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Esperienza.


Silo

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Ho deciso di ripostare su questo forum il post che avevo messo su motori on line relativo a quella che finora è stata la mia unica vera partecipazione ad una gara valevole del campionato regionale umbro e nazionale della categoria 125 pro drive.

So che la piu parte di voi lha già  letta, però pensavo potesse starci ancora bene qua, poi qualcuno dei "nuovi" potrebbe trovarla interessante..

Cmq sia chiedo ai mod di rilevarla se ritenessero non fosse pertinente...non ci sono problemi..^^

Comincio:

Prima parte.

Questa storia, starebbe bene ad una frase celebre, di quello che la maggior parte di noi, dentro a questo forum, o almeno credo, considera il piu grande pilota di tutti i tempi, e uno degli uomini piu grandi che han vissuto all interno di quel fantastico sport, che è il mondo delle corse.

"I sogni sono tali, ma all interno di essi va intravista la realta delle cose".

L esperienza che sono riuscito a vivere , da 6 mesi a questa parte, e che si è conclusa con la gara di Calvi dell umbria, valida per il campionato regionale umbro, il 5 settembre di questo anno, è stato credo la dimostrazione per me stesso che quelle parole erano, sono e resteranno sempre vere.

Partecipare ad una gara, qualunque essa sia, poter metter il proprio sedere sopra un veicolo da corsa, avere la possibilita un giorno di vivere quello che molti nostri eroi d infanzia han vissuto per stagioni intere, è stato sicuramente per tanti un sogno trascinato fin da bambini.Gente fortunata quella che è riuscita a realizzarlo, sicuramente minore di tutta la miriade di persone che non han mai avuto cosi tale fortuna.

L acquisto del mio primo kart, coincide con una festa di compleanno di almeno tre anni, fa, dove per scherzo incomincio a parlare con un mio amico praticante di karting da almeno 7 anni, del desiderio di "provare" per una volta questi attrezzi tanto simili in alcuni aspetti alle F1.

"Vieni con me una volta a Rieti e ti faccio provare il mio...mi farebbe piacere per una volta avere qualcuno che mi fa compagnia..."

I un paese rurale e sperduto nel ternano come il mio, avere la passione per le corse...diventa una "selezione naturale" ad un certo punto per molti infanti che tra i vari miti, scelgono quello degli eroi da corsa.

Beh fatto sta che Alessandro, questo il nome del mio amico, è entusiasta all idea che lo accompagni, e cosi mi ritrovo in una fredda mattina di febbraio con il c*lo sul sedile di un brm dk8, lanciato a modestissima velocita per le curve e le varianti del tracciato reatino.

All inizio l emozione è forte, il rumore è assordante e la prospettiva è totalmente differente da quella di una automobile...che sembra la scoperta dell acqua calda...ma proprio per chi mai ha vissuto una cosa simile..non è...

Giro, cmq, senza grossi problemi...poi avviene la prima folgorazione....quando decido di provare a spingere un po di piu...e il kart..comincia effettivamente a esplodere la potenza del suo propulsore...

Ha l effetto di un calcio in c*lo.

E d è terrificante..semplicemente..l entrata in coppia del motore..e il rilascio di tutta la sua forza mi dona una sensazione mai vista..per un attimo mi sembra di essere a bordo di una bestia impazzita, desiderosa davvero soltanto di correre.....capisco quanto l espressione....divorare" l asfalto sia azzeccata..

Una sensazione di impotenza e di assoluta ingestibilita dei sensi si impadronisce di me....capisco subito che risponde al nome di "paura".

Cerco di vincerla, di sottometterla e trasformarla in coraggio...spingendo a fondo il piede , accelerando,sul rettilineo ed incominciando a buttare su le marce...ma dopo poco..desisto.....e torno al ritmo turistico di inizio stint.

Una volta sceso realizzo che dentro di me matura sconforto, delusione, alla scoperta di una delle piu primitive emozioni dell uomo..la paura appunto.

Il viaggio di ritorno verso casa mi vede pensoso, anche un po incredulo,il mio pensiero ricorrente è uno solo...mi sono svegliato dai miei sogni da bambino...e nel modo peggiore..

Mesi dopo apre nella mia citta dove nel frattempo mi sono trasferito un kartodromo elettrico, e decido di provare li.

Ma non è la stessa cosa.

Tuttavia il pensiero di quel giorno mi accompagna per mesi e mesi, fino a quando una sera d estate di fine 2009, decido di comunicare ad Ale il mio volere, e gli propongo di vendermi un kart usato di prorieta di un suo amico, un brm dk2 con motore crs s1, inattivo da un anno.

Ho un lavoro sicuro, un budget discreto da buttarci sopra..e sopratutto un obioettivo.Mantenere la promessa fatta da tutti i bambini che siamo stati.

Passano 2 mesi, e mi ritrovo , due anni dopo il primo smacco, ancora li..a rieti..ma stavolta col mio kart.

"Devi mantenere la calma, e pensare a tutto quello che ti succede intorno, e adeguare il tuo corpo di conseguenza.."mi suggerisce Ale.

Cerco di farlo..ma i primi dieci giri sono traumatici, e scendo dal kart sfinito.Ma contento.Perche piano piano giro dopo giro sono riuscito a fare quello che mi era stato consigliato.Capire..la velocita.Capire che la fusione di tutto quello che ti sta attorno in un unico oggetto indistinto, non è la strada verso un oscuro destino, ma una naturale evoluzione del tuo io trasportato verso i limiti della fisica e della mente umana.

Compio alla fine in tutto 25 giri, e porto a termine il mio primo obiettivo piu grande...capire che non è impossibile.Andare veloce.L esserlo sara tutta un altra cosa..ma non mi importa.

Vado via da rieti con una certezza, che a settembre..qualunque cosa accada...realizzero il mio piu grande sogno...correre una gara...o quanto meno..mettero tutto me stesso per cercare di farlo.

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Mi vengon in mente tante cose.

Mi vengon in mente i sabati passati in garage, con relative domeniche, quando tutti gli altri a zonzo..

Mi vengon in mente le tornate consumate tra sudore, rabbia, e fiducia crescente a rieti per tutta la primavera.

E l ansia derivante da un fottuto problema al filtro della benzina, superato solo a pochi giorni dalla gara e che mi ha fatto penare per tre mesi buoni, con la paura di vedere svanire tutto quanto.

Mi vengon in mente le facce dei miei ignari genitori quando gli ho detto che dovevano venire , dopo quella di mio fratello, anche alla mia di "laurea".

E mi viene in mente la faccia di tutti i miei amici completamente digiuni di qualunque cosa possa muoversi veloce che non sia valentino rossi, quando glielo detto.

Ma sopratutto mi viene in mente lui.Roland.

Un oscuro eroe sparito realizzando il suo sogno piu grande, quando io avevo 12 anni, un eta in cui alcune cose che ti entrano dentro rimangono...e non spariscono spazzate dal tempo, e dal crescere.

Roland e d Ayrton naturalmente.

Punto.Senza aggiungere altro.

L i metto sul mio casco, insieme ai nomi delle persone a me piu care, esistenti e non piu.

Poi apro gli occhi.

E vedo il commissario alla prima chicane in alto all incrocio del circuito per me piu bello del mondo che mi fa segno di entrare.Inizano le libere.H o il numero pari, e tocca a me il primo turno della categoria 125 cc Prodrive...

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Poco prima tante persone sfilano a me...sembrano altissime viste da quaggiu...sul sedile del kart, ale , tuta e casco anche lui passa accanto a me...legge la tempesta di emozioni che si scatenano in me, e vede i miei occhi lucidi.

Gli allungo la mano.Lui la afferra e mi infonde coraggio col classico "forza eh!!"

Ma il turbine in me non si attenua, anzi..aumenta...guardo il cielo, di questa spelndida giornata, le facce attorno a me di chi passa curioso, e penso solo che non ho piu niente da chiedere.A dio a chiunque sia lassu.

"Grazie" sussurro nel casco.

Poi sento il ceffone sull elmo di mio padre..che finalmente è arrivato...e li capisco che ce lho fatta.

Ci sono tutti.Tutti coloro che sognavo.Sul mio casco, attorno a me.In me.

Abbasso la visera, mi calo nei m iei eroi...e aspetto paziente...la bandiera gialla si alza, le balle si spostano, ed io entro in pista assieme agli altri.

Assieme agli altri..

Poi sento il ceffone sull elmo di mio padre..che finalmente è arrivato...e li capisco che ce lho fatta.Ci sono tutti.Tutti coloro che sognavo.Sul mio casco, attorno a me.In me.

Abbasso la visera, mi calo nei m iei eroi...e aspetto paziente...la bandiera gialla si alza, le balle si spostano, ed io entro in pista assieme agli altri.

Assieme agli altri..

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Assieme agli altri...e ti pare poco.

Girare da soli in pista, in una qualunque anonima giornata invernale è una cosa.

Ritrovarsi invece catapultato su di un circuito cittadino, senza mai aver visto nemmeno pallidamente cosa significhi correre assieme ad altri 9 0 10...quando va bene, folli cavalcatori di sogni come te..non è la stessa cosa.

Realizzo tutta l avventatezza del mio volere..cè gente che prima di affrontare una gara..nemmeno un cittadino ma una semplice competizione su pista, lavora apposta in mezzo a gruppi di "amatori" o seri corridori che il sabato e la domenica è piu facile incontrare sulle piste di tutta italia.

"Al diavolo " penso, oramai sono nella mischia...e in tutta sincerita tanto mi basta.

Cosi dopo che Marco, il mio amico meccanico mi spinge e il kart strilla, entro finalmente in pista.

Il rombo assordante e "straziato" del mio Crs, è diventato familiare..mentre con calma innesto le marce e gioco col gas per il circuito, cerco di mantenere la calma e analizzare tutto quello che mi accade attorno.

Calvi dell Umbria, un diamante grezzo come gli anni che ne hanno eroso le medievali mura, incastonato in cima ad un picco lussureggiante della tipica vegetazione della mia verde umbria....attraversato quest oggi da un circuito definito la minimontecarlo del kart..in tutto e per tutto somigliante..tranne per la presenza del mare e di un tunnel....

Mentre percorro il primo giro osservo tutto attorno...quelle strade che percorro tutti i giorni e che adesso sembran si diverse.....

"diverse un caxxo..diamine..le conosco a mena dito..coraggio.."mi ripeto..interrompendo i miei paranoici e arrivo al tornante di santa lucia, un stretto nodo a destra che immette su di una lunga salita che porta alla chicane prima del traguardo...butto su le marce e comincio...

La salita è stretta, da una parte le case, dall altra mura cittadine miste a qualche giardinetto, il tutto separato dalla pista dalle tipiche balle bianche, i mostri di qualunque neofita come me e non..il primo vero grande pericolo di un cittadino , capaci di arpionarti in un attimo soltanto se le sfiori piu del consentito...io me ne guardo bene e ne sto alla larga.

Scollino e comincio, buttandomi sul traguardo,e butto su le marce mentre il kart ed io ci fondiamo nell imbuto...e tutto comincia a fondersi..

Mi sento incollato al seggiolino mentre vengo sballottao qua e la dai g dell attrezzo, e capisco solo minimaente , ma capisco cosa diavolo significa guidare un mezzo da corsa, non solo con le mani ma con tutto il corpo,assecondando le curve , e indurendo il tronco per non finire di deriva sull angolo opposto alla curva di turno...

Quando risalgo dalla salita di santa lucia prima del traguardo vedo un kart proceder piu lentamente di fronte a me, e capisco che ha un problema, si sposta, e il suo pilota con la mano sinistra mi fa cenno ripetutamente di passarmi, con un gesto che sembra un segnale di incitamento a superare i miei timori, le mie paure e a pensare solo ad una cosa.....correre..

L adrenalina mi sale dentro...lassu in cima a quella salita ci sono tutti coloro che son venuti a vedere la realizzazione del mio sogno....i miei amici, mio fratello, mio padre..

Accelero, accelero e non penso , a niente che non si a il momento, e passo quel gesto , e tutto si fonde...le balle, le case, i fiori..tutto diventa....un tunnel di colori indefiniti, momenti gia passati, attimi, un infinito interrotto solo dal suono assordante del motore che ingurgita i rapporti come fosse impazzito ansioso di un altra marcia , un altra marcia ancora......

Non ho piu paura d un tratto, sorrido e sono contento, sto correndo le mie prime prove libere della mia vita...e non vorrei fare null altro da qui all eternita..

Dopo circa 5 giri realizzo che avere piu fiducia in me non è sbagliato.

Nonostante mi ritrovi in pista con altri piloti per la prima volta...capisco che non è per niente automatico il fatto che io debba trovarmi in difficolta.

Anzi..ho subito il tempo di rendermene conto, quando a santa lucia, un pilota troppo esuberante si gira proprio di fronte a me..

Adesso molti si aspetteranno che io descriva la percezione di un attimo come tempo infinito, immagini in bianco e nero derivate da un chissache inaspettato procedimento del mio cervello, che portato al limite delle sue capacita percettive, realizza il tempo a mo di moviola e mi permette di evitare l incidente sicuro.

Niente di tutto questo.

Per quel che è successo almeno a me, posso dire che fondalmente è tutta una questione di riflessi.E basta.

Appena noto il testacoda innanzi a me la prima cosa che faccio è andare a cercare con gli occhi una "zona di fuga neutra" come la chiama Ale, ovvero un punto in cui ho almeno la prospettiva rispetto a dove mi trovo, che ci sia abbastanza spazio per passare senza subire grosse conseguenze.

Arrivato a pochi metri dal fattaccio capisco che devo portarmi all esterno, visto che il tipo si è girato per la corda del tornante..

Non ho fretta, con calma rallento..butto giu le marce...e lo sfilo all esterno tenendomi il piu possibile lontano dalle stramaledette balle...

Non è come passare in mezzo al fumo di giorni di tuono, o sfrecciare tra miriadi di rottami volanti percependo l attimo come eterno...nulla di tutto questo...

Ma la sensazione di felicita e soddisfazione che provo nello sfilare indenne e rispalancare il gas per la salita prima del traguardo è davvero simile ad un orgasmo....sta andando tutto bene...tutto maledettamente bene....

E con un sorriso gigante sotto il casco mi dirigo verso la salita dove...

Un altro pilota tocca una balla e si ferma in mezzo alla chicane....

"MA PORCC....." è l unica cosa che dico..o forse penso ad alta voce dentro di me..prima di vedere il commissario agitare la bandiera gialla ed io arrivare a cannone alla chicane...

Ma sono troppo vicino..l entrata alla fine della salita è cieca per lo scollinamento sottostante (prima foto postata) e lo vedo all ultimo....

Ancora butto gli occhi alla parte opposta alla corda e vedo che cè lui........

"ALL INTERNO" strillo, scalo, chiudo gli occhi per un attimo, li riapro , e faccio la chicane, sfilando lo sventurato conducente, le balle si avviciano, sterzo di istinto bruscamente tanto che il collo mi deriva altrettanto tosto verso l esterno delle spalle...

Mi ritrovo a guardare una balla da vicino prima che il Brm decide che è ancora presto, e mi tira giu per la discesa del traguardo......

"è ancora presto" sembra dirmi mentre divora le marce e si tira giu per il circuito....ce lho fatta ancora......

Ho sempre pensato gli oggetti fosser animati....è una di quelle parti che conserviamo dentro noi fin da bambini, e che nella vita ti permettono di continuare a sognare.

Parlo ancora con la mia 207 , la chiamo tatta, e spesso e volentieri quando scendo, quel colpettino sul tetto, dopo aver chiuso lo sportello ielo do volentieri..non ci posso fare niente..è cosi e non me ne vergogno...

Questo kart fermo da un anno, senza attenzioni, spento, vuoto, per quanto gli sia capitato un coglionotto come il sottoscritto, grazie ad esso ha ritrovato vita.

Ed anche se penso di essergli stato un po sul ca**o all inizio....beh credo che in quelle gara finalmente con quell uscita dalla chicane mi abbia detto grazie....

"Un vecchio telaio, ma un ottimo motore".Se puoi guardare agli altri per l intelaitura, lascia gli atri motori dove sono credimi..." Mi disse ale quando lo vidi per la prima volta.

In quel momento ne ebbi la conferma.....

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Seconda Parte

La bandiera a scacchi.

L apice finale.

La meta, il sogno perduto, l obiettivo finale..chiamiamola come ci pare...ma è lei...che rappresenta il tutto alla fine di una corsa.

Passare sotto al suo sventolare significa aver finito.Essere sopravvissuti.Classificati.Presenti.Aver comunque sia completato un opera difficile e piena di ostacoli ad ogni momento.Significa sentirsi piloti.

Quando passo sotto al traguardo e vedo il direttore di corsa sventolarla quasi mi spavento...il primo pensiero è "che diavolo succede perche?"poi mi rendo conto un millesimo dopo..che questo idiota è riuscito ad arrivare integro alla fine delle libere......e alzo il piede dal gas...

Se cè una delle sensazioni che consigliero sempre d ora in poi..a chi fa una gara di go kart, è quella di godersi il giro di rientro alla fine di ogni sessione...

Assapori tutto, adagio, mentre ritorni al traguardo, hai il tempo di gustarti l ottimo lavoro fatto, la pista, il sole, i spettatori che ti fanno le foto, e tu ...coglionotto che in quel momento ti lasci trasportare, inebriato, e ti atteggi a grande eroe nemmeno paragonabile a quelli veri...,ma che soddisfazione....

Arrivo al tornante sotto le scuole....e mi viene in mente un immagine...di tanti anni fa...di Ayrton che durante un gp...credo degli usa, saluta con le mani i commissari in un punto lento..prima di proseguire la sua corsa...

"I miei omaggi...ragazzi...." dico mentre agito la mano destra salutando i commissari al tornante, e poi via..verso i box....

Rientro diretto verso i box improvvisati nella piazza principale..ci sono tutti i ragazzi ad attendermi e mio padre....ho quasi le lacrime agli occhi.

Scendo, platealmente mi tolgo i guanti, poi il casco, ed infine il sottocasco...mentre mi chiedono "comè?"..io non riesco a rispondere..o solo un gigantesco sorriso che mi percorre tutta la faccia..... l unica risposta che mi viene in mente è la piu banale di tutti...

"VA BENE VA BENE......!!"

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Una volta esaurite le paraculate e le pacche sul casco dei miei amici cè poco tempo per gongolarsi.

Tra meno di mezz ora iniziano le qualifiche, e bisogna darsi una mossa.

Faccio in tempo a bere un goccio d acqua ed asciugarmi il copioso sudore sparso sul mio corpo panzettoso da quasi trentenne che mi ritrovo a vivere un altro tipico momento "race driver"..DD

Infatti alla fine delle sessioni di tutti gli altri numeri iscritti ,escono i tabelloni dei tempi, che vengono affissi alla segreteria del circuito dai commissari cronometristi della FIK.

Sapevo che al 99 per cento sarei stato il piu lento in pista, e leggere il mio nome in fondo alla griglia dei tempi delle libere non mi procura una sorta di devastazione interna del morale..ad essere sincero..non mi fa ne caldo ne freddo, perche la soddisfazione soltanto di vedere il mio nome stampato su un foglio dei tempi di una vera gara..è troppo gigante!!

Sorridendo e vedendo che cmq non ho molto distacco dal resto della truppa mi accingo all operazione secondo me piu difficle di tutto il week end....

Cambiare le gomme di un go kart, se non l hai fatto prima, tra un turno e l altro di qualifica è qualcosa di speciale..ma sopratutto di letale per la produzione di madonne in prima persona....

Con ale abbiamo il garage, ed un caccia gomme specifico..ma giuro che dopo mesi di allenamento è rimasta questa , la pratica piu smadonnevole da affrontare nel percorso kartistico di un neofita come il sottoscritto.

A dieci minuti dall inizio delle qualifiche ci ritroviamo almeno in dodici dentro il garage a cambiare otto gomme da un cerchio all altro e fissarle sui due kart della nostra improvvisata scuderia...

Ma che spettacolo.

Il bello di avere una gara nel paese, e di essere gli unici due iscritti di quel paese a partecipare, forse sta tutto in questo.

Che ti ritrovi da due alle sette di mattina per le iscrizioni , a otto dopo le libere e poi in quindici davanti al garage, attorno, sui kart, immezzo a darti semplicemente una mano, prima dell inizio delle qualifiche.

Non smettero mai di ringraziare Ale anche per questo...

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Comunque sia..iniziano le qualifiche...

Col mio trenino nuovo nuovo di vega rosse mi accingo ad iniziare mentre lo speaker chiama il mio numero insieme ad altri 5 per il nostro turno di qualificazione.

Tre giri, piu uno di rientro...una specie di super pole...e a chi tocca, nun se n grugna per dirlo alla rustica insomma..

Sento montare di nuovo la tensione mentre dentro al kart aspetto il momento di entrare, e cerco di concentrami, ora che ho rotto il ghiaccio..

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"AO...MA TE VOI SBRIGA..TOCCAVA A TE..MA NUN LHAI SENTITA LA CHIAMATA"?!!

Quando apro gli occhi cè ancora il piu scheletrico e brutto commisario del centro italia che mi fissa e smadonna perche secondo lui son arrivato tardi all ingresso della pista...

Replico con la piu diplomatica della cortesia nervosa che mi riesce di tirare fuori, che lo speaker aveva dato 4 minuti...ma cè poco da fare...scendo in pista il turno dopo assieme al mio amico..

E cosi si ricomincia...mi ritrovo di nuovo in mezzo ai leoni....

Il primo giro cerco di fare come ale mi ha consigliato...con calma ristudiarmi la pista, e scaldare meglio che posso le gomme...la stessa cosa che fa quello davanti a me...che per tutta risposta sgomma pure in uscita dalle curve...sparandomi sassi e polvere in faccia....

Gia...girare attacato al c*lo di un altro...un altra cosa nuova nuova....èd è molto diverso dal girare da soli...

Me ne rendo conto quando al primo giro cerco di rimanere attaccato al pilota davanti...riesco a farlo per mezzo circuito..e l esperienza è gratificante...e allo stesso tempo rovinosa per la mia visiera..riempida di mxxxda e gomma da chi mi precede....

Prendo confidenza cmq, mi sento piu sicuro, e per la prima volta affondo di brutto nella parte del circuito in cui mi sento piu a mio agio, la salita di santa lucia, e la chicane che porta al traguardo...

Ancora i brividi, la pelle d oca, e l adrenalina, mentre mi butto in basso verso il traguardo...e ancora la bandiera a scacchi...dopo i tre giri...."ca**o..cosi presto però"...mi trovo a pensare nel giro di rientro..mentre saluto qualche faccia conosciuta appollaiata per il circuito , e con calma cerco di ripiamme dallo sforzo, con le braccia che mi dolgono e il corpo che incomincia a indolenzirsi....

Ma ancora una volta ...CHE FIGATA..:!!

Stavolta pero non si rientra "ai box "in piazza, ma vicino al traguardo i commisari spostano le balle...e ci fanno passare con i kart nel PARCO CHIUSO.

Il parco chiuso...per me da ragazzo era solo una rubrica di Grand PRIX su italia 1, o gli annebiati ricordi della f1 dei primi anni 90, quando ti sembrava accatastassero le macchine una sull altra dopo la fine di una corsa..e tu cercavi di vedere quelle piu colorate o insolite che erano sempre le piu scarse e meno inquadrate dalla tv...tipo la Larousse, o le Pacific o le Lola...DD

Adesso invece trovo mio padre e mio fratello che col carrello, mi vengono incontro in attesa che io smonti dal kart per le procedure di punzonatura e peso...

" BRAVO SIMO..SEI ANDATO FORTE.."Dice Carlo un amico di mio padre...ed io scoppio a ridere soronamente, mentre vedo la faccia stupita della moglie del poleman di giornata che mi ha rifilato qualcosa come almeno 6 secondi....DDDD

Mi schernisco, faccio un bel respiro, e dico un grazie di dovere a Carletto..poi pesiamo il kart...

Il commissario spruzza spray verde sulle gomme e sul motore, e poi strilla..."179, il prossimo..."e la pesatura è fatta....

Poco dopo la fine della sessione escono i tempi delle batterie di qualificazione.

La speranza , visto il livello, è quella di partire ultimo, visto che l ultima casella sulla griglia è in piena traiettoria e quindi piu pulita, e potrebbe aiutarmi nella partenza...

Non per chissa quale raikkoneniana ragione professionistica, ma semplicemente perche per riuscire a partire so che avro bisogno di ogni grammo di condizione favorevole possibile..

"Ma come...partire?cioè tu non sei ancora capace a partire da fermo col kart?"Mi chiede mio fratello la sera di Sabato 4 settembre al bar mentre parliamo della gara dell indomani..

"Diciamo...che mi sono allenato ecco..ma ....insomma...ieri a Rieti ne ho provate una decina....."

"E quante ti son riuscite?"mi chiede.

"mm...la meta....^^"dico sorridendo..mentre vedo dipingersi sul suo volto un terrore profondo..

"Dai..ho il 50 e 50 di possibbilita..non è male...."gli dico per calmarlo....e poi butto giu il montenegro cercando anche io di non pensarci...

Ho l ultimo tempo..ma parto penultimo sulla griglia..grazie ad una defezione in qualifica del kart numero 95 che non ha partecipato e partira senza tempo dal fondo....

Una goccia giapponese si dipinge accanto alla mia fronte mentre con disappunto incomincio a prepararmi per la gara.

Manca circa mezz ora, alla mia batteria, la semifinale che so per certo è l ultima che faccio visto il livello, ma che allo stesso tempo individuo come la MIA GARA, infischiandomene del resto.

La tensione monta, i kart ora sono pronti e non han bisogno di particolari interventi e cosi, non potendo tenere il cervello occupato mi siedo sul muretto accanto al mio pupo mentre aspetto la mia chiamata.

Qualcuno mi da una pacca, qualcun altro mi prende per il c*lo e mi incita, i miei amici notano subito la tensione montare e cercano di distrami facendosi foto con me per prendermi in giro e distrarmi...

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Realizzo per la prima volta con lucidita che da li a poco vivro la mia prima gara della mia vita.E con essa tutti i momenti tipicamente "racing" che ci siam chiesti sempre che cosa creassero all interno degli occhi, delle vite, dei corpi e dei cuori dei piloti..

"Il giro di ricognizione, la startin grid, il briefing pre gara....."penso tra me e me...

Arriva alessandro a spazzare via tutti i miei pensieri..è nella mia stessa semifinale..correremo da nemici....anche se so che probabilmente non lo vedro piu dopo il via....

"Oi...." mi dice avvicinandosi...

"Partirai ultimo..cio significa che la nostra partenza dipende al 50 per cento da te..."mi dice...

"Ancora sto 50"..penso a voce alta..poi realizzo cosa mi ha appena detto e gli chiedo...."Cosa...."

"il commissario che abbassa la bandiera del via aspetta l allineamento dell ultimo....appena vede che si ferma..o....quasi...abbassa la bandiera..è un po come il palio di siena...via.....se vede che non ti sei fermato appieno...o ancora cammini...puo...decidere di conseguenza....."

Capisco cosa alessandro vuol dire....e realizzo anche che se abbassa la bandiera quando sono in movimento....

"Hai piu possibilita di azzeccarla....."mi dice Ale leggendomi nel pensiero...

"La partenza......"rispondo io....

"In bocca al lupo...e attento quando di doppiano....se gli impicci...."

"Lo so lo so.."ripeto io...

"Ti fottono......." sono mesi che me lo ripete ale....e capisco che ha ragione...

Ma sono determinato e pieno di cagarella e adrenalina....mancano dieci minuti, e sto per partire verso l atto finale del mio grande sogno...

"Frega na sega..andiamo...."Dico a mio fratello e Marco , i miei angeli custodi sulla griglia..mentre carichiamo il kart sul carrello e ci dirigiamo verso la linea di partenza...

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"Ascolta...ok...mi sta bene il modello ed il prezzo..ma..bianca e blu proprio non le fa la sparco?"

"T e lho detto..non è che non le fa...è che ...le fa ma sono gia ..."prese" dai team ufficiali...diciamo.."copyright.."sai cosa significa no?"

"Ho capito ho capito....dammi questa che è quella che ci si avvicina di piu....."

"Avvicina a che scusa?"

"MM...niente niente....passo a prenderla giovedi...ciaooo!!"

120 euro...e devo accontentarmi di una tuta bianca nera, con qualche risvolto blu....non era proprio quello che mi immaginavo...ma capisco "le logiche di mercato..." e che anche qua..devo intraveder la realta all interno del mio sogno, il giorno che passo al negozio di abbigliamento sportivo a Viterbo per ordinare la mia tuta da gara...

Il bello sta anche in questo.

Il sogno è straordinario vederlo realizzato, ma anche il "viaggio" che si fa al suo interno , mentre lo si sta vivendo, lavorando per realizzarlo, è semplicemente sublime.

Roland ed Ayrton.

Roland sopratutto.

Perche?

NON LO SO.

Lho detto...sono cose che ti rimangono dentro, sopratutto ad una giovanissima eta, ti si incastrano nell anima, e ti formano, ti accompagnano....ti...vivono.

Se mai avessi avuto la possibilita di fare quello che tutti i bambini come noi hanno almeno una volta sognato, ho giurato, ho ricordato nelle mie preghiere della sera, è che roland ed ayrton sarebbero venuti con me.

Insieme a tutti quelli che non c erano piu. Come loro.

"La tuta la vorrei tipo quella della Simtek....mi piaceva da matti..poi lo sponsor mtv era troppo figo...."spiego a mio fratello un giorno...lui sorride..mi guarda un po interrogativo...e poi mi dice..."Simke?"

Io scoppio a ridere e me ne vado.

Il mio omaggio a Roland lo porto indosso.Per quanto non sia identico...ma lo porto indosso.E dentro.

Poi arriva il giorno che penso a cos altro metterci...mi spiace sia si spoglia...allora comincio a pensare...

Decido quindi di omaggiare anche gli anni 90, dove i simboli agip sulle tute di Lola, Minardi, Benetton, e tutte le piccole scuderie italiane, abbondavano..

E poi..oltre a qualche altra toppa presa qua e la..mi serve qualcosa per Ayrton...ma cosa....non il solito nome..o la scritta Marlboro o quant altro..qualcosa di.....

Qualcosa di utile.

Qualcosa che serva.

Nel mio piccolo , piccolissimo universo.

La fondazione.

La fondazione Senna.

Su ebay trovo dei patchatori su commissione, scarico il logo, spedisco, solo 12 euro e mi arrivano le toppe dopo una settimana.

"Cosi magari qualcuno si interessa, mi chiede cosa è, cosa fa...e almeno...serve a qualcosa..."

Lavorare per la fondazione è un altro sogno, che probabilmente questo si, rimarra irrealizzato nella mia vita, ma

quale miglior omaggio, per Ayrton...che portare qualcosa che vada oltre...questo sport..e che possa essere utile..in qualche maniera...a tutto quello che sta fuori..dalla cortina dei sogni....il mondo reale.

La realta.In mezzo al sogno.

Ci saran l AVIS, alcune organizzazioni di supporto che sponsorizzano l evento, il giorno della gara...magari viene fuori qualcosa....penso semplicemente...

Cosi decido, e non pago ci riempo anche il casco del logo...

E vado....e anche se nessuno mi si caghera..pazienza.....qualcosa...qualcosina..ina ina...per omaggiare nel migliore dei modi..il migliore di tutti i mondi...lho fatta...

E tanto mi basta...

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TERZA PARTE

Arrivati a meta della pit lane improvvisata in piazza , faccio segno a mio fratello e a Marco di tirare giu il kart dal carrello, in griglia voglio arrivarci col c*lo sul kart...

Sono un fascio di tensione, e per la prima volta da quando è iniziato l evento non riesco in qualche maniera a riprendere in mano i miei nervi, mio fratello se ne accorge e non mi molla per tutta la procedura di partenza , fino all ultimo momento.

Cerco di capire che cosa mi succede, razionalmente, e arrivo alla conclusione che sono semplicemente...arrivato li per li...ad un passo dalla meta.

All inizio l obiettivo minimo che mi ero dato, con grande umilta, era quello di fare esperienza, e viverla semplicemente..tanto che avevo messo in conto che girare soltanto le libere e le qualifiche con successo, sarebbe stato semplicemente il mio tutto.

Ma ora ero arrivato alla gara.

Il sogno dentro al sogno.

E se bene o male sapevo un pochino come..."gestire", parola grossa, l avventura tra le libere e le qualificazioni..la gara...beh....la gara era un buio antro ove mi sarei addentrato senza davvero nemmeno l ombra della minima luce verso la quale andare.

Tante incognite, la partenza in primis.

E poi gli altri. I doppiaggi.....

Col senno di poi capiro che questa paranoia sara stata fondamentale, l unico vero ostacolo che non sono riuscito a superare....

Quando arriviamo sulla griglia vedo tutti gli altri piloti con i kart in terra, chi conversa con il vicino in grid, chi col proprio meccanico...chi invece se ne sta semplicemente in piedi pensieroso..

"Tu, fuori dal kart..in piedi..dai...tutti qua da me......"

La voce è quella del direttore di corsa..

Ci chiama e capisco che sto per partecipare al primo briefing pre gara della mia vita...

Esco dal kart, e mi dirigo verso di loro...caso vuole mi ritrovi di fronte al poleman e vicino al direttore di corsa..

"ma cosa ca**o ci faccio qua..."penso per un attimo..poi cerco di concentrarmi un po e di sentire cosa dice..

Alla fine l atmosfera è serena e tranquilla..si raccomanda di evitare scorrettezze, parla al poleman con tono amichevole , da compagnio di birra quasi, e si raccomanda sopratutto di evitare "le solite ca**ate" come le chiama lui...

L unico davvero teso come un chiodo sono io...lo capisco benissimo...

"in bocca al lupo..e non ve fate male o ve pesto sopra..."chiude.

Torno verso mio fratello, e con voce ferma gli dico di spingermi lui per il giro di lancio, poi mentre trovo la posizione piu comoda gli chiedo di aspettarmi sulla linea del traguardo, al di la delle balle...

"se mi si spegne, non so partire a spinta da solo..percio lo prendiamo lo mettiamo al di qua e ci ritiriamo...va bene cosi dai..."

Lo dico piu per tranquillizzarmi..per far capire a me stesso che l impresa , il sogno, lho gia vinta, portata a termine...sono li..sono arrivato fin li..va bene cosi....

A mio padre prima della gara ho raccomandato di non spaventarsi se n on mi vede piu passare...

"mi saro fermato lungo il circuito..sta tranquillo ok...a fine gara passa il carratrezzi e ci raccatta...."gli dico..

Mio padre, mia madre che dopo un giro delle libere non ce lha fatta piu a vedermi e si è rifugiata in casa, i miei amici che mi guardano con trepidazione dall altra parte..la mia ragazza...mio fratello, il mio mondo..la mia infanzia..il primo maggio del 94, è tutto li..in quel cerchio..che si chiude per aprirne un altro..è la vita.

Mirko mi spinge...e si parte...comincia il giro di ricognizione..

Ale è la davanti...in quarta posizione..la mia batteria è di 8 kart..ed io partiro settimo..

Lo vedo scaldare le gomme, accelerare in uscita di curva..cosi come il numero 8 di fronte a me...

Lo faccio anche io...in qualche maniera...

zig zago, alzo un poco la visiera, respiro profondamente....ogni tanto lo sguardo si perde per il circuito..quando arriviamo a santa lucia vedo un sacco di gente accalcata sulle tribunette improvvisate..o sui montarozzi di erba....

arrivo alla salita, la compio ...qualche volto familiare....il sole, il cielo azzurro, per me mi trovo nel posto piu bello del mondo....la minimontecarlo del kart..

"è questo...che si prova allora?"penso tra m e e me....

Poi compio l ultima chicane e li vedo....tutti allineati...

manco solo io......e l ultimo dietro di me...

Dentro di me lo so cosa devo fare...ragazzi è stata una sensazione tra le piu particolari della mia vita...credo davvero, semplicemente, che il corpo e la mente umana, davvero quando sono messe di fronte all inevitabile scontro, o sfida contro ....qualcosa di molto..difficile..o grande o non lo so...tirino fuori semplicemente il meglio di se....

Corro a pensare semplicemente che io lo so cosa devo fare..perche LHO VISTO FARE MIGLIAIA DI VOLTE, MILIONI , MILIARDI DI VOLTE, in tutte le gare viste, simulate, fatte, tifate, negli on board da quando esistono, lo so cosa devo fare...LO SO COSA DEVO FARE....

Con calma zig zago ancora, premo la frizione ed incomincio a girare verso la piazzola, sgassando a mano a mano, prima sempre piano, poi cominciando ad aumentare i giri....

Per la prima volta, mi sento davvero pienamente, un pilota.

UN PILOTA.

Centro la casella, mi fermo, tiro giu la visiera quel poco che era aperta, e penso solo ad una cosa...

Alle urla dei motori , ai strilli che invadono l aria prima che una gara parta..ai piloti che rimangono piantati in griglia ma che riescono a volte a partire..semplicemente chiedendo tutto, dal loro motore..

Spingo a fondo il gas, e sento il motore arrivare in un attimo al suo climax..

Non me ne frega niente se spacco o fondo..lo faccio urlare, non tolgo il piede pur tentato, è l unica soluzione per l ultimo come me.....COSTRINGERLO A PARTIRE...

La bandiera si abbassa....

Schizzano via......semplicemente...

E dopo un borbottio protestato per la mia grezzaggine...

L O FACCIO ANCHE IO...

Non sento le urla e le scene da delirio dei miei amici fidati accalcati sopra alle poste, davanti al traguardo, parto, sento le mie dentro, e cerco subito di entrare in gara...di rimanere incollato a quelli la...quelle macchie la davanti..

Sono dei razzi...ale è sparito, riesco a tenermi attaccato al c*lo di quello che mi precede per un po...poi l ultimo dietro di me mi passa prima della chicane sotto le scuole....

Non faccio una piega..e continuo semplicemente a dare tutto...

Dopo 4 giri...mi trovo da solo...

E qui arriva il bello....

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Riesco rapidamente a trovare il mio ritmo..in fondo sono 13 giri..come le libere...

Giro dopo giro capisco meglio come affrontare le curve..mi ritrovo a girare un secondo piu veloce del mio tempo di qualifica, e sopratutto...sento la paura attenuarsi..e l emozione salire...

Mi sto divertendo come un matto...

Arrivo al sesto giro...e comincio a voltarmi....

Sbagliando..perche capisco che sto andando bene..che sono arrivato a meta gara e ancora non ho subito nemmeno un doppiaggio....

Ma continuo a guardarmi dietro..poi...sotto le scuole..la prima bandiera blu....

Lo vedo con la coda dell occhio arrivare a cannone dietro di me il numero 6, il commissario alza la bandiera blu, ma alquanto tardi...ma io so cosa devo fare....

Sono al tornantino...tiro un po lunga la frenata..non mi sposto, semplicemente entro piu tardi in curva..e lui mi passa...in un attimo...il mostro blu, l incubo che ti getta fuori pista se gli impicci..passa e va....verso la sua probabile vittoria...

Continuo a correre....alla chicane prima del traguardo un altra bandiera blu...ma con la coda dell occhio lo avevo gia visto all inizio della salita di santa lucia...

Stessa cosa, faccio la chicane..con calma..e tengo la sinistra...

Il numero 96 mi svernicia a destra...ma sono integro...e proseguo...

Mancano 5 giri alla fine...e capisco..che sono una lepre...e che devo semplicemente correre...scappare..

"SCAPPA..SCAPPA SIMO..CORRI VIA..CORRI..."Mi urlo dentro il casco...e riesco ...a girare, a forzare anche in alcuni punti....mancano 4 giri e mi han doppiato solo in due.....

Comincio a pensare..che ci sono..che ce lho forse davvero fatta....

Credo di avere gli occhi rossi....ma cerco di rimanere concentrato....

Passo sul traguardo al terzultimo giro..........

E arrivo al tornantino sotto la scuola...

Decido di voltarmi un ultima volta..per sicurezza, poi chi se ne frega...mi faccio gli ultimi due giri a mazzolata e quel che succede succede...

Scalo, freno, e imposto il tornante , una volta in linea verso l uscita do il gas, e mi giro a guardare se da sopra viene qualcuno.....

"Dovresti guardare il camber...credo che il kart ti penda un po a sinistra..." mi aveva detto ale prima della gara...

"Naa..lascia perde dai..va bene cosi..e poi manco ce lho abbiamo il ..."coso" per fa il camber...

Ricordo solo il braccio che tira verso destra..e una sensazione di attorcigliamento del gomito...

Sento una specie di rumore strano, una meta tra un botto e uno stridio......

Quando mi ritrovo fermo in mezzo alla pista , trovo gli occhi riaperti sull anteriore sinistra disarticolata....ho rotto il braccetto.

Lo sento subito che è finita.

Lo capisco che mi son fermato..e che ho preso la fottuta unica doppia balla fuori dal tornante..

Ma ho altro a cui pensare...

Cho il braccio destro incastrato tra la ruota destra posteriore, e il carterino laterale del kart...la mano è sotto la ruota, con almeno tre dita...

Sono calmo.

Sono lucido.

Sono vivo diamine.

E che ca**o.Adesso mi tiro fuori di qua..

Tiro.Niente.

Ritiro.

Nada...sono incastrato..

Mi giro...bandiera gialla dei commissari al tornante.......

Fatti vedere..FATTI VEDERE.....Se ti prendono cosi messo...ciao ciao braccio di mano federica......

E comincio a sbracciare col braccio superstite...

Ma non sento dolore..sono semplicemente incastrato.

Bene...vediamo come va a finire mi dico..

Mi passano tutti a fianco...non di moltissimo..il giusto diciamo..naturalmente a cannone...alla faccia della bandiera gialla...

Mi passa in testa un " ...stardi....." e poi arriva il mio "leone della cea...."

"Sta calmo..ci siamo noi..ti tiriamo fuori noi di qua...aspetta...."

è giulio....un mio amico di calvi...non mi riconosce..e d è piu impanicato di me...DDD.

Alzo la visiera...."A GIU..SO IO..SIMONE...STA CALMO DAI...TIRAMI VIA DI QUA..CHE POI ACCATASTIAMO IL KART LA SOPRA..."

"A SIMO....FATTO!!" Mi dice scastrandomi il braccio.....

Lo tiro via con gesto naturale...mi duole un pochino...ma...mè andata bene....

Esco dal kart in pochissimi attimi....alla faccia del panzotto, e con giulio..mentre ci risfilano accanto gli altri...aspettiamo, prendiamo il kart..e lo accatastiamo sopra le balle dal lato fuori traiettoria...

L o ringrazio..mentre lui torna alla postazione....ed io per la prima volta rimango....SOLO.

Mi slaccio il casco, tiro via il sotto, e respiro l aria del ritirato, assaporando l amaro sapore della sconfitta, della fine del..."NAAAAAAAAAAAAAAA...va*******........VA BENE..VA BENE..."

E comincio a sorridere..e d a ridere sommessamente....mi siedo...e guardo il cielo....

Guardo il pupo..mi prendo le paraculate di qualcuno che conosco tra il pubblico sotto le scuole....

e mi guardo l ultimo giro....mentre penso ad una foto..

Una foto di Roland che se ne sta seduto su un praticello, dopo un ritiro..quando correva in giappone..espressione di pace..e serenita..quella che spero abbia trovato accanto a dio..dopo quell ultimo giorno di aprile del 94...

Guardo il cielo...gli sorrido..a lui..ad Ayrton..a tutti....e .......sorrido..

GRAZIE.

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EPILOGO.

Credo che la vita sia cosi.

Il mondo lo puoi spaccare se vuoi.

Le possibilita sono tante..per ognuno di noi.

Basta volerle le cose.

Ho rischiato l incolumita...la mia stabilita economica....ho quasi litigato con quella che credo diverra mia moglie...

ho impanicato la mia famiglia... e mi sono preso le mie responsabilita.

Ed alla fine mi sono ritrovato con un pugno di mosche in mano.

ca**ate.

Ho raccolto tantissimo da questa esperienza.La miglior vendemmia della mia vita.

E mentre ero li..seduto a pensare..a quel che era accaduto, a come era finita, non ho provato un minimo piu di amarezza o delusione.

Ero fiero.

Fiero di quello che avevo fatto.

Perche sapevo che nel mio universo,la promessa fatta a quel bambino tanti e tanti anni fa, e poi a tutti noi, voi, bambini che siamo stai, l avevo mantenuta.

Cosi come quella di ridare un po di luce a quelle due persone che di luce nella mia vita me ne han data tanta.

Adesso la sera, al pub, quando torno per l unica serata libera della settimana, Ale mi prende in giro..mi chiama Ayrtò....lo sballatore...ecc ecc ecc...

E d io godo...dopo un piccolissimo picco iniziale di permalosita del cacchio...

Rido, sorrido, e racconto e racconto, e vengo a sapere cose..anedoti...gente di altri paesi che mi dice "tho visto a calvi..."

Ed io che sornione rispondo..:"si..stavo fermo sotto la scuola....DD"

"AH SIMO...IL TRAGUARDO STAVA DE SOPRA..MICA DE SOTTO...."

E va bene...va bene...anche se nessuno mi ha chiesto di quella toppa, ma se lo immagina che esiste una fondazione con questo nome...e so sicuro che nel cazzeggio di internet qualche volta ci va a vedere di che si tratta...

E VA BENE. VA BENE COSI.

I miei amici mi racconteranno della scena folle e dei strilli di gioia di quando son riuscito a partire....

Daniela, una mia amica che davvero è quanto di piu lontano esiste da ste cose...dopo la gara mi chiede..

"a Simo..ce semo troppo divertiti.....quando sei riuscito a parti poi...non ce speravamo..co manuele momenti se buttamo de sotto........DAI...CORRI L ANNO PROSSIMO...LO RIFAMO...."?

Ed io penso..a quel RIFAMO.....

E penso..che quando fai qualcosa...se questa cosa è buona, vede il massimo del tuo impegno e della tua solidita e della tua determinazione...alla fine qualcosa torna indietro....che ti fa capire che ce l hai fatta.

Ed io...a Calvi dell Umbria, un gioiello incastrato in mezzo alla mia terra, il 5 settembre del 2010, ce lho fatta....

CE LHO FATTA.

E l anno prossimo...se dio vorra e non perdero il lavoro...."LO RIFAMO..."

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Gran bella storia Simo!

Mi ricordo la mia prima "gara" ed al momento unica fatta a castrezzato con i kart elettrici, arrivo mi spiegano il kart li seguo poco giusto per capire come si fa.. l'adrenalina è a mille.. Mi infilo sottocasco e casco lo allaccio e subito mi vengono in mente i gesti di Ayrton... Salgo sul kart e scendo in pista per 3 curve sono 4° ma poi pian piano mi sfilano ed io dentro di me dico "vabbeh è la prima volta è normale" mi doppiano ma a me non mi importa perchè son li sto correndo con un aggeggio a motore non fa nulla se è elettrico. Al 3° dei miei giri decido di spingere, all'improvviso vedo un tratto dritto e giù il piede a tavoletta con la coda dell'occhio all'ultimo vedo il tornantino ma ora mai è troppo tardi.. torno a guardar dritto e mi ritrovo il muro di gomme inchiodo ma ormai l'incidente è fatto. Per fortuna non mi sono fatto nulla solo una contusione faccio altri tre giri al ritmo dei primi 3, alla fine finisco il turno.. Il cuore mi batte forte la voglia di tornare sopra al kart è tantissima ma oramai il tempo è finito mi tolgo casco e sottocasco e tra me e me dico sono arrivato ultimo alla mia prima "gara" non mi interessa perchè c'è l'ho fatta ho realizzato uno dei miei sogni! Subito il pensiero va ad Ayrton uscendo dal kartodromo guardo il cielo stellato e dico "Grazie" per essere stato affianco a me in veste di angelo custode. E' stata una bellissima esperienza peccato per l'incidente spero però di ritornarci tra un po' anche perchè sono molto divertenti. E se Dio vuole in futuro anche di riuscire a comprarmi un go- kart tutto mio.

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Mi ricordo la mia prima "gara" ed al momento unica fatta a castrezzato con i kart elettrici, arrivo mi spiegano il kart li seguo poco giusto per capire come si fa.. l'adrenalina è a mille.. Mi infilo sottocasco e casco lo allaccio e subito mi vengono in mente i gesti di Ayrton... Salgo sul kart e scendo in pista per 3 curve sono 4° ma poi pian piano mi sfilano ed io dentro di me dico "vabbeh è la prima volta è normale" mi doppiano ma a me non mi importa perchè son li sto correndo con un aggeggio a motore non fa nulla se è elettrico. Al 3° dei miei giri decido di spingere, all'improvviso vedo un tratto dritto e giù il piede a tavoletta con la coda dell'occhio all'ultimo vedo il tornantino ma ora mai è troppo tardi.. torno a guardar dritto e mi ritrovo il muro di gomme inchiodo ma ormai l'incidente è fatto. Per fortuna non mi sono fatto nulla solo una contusione faccio altri tre giri al ritmo dei primi 3, alla fine finisco il turno.. Il cuore mi batte forte la voglia di tornare sopra al kart è tantissima ma oramai il tempo è finito mi tolgo casco e sottocasco e tra me e me dico sono arrivato ultimo alla mia prima "gara" non mi interessa perchè c'è l'ho fatta ho realizzato uno dei miei sogni! Subito il pensiero va ad Ayrton uscendo dal kartodromo guardo il cielo stellato e dico "Grazie" per essere stato affianco a me in veste di angelo custode. E' stata una bellissima esperienza peccato per l'incidente spero però di ritornarci tra un po' anche perchè sono molto divertenti. E se Dio vuole in futuro anche di riuscire a comprarmi un go- kart tutto mio.

In bocca al lupo allora!!! :up:

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Non ricordo quante volte ho riletto il racconto di Simone. Penso di aver perso il conto... La passione totale con cui ha desiderato, costruito e vissuto questa esperienza è stupenda e fa capire quanto i sogni possano realmente essere realizzati, se dietro c'è un sognatore vero.

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