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Davide Hill

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è un'espressione molto intensa di Ayrton, se tu riuscissi a riprodurre fronte/occhi (sguardo) saresti davvero un'artista

 

La ritengo una delle foto più belle mai scattate a Senna. Sicuramente è la mia preferita.

 

Comunque, proprio il fatto di non essere in grado di riprodurre come si deve questa immagine non fa di me un artista (a dir la verità  non mi sentirei tale nemmeno se ci riuscissi... Ma questo è un altro discorso...  :asd: )

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Sì ma non è vero, secondo me. Vivo in una città  che ne è la prova

 

Diciamo che gran parte degli artisti (compresi e soprattutto quelli del passato) non facevano certo vite agiate... Il più delle volte erano miserabili morti di fame, molto spesso rinchiusi in luridi buchi sporchi e polverosi... La "fama" e il "successo", di solito, arrivavano postumi. Dopo che erano crepati...  :asd:

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La ritengo una delle foto più belle mai scattate a Senna. Sicuramente è la mia preferita.

 

Comunque, proprio il fatto di non essere in grado di riprodurre come si deve questa immagine non fa di me un artista (a dir la verità  non mi sentirei tale nemmeno se ci riuscissi... Ma questo è un altro discorso...  :asd: )

va bene ma uno che riesce a riprodurre un'espressione simile come lo vuoi chiamare? per me è un artista ;)

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Comunque conosco una signora che fa veramente cose notevoli sul tema motorsport. Si chiama Giuliana Vaudano e lavora su diverse tecniche.

Ecco alcuni suoi lavori (che mi piacciono moltissimo), in questo caso proprio su Senna

 

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Ecco, forse la presenza delle suo opere sarebbe decisamente più appropriata, in un'eventuale mostra...

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L'Artista in questione (o forse è meglio dire Genio) si chiama Emanuele Dascanio. Non serve dire nulla, le sue opere parlano da sole....

 

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"The Father" - 80 x 65 cm - Carboncino e grafite su carta.

 

 

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"Rosa Rùtila" - 90 x 65 cm - Carboncino e grafite su carta.

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La proposta che ho fatto a DH naturalmente vale per tutti quelli che qui dentro sono in grado di realizzare un'opera d'arte ! E' un idea che mi è venuta adesso ...... Potrei dedicare una piccola parte dell'esposizione di MEMORABILIA di Ayrton a tutti coloro che desiderassero omaggiare la sua memoria con un loro personale dipinto eseguito con qualsiasi tecnica .....sarebbe bello no ?

 

Ho appena portato a casa una chicca che secondo me meriterebbe di essere esposta.

Poi ti spiego.

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  • 1 month later...
  • 2 weeks later...
  • 1 month later...
  • 1 month later...
  • 2 weeks later...

Non è un ritratto, o forse si..

ma dato che qui si parla di arte, materia in cui tralatro io sono un cane assoluto, lo condivido

 

per me è a dir poco fenomenale, francamente non so come possa essere umanamente possibile una roba del genere

 

 

 

edit: sempre di Marcello Barenghi ci sono altri lavori

Modificato da Lalethor
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Marcello Barenghi 

 

Ho già  visto molte sue opere. Utilizza una tecnica talmente "variegata" (nel senso che adopera praticamente ogni genere di "strumento" artistico) che è praticamente impossibile da replicare...

 

Lo stile artistico, invece, si chiama Iperrealismo (lo stesso dei ritratti di Emanuele Dascanio che ho postato in questo topic) e, come evidente, consiste nel disegnare un oggetto, un volto o qualsiasi altra cosa replicando esattamente ogni particolare in modo da ottenere, praticamente, lo stesso grado di realismo di una fotografia... Inutile dire che è piuttosto complesso, riuscire nell'impresa......

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  • 4 months later...

Mah.. io non sono una fan dei designi ultra realistici esagerati come quelli di Dascanio :asd: .. a sto punto appendo una foto. 

 

 

 

No, dai... Da un punto di vista soggettivo, di gusti diciamo, ci può stare. Io stesso, pur essendo amante del genere iperrealista e restando nello stesso campo dei ritratti di volti, ho un ventaglio di preferenze piuttosto vario che spazia dal realismo puro tipo, appunto, Dascanio, a quello ben più astratto di, per esempio, Murciano o Franà§oise Nielly (qualche opera di questi due artisti mi pare di averla postata, in questo topic) che, pur mantenendo una certa "fedeltà " dei lineamenti del soggetto rappresentato, "contaminano" l'opera con un pizzico di "caos" che rende i loro ritratti unici e, a mio avviso, decisamente meravigliosi... Ovviamente il mio ventaglio di preferenze si estende anche ad opere tipo quelle che hai postato tu (la prima, in particolare, me gusta assai... Per una serie di motivi non difficili da intuire  :asd: ).

 

Il lavoro di Dascanio non può essere comparato ad una foto (anche se non era questo che intendevi... Parlo in generale visto che molte delle critiche che gli vengono rivolte - e non solo a lui - partono proprio da questo principio). Dascanio impiega centinaia e centinaia di ore per realizzare i suoi capolavori iperrealistici. Dietro ci sono varie tecniche (perché in quei disegni ce ne sono svariate, vista la diversità  dei materiali usati) utilizzate alla perfezione, un controllo e una cura del dettaglio maniacali e una pazienza che Giobbe a confronto è Germano Mosconi... Io di lui ammiro soprattutto questo aspetto, la pazienza appunto.... Forse perché io non ce l'ho e per me sarebbe impossibile resistere due o tre ore per riprodurre un semplicissimo dettaglio di una mano o cose del genere senza mangiarmi il foglio... Ah, ovviamente senza tener conto del fatto che, ammesso fossi dotato di quella pazienza, la mia pippaggine artistica non mi permetterebbe comunque di raggiungere nemmeno il milionesimo di quel grado di realismo... Ma questo è un altro discorso...  :asd:

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...e qui potrebbe aprirsi una discussione infinita...ma, francamente, chi ce lo fa fare? :asd: Hai postato due mostri sacri come munch e bacon, comunque, mica una tela vuota!

 

Comunque, a scanso di equivoci, posso tranquillamente apprezzare l'arte contemporanea (incluse declinazioni più recenti ed "estreme" di quanto da te additato ad esempio: performance, concettuale, ecc... ), ma è innegabile che spesso vengano rifilati pacchi assurdi, dove "l'opera" è tutta nel battage che c'è intorno, nel racconto dell'intenzione, nei discorsi che nascono intorno ad essa, senza che infine ci sia effettivamente qualcosa da vedere. Ma ripeto sarebbe un discorso infinito, tedioso e in fondo inutile.

 

Solo una cosa voglio commentarla: "a quel punto appendi una foto"...Ebbene, questo proprio no, nun se po' sentì! :asd: Per mille ragioni, ma provo a dartene solo una, prendendola apparentemente alla lontana con un aneddoto che viene da un altro contesto, la musica. Kevin Schields dei My Blody Valentine raccontava in un intervista di come avesse smanettato ore in studio per ottenere il tipico effetto sonoro di un pedale wah wah (un effetto di distorsione del suono della chitarra) senza usare il suddetto pedale, ma elaborando con equalizzatori ed altri marchingegni il suono pre-registrato della chitarra. Alla ragionevole domanda dell'intervistatore sul perchè non si fosse semplicemente limitato ad usare il detto pedale, lui rispose che non sarebbe cambiato niente in termini di "attitudine verso il suono, ma  sarebbe cambiato molto l'approccio  approccio ad esso". Forse è' un po' oscuro (come tutto il personaggio, del resto), ma credo che il discorso possa sintetizzarsi così: "non cambia il suono, ma cambia l'approccio con cui ci arrivo a quel suono". Fare click su una fotocamera o spendere ore chini su un foglio per un artista (fotografo o disegnatore che sia) non è lo stesso, anche ammesso (ma niente affatto concesso) che l'immagine finale sia la stessa agli occhi di chi guarda il prodotto finito. 

Mah.. io non sono una fan dei designi ultra realistici esagerati come quelli di Dascanio :asd: .. a sto punto appendo una foto. Preferisco il lato disumano di un Francis Bacon o di un Munch, dove c'è uno studio profondo sulle informità  e sull'angoscia  :zizi:

 

 

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maadona.jpg

Modificato da nemo981
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 Fare click su una fotocamera o spendere ore chini su un foglio per un artista (fotografo o disegnatore che sia) non è lo stesso, anche ammesso (ma niente affatto concesso) che l'immagine finale sia la stessa agli occhi di chi guarda il prodotto finito. 

 

Esattamente. L'impatto "visivo" tra una foto e la stessa immagine perfettamente riprodotta su un foglio con l'ausilio di matite, carboncini, polveri di grafite, pittura a olio ecc. può essere il medesimo. Ma la differenza è nella realizzazione, nella perizia, nella (quasi) perfezione. E' il lavoro dell'artista che ho sempre ammirato più di ogni altra cosa. Più che l'opera stessa fatta e finita... E' per questo che l'aspetto "superficiale e inutile" dell'arte, ben racchiuso da te nella frase del tuo post < l'opera" è tutta nel battage che c'è intorno, nel racconto dell'intenzione, nei discorsi che nascono intorno ad essa, senza che infine ci sia effettivamente qualcosa da vedere> per me è assolutamente irrilevante e non gli presto la minima attenzione...

Non me ne frega niente delle (molto spesso) assurde "motivazioni" che terzi appioppano ad un'opera. Dipendesse da me, i critici d'arte andrebbero tutti a mangiare alla Caritas... Quando vedo qualcosa, mi piace pensare a tutto quello che di pratico c'è stato per realizzarla. Mi piace vedere come l'autore ha utilizzato i materiali, se riesco a capirlo... Mi piace immaginarlo dentro il suo buco male illuminato mentre, tutto zozzo di grafite o vernici, letteralmente mette tutto se stesso in quello che sta facendo. Non me ne frega niente di sapere cosa lo ha ispirato e non me ne frega niente il significato che l'opera ha o che qualcuno pensa possa avere. Tutti quei paroloni roboanti sul "disagio dell'artista nella visione del mondo" a corredo, magari, di un fottuto chiodo infilato in un muro bianco o di una tela macchiata o tagliata.... Fanculo, l'artista in questione in quel momento ha ritenuto di piantare un chiodo nel muro o di prendere a coltellate una tela bianca... In quel determinato momento la sua "vena artistica" gli ha suggerito di compiere quelle azioni. Io non critico questo, ogni artista è libero di fare come vuole e nessuno (tranne se stesso) può permettersi il lusso di giudicare... Io critico le stronzate che critici d'arte, sedicenti espertoni et similia (che molto spesso sono solo artisti falliti) tirano fuori come "spiegazione" dell'opera... Per come la vedo io, l'arte per il non-artista dovrebbe limitarsi alla semplice osservazione....

Modificato da Davide Hill
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Non intendo dire che foto e opera è la stessa cosa  :asd: ovviamente c'è un lavoro dietro mostruoso.. intendo dire che per me il visivo è una cosa secondaria nell'opera. Riprodurre esattamente quello che vedo in realtà  è una cosa che concettualmente non mi entusiasma; pur ammirando, ripeto, il lavoro mostruoso che c'è dietro. Non mi aggiunge nulla alla foto, questo intendevo! Certo.. bello.. e poi? Invece adoro il disumano, il non-decorativo, l'intento senza committenza.. perché l'arte caritatevole esiste in virtù al fatto che c'è una committenza borghese che paga milioni di euro, perché fondamentalmente c'è una storia dell'arte e un'arte della storia, ma la vera arte è già  storia dell'arte. Se Artaud fosse vissuto più a lungo avrebbe rivisitato sicuramente Francis Bacon, il pittore primultimo, e non Van Gogh.

 

Sui critici, ognuno è critico a modo suo e quindi non capisco perché esistano.

Modificato da Clarissa
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Non intendo dire che foto e opera è la stessa cosa  :asd: ovviamente c'è un lavoro dietro mostruoso.. intendo dire che per me il visivo è una cosa secondaria nell'opera. Riprodurre esattamente quello che vedo in realtà  è una cosa che concettualmente non mi entusiasma; pur ammirando, ripeto, il lavoro mostruoso che c'è dietro. Non mi aggiunge nulla alla foto, questo intendevo! Certo.. bello.. e poi? Invece adoro il disumano, il non-decorativo, l'intento senza committenza.. perché l'arte caritatevole esiste in virtù al fatto che c'è una committenza borghese che paga milioni di euro, perché fondamentalmente c'è una storia dell'arte e un'arte della storia, ma la vera arte è già  storia dell'arte. Se Artaud fosse vissuto più a lungo avrebbe rivisitato sicuramente Francis Bacon, il pittore primultimo, e non Van Gogh.

 

Sui critici, ognuno è critico a modo suo e quindi non capisco perché esistano.

 

Su questo siamo perfettamente d'accordo così come non ho nessuno obiezione su quanto scrivi nella prima parte del messaggio. Era chiarissimo e sacrosanto e ci sta tutto. Come scrivevo in precedenza, molte delle critiche che vengono rivolte a chi sceglie l'iperrealismo è il fatto di essere un semplice "riproduttore". Prende un'immagine e la riproduce fedelmente, non aggiungendoci tuttavia quel tocco personale in grado di "fare la differenza" a livello visivo (perché il tocco personale un artista iperrealista ce l'ha comunque, ma più "nascosto" diciamo... Più "tecnico" che pratico e visibile). Un esempio veloce sono i già  citati Murciano e Nielly (cerco di rimanere sempre confinato tra i "miei" artisti, negli esempi) che ti piazzano un ritratto subito riconoscibile ma che, al tempo stesso, c'infilano dentro uno stile che più personale non si può (l'uso di colori molto vivaci ma anche di strumenti "non convenzionali", come nel caso della Nielly che usa delle spatoline).

 

Riguardo al grassetto: ci sono casi limite, tipo il mio...  :asd:  Pur avendo ambizioni di realismo, il risultato che ne esce (usciva. visto il lungo periodo di nulla che dura ormai da un paio d'anni) è, appunto, disumano e assolutamente non decorativo... :asd:  Inoltre, fin dal primo passaggio di matita, mi è subito chiaro che quel che mi accingo a fare resterà  confinato tra 4 mura senza che nessuno avrà  mai il minimo interesse "pratico". Quindi abbiamo anche l'intento senza committenza...  :asd:

 

 

Ottenere risultati facendo click su una fotocamera non è semplice.

 

A chi lo dici. 

Ho una ineguagliabile capacità  di scattare foto di merda... Non ha importanza chi o cosa ho davanti, riuscirò sempre ad immortalare il momento meno opportuno o l'espressione più ridicola...  :asd:

E' un talento naturale. In questo penso di essere il numero 1...  :asd:

Modificato da Davide Hill
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Ottenere risultati facendo click su una fotocamera non è semplice.

non volevo dire questo. Se ci fai caso ho detto che disegnare e scattare non sono la stessa cosa, anche dal punto di vista del fotografo, che ha bisogno dell'approccio della fotografia per esprimersi e non di un'altro mezzo. Vabbè, uno dei motivi per cui non valeva la pena iniziare la discussione erano proprio i fraintendimenti. 

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