Vai al contenuto

Leaderboard

Popular Content

Showing content with the highest reputation on 12/26/18 in messaggi

  1. anche la red bull sembra interessata ad entrare nel WEC(2020/2021),in collaborazione con aston martin( ovviamente se quest'ultima deciderà di entrare).si parla di un impegno sia a le mans che in f1, quindi non è necessario il ritiro della squadra in f1, come ha detto Helmut Marko.
    3 points
  2. Nuova vita per le ormai fatiscenti tribune dell'AVUS che verranno trasformate e adibite a luoghi pubblici per evitare di perdere un pezzo di storia https://www.theguardian.com/cities/2018/dec/20/from-autobahn-anomaly-to-motorway-marvel-berlin-roadside-grandstands
    2 points
  3. Proprio così, Duvel. Nel replay si vede l'anteriore sinistra che si "apre" prima dell'uscita di pista.
    2 points
  4. E andiamo di esoscheletro, quello che ci voleva per riattivare le connessioni nervose
    2 points
  5. Ho trovato il regalo giusto per il mio gatto
    2 points
  6. DATI GENERALI Scuderia: Jordan Ford Anno di produzione: 2004 Motore: Ford Cosworth RS2 V10 2998cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio e kevlar con struttura a nido d'ape Carburante e lubrificanti: Liqui Moly Pneumatici: Bridgestone Luogo di Produzione: Silverstone (GBR) Progettista: John McQuillam, Gary Anderson, Nicolò Petrucci Impiegata nel: 2004 Piloti: 18 Nick Heidfeld, 19 Giorgio Pantano, 19-39 Timo Glock, 39 Robert Doornbos STATISTICHE GP Disputati: 18 Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Jordan, 9° posto nel Campionato Costruttori 2004 EJ14 Dopo che nel corso dell'inverno 2003 sembrava ormai inevitabilmente costretto alla chiusura del suo team alle prese con una ormai irreversibile crisi economica, Eddie Jordan riuscì abilmente ad uscire dalle secche e ad iscriversi al campionato 2004, confermando anche la collaborazione con la Ford come motorista. L'ingaggio di Giorgio Pantano che portò con sé una sponsorizzazione importante, fece il resto. E così dopo essere stata sull'orlo del fallimento la Jordan tornò in pista nel pre-season a Silverstone sfoggiando sulle fiancate la scritta "Lazarus" a simboleggiare la sua resurrezione. Tuttavia la EJ14 non era altro che una evoluzione della precedente EJ13, modificata soprattutto per ospitare la versione "RS2" del Cosworth più potente e leggera. La mancanza di fondi che limitarono le possibilità di test e l'indisponibilità della galleria del vento non permisero però di sviluppare adeguatamente la vettura che andò solo raramente a punti nonostante la modifica del sistema di punteggio che premiava adesso i primi otto al traguardo. Una curiosità: nella stagione 2004 la Jordan si presentò con livree diverse – e spesso sponsor diversi – in ogni gran premio. Fra le scelte "stilistiche" più particolari – oltre alla sopra ricordata citazione biblica di Silverstone – spiccano la colomba della pace in Australia, il marziano di Indianapolis e l'immagine di Ayrton Senna ad Imola, a dieci anni dalla sua morte. ( Massimo Piciotti )
    1 point
  7. DATI GENERALI Scuderia: DHL Jordan Honda Anno di produzione: 2002 Motore: Honda RA002E V10 3000cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio e kevlar con struttura a nido d'ape Carburante e lubrificanti: Liqui Moly Pneumatici: Bridgestone Luogo di Produzione: Silverstone (GBR) Progettista: Eghbal Hamidy, Gary Anderson Impiegata nel: 2002 Piloti: 9 Giancarlo Fisichella, 10 Takuma Sato STATISTICHE GP Disputati: 17 Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Jordan, 6° posto nel Campionato Costruttori 2002 EJ12 Nonostante un budget ancora di tutto rispetto ed il rinnovo nella fornitura dei motori Honda ufficiali in concorrenza con la BAR, la "EJ12" segnò ancora una volta il passo rispetto alle migliori vetture del lotto, relegando la scuderia di Eddie Jordan ad un ruolo di comprimaria. Nonostante gli interventi importanti sull'avantreno della vettura, sulla distribuzione dei pesi e sulla leggerezza complessiva del telaio, i risultati in pista restarono deludenti e, se possibile, ancora inferiori rispetto alla già travagliata stagione 2001. Tallone d'Achille della vettura era senza dubbio l'affidabilità: numerosi cedimenti meccanici di varia natura costrinsero diverse volte Giancarlo Fisichella alla resa ed il suo compagno di squadra, il giapponese Sato voluto da Honda, finì per raccogliere in tutta la stagione due soli miseri punti. Al termine della stagione la Honda annuncia ufficialmente il suo ingresso nella compagine azionaria della BAR, che avrà dal 2003 l'esclusiva nella fornitura dei motori. Il ridimensionamento economico e tecnico della Jordan imbocca così un cammino non più reversibile. ( Massimo Piciotti )
    1 point
  8. DATI GENERALI Scuderia: Jordan Grand Prix Anno di produzione: 2005 Motore: Toyota RVX-05 V10 2998cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio e kevlar con struttura a nido d'ape Carburante e lubrificanti: Esso, Liqui Moly Pneumatici: Bridgestone Luogo di Produzione: Silverstone (GBR) Progettista: John McQuillam, Simon Phillips, Nicolò Petrucci Impiegata nel: 2005 Piloti: 18 Tiago Monteiro, 19 Narain Karthikeyan, 39 Robert Doornbos, 39 Franck Montagny, 39 Nicolas Kiesa STATISTICHE GP Disputati: 15 Vittorie: 0 Podi: 1 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Jordan, 9° posto nel Campionato Costruttori 2005 EJ15 Al termine della stagione 2004 la Ford annunciò il ritiro dalle competizioni con la cessione del reparto corse e della Cosworth alla Jaguar: la Jordan si trovò così senza fornitura di motori. Alle prese con l'ennesima crisi e alle strette anche in tema di sponsor, Eddie dopo quattordici stagioni in F.1 decise di arrendersi e prima dell'inizio del nuovo campionato cedette la scuderia al miliardario russo Alex Shnaider, plenipotenziario del colosso dell'acciaio Midland, per sessanta milioni di dollari. La scuderia si sarebbe chiamata ancora per un anno Jordan per diventare, dal 2006, Midland F1. Shnaider riuscì a siglare un accordo con la Toyota ed ingaggiò due piloti emergenti come il portoghese Tiago Monteiro e l'indiano Narain Karthikeyan. La "EJ15" era sostanzialmente una versione evoluta della EJ14 adatta ad ospitare il nuovo propulsore Toyota e si confermò come una vettura da fondo classifica, sebbene piuttosto affidabile. Il Gran Premio "dimezzato" di Indianapolis, con sole sei macchine al via, consegnò alla Jordan il suo ultimo podio della storia. Una versione "B" della EJ15 fu utilizzato nelle ultime cinque gare della stagione. ( Massimo Piciotti )
    1 point
  9. DATI GENERALI Scuderia: Jordan Ford Anno di produzione: 2003 Motore: Ford Cosworth RS1 V10 2998cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio e kevlar con struttura a nido d'ape Carburante e lubrificanti: Elf, Liqui Moly Pneumatici: Bridgestone Luogo di Produzione: Silverstone (GBR) Progettista: Gary Anderson, Henri Durand, John McQuillam, Nicolò Petrucci Impiegata nel: 2003 Piloti: 11 Giancarlo Fisichella, 12 Ralph Firman, 12-36 Zsolt Baumgartner, 36 Bjorn Wirdheim, 36 Satoshi Motoyama STATISTICHE GP Disputati: 16 Vittorie: 1 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Jordan, 9° posto nel Campionato Costruttori 2003 EJ13 Perso lo sponsor più munifico, persi i motori Honda e gran parte del budget disponibile, Eddie Jordan si trovò all'inizio del 2003 in difficoltà economiche. L'irlandese dovette ripiegare sui propulsori Ford Cosworth accettando una fornitura di una versione non di ultima generazione riservata alla Jaguar e fu costretto a sviluppare la nuova vettura senza stravolgere il progetto dell'anno precedente che già non si era rivelato strabiliante. Con queste premesse e con lo scarso tempo a disposizione per la messa a punto dovuto al ritardo con cui l'accordo per i motori fu siglato, non può sorprendere il fatto che la "EJ13" si sia rivelata come una vettura da fondo classifica, incapace di permettere a Giancarlo Fisichella, confermato, e al suo nuovo compagno di team Ralph Firman di raccogliere buoni piazzamenti. In questo grigiore generale si collocò tuttavia lo straordinario week-end del Gran Premio del Brasile, una gara che si può tranquillamente definire come il canto del cigno della Jordan. Quel giorno Giancarlo Fisichella sotto una pioggia torrenziale che aveva livellato le prestazioni, riuscì a compiere una gara eccezionale e fu fortunato protagonista quando un cruento incidente con protagonisti Fernando Alonso e Mark Webber gettò lo scompiglio nel gruppo. La gara fu interrotta dopo 54 dei 71 giri previsti e la classifica fu stilata non senza difficoltà, cercando di ricostruire la situazione in pista. Inizialmente assegnata a Kimi Raikkonen per un errore di cronometraggio, la vittoria fu poi correttamente data a Fisichella che così colse il primo successo della sua carriera ed il quarto ed ultimo nella storia della Jordan. ( Massimo Piciotti )
    1 point
  10. DATI GENERALI Scuderia: B&H Jordan Honda Anno di produzione: 2001 Motore: Honda RA001E V10 3000cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio e kevlar con struttura a nido d'ape Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Bridgestone Luogo di Produzione: Silverstone (GBR) Progettista: Tim Holloway, John Iley, Eghbal Hamidy Impiegata nel: 2001 Piloti: 11 Heinz-Harald Frentzen, 12-11 Jarno Trulli, 11 Ricardo Zonta, 12 Jean Alesi STATISTICHE GP Disputati: 17 Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Jordan, 5° posto nel Campionato Costruttori 2001 EJ11 La nuova EJ11 era una vettura su cui Eddie Jordan riponeva grandi speranze: notevolmente evoluta rispetto alla fallimentare EJ10 e dotata finalmente di un motore Honda ufficiale, la vettura fu portata in pista nelle prove prestagionali dai piloti Frentzen e Trulli con grande entusiasmo. Nonostante i tempi ancora lontani da quelli della Ferrari e della McLaren, Frentzen disse testualmente che quella era "la migliore vettura che avesse mai guidato" e che "avrebbe lottato per i titolo". Inutile dire che quando Eddie Jordan dopo l'ennesima prestazione incolore diede il benservito al tedesco dopo mesi di tensioni e di risultati scadenti doveva essere più o meno all'esasperazione, frustrato da una stagione che si rivelò ancora una volta al di sotto delle aspettative, senza nemmeno un piazzamento sul podio. In questo panorama poco positivo, ci furono comunque almeno due fatti da salvare: il passaggio positivo del veterano Jean Alesi che con la Jordan toccò i suoi duecento Gran Premi in carriera ed il piazzamento finale in campionato costruttori al quinto posto, ovvero davanti alla BAR, rivale motorizzata Honda, cosa che convinse la casa giapponese a rinnovare la fornitura anche per il 2002. ( Massimo Piciotti )
    1 point
  11. Grandioso grazie! lo guarderò per intero con calma
    1 point
  12. Ecco, visto che siamo un Forum educato evitiamo di bestemmiare.
    1 point
  13. La gara soffrì della quasi coincidenza con la Coppa Vanderbilt che si era svolta a New York una settimana prima (5 luglio). Le Case dovettero dividere le squadre: in America l'Auto Union mandò Bernd Rosemeyer (Campione d'Europa in carica) ed Ernest von Delius, la Mercedes spedì Caracciola e Seaman, la Scuderia Ferrari difendeva il trofeo con Nuvolari (vincitore l'anno prima) e Farina. Vinse Rosemeyer. Al GP del Belgio (11 luglio) quindi andarono le "seconde linee": Lang (che aveva appena vinto le sue prime due gare a Tripoli e all'Avus), von Brauchitsch e Kautz per la Mercedes. L'Auto Union contava su Stuck, Hasse e Muller. La Scuderia Ferrari aveva mandato due Alfa per Sommer e Trossi. La nona e ultima macchina iscritta era la Maserati di Guvion che però non prese il via per rottura del motore. Nonostante le sole otto vetture in gara, il GP si risolse in una bella lotta a tre tra le Auto Union di Rudi Hasse e di Hans Stuck, e la Mercedes di Lang. Vinse Hasse, alla sua prima e unica vittoria in un Gran Premio. Il tedesco morì durante la Seconda Guerra Mondiale sul fronte russo.
    1 point
  14. Io non so proprio che aspettarmi da questa squadra stasera, giocano bene ma la palla non vuole entrare (e se entra è in fuorigioco)
    1 point
  15. Bellissimo video. Incredibile come sfiorassero la boa al tornante. A 0:58 il pubblico se la vede brutta, e quello che sembra che un apparecchio per riprendere la gara viene colpito dalla vettura in testacoda.
    1 point
  16. Squadrone Matra... Il team francese Matra Sport che usava la Matra V12 e la MS11, con Pescarolo e Beltoise, e poi gli inglesi della Matra International guidati da Ken Tyrrell che usavano il Cosworth DFV e la MS10 con Stewart e Servoz-Gavin... Niente punti per nessuno di loro...
    1 point
  17. Ho la netta sensazione che non rimpiangeremo le LMP1-H E mi fa molto molto piacere
    1 point
  18. Nell'articolo c'è scritto che il tetto resta, anzi è la prima cosa che vogliono demolire e ricostruire.
    1 point
  19. Il domanda di oggi è, Don Luciano toglierà il migliore per mettere uno tra Candreva, Lautaro (che per il babbo deve giocare sempre), Ranocchia e Dalbert?
    1 point
  20. Il Gran Premio del Sudafrica era originariamente destinato a iniziare la stagione 1966, tuttavia, dopo proteste quasi universali da parte delle squadre, è stato declassato a corsa non valida per il campionato.
    1 point
  21. Check tyres temperature, Mr.Hill... Daily Mail Race Of Champions, Brands Hatch, 1970...
    1 point
  22. Jordan in season 2004 have a FEW versions of livery. In most cases changed spnsorship/Picture on engine cover part. On sides are most sponsors like Sobranie, Benson/Hedges, Lazarus, Zepter or simply name Jordan, where each font was different. In beginning of season was sign of Jordans car triple 04's on sides or on engine covers. This was a date of first GP in Bahrain (4th April 2004 -> 04-04-04). Here are some livery versions
    1 point
  23. Nel film "Grand Prix" basato sulla stagione 1966 c'è una scena in cui Yves Montand (che interpreta il pilota immaginario Jean Pierre Sarti) e Eva Marie Saint entrano in un appartamento dove sulla parete c'è un dipinto di un'Alfa P3 col numero 12, proprio come quella di Nuvolari al GP di Germania '35 (anche se l'ambientazione del dipinto pare riferirsi a una gara diversa):
    1 point
  24. ...con vista musi posteriori... Quando mancano pochi chilometri alla conclusione del GP Jackie Stewart ha un vantaggio di circa mezzo minuto su Bruce McLaren, ma all'inizio dell'ultimo giro rimane senza benzina ed è costretto a rientrare ai box per rifornire: durante la sosta delle noie tecniche gli impediscono di ripartire ed alla fine viene classificato solamente 4°. La vittoria arride quindi a McLaren (prima vittoria in F1); completano il podio Pedro Rodríguez e Jacky Ickx, che in questa maniera rocambolesca agguanta il suo primo piazzamento tra i primi tre.
    1 point
  25. 40 anni fa, il 26. dicembre 1978, la Dakar partiva per la prima volta da Parigi...
    1 point
  26. Il primo Campionato Italiano Rally è del 1961, Cavallari lo vince consecutivamente dal '62 al '64 sempre su Alfa Romeo:
    1 point
  27. Se non ricordo male a rompersi fu un tirante dello sterzo
    1 point
  28. Tra l'altro, dopodomani entrerà in vigore la lista FIS #10 e Razzoli ha recuperato molte posizioni in Slalom, a Zagabria dovrebbe partire attorno al pettorale 44.
    1 point
  29. 1967 German Grand Prix Ret 17 Hubert Hahne Lola-BMW 6 Suspension 14
    1 point
  30. Thanks but the first picture is the EJ15B and still there is not ..
    1 point
  31. No, mi è tornato in mente uno Slalom recente con distacchi simili. Ma si tratta di una gara di stampo completamente opposto a quella di oggi. Slalom di Wengen del gennaio 2016. In quella occasione, gli organizzatori ebbero la magnifica idea di spostare la corsa dalla difficilissima Männlichen al settore finale della Lauberhorn. Ne uscì una roba immonda, con un tratto addirittura in leggera salita (vedere il passo spinta di Hirscher qua sotto, ma ricordo anche una posizione a uovo abbozzata da Horoshilov nello stesso punto). Si qualificarono in 31 perché ci furono due 30esimi a pari tempo, a 1"54 dal primo su una pista che non offriva la benché minima selezione.
    1 point
  32. GP USA, 30 Settembre 2001. Anche la Jordan espone la bandiera Americana per commemorare le vittime degli attentati dell'11 Settembre a New York . Sempre in quella gara sulla vettura di Jean Alesi viene celebrato il traguardo delle 200 gare del pilota Francese.
    1 point
  33. zizi, proprio belle le scene di gara... peccato per tutto il resto cmq film ottimo per una serata ignorante, sempre meglio di driven
    1 point
  34. 0 points
  35. Tra napoli a provincia abbiamo solo l'imbarazzo della scelta di quello che può accadere
    0 points
This leaderboard is set to Roma/GMT+02:00
×
×
  • Crea nuovo...