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  1. A Monza '67 sulla griglia di partenza due ex ferraristi affiancati. In primo piano, sulla bianca Honda c'è John Surtees, campione mondiale '64, che aveva iniziato alla grande la stagione '66 vincendo il GP del Belgio ed era dato per favorito, poi licenziato dopo due gare perché il d.s. Dragoni diceva a Ferrari che il pilota trafugava idee tecniche a favore della Lola. In secondo piano si vede Scarfiotti su Eagle, vincitore del GP d'Italia dell'anno proprio sulla Ferrari. Entrambi cacciati in maniera non bella da Maranello, come faceva notare l'autrice del recente libro sul pilota italiano. Per dire che in Ferrari c'è una certa tradizione di "scaricamento" poco dolce.
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  2. Povero jean, Quanti soldi sprecati
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  3. DATI GENERALI Scuderia: Beta Team March Anno di produzione: 1975 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Shell Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Bicester (GBR) Progettista: Robin Herd Impiegata nel: 1975 Piloti: Vittorio Brambilla STATISTICHE GP Disputati: 12 Vittorie: 1 Podi: 0 Pole Position: 1 Giri Più Veloci: 1 Miglior risultato: 3 volte a punti (entro i primi 6)
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  4. 1977 Team Melchester Pilota Tony Trimmer ( iscritto al GP di Gran Bretagna 1977 ( n°44 non ha superato le prequalifiche ) 1977 Team Melchester Shell Pilota Divina Galica 1977-78 Team Squadra Olympus Melchester corsa Pilota Divina Galica 1978 Team J.C.Cooper Pilota Bob Evans 1978 Team Colin Bennett Racing Pilota Alo Lawler
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  5. E se le barriere techpro avessero anche...dei contro? Indubbiamente hanno fatto un lavoro fantastico nell'assorbire (o meglio dissipare) l'energia nonostante una decelerazione pazzesca... Però, insomma, sono esplose! Tutte e due le macchine ci sono passate sotto, restando intrappolate in una specie campo di battaglia. Se un pilota avesse avuto bisogno di soccorso immediato sarebbe stato persino difficile raggiungerli in mezzo a quel macello. Inoltre hanno contribuito ad alimentare l'incendio. Forse in una circostanza simile barriere Safer (quelle degli ovali) farebbero un lavoro migliore in questo senso, non "catturando" le monoposto. Unico problema in una curva come quella il rischio è di rispedirle in pista rischiando ulteriori incidenti... Curva del menga comunque: nessuna difficoltà e pericolo gratuito
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  6. I think the photo is real, but it's not the British GP 1954, but one of the non-WC races. Roy Salvadori often used the #10 in these races. If we assume that it is BRDC International Trophy, then the inscription is correct.
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  7. OK. What does the Shell championship have to do with this? What about the 1977 race of Champions? There, Trimmer had the number 36, as in the picture 782.
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  8. Credo ci saranno cambiamenti nelle lineup sia di Haas che di Alfa Sauber. Almeno a giudicare dai commenti dei piloti Grosjean sembra piuttosto libero
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  9. Il nesso è lo scaricamento ritenuto non elegante del pilota da parte della Scuderia, che è la stessa.
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  10. Something's wrong with the number. Should be #5. #10 in this race was Maurice Trintignant (Ferrari).
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  11. Macelo Hahn / Allam Khodair - McLaren 720S GT3 2020 Team: Teo Martín Motorsport (ESP) Category: PROAM Practice: International GT Open 2020 Autodromo Nazionale di Monza, Monza (ITA) September 26th 2020 GEAR Canon EOS 7D Mark II Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM F/5.6, 1/1000, ISO-200, 400mm (2020)
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  12. In effetti i fumatori smettono tante volte di fumare.
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  13. E aggiungiamoci che oggi è gente messa da papà a 5 anni sul kart per farli arrivare a 15 anni in F1 a tappe forzate. Per forza non avranno mai la profondità di analisi e di dialogo di un Prost, di un Senna o di un Mansell o un Villeneuve, questi ultimi giunti a vendersi la casa per pagarsi il tentativo di correre nelle formule minori:
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  14. DATI GENERALI Scuderia: HB Bewaking Alarm Systems Anno di produzione: 1975 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio (base Ensign N175 modificata) Carburante e lubrificanti: Esso Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Burntwood (GBR) Progettista: Dave Baldwin, Mo Nunn Impiegata nel: 1976, 1977 Piloti: Larry Perkins, Brian Henton STATISTICHE GP Disputati: 8 Miglior risultato: L.Perkins, 8° nel GP Belgio 1976 Boro 001 Il caso della Boro, raro esempio di scuderia olandese a sbarcare in F.1, è più unico che raro: nel 1975 l'azienda olandese HB Bewaking, produttrice di sistemi di allarme e sponsor personale di Roelof Wunderink, entrò in contatto con Morris Nunn, patron della Ensign, attraverso la mediazione del poliedrico Teddy Yip per far correre il proprio protetto con la scuderia inglese. Tuttavia, nel corso della stagione, un grave incidente mise fuori gioco per qualche tempo Wunderink e quando questo si riprese, il suo volante alla Ensign era occupato da Amon e Van Lennep che Nunn non aveva alcuna intenzione di sostituire. Tale fatto scatenò una diatriba fra la HB e la scuderia inglese che sfociò in tribunale, dove i fratelli Hoogenboom, proprietari della HB, accusarono Nunn di non avere rispettato il contratto. La vertenza si concluse in maniera decisamente originale: il tribunale diede torto a Nunn costringendolo a cedere agli Hoogenboom l'unico esemplare della N175 costruita. Fu così che Bob e Rody – da cui l'originale nome "Bo-Ro" - invece di tenersi quel "trofeo" nella propria personale collezione di auto, decisero di fondare un team di F.1, sebbene con scarsi mezzi e scarsa esperienza. Acquistarono tutto il materiale tecnico della scuderia Hill rimasto dopo il disastro aereo del novembre 1975 che ne decretò la fine, e ingaggiarono l'australiano Larry Perkins come pilota. Considerando i presupposti le cose non andarono nemmeno troppo male: su sette tentativi, Perkins si qualificò cinque volte e finì anche ottavo a Zolder. Nel 1977 l'esperimento fu ritentato con Brian Henton al volante, ma la vetustà della vettura e l'usura del materiale ex-Hill non più rinnovato portò la Boro alla definitiva chiusura. Quello dei fratelli Hoogenboom resta uno dei più ingenui e baldanzosi tentativi "old-style" nella F.1 ormai moderna degli anni '70.
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  15. 1976 a MONZA senza lo sponsor (??)
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