Alfred Neubauer (sulla sinistra) attende l'arrivo della W25 di Caracciola, che si è appena aggiudicato la batteria, mentre dietro si nota la macchina gemella di von Brauchitsch e l'Auto Union di Achille Varzi. A destra l'Alfa Romeo Bimotore (un mostro con appunto due motori, uno davanti e l'altro dietro) di Louis Chiron, che nella finale sarà 2° assoluto dietro la Mercedes vincitrice di Luigi Fagioli. Sembrano aerei da caccia appena atterrati dopo un'incursione. Si nota il radiatore carenato di Caracciola in primo piano, rispetto a quello standard di Brauchitsch
  6. Siamo sull'ultrasupervelocissimo circuito dell'Avus a Berlino nel 1935, due rettilinei infiniti raccordati da due curve. La Velocità nella sua forma più estrema e stilizzata. Dopo la fine della seconda batteria, il Ds della Mercedes, Alfred Neubauer (sulla sinistra) attende l'arrivo della W25 di Caracciola, che si è appena aggiudicato la batteria, mentre dietro si nota la macchina gemella di von Brauchitsch e l'Auto Union di Achille Varzi. A destra l'Alfa Romeo Bimotore (un mostro con appunto due motori, uno davanti e l'altro dietro) di Louis Chiron, che nella finale sarà 2° assoluto dietro la Mercedes vincitrice di Luigi Fagioli. Sembrano aerei da caccia appena atterrati dopo un'incursione. Si nota il radiatore carenato di Caracciola in primo piano, rispetto a quello standard di Brauchitsch
  7. Corbezzoli!!! Ho sentito Mazzoni dire che la F1 ha cominciato a correre qui negli anni '20 e che il primo GP del Belgio nel 1925 fu vinto da Antonio Ascari, padre di Alberto! Cos'è successo? Chi dobbiamo ringraziare?
  8. Per quanto riguarda la gara di oggi, nemmeno il Drs ha permesso veri attacchi tra i primi due. Se nemmeno col Drs si può impostare un serio attacco su una pista come questa, dove allora?
  9. L'andamento della gara di oggi mi ha ricordato molto il G.P. del Belgio 1990. A differenza di allora, stavolta c'era il Drs, ma nella lotta per la vittoria l'esito non è stato molto diverso. E questo dovrebbe far pensare.
  10. Mai come in questi anni, gran parte delle griglie di partenza delle varie categorie è roba per "figli di papà".
  11. sundance76

    Mick Schumacher

    Lui e altri negli anni successivi citarono gare sempre diverse, un modo come un altro per difendersi dicendo, a distanza di tempo e dunque senza possibili verifiche, che la propria squadra era scorretta ma lo erano anche alcuni altri.
  12. Ricordo le tre partenze ripetute nell'edizione 1990. Senna scattò primo tutte e tre le volte. A fine stagione disse anche che secondo lui quella era stata la sua migliore corsa dell'annata.
  13. Certo, tutto verissimo. Ma almeno girandoci col simulatore gli appassionati capirebbero DAVVERO (cioè in profondità) la differenza tra il guidare i "nuovi mostri" (sic) su aeroporti senza nemmeno sabbia a bordo pista, e dominare bolidi senza deportanza né elettronica in mezzo a un nastro d'asfalto come quello che hai mirabilmente descritto. Invece qui è la stessa situazione da 1:15 a 1:25 Cioè un dialogo tra camere stagne.
  14. Grande Duvel!! Peccato che il 90% dei forumisti non abbia mai provato a cimentarsi sul vecchio Spa (o meglio il VERO Spa) con "Grand Prix Legends" (a partire dal boss Alex): dopo il Kemmel scoprirebbero un universo fantastico. Fiondarsi in apnea verso Bourneville, una vera e propria corsa verso l'ignoto, il meraviglioso e traditore complesso di Malmedy, l'immenso Masta spezzato dalla più micidiale chicane di sempre (in pratica non è una chicane, ma un'indefinibile lama di coltello pari solo a quello del vecchio vero Montecarlo, ecco un altro motivo per cimentarsi col re dei simulatori). Finalmente capirebbero qual è il vero Stavelot. E la Carriere.... che tracciato incredibile!!! Chiamarla pista o circuito è riduttivo, offensivo...
  15. Il guaio è che stanno facendo passare il messaggio che le case abusive degli ultimi 50 anni sono state la causa dei crolli e delle morti, quando in realtà a crollare sono state pochissime costruzioni (anche se le immagini ovviamente fanno impressione) edificate ben prima della guerra.
  16. La situazione è piuttosto normalizzata, i danni sono circoscritti alla parte alta di uno dei sei comuni, Casamicciola Terme. A crollare sono state solo cinque costruzioni, peraltro con un'età dai 70 ai cento anni. Il resto dell'isola ha retto bene. Ci sono alcuni edifici lesionati, ma sono rimasti in piedi. Purtroppo quello che si sente in televisione e sul web è gravemente distorsivo della realtà. La paura è stata enorme, bestiale, ma i media stanno alimentando un clima post-atomico che non è quello effettivo. Una delle due sfortunate vittime è stata colpita dal cornicione di una antica chiesa.
  17. Eccomi ragazzi, sono stati cinque secondi infernali, ero rimasto in redazione con un collega a chiudere alcune pagine, di colpo la luce è sparita, il palazzo è stato sconquassato, ma non è crollato. Siamo fuggiti, ma il cancelletto elettrico era out perché la corrente era saltata, uno di noi è tornato dentro a prendere le chiavi, terrore puro, gente in strada, dappertutto, qui sull'isola i 60mila residenti d'estate diventano 200mila. Sono rientrato a cercare di inviare qualche pezzo, ma gmail era fuori uso. Una tensione che non vi dico. Vicino casa mia è crollato un palazzo antico diroccato, la strada era interrotta, ho dovuto fare un giro di un chilometro per aggirare la collina e sperare che la stradina secondaria fosse intatta. Sono tutti in strada o nei giardini. Ho paura per una famiglia, ci sarebbero bambini sotto le macerie, uno ha sette mesi, mio Dio, che terrore...
  18. Questa foto della prima parte dello schieramento è presente nelle prime due pagine (quelle subito dopo la prima di copertina) del libro "Rudolf Caracciola - Titan am Volant" di Gunther Molter, e il resto dello schieramento è in un'altra foto sulle ultime due pagine (quelle prima dell'ultima di copertina).
  19. Ok, però dalle riprese televisive non riesco mai a vedere dove va il prolungamento del Kemmel con la pista che poi girava a sinistra..
  20. Esiste una foto dall'alto dove si vede la deviazione a sinistra del circuito originale un po' più avanti di Les Combes?
  21. sundance76

    Tazio Nuvolari

    Tazio col figlio Giorgio, che ha ottenuto dal padre il permesso di indossare una tuta da corsa, sempre durante le prove del Gran Premio di Germania 1935:
  22. Tazio col figlio Giorgio, che ha ottenuto dal padre il permesso di indossare una tuta da corsa, sempre durante le prove del Gran Premio di Germania 1935:
  23. Tazio col figlio Giorgio, che ha ottenuto dal padre il permesso di indossare una tuta da corsa, sempre durante le prove del Gran Premio di Germania 1935:
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