Nel guardare la entry list del 2023 si ripropone un'annosa problematica del motomondiale degli ultimi anni: su 22 piloti ben 16 sono italiani o spagnoli, un bel guaio per l'internazionalità del campionato. Due sono i francesi, uno a testa per Giappone, Sud Africa, Australia e Portogallo.
Con l'addio di Suzuki la griglia di partenza perde un costruttore e due moto.
Si riparte con il binomio iridato Ducati-Bagnaia, che avrà al suo fianco Bastianini, promosso nel team ufficiale dopo una grande stagione con il team Gresini. Stagione importante per Honda e Yamaha, chiamati a reagire dal punto di vista tecnico per dare a Marquez e Quartararo un mezzo per poter competere. Aprilia cerca di confermarsi dopo l'exploit avuto con Espargaro e punta sulla crescita di Vinales, che adesso non ha più scuse. Tanta attesa per KTM, che ha mostrato sprazzi di crescita significativa e andrà a puntare sull'esperienza di Miller per affiancare Binder.
Augusto Fernandez, fresco campione Moto2, unico rookie dell'anno. Yamaha perde il suo team clienti e lo guadagna invece Aprilia.